Dopo l’ultima seduta del consiglio provinciale che ha deliberato sul tema del progetto dell’elettrodotto Fano-Teramo (leggi l’articolo) arriva l’aspra replica di Franco Capponi (capogruppo PPE provincia di Macerata) sulla sua scelta di non partecipare al voto:
“La nostra contrarietà alla realizzazione dell’elettrodotto Fano-Teramo nel tracciato proposto da Terna personalmente l’ho già espressa due anni fa bloccando un iter già praticamente concluso tra Terna, Regione Marche, Provincia (centrosinistra) e Comuni. Ricordo anche che solo 5 mesi fa la maggioranza di centrosinistra in Provincia ha votato contro la stessa proposta di blocco dell’iter autorizzativo avanzata dall’opposizione (proprio nel Consiglio del 2 ottobre 2012).
Per questo non abbiamo partecipato al voto per marcare l’inesistenza di una maggioranza in Provincia e nell’inesistenza di un minimo di linearità nei comportamenti dell’armata Brancaleone che oggi siede in maggioranza. Per non far vedere l’inesistenza e la propria incapacità alla guida della Provincia, la maggioranza dopo aver bocciato 5 mesi fa la stessa proposta presentata dal Consigliere Zura e sostenuta da tutta l’opposizione (PDL e PPE), dopo i vari incontri con i comitati (San Ginesio e San Severino) con la Provincia assente, ora in palese ritardo ne presenta una fotocopia come se fosse la propria posizione. Il solito trucco di chi ha poche idee e confuse.
Prima di tutto ricordo che nel 2009 e 2010 ed eravamo alla guida della Provincia noi contestammo l’atto sottoscritto il 30 Giugno 2005, la Regione Marche, le Province, i Comuni e le Comunità Montane della Regione hanno siglato con il GRTN (ora Terna S.p.A) un importante Protocollo d’Intesa per l’applicazione della procedura VAS alla pianificazione degli interventi di sviluppo della rete elettrica ad alta tensione nella regione Marche. In applicazione al Protocollo di Intesa è stato istituito un Tavolo tecnico di concertazione, coordinato dalla Regione e che ha coinvolto tutti gli enti locali firmatari del succitato Protocollo per la condivisione dei criteri localizzativi e, quindi, delle scelte localizzative. Il processo generale di VAS per lo sviluppo della RTN proposto da Terna prevede essenzialmente due diverse Fasi concertative, denominate Strutturale e Attuativa, mirate alla definizione di Corridoi preferenziali e di Fasce di Fattibilità ottimali di tracciato. Nella Fase Strutturale le esigenze elettriche vengono contestualizzate rispetto al territorio e nella Fase Attuativa si ricerca l’ottimizzazione della localizzazione delle opere attraverso un allargamento della concertazione anche a Comuni e altri enti eventualmente coinvolti; in tale fase viene individuata, tra un ventaglio di alternative, la Fascia di Fattibilità di tracciato ottimale (ampia poche centinaia di metri), caratterizzato da un miglior inserimento ambientale, territoriale e sociale, nell’ambito del Corridoio precedentemente individuato. Tali lavori, in seno alla Fase Strutturale, hanno condotto alla condivisione della metodologia VAS legata alle infrastrutture elettriche, dei criteri localizzativi denominati ERA e del Corridoio ottimale per l’opera (Delibera G.R. Marche n. 689 del 25.05.2007), e sono stati avviati i lavori tecnici coordinati dalle Province di Pesaro e Urbino (11 novembre 2008), Ancona (23 settembre 2008), Macerata (19 novembre 2008), Fermo (13 ottobre 2009) e Ascoli Piceno (2 aprile 2009), mirati alla condivisione della Fascia di Fattibilità ottimale (interna al Corridoio ottimale). Tale fase, denominata Attuativa, prevede l’individuazione e condivisione della fascia di fattibilità ottimale dapprima tecnica e successivamente politica, attraverso la sottoscrizione di appositi protocolli d’intesa con gli enti coinvolti, i quali, oltre ad ufficializzare la condivisione plenaria della Fascia di Fattibilità ottimale, possono definire ulteriori interventi di razionalizzazione della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale finalizzati alla risoluzione di criticità territoriali.
