Nella foto la nuova squadra dell’estate civitanovese. Da sinistra Daniele Maria Angelini, Giulio Silenzi, Gino Troli, Rosetta Martellini, Alfredo di Lupidio e Gilberto Santini
di Laura Boccanera
Si chiama Futura festival il dopo Popsophia. Il festival del contemporaneo che per due edizioni ha vivacizzato l’estate civitanovese nel 2013, dopo il divorzio viene sostituito dal nuovo progetto ideato da amministrazione, azienda teatri e daldirettore artistico Gino Troli. La presentazione questa mattina nel corso di una conferenza stampa che ha fornito i primi ragguagli in merito alla programmazione eventi della prossima stagione. E anche se il nome di Popsophia quasi non è mai uscito dalla bocca dei relatori, il paragone è inevitabile. Anche perché numerosi sono gli aspetti che per contrapposizione sono stati evidenziati: primo fra tutti il fatto che il marchio “Futura festival” è dell’amministrazione e appartiene dunque alla città.
Ma non ci sarà solo il Futura festival. Ad illustrare le numerose iniziative di un cartellone che già nelle premesse sembra ricco, variegato e interessante per offerta culturale e di spettacolo il direttore artistico di Civitanova danza Gilberto Santini, l’assessore alla cultura Giulio Silenzi, il direttore artistico del nuovo festival Gino Troli, il presidente e direttore dei TDC Rosetta Martellini e Alfredo di Lupidio e il consigliere delegato alla danza Daniele Maria Angelini.
CIVITANOVADANZA – Al centro dell’estate civitanovese due grandi festival di punta: si comincia con Civitanova danza che quest’anno festeggia il ventennale con grandiosità e magnificenza come si addice ad una ricorrenza e ad un compleanno così speciale: “uno dei pochi appuntamenti al mondo così longevi” – ha spiegato Silenzi riportando quanto ebbe modo di dire Daniel Ezralow durante il suo progetto di residenza civitanovese. La novità di quest’anno del festival sarà la festa collettiva: Santini prometti di portare tutta la città a ballare in due grandi appuntamenti di apertura e chiusura il 30 giugno al centro e il 10 agosto in spiaggia: “faremo ballare l’intera città e l’intera regione con due protagonisti assoluti della danza emozionale”. Poi altri due appuntamenti con protagonisti internazionali della danza che saranno la sintesi dei grandi nomi che in questi 20 anni hanno toccato Civitanova. Ci sarà poi il festival nel festival già sperimentato lo scorso anno con Viva l’Italia. Quest’anno si chiamerà Viva la danza e avrà 6 prime nazionali il 20 luglio e il 3 agosto. Dalle 19 alle 23 la danza tocca le strade di Civitanova e i contenitori culturali del Rossini e dell’Annibal Caro. Debutto in prima assoluta con Virginio Sini e Pinocchio. 25 luglio danza in trasferta all’Arena Sferisterio.
FUTURA FESTIVAL – Ma sicuramente ad incuriosire maggiormente è il “futuro” della proposta culturale con questa nuova iniziativa presentata da Troli che, da esperto comunicatore e organizzatore di eventi, lascia un po’ di suspance e attesa sui nomi dei protagonisti rivelando solo la formula e la finalità del festival. “Civitanova è una città che vive nel futuro, ma il futuro oggi appare non più come un’opportunità, ma spaventa e pone interrogativi. Questa città è la più titolata a livello regionale a poter porre l’attenzione su interrogativi come il futuro e questo è l’obiettivo del festival, lo faremo guardando alla musica, all’arte, al cinema, alla filosofia, alla letteratura. Il festival ha come sottotitolo officina del domani laboratorio dell’avvenire, è un omaggio alla laboriosità artigiana di questa terra, ma anche alla sua ambizione e creatività”. Il festival si svilupperà per 3 week end a partire dal venerdì alla domenica concentrati nel mese di luglio e le location saranno quelle del centro storico di Civitanova Alta e Civitanova porto. La serata introduttiva sarà un omaggio a Lucio Dalla perchè proprio da una canzone del cantautore bolognese trae il nome con ospiti nazionali. Poi due grandi eventi fra musica e parole, il primo con un big della scena musicale e l’ultimo con uno dei gruppi giovanili che più si interrogano sul futuro amato dalle generazioni più giovani. Ci sarà una sezione dedicata alle mostre per capire dove sta andando l’arte contemporanea. Ma il clou saranno gli appuntamenti serali che declineranno le varie discipline con un rapporto strettissimo con le ultime pubblicazioni edite dalle case editrici.
