Pierino Camertoni torna nel suo habitat naturale, il bar, non come gestore ma come barista. La chiusura del bar Pierino in corso Matteotti all’inizio di febbraio (leggi l’articolo) aveva destato molto scalpore e in tanti avevano espresso il loro dispiacere allo storico barista del centro storico. Da ieri Pierino è di nuovo dietro al bancone ma nel bar Romcaffè in via Gramsci, gestito da Paolo Tanoni. Chi si era rammaricato di non essere più accolto con i suoi ormai leggendari “Buon giorno dottore” e “Ben arrivata dottoressa”, potrà quindi trovare Pierino esattamente dall’altra parte di piazza Battisti. Per quanto riguarda invece l’ex bar Pierino, la nuovà gestione riaprirà probabilmente i battenti il prossimo 23 marzo.
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grande Pierinooooo…………….
Sembra ci sia solo pierino in piazza! Gli altri non contano.
non é che nn contano ma lui ce sta da 40 anni….. In bocca al lupo piero e vedi de fà il bravo
Ora si che va bene …
Senza Assilli e tentazioni – sono sicuro
rimettera’ al centro la sua professionalita’
che servira’ prima ancora che ai clienti,
a lui stesso ….
In bocca al lupo …..
Grandissimo Pierino! Bentornato!!
Lo so che ce sta da 40 anni. gli ultimi 10 ero con lui. ed infatti ora sono a casa(x ora). e poi è meglio io che stia zitto.
Auguri Pierino, due grandi marchi maceratesi al servizio della migliore tradizione.
Auguri, Auguri e Buona Fortuna perchè te la meriti tutta, mitico Pierino sei e rimani per me una persona eccezzionale, Bentornato nella tua P.zza Cesare Battisti.
Sarà anche bravo professionalmente perchè a voi piace le sue ruffianate ma è 40 anni che è in giro e non ne ha azzeccata una speriamo sia la volta buona o farà chiudere anche la romcaffè???? speriamo di no mi dispiacerebbe per voi clienti,anche perchè i bar sono finiti,e non essere più ammaliati da questo personaggio ,come farete????
Ciao Pierino,non potevo credere che te n’eri andato,in bocca al lupo e buon lavoro!
diciamo che era servizievole con …..e non servizievole con altrui…..considerato che andava da quando ed anche da prima che metà consiglio comunale si incontrava al BAR…..quando ancora l’architetto CRUCIANELLI ……stava in splendida forma….
mirco capisco e só la situazione però in pochi conosciamo il pierino che conosci tu…
infatti se leggi il mio commento ce sta scritto de fa’ il bravo..
pazienza la gente gli vuole bene perché é pierino…..in bocca al lupo mirco
Ma!!! LARGO AI GIOVANI ………………………………………….
ovvio che parlavo della mia situazione vorrei precisare che ho sempre”ammirato”il pierino lavoratore,ma a livello gestionale…..!e altresì non rinnego i 10 anni passati li.alla fine esperienza da non scordare x non rifare gli stessi errori.
Tanto rumore per nulla!
Per salvare i Pierini, qualcuno aveva proposto la riapertura del centro alle auto.
Ed ora cosa apprendiamo? Pierino è di nuovo al lavoro e qualche “coraggioso” (?) riaprirà a breve il suo vecchio bar, con possibilità di occupare con i tavoli l’antistante Piazza. Cosa faranno ora tutti quelli che avevano sperato di poter parcheggiare proprio li davanti?
Un grande in bocca al lupo ad entrambi.
Augurissimi Mirko, fai vedere a tutti cosa ignifica essere professionali
Lo sapevo e ne ero certa che saresti tornato presto,caro Pierino!!!! Ti assicuro che la prima cosa che farò quando verrò in centro sarà quella di ” passare ” a salutarti. Per ora accetta il mio sincero in bocca al lupo e l’augurio,anche questo di cuore, che per te possa essere l’inizio di un altro successo da aggiungere agli altri, tutti col lungo grembiule nero,il sorriso sulle labbra,un saluto ossequioso con inchino e con tutto ciò che ti caratterizza. Buona vita Pierino !!!!! Con sincerità!