Già nel 2010 l’amministrazione Provinciale a guida Capponi, senza il sostegno del centrosinistra locale e regionale aveva negato la condivisione,per quanto riguarda la Provincia di Macerata, rimarcando l’assenza di soluzioni progettuali plurime per individuare il minor impatto come richiesto dalla Vas, né la quantificazioni di gravissimi danni all’economia delle zone interessate che non potevano ricomprendersi nella semplice indennità di esproprio delle aree private ma anche in un gravissimo danno d’immagine per il turismo, per il paesaggio, per le produzioni agroalimentari di qualità interessate (DOCG Vernaccia di Serrapetrona) e delle aree dentro e viciniore al Parco dei Monti Sibilllini. L’iter venne sospeso ed i comuni chiesero già nel 2010, come rimarcato poi dalla Comunità Montana dei Monti azzurri anche attraverso uno studio di UniCam e pochi mesi fa dallo stesso Consiglio Regionale, a “Terna”, una revisione complessiva del progetto in base ai principi di concertazione e condivisione con le Istituzioni e le Associazioni del territorio, sostenendo peraltro la necessità che, qualora l’opera fosse ritenuta indispensabile, di evitare, per quanto possibile, l’attraversamento aereo della provincia, ricercando soluzioni a basso impatto ambientale e con minor rischi possibili per la salute. Inoltre, si invitava alla verifica e all’ aggiornamento dei dati del fabbisogno energetico regionale e possibili, nuove soluzioni tecniche e a “sospendere le procedure avviate per individuare un nuovo e condiviso tracciato, che sia frutto di concertazione con tutto il territorio” e a “concertare le misure compensative in modo trasparente. Ecco giustificata la nostra assenza al momento del voto, mentre ricordo che abbiamo partecipato alla discussione mettendo in risalto la scarsa memoria e la volatilità della maggioranza.
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Giusto o sbagliato bloccare l’iter per l’elettrodotto Fano-Teramo, la domanda mi sorge spontanea: Perchè non è stato fatto tanto casino quando sono state date le autorizzazioni per gli impianti fotovoltaici ? Impianti piccoli, medi, grandi ed enormi hanno “deturpato” le campagne maceratesi. Chi veniva nelle Marche ammirava la bellezza delle nostre campagne e colline…!!! Ora l’unica cosa che si nota è lo scempio permesso senza criterio !!! Un sentito grazie a chi ha permesso tutto questo…!!!
Caro sig. Stefano, considerato che da qualche parte abbiamo bisogno di produrre l’energia elettrica, allo stato attuale quella derivante dagli impianti fotovoltaici era l’unica che potevamo permetterci a meno che non vogliamo ritornare sul discorso delle centrali nucleari, che dubito voglia fare costruire nelle vicinze dove lei abita. Grazie agli impianti forovoltaici che comunque da oramai un paio di anni non è più possibile fare realizzare a terra sui terreni, abbiamo diminuito il nostro fabbisogno di energia elettrica di cui abbiamo bisogno nella nostra regione Marche, quindi il progetto Terna del nuovo elettrodotto ad alta tensione da 380 mila volts non ci serve più anche perche’ Terna, molto meschinamente voleva fare credere che questo progetto serviva principalmente alla nostra regione perchè avevamo carenza di energia, mentre invece la nostra regione era utilizzata solo come corridoio di passaggio (come un’ autostrada) per spostare l’energia prodotta al sud e proveniente dai balcani per indirizzarla verso il nord italia.
Caro Maurizio
non sono d’ accordo con te in quanto sono favorevole alle fonti alternative, ma si poteva sfruttare in maniera diversa. Ciò vuol dire mettere gli impinati fotovoltaici in zone con meno impatto visivo cioè sopra i tetti di scuole, palazzi municipali, capannoni industriali, senza adoperare i terreni agricoli. Tali terreni oltre ad essere tolti al loro scopo iniziale ( la coltivazione ) li hanno deturpati inquinandoli per non sò quanti anni. Ti sembra giusto?
Per quanto riguarda l’ elettrodotto non dico che non bisogna farlo, ma dovrebbe essere realizzato in maniera differente. Ciò vuol dire fare un elettrodotto in corrente continua. Tale impinato è a 0 rischio per le persone ma purtroppo ha dei costi di produzione più alti, che Terna sicuramente non prenderà in considerazione. Ma poi con questa crisi che c’è e con le industrie che chiudone serve tutta questa energia ? Oppure fa comodo a qualcun’ altro?
complimenti consiglere che feremo senza di te; cerca di fare la stessa cosa a Treia con la tua cara amministrazione comunale blocca la mega opera L’ATTRACCO MECCANIZZATO inservibile costosa che nessuno conosce, realozzata a servizio di un centro storico volutamente abbandonato da un’amministrazione incompetente e fannullona. A Treia servono altre cose. Speriamo che ci pensino i 2000 grillini treiesi a cacciarvi a calci nel sedere.
Noi siamo con loro.
@ Pierino
o attento che i Grillini potrebbero toglierTi dal calduccio dove sei rifugiato Tu….eh
MA E’ POSSIBILE CHE DEVI SEMPRE FARE IL PRIMO DELLA CLASSE ? NOI…NOI….
MA SE STAVATE INSIEME CON PETTINARI QUANDO GUIDAVI TU LA PROVINCIA ……
ED ORA SEI RITORNATO CON LUI SOTTO LA CAPPELLA DI MONTI !
GUARDA LE CAMPAGNE INTORNO A TREIA PIUTTOSTO E VERGOGNATI DI QUELLO CHE HAI FATTO REALIZZARE ( O HAI REALIZZATO!)
NON TI E’ BASTATA LA BATOSTA PRESA…… COERENZA ZERO… AMBIZIONE = 1.000
NON TI PREOCCUPARE CHE….. SARETE SPAZZATI VIA !!