L’ESTATE CIVITANOVESE – Ma non solo danza e festival: nei prossimi giorni sarà presentato anche un progetto con al centro il mare, i fiumi e l’ambiente. A corredare l’offerta eventi estiva anche un mini festival della letteratura alla fine dell’estate, concerti e appuntamenti musicali con grandi nomi e talenti emergenti.
I COSTI – “Stiamo lavorando su una previsione dei margini di spesa del 2012 – spiega l’assessore Silenzi – l’azienda teatri gestisce in un anno per spettacoli, gestione e personale 1.050.000 euro. Nel 2012 Popsophia ci costò 350mila euro, 100mila euro in meno del 2011 e anche per le iniziative estive (festival della letteratura, iniziative sul mare e sull’ambiente e Futura ndr) contiamo di utilizzare lo stesso budget. Per Civitanova danza lo scorso anno furono stanziati 160mila euro, quest’anno per il ventennale ne prevediamo 200mila di cui la metà è coperta da finanziamenti da parte di altri enti e sponsorizzazioni”.
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con i tempi che corrono spero vivamente si guardi di più ai “costi” che ai “grandi nomi” ….
… incuriosisce il debutto in prima assoluta con PINOCCHIO !!!! Chi dice che non sono coerenti si rimangi tutto !
Staremo a vedere!!! Per ora sembra sono un’operazione di facciata… Il format di Popsophia aveva funzionato alla grande ma questa nuova amministrazione ha fatto di tutto per ostacolarla!
Insomma 550 mila euro per gli spettacoli estivi,compreso l’aggravio di costi per Civitanova danza,ma stiamo scherzando?questi sono extraterrestri,vivono fuori dalla realtà.Civitanova non può permettersi questi costi,ma ha bisogno di scelte amministrative che alleggeriscano il peso fiscale che grava pesantemente sulle tasche dei cittadini.
Ecco a cosa serve una grossa fetta del ricavato incassato dall’applicazione dell’ IMU, una vera e propria mazzata. Pian piano si scopre come vengono utilizzati questi introiti, altro che la favola raccontata per pagare i debiti lasciati. La voglia di apparire di questa gente la conosciamo bene…sappiamo bene le allegre spese della regione prima e della provincia poi. Umiltà ci vuole !!!!!
Dopo aver perso tutto quello che c’era a Civitanova, che oltre tutto era costato grandi investimenti ma di certo garantiva numeri, visibilitá e qualitá, si propone di spendere ancora di più per un qualcosa che garantirá solo di lavorare a qualche amichetto o compagnuccio, in cambio della solitá visibilitá auto celebrativa dei nostri amministratori che come ben sappiamo in questo sono “campioni del mondo”, il tutto a discapito dei costi, dei numeri e della ricaduta economica sulla cittá, cari Civitanovesi si scontano le cambiali elettorali.
angelini consigliere delegato alla danza? ma chi quello che andava, intervistava e si faceva fotografare insieme a tutte le feste di lele mora e corona? non gli ha portato bene cotanta cultura perchè costoro adesso sono in carcere!
concordo anch’io. confermare 1 milione di euro di spesa per tali iniziative è eccessivo in questo momento. dimezzare era il minimo. anche a me piace divertirmi aggratis, ma non è il momento.
UN VERSO DI UNA CANZONE DI DE ANDRE’ DEDICATO A VOI TUTTI : si sa che la gente da’ buoni consigli se non può dare cattivo esempio….
Per fortuna che stavolta si e’ pensato di registrare il marchio. Cosi’ almeno Mobili vede come si fa.
Affidare questo tipo di pubblici organizzatori di eventi a qualche caporale campano che li caricasse, tra due ali di folla festante, sul pianale dell’ape, per portarli a raccogliere pomodori sotto al sole dalle parti di Rosarno, non si può, ed è un vero peccato, perché, in vista dell’estate, per un genere di persone così attente ai fenomeni culturali – genere di persone tanto diffusosi nel nostro paese in questi ultimi decenni – quella sarebbe davvero una bella esperienza di multiculturalità vissuta (a schiena piegata), che poi al ritorno esse ci potrebbero raccontare con dovizia di particolari.