Rosella Ederli
Sinceramente pensavo aveSSE smesso definitavemnte, invece no! Rieccolo di nuovo.
MAH! CHE DIRE IN BOCCA AL LUPO ANCHE AGLI ALTRI E NON SOLO A PIERINO!
Salve a tutti,
finora la mia famiglia ed io abbiamo preferito mantenere un po’ di riservatezza, per rispetto della figura del Signor Pierino, molti giornalisti ci hanno contattato questi giorni e a tutti abbiamo risposto nella stessa maniera “preferiamo non rilasciare dichiarazioni” ma a Macerata le voci corrono…le verità si ingarbugliano…ci si attacca e ci si denigra vicendevolmente…ci hanno lasciato sorpresi gli innumerevoli articoli di questi ultimi tempi…articoli che toccano la verità solo a metà…articoli non veritieri, che non scavano nella realtà dei proprietari degli immobili e dei fornitori rimasti appesi con conti da pagare. Tutti i nostri riguardi nei confronti della professionalità del Camertoni…purtroppo però dalla parte dei “padroni” se così vogliamo dire, questa volta ci siamo noi: gli eredi Pompei…la decisione allo sfratto per morosità alla gestione Pierino è stato dato dopo lunghi ripensamenti, dopo lunghe trattative, dopo anni di pagamenti “stanchi”…tocco questo tasto poiché in precedenti articoli si è data la colpa della chiusura al canone di affitto troppo alto…in tutta onestà posso dirvi che l’affitto dei muri dei locali di Piazza Cesare Battisti 6 era uno dei più bassi di tutta Macerata, se consideriamo anche la mole dei metri quadri, l’affitto diventa a dir poco ridicolo…comunque non vogliamo infierire su sbagli gestionali o problemi di origine personale, sta di fatto che per mesi si sono cercati accordi e si è cercato di venire in contro alla figura della persona di Pierino, proprio per la profonda stima lavorativa nutrita nei riguardi della sopracitata persona. Sta di fatto che simil delicatezza non è stata mai riproposta al contrario verso di noi…a lungo andare le voci, i chiacchiericci stancano…nessuno che dice veramente le cose come stanno, ora basta. Noi abbiamo ad oggi un ritardo nell’apertura, a causa della mancata manutenzione dei locali in questione, oltre alla beffa di mesi e mesi di affitti arretrati, ora anche il danno del dover rimettere tutto a puntino. Siamo stanchi di sentire i maceratesi di memoria corta affermare “Pierino 40 anni di piazza Cesare Battisti” o ancora “bentornato nella tua piazza Battisti” se non sbaglio il Camertoni non è neppure di natali maceratesi…comunque tanto per la cronaca maceratese il Signor Pierino era in quei luoghi da 10 anni, prima c’è stata una gestione se non sbaglio di 4/5 anni del Signor Franco Angeletti, prima ancora del Signor Enrico Dipré (mio zio, noto ed affermato barman) di una decina di anni…ancor prima fin dal 1848 c’erano i nostri avi: i Pompei, che, con sudore fatica ed onestà, avevano iniziato da fornai (addirittura in Vicolo Ulissi) per poi specializzarsi nell’alta pasticceria, offelleria e confetteria. Certo erano altri tempi…Mio nonno Ettore è morto da 15 anni, non ha fatto in tempo ad insegnarmi il “mestiere” se non in piccola parte…i ricordi però sono tutti vivi ed intensi, tanto da esser terrorizzata dall’idea del non saper onorare la sua memoria in modo giusto. Forse questa paura è stata quella stessa paura che non ha fatto continuare quella via a mia madre e a mio padre, molti anni fa…forse è per questo che si decise in passato di affittare il tutto ad altri…ma oggi vivere di rendite passive è dura, l’unica soluzione per la sopravvivenza è investire in tempo di crisi, una scommessa grande, forse troppo ma alla quale il sangue che scorre nelle mie vene non ha saputo dire di no. Forse sarò una pazza, siamo delle pazze ma ci proviamo, ci proviamo con tutte le difficoltà di questo mondo con un mutuo enorme alle spalle e senza un risparmio da parte. La fatica non ci spaventa. Ciò che ci spaventa sono le calunnie e gli attacchi gratuiti celati dietro false riverenze verso chi ha contribuito a buona parte del nostro…chiamiamolo “malumore”…ad esser buoni a volte ci si rimette. Nonostante tutto siamo molto felici di avere come dirimpettaio il buon Pierino.
