Il lancio delle lanterne cinesi in piazza Enrico Mattei ha concluso la manifestazione delle donne di Matelica, contro la variante che permette l’insediamento di industrie insalubri ad incidente rilevante (leggi l’articolo). Partita alle ore 17.30 da Regina Pacis, è giunta in piazza dove sul sagrato della chiesa delle Anime, è stato spiegato il perchè del no. “Chiediamo la revoca della delibera – ha detto Marzia Tedde, portavoce del comitato – invito i bambini a lanciare in aria i loro palloncini, simbolo della voglia di avere aria pulita, ringrazio tutte le associazioni ed i cittadini che hanno partecipato questa sera. Questa manifestazione è nata per caso, da un gruppo di donne che si sono incontrate dopo la fiaccolata, per parlare di un argomento su cui non siamo state interpellate, ma che riguarda la nostra salute”. Ad ascoltarla circa duemila persone, in gran parte componenti di associazioni matelicesi, il coordinamento delle donne di Esanatoglia e di Cerreto D’Esi. Sono seguiti gli interventi di Roberta Tulli del comitato che ha spiegato la normativa Seveso a cui sono sottoposte le aziende a rischio di incidente rilevante, evidenziando il rischio di evacuazione in caso di eventi infausti. E’ seguito poi l’intervento dell’ingegner Ennio Donati, che ha spiegato nel dettaglio la distinzione legislativa tra industrie insalubri e quelle a rischio di incidente rilevante, poi la dottoressa Anna Grazia Ruggeri, pediatra e presidente del comitato Matelica Bene comune, che sta portando avanti il referendum per chiedere la revoca della centrale. La dottoressa ha spiegato i rischi per la salute di adulti e bambini.
Il presidente del consorzio di tutela del Verdicchio, Umberto Gagliardi ha parlato dei rischi per la zona in cui si produce il vino che Matelica esporta in tutto il mondo, a denominazione di origine controllata. E’ stata letta una lettera dell’ex sindaco Fiorella Conti, che da numerosi anni non rilasciava dichiarazioni pubbliche di natura politica. “Non c’è pace senza giustizia. Perché dico questo? Perché, quando c’è d’affrontare un problema grave come quello dell’insediamento di industrie particolarmente insalubri, con tanti aspetti difficili da controllare e dominare, è bene fermarsi a riflettere, e ancora riflettere, facendo tesoro della preparazione e dei consigli di chi non è di parte e vuole solo il bene comune.
Tramite la stampa, da tempo seguo il dibattito sul problema per cui oggi si sta manifestando. Rispetto tutti ma non posso tacere la mia totale adesione alla relazione dell’ingegner Ennio Donati comparsa giorni fa sulla stampa locale. Conosco da decenni l’ingegner Donati, che stimo perché ha vissuto un percorso come esperto basato su una vera professionalità, fondata sulle sue capacità, su uno studio ed un aggiornamento continuo attraverso varie parti del mondo, su sicure basi scientifiche e su una indiscussa onestà intellettuale.C’è modo e modo di attrarre chi vuol investire per creare nuovi posti di lavoro, anche se siamo in presenza della perdita paurosa dell’occupazione, di cui soffriamo tutti e della mancanza di prospettive per i giovani oltre che per la mortificante ed inumana situazione di chi perde il lavoro a 50 o 60 anni”.
Numerosi commercianti di Matelica hanno esposto in vetrina un fiore, simile a quello stampato sulle pettorine gialle delle donne del comitato, a segnalare il loro sostegno alla manifestazione. Presente come neo parlamentare appena eletta la senatrice Serenella Fucksia del Movimento 5 Stelle.
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W Matelica…che bellissima cosa vedere così tanta gente impegnarsi per il proprio territorio! Continuate così non potranno non considerarvi.
Moriremo di fame e di diritti.
