di Laura Boccanera
Colpo di scena: Borroni se ne va. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Antonella Sglavo contro Pierpaolo Borroni e il consigliere entrato lo scorso ottobre se ne deve andare. Nemmeno tre mesi seduto sugli scranni della sala di Palazzo Sforza e già il suo mandato finisce. Effetto del ricorso segnato da diverse tappe: Borroni aveva preso parte alle elezioni amministrative per l’elezione diretta del Sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale di Civitanova Marche, come candidato alla carica di consigliere per la lista “Popolo delle Libertà” collegata, insieme ad altre liste, al candidato sindaco non eletto Massimo Mobili ottenendo 229 voti. Dovendo attribuire alla coalizione collegata al candidato sindaco eletto – Tommaso Corvatta – il premio di maggioranza l’Ufficio Elettorale ha attribuito alla coalizione collegata al Sindaco 15 dei 24 seggi assegnati al Consiglio Comunale di Civitanova Marche, mentre alle liste/coalizioni collegate agli altri due candidati sindaci non eletti ha assegnato i restanti 9 seggi, di cui 2 al Movimento 5 stelle. Borroni, con i suoi 229 voti essendo risultato il primo dei non eletti all’interno della coalizione collegata a Mobili aveva invece reclamato l’attribuzione del seggio a se stesso, contestando di fatto l’ultimo seggio assegnato invece ad Antonella Sglavo, divenuta poi assessore ai servizi sociali. Gli avvocati di Borroni, Fabrizio Del Gobbo e Luigi Pianesi del foro di Ancona hanno esplicitato di fronte al Tar le ragioni del proprio assistito e lo scorso ottobre il Tar ha riconosciuto e accolto il ricorso di Borroni entrato in consiglio. Pur essendo la Sglavo assessore, tramite l’avvocato Valori ha presentato ricorso al Consiglio di Stato e il giudice le ha dato ragione. Si aggiunge dunque un seggio per il Pd e il nome del primo dei non eletti, dopo slittamenti per nomine, dimissioni e assunzioni di presidenze delle partecipate dovrebbe essere quello di Lidia Iezzi.
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E te pareva che non entrava una donna al posto suo…. Ma è mai possibile che uno prende 229 voti e una che ne ha presi si e no 3 o 4, non solo gli passa avanti in consiglio comunale, ma addirittura si ritrova a fare l’assessore!!!!!!! E tutto questo per la norma ridicola e assurda delle quote rosa!!!!!!! Dico io, ma a stè donne quanto gli piace vincere facile e prendersi tutti i posti migliori di prestigio e di potere…. Allora in base alla parità di diritti mettiamo le quote rosa nei cantieri edili, negli altiforni, nelle miniere, in tutti i poisti dove ci si spezza la schiena e si rischia la vita….. NOOOOOOO, MA SCHERZIAMO???? Loro hanno la scusa pronta che non possono perchè, POVERINE, la natura non è stata generosa con loro, perchè sono più deboli fisicamente….
Eh no care femminucce, troppo comodo e troppo facile cosi’, avete voluto la bicicletta pedalate!!!! Se siete più deboli fisicamente (non è affatto vero, le nostre antenate lavoravano duramente nei campi e avevano polsi grossi come polpacci, inoltre se c’era da sgobbare lo facevano e zitte, senza tanto fare le schizzinose come oggi!), è un problema vostro, non per questo deve andarci di mezzo l’uomo. PARITA’ SU TUTTO (ANCHE E SOPRATTUTTO SUI LAVORI PIU’ FATICOSI) o niente parità!!!!
Ma a parte tutto questo, a me meraviglia la Sglavo (non ho niente contro di lei, che anzi, nemmeno conosco di persona, a me è il principio che da fastidio), che ha addirittura la faccia di fare ricorso contro Borroni, lei che non ha preso voti, mentre Borroni ne ha presi una vagonata, CHE ROBA!!!!
BASTA QUOTE ROSA BASTA FEMMINISMO, SI ALLA MERITOCRAZIA!!!!!!!!!!!!!!