Irene Dipré e Alessandra Pompei
Una precisazione…l’ex bar Pierino, come scrivete voi di cronache maceratesi, è da sempre conosciuto come Pompei.
dedicato solo agli operatori del settore…no comment e poi si lamentano dei politici che escono dalla porta,e entrano dalla finestra…ripeto solo agli operatori del settore chi vuol capire…
Un amministratore di condominio è stato condannato per aver affisso nell’androne del palazzo i condomini morosi, qui se non sbaglio sembra essere fatto sulla pubblica piazza.
Pierino il “barista ” è , volente o nolente un icona del centro storico maceratese anche se i suoi natali li ha festeggiati in altro comune, queste partigianerie non contano, si è sentita la sua mancanza e perciò il ritorno per molti sarà ben accetto.
Poi come per tutto avrà anche i detrattori alla sua figura, le ruffianerie ( a me non sembrano tali) faranno irritare qualcuno, di certo la figura non manca nè di professionalità ne di sapienza nell’arte espressa dietro il banco del bar poi i retroscena li lascio alle parti in causa , mentre sorseggerò uno dei suoi mitici cocktail davanti e qui mi perdonerà “imponente ” figura.
Ben tornato Pierino!!
Egregio signor Massimo, la “pubblica piazza” è stata fatta già da giorni da cronache maceratesi e da vari quotidiani locali…sinceramente per noi, passare da carnefici, quando in realtà si è vittime non è piacevole, si è voluto semplicemente qui spiegare come stanno in verità le cose, con sincerità e comunque profonda stima della persona.
Sono felice per Pierino e auguri all’ avventura della nuova gestione. In effetti è vero..da piu di un secolo il bar è conosciuto come bar Pompei anche fuori Macerata. Quindi un bentornata alla storica famiglia Pompei.
L’unica cosa che non ho mai capito il bisogno di certe persone di andare li solo per essere accolte con un biongiorno dottore, avvocato ecc….
Bentornato Pierino e in bocca al lupo Mirco(spero che avrai il prima possibile una buona occasione)!
Si poteva fare a meno della narrazione della storia della dinastia Pompei, neanche fossero i Savoia. La loro decisione di prendere in mano la gestione del bar (non credo che nella loro famiglia sia rimasto qualche pasticciere) poteva essere messa in pratica non solo rispettando la privacy di altre persone, ma indipendentemente dalle vicende del sig.Pierino, visto che il locale era già di loro proprietà. Se la signorina Irene Dp teme di non essere all’altezza dei suoi avi, può tranquillamente continuare a dedicarsi all’arte e alla pittura…
Caro o cara pippi calzelunghe la signora Irene dp ci ha messo nome e cognome per dire ciò che penza senza offendere nessuno, invece lei ha messo un nome fittizio per dire qualcosa di offensivo. cortesemente metta il suo nome e ripeta ciò che ha detto, credo sia più corretto, è troppo facile nascondersi dietro un nome non vero per dire ciò che non si ha coraggio di dire.
SIGNORA PIPPI CALZELUNGHE, QUI L’UNICA PERSONA CHE HA PAURA DI COMPARIRE MI SEMBRA LEI. MEGLIO NON COMMENTARE. BRAVA IRENE AVANTI SENZA TIMORI REVERENZIALI VERSO NESSUNO.
se chi parla sapesse di piu si risparmierebbero tanti commenti. COM’E’ BELLO NON SAPERE!
Mi sento in imbarazzo nello scrivere la mia opinione. Sento – negli interventi – flussi mentali pieni di acredine…
Per me è stato sempre “il Pompei”. Come “il Venanzetti” rimarrà sempre “il Venanzetti”.