Liberiamo l’aria. striscioni allarmanti e ingannevoli. NON ESISTONO INDUSTRIE INSALUBRI. L’ARPAM contraddice il tecnico in pensione di turno. Carissima Prof.ssa Fiorella Conti, la storia industriale di Matelica si ripete, con la sua vocazione industriale – agricola. Nei secoli le lane con i suoi coloranti, le concerie Riversi e la cosi detta concetta, Gesserie sulle Valche, la Fornace sulla Rondinalla, la Distilleria zona Ex Gionchetti, Ex Antonio Merloni. Siamo cresciuti tutti con piena salute. queste sono organizzazioni folcloristiche molto di moda ed inutili. L’UNICO INQUINAMENTO DA COBBATTERE E’ QUELLO DELLA DISOCCUPAZIONE che distrugge il cervello umano. Un giovane uomo – donna non può invecchiarsi rimanendo senza lavoro. Il ploretariato è stato tradito dalla sinistra italiana. Il NO a tutto non è il futuro delle nuove generazioni che sono costrette a vivere con le pensioni dei propri nonni, ma anche queste sono arrivate a termine. Si alla Lega dei Disoccupati, anche questa abbandonata dalle Organizzazioni sindacali che preferiscono tutte l’iscritto pensionato.
queste donne sfilano con i mariti disoccupati a casa, con i figli a carico……….e vanno avanti con le pensioni dei genitori……bella prospettiva!!! a ragione pigi78……..moriremo di fame e di diritti….!!!!!!!
L’unica via di fuga sarebbe quella di investire massicciamente sul TURISMO e sull’AGRICOLTURA che permeterebbero di salvaguardare la salute e fornire lavoro…
I nostri amministratori ci arriveranno a capirlo, se va bene, tra una ventina d’anni….
al Sig Tacconi, meno male che ancora esistono le famose masse del NO A TUTTO, se no sig Tacconi magari a quest’ora certi scandali tipo ecomafie, scandali su rifiuti tossici, veleni, acque avvelevate, non sarebbero mai stati scoperti, e grazie a questi “rompiballe” come li considera lei, che ancora possiamo avere un po di speranza per il futuro in tema di SALURE UMANA! Lei scrive che “l’unico inquinamento da combattere e’ quello della disoccupazione” …ma sfido a tutti voi a fare mente locale e a pensare se nella vostra famiglia o verso qualcuno che conoscete (amici parenti) a pensare quante persone sono morte o stanno morendo a causa di TUMORI ( di qualsiasi tipologia).non ce giorno che passa che un amicol un conoscemte un parente muore per tumore. …..e questo non è una cosa di cui preoccuparsi? I tumori vengono per attacchi alle nostre cellule da parte di sostanze estranee all’ambiente che penetrano nel nostro corpo. E questo è folclore? Ben vengano queste “folcloristiche manifestazioni” come le ha chiamate lei.
Per el dindo: Non mi piacciono tanto gli ANONIMI però…. Legga bene, mai detto che sono “rompiballe.” Credo nella libertà di espressione. Per combattere l’ecomafie e traffico di rifiuti tossici (Vedi il casertano e Napoli) e la mafia, la D.C. il tanto famigerato partito, aveva in funzione l’Asinara poi chiusa dai governi succedutisi. Ricordi bene quali amministrazioni hanno governato e governano queste zone. Ho sempre creduto nelle istituzioni ed i loro organismi a salvaguardia dell’ambiente. L’Italia è una potenza industriale e in tal modo va amministrata per renderla sempre competitiva. Nel dopoguerra fu una scelta politica combattere la miseria e la disoccupazione vedasi i risultati,( ERAVAMO VERAMENTE POVERI) Se oggi tutto deve essere modificato fatelo pure con minori danni possibili.
Con la prospettiva di 10 posti di lavoro in più, non si può mettere a rischio la salute di 10.000 persone.