Ma quanta confusione nel Suo intervento, sig. areAzione! Lei mescola quote rosa, femminismo, lavoro nei campi, altiforni, meritocrazia… Non ha colto il punto centrale del tema; il Suo pertanto non è un commento alla decisione del Consiglio di Stato, ma solo la gratuita esternazione di Sue idee misogine. Nessuno misconosce il risultato elettorale di Pierpaolo Borroni: i suoi 226 consensi gli sarebbero stati più che sufficienti per diventare consigliere, o magari assessore, vicesindaco o Presidente del Consiglio comunale, se “solo” la Sua coalizione avesse vinto! e questo vale anche per altri 5 candidati della coalizione di centrodestra, rimasti esclusi come lui. Qui si parla di composizione del consiglio comunale, cioè di quanti consiglieri debbano essere per diritto attribuiti alla maggioranza e quanti all’opposizione, e non è un discorso di genere! Il Consiglio Comunale a Civitanova Marche era stato già costituito, con 15 consiglieri alla maggioranza e 9 all’opposizione, come è accaduto in molti altri Comuni medio-grandi. Nei confronti di questa composizione Borroni aveva fatto ricorso, il Tar gli aveva dato ragione, ma oggi il Consiglio di Stato ha chiarito DEFINITIVAMENTE che alla maggioranza spettano 15 consiglieri. Questo è tutto!!! Da ora in avanti è chiarito, grazie alla sentenza del Consiglio di Stato di ieri, quale sia la composizione del consiglio comunale per i comuni medio-grandi a livello nazionale, alla luce della normativa vigente, “indipendentemente dal colore politico di chi vince la competizione elettorale”, . E tutto questo grazie al ricorso al Consiglio di Stato di Antonella Sglavo e Antonio Colucci avverso le sentenza del TAR Marche.
Signora Mirella Franco,
Si, forse ho fatto confusione e mischiato altri argomenti, che all’apparenza nulla hanno a che vedere con la sentenza del TAR in fatto di consiglieri, ma nella realtà dei fatti….
D’accordo, lasciamo stare Borroni, che al limite fa parte dell’opposizione, quindi, forse non aveva diritto a fare il consigliere. Ma Lei mi da del misogino e allora le faccio notare: fra tanti consiglieri eletti della maggioranza, possibile che proprio la Sglavo faccia l’assessore, mentre non lo fanno altri UOMINI, con molti più voti presi alle recenti elezioni, della signora in questione? Possibile che soltanto la Sglavo avesse determinate competenze? A me questa cosa puzza molto di quote rosa…. e se cosi’ fosse, sono misogino io o misandrica Lei? Se invece le cose non stanno cosi’ sono pronto a scusarmi.
Comunque sia, altri discorsi che ho fatto al di fuori di Sglavo-Borroni, non si tratta di misoginia, ma di realtà dei fatti. Però andremmo fuori argomento. Magari ne parliamo su altre notizie a tema, se ci saranno.
Solo una domanda: quanto è costata e chi la paga la parcella dell’avvocato?
Sig. Enzosampa, la Sua domanda è legittima, e,almeno in parte, merita un chiarimento. naturalmente io posso risponderLe solo per quanto riguarda la nostra coalizione. In merito alla Sua curiosità sul costo della parcella dell’avvocato, penso che né io né alcun altro sia obbligato a risponderLe, dal momento che (e qui rispondo alla seconda parte del Suo quesito) abbiamo provveduto NOI al pagamento della parcella, attraverso una colletta volontaria che ha coinvolto TUTTA la maggioranza, dal sindaco, al vicesindaco, al Presidente del Consiglio, alla giunta al completo, ai consiglieri, in primis quelli del PD. Sono pertanto completamente soldi “nostri”, sottratti ai nostri stipendi/salari (almeno di coloro che tra di noi uno stipendio lo ha); nemmeno un centesimo è stato a carico della collettività.
La prossima volta, invece di stabilirlo in base alla legge, facciamolo decidere ad areAzione chi dev’essere eletto in consiglio comunale e chi no.
Così, in base alla sue impressioni personali.
Signor Valenti, Lei non ha capito il mio intervento: è proprio per un fatto di legge e di principio che io mi chiedo per quale motivo una persona si ritrova a fare l’assessore avendo preso pochissimi voti. Mentre altri avendo preso molti più voti non fanno gli assessori. Se questo non è rispetto della legge veda un po’ Lei.
Temo che sia lei a non aver capito il mio intervento.
E neanche la legge elettorale.
Si eleggono i consiglieri comunali, non gli assessori.
Va bene, d’accordo, si eleggono i consiglieri ma non gli assessori. Ma fra tanti consiglieri eletti nel centro sinistra con molti più voti dell Sglavo, quest’ultima con pochissimi voti fa l’assessore, altri con più voti fanno solamente il consigl’eri. Possibile che chi ha preso più voti non ce ne fosse uno, DICASI UNO, con le stesse competenze della Sglavo? Possibile che soltanto lei le avesse?
Ecco perchè sento puzza di quote rosa in tutto questo.