Il mio primo bignè al Pompei lo guastai mentre c’era la guerra e ho sempre ricordato il vecchio allestimento in legno stile Liberty del Caffè Pompei. Sempre paste ottime, di qualità. Poi l’interno venne rinnovato e perse quel sapore d'”antico”. Che non è stato completamente perduto, poiché quel Liberty è al Lauro Rossi…
Pierino l’ho conosciuto al Commercio da adolescente. A me faceva piacere quando mi salutava con un “buongiorno, Maestro”. Manco da Macerata da tempo, ma quando ci venivo passavo prima alla Bottega del Libro, poi da Pierino, perchè Pierino era il ricordo che manteneva in vita i ricordi. Sono lieto veramente di poterlo incontrare di nuovo come barman, poiché egli era nato, è e sarà “Il Barman”.
Auguro ai nuovi gestori del Pompei di rinverdire i fasti: mi sembra di vedere ancora il pasticciere di vicolo Ulissi, di sentire l’odore del forno… Rivedere quel luogo aperto mi fa ben sperare. Che, malgrado la cecità e la confusione politica e amministrativa, la vita continua e si rinnova.
Infine, un pensiero agli altri bar e caffè del centro storico. Augurio di vita. Chiudere un bar, un negozio, un esercizio pubblico potrebbe significare, con quella morte, più vita agli altri. Ma, non è così. Con uno che chiude c’è meno vita. Invece, c’è spazio per tutti e c’è la concorrenza che affina le qualità.
Ho letto che si vorrebbe che gli uffici pubblici e comunali ritornassero al centro storico. Sì, è l’unica maniera per salvarlo dalla morte. A Corridonia, uno dei prestigiosi negozi di abbigliamento ha chiuso per aprire a CorridoMnia. Se, da un lato, gli interessi di quel commerciante e del signor Caccamo ne traggono un vantaggio, l’agonia del centro storico di Corridonia continua implacabile. Reso in tale stato dalla cecità interessata di uffici tecnici alla gestione del potere cittadino.
Come quella di Macerata, dove la cecità non disinteressata degli amministratori ha favorito lo sviluppo commerciale ed abitativo soprattutto a Piediripa. E la sorte del centro storico è stata così decretata.
Detto ciò, rinnovo gli auguri a Pierino ed alla nuova gestione del Pompei.
Prendo il caffè….leggo il quotidiano sempre che sia LIBERO…..pago e me ne vado….per me tutti i bar sono IDENTICI…..non ho preferenze di sorta e non AMO FARE salotto come fanno tanti……che comunque vi erano dei trattamenti diversi……e non parlo del CAFFE’…..o del conto …..l’ho notato più volte….il signor RAPANELLI ha un approccio di affetto nello scrivere che in me è carente….anche il BAR VENANZETTI e parlo degli anni 80 oppure il BAR CENTRALE era un BAR….bello l’arredo….ma prendevi un caffè e via….
Se avesse trattato tutti i clienti allo stesso modo, forse adesso non sarebbe in quella condizione il Signor Pierino…
Mi chiamo Virginia e come molti altri ho usato un nickname. Comunque, dato che siamo in democrazia (almeno si spera) ognuno esprime l’opinione che vuole visto che non ho offeso nessuno e tantomeno leso la privacy. Non devo né comparire (come d’altronde in molti non fanno), né giustificarmi per ciò che ho detto e tuttora ribadisco e confermo il mio pensiero.
Sono contentissima! E spero per loro che sappiano approfittare della sua esperienza di gestore! Mi sembrava vuoto il centro non vedendolo più servire i clienti o allestire un catering e provvedere al trasporto dell’occorrente. Chissà se alla Romcaffè si offenderanno se manterremo l’abitudine ormai inveterata di dire: “Ci vediamo da Pierino”. Oppure via faremo lo sforzo di imparare “Ci vediamo al Romcaffè”, gli altri esercizi non se ne vogliano.