Facendo riferimento ai preziosi ed intelligenti interventi ascoltati durante la manifestazione, il LAVORO è un’attività umana fondamentale ed è basilare per la salute, intendendo “per salute” la definizione dell’O.M.S., “salute: stato di pieno benessere fisico, psichico e sociale”. In questo senso il lavoro FA BENE ALLA SALUTE. Ma come la storia recente e il triste presente ci insegna, spesso il lavoro PUO’ FAR MALE ALLA SALUTE. Una società che costringe i suoi cittadini a dover scegliere tra lavoro e salute NON è una società civile. I lavoratori dell’Ilva, nella paura di perdere il proprio posto di lavoro, hanno spesso dichiarato “preferisco morire tra 20 anni di cancro, piuttosto che tra pochi mesi di fame”…io invece penso che preferirei morire subito di fame, piuttosto che aspettare di vedere i miei figli ammalarsi e deperire a causa del lavoro.
Caro signor Tacconi, ieri, a parte alcuni brevi interventi finali che potevano comunque essere risparmiati, NON abbiamo assistito ad una manifestazione politica…ieri ha prevalso l’orgoglio di una comunità e l’amore per la sua terra, il desiderio di salvare le ricchezze del nostro territorio dall’inutile brama di ricchezza di qualcuno.
La prospettiva di pochi (davvero pochi) posti di lavoro non può distogliere dalla salvaguardia del bene più prezioso, che è il nostro territorio, la nostra salute.
Quelle donne, se anche avessero sfilato “con i mariti disoccupati a casa”, sfilavano orgogliose, a testa alta, con il coraggio che solo una madre può avere, con il desiderio di un futuro sano per i loro figli…i quali sicuramente non troveranno la loro fortuna e la loro realizzazione professionale in un’industria insalubre a Matelica.
Sinceramente conosco ben poche persone, e ancor meno donne, che “vanno avanti con la pensione dei genitori”…tra la mia gente ho sempre e solo visto persone che si rimboccavano le maniche e con dignità si costruivano il proprio futuro.
Perché continuare a fossilizzarsi su sciocche distinzioni terminologiche, “insalubre”, “ad alto rischio”, “a medio rischio”, “incidente rilevante”, “incidente grave”…? qualcuno di voi sarebbe contento di avere qualcosa del genere vicino casa propria?di respirarne e subirne le conseguenze? IO NO.
E finché ci saranno eventi come quello a cui ho assistito ieri, potremo dire di essere cittadini responsabili, attenti, critici, VIVI.
P.S.: si scrive “LE ecomafie”, signor Tacconi.
I vari pigi78, regionemarche, e l’operaista di vecchio stampo democristiano Ivano Tacconi non si allarmino, perché (come c’insegna un altro commentatore di CM, il loro acculturato collega Moby Dick) i manifestanti di Matelica non erano altro che zombies eterodiretti da Casaleggio e dal suo portavoce Grillo.
La prossima volta basterà staccare loro, magari mentre sono addormentati, quell’antennina wireless che portano avvitata dietro l’orecchio sinistro – senz’altro è stata quella neoparlamentare del M5S a montargliele, in queste cose loro sono velocissimi – e vedrete che continueranno tutti a dormire buoni buoni, in attesa che qualche politico saggio e responsabile (a Matelica non vi mancherà certo qualche democristiano più volte riciclato o qualche giovane erede di qualcuno di essi) decida in tutto e per tutto del loro futuro e di quello dei loro figli, a cominciare dalle questioni di salute fisica e mentale.
Io ero tra i “manifestanti zombies” di ieri e per quanto mi riguarda posso assicurare che non avevo nessuna antennina wireless montata e che manifestavo per la mia idea e con la MIA testa. Non ho apprezzato affatto quell’intervento e come me tante altre persone che non hanno aderito per motivazioni politiche generiche, ma per il senso più alto e più antico del termine “POLITICA”, cioè per interesse e amore per la propria città! I matelicesi non dormiranno.
Ma io scherzavo Signora Grandoni!
