di Laura Boccanera
“Abbiamo chiuso il bilancio 2012 in positivo con un utile netto di 26.168 euro, risparmiando 80 mila euro sulle spese del personale”. E’ soddisfatto Ottavio Brini, presidente delle farmacie per il resoconto economico che lascia in eredità al suo successore a scadenza del suo mandato, portato avanti fra numerose polemiche dal momento che non ha rinunciato al suo incarico alla scadenza dell’amministrazione Mobili. “Approveremo il bilancio il prossimo 14 marzo nell’assemblea dei soci – ha detto Brini – ma sono molto soddisfatto per ciò che abbiamo portato avanti”. In merito alla polemica sorta attorno alle sue mancate dimissioni Brini non commenta: “non voglio fare polemica, chiedo solo di essere rispettato e giudicato per il mio operato e non per la tessera di partito, noi riconsegniamo un’azienda sana”. Tra le novità gestionali che hanno permesso di portare l’utile netto dai 13,069 euro del 2011 (lordo 109.280) ai 26.168 (lordo 75.609) ci sono secondo il presidente le modifiche apportate sui costi del personale e la riorganizzazione del magazzino: “attraverso il turn over dei circa 30 dipendenti che non usufruivano delle ferie abbiamo avuto un risparmio di oltre 80mila euro. Nel 2010 infatti le ferie e i recuperi incidevano sul bilancio per 187mila euro, nel 2011 per 102mila euro e nel 2012 solo 38mila euro. Quindi a chi dice che l’utile è poco rispondo che invece è un risultato straordinario, molte farmacie stanno chiudendo. Vendere le farmacie in questo momento come ventilato da più voci sarebbe un errore è un patrimonio che va valorizzato”. La seconda novità sta nella gestione del magazzino che da febbraio è diventato una sorta di ingrosso destinato non solo alle 5 farmacie comunali ma che ha aperto anche alle farmacie private come spiega il direttore Luciano Diomedi: “prima il magazzino per mole poteva solo rifornire le 5 farmacie comunali, si è deciso di ampliarlo perchè l’obiettivo finale è quello di renderlo autonomo con un proprio fatturato. Un minor costo di acquisto dai fornitori consentirebbe di avere una marginalità maggiore”. Tra le novità del 2013 infine c’è l’apertura della nuova farmacia comunale, la sesta, all’interno del nuovo centro commerciale, unico rammarico per Brini lo spostamento della farmacia n 3 in via Almirante “poteva rendere molto di più e dare risultati migliori, ma sia la vecchia amministrazione che la nuova non ha preso in considerazione la proposta di consentire l’apertura di uno studio medico nei locali del comune continui alla farmacia”.
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A margine della conferenza di presentazione del bilancio Ottavio Brini, stavolta in veste di vice coordinatore regionale Pdl commenta l’esito del tavolo tecnico sulla sanità a cui hanno partecipato anche gli esponenti dell’opposizione di centrodestra dichiarando che il partito prende le distanze da simili iniziative: “il pdl civitanovese si chiama fuori dal tavolo tecnico. Prendiamo atto e rispettiamo la scelta dell’opposizione che ha aderito, ma è un impegno istituzionale. Il pdl locale non si siederà mai ad alcun tavolo con chi ha la responsabilità della mancata crescita dell’ospedale civitanovese e del problema del pronto soccorso. E le responsabilità sono dell’ex assessore alla sanità, di Mezzolani, di Silenzi e della Giannini. Noi non dimentichiamo il loro silenzio quando Macerata ha scippato a Civitanova la direzione dell’area vasta, si sono sottomessi e svenduti a Macerata. Infine per quanto riguarda la svolta sulla sanità siamo ormai fuori tempo massimo, comunque non ci piegheremo e non ci confronteremo con altro, annunciamo però che daremo battaglia fino in fondo, ma non è con i consigli comunali aperti che si risolvono i problemi della sanità”.
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