Irene Diprè e Alessandra Pompei potevano esporre le loro ragioni con più tatto. Con tutto il rispetto per i problemi da loro segnalati, ma c’è modo e modo!
E il bar da quando c’era il signor Camertoni era denominato “Da Perino” o dovevamo fare come per l”ex Upim”? “Ex Pompei”? In fondo per quello che capisco io, il nome di un esercizio è scelto dal gestore non dalla proprietà del locale!
Questa e’ l ‘ Italia
I giudici lo definiscono delinquente
abituale e lui si fa capo dei Moderati .
Alla fine si dice che siamo im emergenza
democratica anziche’ dire che siamo
im emergenza criminalita’ .
Qui a Macerata invece 2 anni di arretrati negli affitti ..
mi pare ovvio che la colpa
e’ della Signora che li ha richiesti sempre
senza successo …
Vai Pierino saluta sempre con ossequio
che conviene …..
ma perchè non vi fate i cavoli vostri? probabilmente non avete altro da fare………….invece di congratularvi con chi si rimette in gioco anche se non più giovanissimi,state lì a sputar sentenze gratuite e non richieste. E in un momento come quello che stiamo attrversando, ben vengano persone coraggiose. Eredi Pompei, Pierino, Mirko…In bocca al lupo. Auguri di ogni bene e avanti con tenacia!
Quante belle parole! vorrei vedere però se foste stati voi a non percepire l’affitto di un vostro locale per due anni! e la mia solidarietà è per i dipendenti rimasti senza lavoro: c’è chi ha la capacità di cadere in piedi senza neppure farsi un graffio e via…tutto come prima! In bocca al lupo alla famiglia Pompei e a Mirko.
Non entro in merito a nessuna questione più o meno personale, nè tantomeno discuto sui nomi dei Bar che che nel corso degli anni hanno visto avvicendarsi diversi gestori. Ho letto per voglia di folcrore (umoristica?) i molti commenti che si sono avvicendati su una notizia che onestamente può far parlare di se solo in un piccolissimo borgo speduto non so dove (con tutto rispetto dei piccoli borghi) e mi chiedo se è questa la Macerata capoluogo di Provincia e presunta capitale, addirittura europea, della cultura che ci si ostina ad ostentare. Poi ci ripenso, e commento fra me e me, che le grandi Città le fanno soprattutto i grandi Cittadini, deduco quindi di conseguenza che Macerata…. no! Non continuo, lascio liberamente agli altri fare le loro libere considerazioni se ne hanno voglia..
Un grosso in bocca al lupo a tutti coloro che, commercialmente, ancora si mettono in gioco dentro le mura cittadine nonostante la fortissima crisi, i flussi dei clienti che prediligono altre mete (centri commerciali e simili), la desertificazione abitativa del centro, la caduta a picco della residenza degli studenti universitari ecc.
Non entro nel merito – non faccio
considerazioni – pero’
come le lavandaie – senza
parlar male di nessuno
cmq sottovoce e guardandomi
attorno in qualche modo ne parlo ..
A me pare che a vivere in questo
piccolo borgo ne siamo in parecchi-
e ce gusta pure ..!