Premetto che non era una critica ma solo una osservazione, dato che anche io sono per il libero pensiero, anche usando un nik fantasioso e che non penso sia un impedimento a dialogare ( fino a quando non si arriva all’insulto o all’offesa allora si le cose cambiano). Detto questo, rettifico il concetto di rompiballe che non era riferito a lei e mi scuso, andava letto in un contesto ossia riferito a tutti quelli che considerano quelli che lottano per l’ambiente come ostacolo del progresso. Mettiamola cosi. Una considerazione, non pensa che se non c’erano i contestatori o ambientalisti come dir si voglia, forse la situazione ambientale, già drammatica allo stato attuale, sarebbe stata ancora più grave? Le istituzioni ed i loro organismi a salvaguardia dell’ambiente che cita lei, servono, ma fino a un certo punto (per me) dal momento che i maggiori scandali ambientali sono sempre per fortuna, denunciati da cittadini o associazioni ambientaliste (considerate da molti rompiballe). E’ vero, come dice, che dal dopoguerra l’Italia è una potenza industriale, passando dalla civiltà contadina alla civiltà industriale, ma forse oggi (e da alcuni decenni) ne cominciamo a pagare le VERE conseguenze salutari e tutto questo dovrebbe farci riflettete che forse non è questo il modello di sviluppo da seguire. Quante persone che per decenni hanno lavoravano a contatto con l’amianto oggi non ci sono più? Lasciando orfani figli e mogli vedove? E cosi per tutte le malattie professionali ecc ecc.
Lei scrive che siamo cresciuti in piena salute (suo punto di vista rispettabilissimo),verissimo, ma parallelamente sono aumentati migliaia di morti per tumore (escludo le morti per fumo dove li ognuno è responsabile di se stesso). E oggi, manifestare preoccupazione per l’aria inquinata, acqua inquinata, cibi avvelenati o alterati, penso che debbano essere cose che interessano a tutti. Ambientalisti e non ambientalisti. Il prezzo da pagare è questo? A cosa serve lavorare se poi dopo 3 anni ci si ammala e si crepa di tumore? Questo è progresso? Ad esempio, uno che lavora in un industria chimica, respira sostanze pericolose, mi ammala, diagnosi, cancro che non lascia scampo, addio in 3 mesi passa dalla vita alla morte ( chi di voi non conosce situazioni simili). Io credo che tutto questo non sia giusto.
Io non sono ambientalista integralista a tutto tondo non sono contrario in toto all’eolico, o al fotovoltaico, o al biogas, basta solo vedere come vengono realizzate queste cose, e ho il massimo rispetto per chi marcia anche in maniera folcloristica e crede alla battaglia che porta avanti.
Per Sara Grandoni h.16,02, Grazie per LE ecomafie” orgogliosamente sono un autodidatta” Le fo presente che la mia generazione ha lavorato duro, come tanti a Matelica eravamo poverissimi, ho cambiato più mestieri per dare un futuro migliore alla mia famiglia. Dovetti lasciare questa città per non subire altre umiliazioni. Le fo anche presente che nella mia città di Macerata dove vivo ho abitato per anni vicinissimo ad una mega discarica “La Pieve” dove venivano abbancati tutti i rifiuti della provincia compresi anche quelli di Matelica e nonostante fossi anche consigliere comunale, responsabilmente ho collaborato affinchè tutto venisse fatto nello più stretto controllo, andando poi sempre di più nella differenziata. L’amore per la terra è in tutti noi, mentre l’amministrare è una cosa diversa, difficile e molto impopolare. Non faccia mai pesare la sua cultura hai meno dotti di lei, nel 1960 lascia Matelica proprio per un caso come il suo. Poi fu un successo
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/comportamento/frase-32412>
Caro Ivano è facile parlare quando il problema non è sotto il portone di casa, e mi pare anche abbastanza offensivo (rispettando il pensiero libero di tutti) dire che una manifestazione come quella di ieri è solo uno spettacolo folk. E’ assurdo scrivere su una testata giornalistica che le industri insalubri non esistono ed è preoccupante che a dirlo sia un rappresentante delle istituzioni. Le manifestazioni nascono quando un tema è molto sentito dalla popolazione, per come sono fatti i matelicesi, spesso restii a manifestazioni “popolari”, la manifestazione di ieri ha avuto un grande successo e va riconosciuta la grande forza di volontà e l’amore per la propria città di tutti coloro che hanno organizzato l’evento.
a giudicare da quanto si legge in diversi commenti mi viene da pensare che moriremo in*hiappettati. ma non senza averlo meritato e non prima di aver svenduto la salute e la qualità della vita delle nuove generazioni per un piatto di lenticchie.
@tutti i manifestanti di Matelica
se qualcuno, davvero, non ha capito verso chi era rivolta la satira del mio commento n. 10, dove ripetevo per scherzo, ed in parte esagerandole, cose che altri, qui nei commenti di CM, dicono sul serio e ripetono ossessivamente fino a darci una leggerissima nausea, allora chiedo scusa a tutti voi.
Carissima Fabiola Santini, sai quanta stima ho verso di te, voglio solo dirti che per molti anni a Macerata vicinissimo a casa mia, ho avuto una mega discarica “La Pieve” che riceveva rifiuti da tutta la provincia compresa Matelica. Con responsabilità amministrativa tipica dei maceratesi abbiamo sopportato e controllato la gestione che andava dal percolato ai cattivi odori. Credimi altro che Industrie Insalubri, tu eri amministratrice al Comune di Matelica dovresti ricordarlo. Noi ci siamo fidati, quando in una città c’è una zona industriale, non si può sempre scegliere quali industrie farci insediare. La fiducia negli organi di controllo è stata sempre una mia prerogativa. Nel mio percorso politico, l’unica soddisfazione è quella che anche senza potere, dopo più di venti anni a Macerata sono sempre il più votato della città che indegnamente amministro.
Vorrei conoscere il nome ed il cognome della persona a cui Ivano Tacconi si riferisce con la frase “L’ARPAM contraddice il tecnico in pensione di turno”. L’unico tecnico che ieri finalmente ho potuto ascoltare con estremo interesse è stato l’Ing. Ennio Donati, esperto ingegnere industriale che con le sue informazioni tanto ha aiutato i cittadini e specialmente noi consiglieri comunali, che abbiamo percorsi formativi diversi dal suo. Se Ivano Tacconi avesse tesi contrarie rispetto alla sostenuta inopportunità di installare aziende “insalubri a rischio di incidente rilevante”, allora, essendo egli come me un eletto nelle Istituzioni locali, lo inviterei ad organizzare una pubblica conferenza proprio a Matelica, ove con argomenti solidi potrebbe contraddire noi, l’Ing. Donati e coloro i quali sono preoccupati. Come collega consigliere comunale mi permetto solo suggerirgli di visionare preventivamente tutti i documenti amministrativi che in noi delle minoranze hanno suscitato dubbi e resistenze nel votare quella delibera. Se magari il collega Tacconi riuscisse a sostenere le proprie argomentazioni a favore delle R.I.R., allora (mi rivolgo a lui come politico di razza e come oriundo Matelicese) potrebbe anche essere individuato dall’attuale maggioranza come candidato Sindaco nel 2014, posto che la coppia Sparvoli-Canil (Sindaco e viceSindaco attuali) sembra piuttosto in difficoltà. Potrebbe risolvere a quella lista qualche problema, e magari ottenere l’investitura direttamente da Patrizio Gagliardi in persona, che nel 2009 – da Sindaco uscente – lanciò con orgoglio l’esperienza sparvoliancaniliana.
Lo so Ivano che non è facile e difficilmente si accontenta tutti, anche io ti stimo e per questo le tue parole mi sono sembrate stonate. Qui non si parla di decidere cosa far insediare, qui si parla di aver aperto la porta a delle industrie di cui mezza popolazione vuole fare a meno. Non ce è stato un comando del medico fare la variante, amministrare virtuosamente un comune significa trovare ogni possibile soluzione per il BENE fisico e morale dei propri cittadini. Io credo che molti cittadini maceratesi avrebbero preferito non avere la discarica sotto casa…come molti cittadini matelicesi non vogliono le RIR a Matelica. Queste scelte eventualmente vanno prese con i cittadini, confrontandosi preventivamente no come è successo da noi.