Gentile Pippi Calzelunghe, leggo un’acredine profonda nel suo commento, forse dettato da un’antipatia del tutto personale verso la mia persona, non so, dal momento che lei usa un nick name potrebbe essere chiunque…comunque son ben cosciente del fatto che posso Non esser simpatica a tutti e neppure lo pretendo, in quanto persona schietta e sincera, ciò che penso mi si legge in faccia, non ho il sorriso e l’inchino a salve o a comando…”la narrazione della storia della dinastia Pompei” come lei la definisce, è stata qui appena accennata e le consiglio di rileggersela bene…nulla richiama il concetto di dinastia…siamo nati come semplici fornai, nulla di più lontano da ciò che può esser definito dinastia…ogni persona ha la sua storia, la nostra Storia ha Radici nei nostri Avi, per me la Famiglia è il Valore Primo della Vita, ecco perché sento così forte il concetto di Radici…se per lei, la sua famiglia non è così importante, rimane un suo problema, non mio, questione di punti di vista…la privacy è stata da noi rispettata per settimane -e, mi ripeto, è stata una delicatezza sprecata- se qualcuno non ha rispettato la privacy, quelli son stati i mezzi stampa e tutti i “Vostri” commenti su questo ed altri due articoli apparsi qui su cronache maceratesi, un articolo del 5 febbraio e uno del 7 febbraio…ho sempre sostenuto le difese della professionalità di Pierino ma il logorio sottile fatto ad arte dalla stampa ora ci ha stancate, perché si può sopportare fino ad un certo punto…la cosa che crea un enorme fastidio è il semplice fatto che in questi giorni ho spalato talmente tanta merda nel locale di mia proprietà, che sono stanca, stanca di spalare vera e propria merda, merda lasciata da colui che appare come il moderno Garibaldi…ora basta, chi ha le carte per giocare giochi, chi non le ha, deve smettere di denigrare per vie traverse chi si sta inoltrando in una nuova attività, con tutti i pro e i contro dei tempi che corrono. Chiedo solo un po’ di onestà intellettuale e morale, chiedo che le verità di dipendenti lasciati per strada dopo 10 anni, di fornitori presi per il culo e di “proprietari” di immobili beffati, vengano messi in luce…non mi inoltro in altre discussioni sullo stato di NoN Conservazione dei locali…ho trovato melma, merda, muffa, vetri rotti e quadrupedi non meglio identificati nel locale che mi è stato riconsegnato, di cui ho anche un bel reportage fotografico…mi chiedo allora, se tutta questa professionalità non si limiti al semplice salamelecco del “buongiorno sua Eminenza”…Per ciò che riguarda “Se la signorina Irene Dp teme di non essere all’altezza dei suoi avi, può tranquillamente continuare a dedicarsi all’arte e alla pittura” dico a Pippi di non preoccuparsi, sono pittrice e pittrice rimango, avrò un personale altamente qualificato e la mia arte sarà a servizio della mia attività, come lo è già da tre anni con la gestione di una cooperativa di servizi teatrali e fieristici…mi dispiace che gente come lei parli forse solo per invidia…ma come diceva un tale ”meglio un nemico dichiarato che un amico celato”…Ringrazio comunque tutti per i calorosi interventi, alcuni discutibili, altri molto toccanti che mi hanno fatto veramente piacere…e mi fanno capire che qualcuno che si ricorda della “dinastia” -come la chiama la Signora Pippi- e che se la ricorda ancora per i buoni sapori e la semplicità delle cose che venivano fatte. Un grazie sincero e di cuore a chi come molti, hanno dimostrato un sincero augurio a tutte e due le parti.Irene Dipré
Tutti coloro che intraprendono un’attività produttiva o commerciale in un momento come questo andrebbero sostenuti e incoraggiati. In bocca al lupo Irene!
SIGNORA Irene
per ciò che mi riguarda, lei da me
ha un universo di solidarietà !!!!!!
oh Irene ma che te frega de Pippi…tu non te devi vergognà e devi stà a testa alta ,che sia tu che tu madre,per tanto tempo, siete state delle Signore con la S maiuscola nei riguardi de Perino.
In bocca al lupo
Tutti questi commenti mi hanno rìcordato la mitica mozzarella in carrozza di Pompei: ineguagliata, probabilmente ineguagliabile… O forse c’entrano anche i miei 16 anni 🙂
Personalmente, pur non essendo di Macerata , sono stato alcune volte nell’ex bar gestito da Pierino e debbo dire che mi è sempre piaciuto, ma di fronte purtroppo ad “inadempienze” non vedo perché i proprietari del locale non debbano sfrattare i gestori del bar!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Buona apertura Signora Pompei e Signora Dipré
…in 100 metri 5 Bar…. una battaglia fino all’ultimo cliente …la professionalità ma soprattutto la simpatia sarà la carta vincente…. vedremo chi vincerà la partita a poker. Avendo conosciuto il Gran Maestro di Pasticceria Ettore penso che avrebbe vinto sicuramente la partita del Centro Storico….