Purtroppo quando non si è capaci di trovare soluzioni alternative per l’occupazione per lo sviluppo della propria città, si chiede aiuto, si scende in piazza e si decide con la città non ci si chiude in una stanza scegliendo la via più breve. Sono momenti difficili per la nostra economia e per la nostra città ma non dobbiamo svendere il nostro ambiente, forse è facile parlare all’esterno ma a volte bisogna capire di aver sbagliato e tornare indietro. A mente non mi ricordo un’altra manifestazione di dissenso come questa…
Gentilissimo Ivano Tacconi, mi spiega dove vede la vocazione industriale di Matelica che è immersa in una valle dove la prima strada a scorrimento veloce sta più di 20 km di distanza?
Signor Ivano Tacconi, vorrei ricordarle che se non abbiamo altre forme di economia possibile, tipo il turismo, è anche grazie all’azione politica di gente che parla come lei, viste le sue affermazioni. La invito a visitare i grandi stabilimenti fantasma già pronti e mai acquistati in giro per tutta la provincia.
Le porgo un’altra domanda: quando va in pensione lei? Dato che parla di tecnici in pensione di turno… Mi dispiacerebbe se fosse un esodato … Credo che le migliaia di persone presenti alla manifestazione di sabato siano tutte felici di sapere che lei possa godersi una felice pensione!!!
Oltre a quanto già letto, uno dei motivi più “laici” (nel senso di non solo ambientalista) che motiva il NO alle industrie insalubri a Matelica, è che sembra che nessuno consideri perchè oggi siamo alla fame: siamo alla fame perchè il sistema industriale/economico che abbiamo creato negli ultimi 50 anni è totalmente e indiscutibilmente FALLITO: l’Italia non reggerà alla competizione globale dell’industrializzazione se non per industrie di eccellenza, innovazione, creatività, agroalimentare di alta qualità. E Matelica è nella situazione peggiore dell’Italia: Merloni sembra non aver insegnato nulla: tutto ciò che è delocalizzabile verrà delocalizzato perchè costruire beni “semplici” costa molto molto meno in oriente, in cina, in europa est,… ed in più a Matelica mancano i presupposti: perchè non si pensa che l’industrializzazione, in questi luoghi, deve appartenere alla Bassa Vallesina: hanno l’autostrada, il porto, l’interporto, l’aereoporto, la quattro corsie, elettrodotti, snodo ferroviario, LO SPAZIO,…qui nell’alta Vallesina non abbiamo nulla di questo e, soprattutto, siamo in mezzo alle montagne, in una valle stretta e strana, così strana che il vino che da circa 1000 anni ci fanno è considerato il migliore bianco d’Italia e tra i migliori del mondo, ma questo non interessa quasi nessuno. Peccato: a Montalcino ci hanno fatto i soldi matti tutti, come a Barolo, a Soave, a Prosecco, a Reims, a Bordeaux,…nessuno si ferma a pensare che questo vino, il Verdicchio di Matelica, porta il nome di Matelica in giro per il mondo, attaccato al vetro di circa 2.000.000 di bottigli all’anno, e non è delocalizzabile: se qualcuno nel mondo vuole il Verdicchio di Matelica deve venire qui, non ha altre possibilità; se vuole una lavatrice o qualsiasi altro oggetto o semilavorato, può sceglierlo su almeno 4 continenti… Come si fa a progettare il futuro senza valutare il passato: chi non studia la storia non saprà mai dove andare ad appoggiare un futuro sicuro.
Politici di professione, ex politici di professione, dirigenti, imprenditori da strapazzo……..é finita siete circondati….ARRENDETEVI!!!!!!!!!!