di Gabriele Censi
Cresce la mobilitazione contro il progetto di Elettrodotto Fano-Teramo che attraverso 12 comuni della Provincia di Macerata, (leggi l’articolo) e che prevede due grandi stazioni elettriche a Cingoli e a Belforte del Chienti . Un incontro con la cittadinanza per informare sullo stato dell’opposizione dei sindaci, di Coldiretti, della Comunità Montana Monti Azzurri e dei Comitati civici contro l’elettrodotto è stato convocato per sabato 18 gennaio al teatro Leopardi di San Ginesio alle ore 21.15. Si unisce alla battaglia il consigliere regionale Francesco Massi con una dichiarazione pubblica: “Esprimo pieno sostegno all’azione dei Comuni dell’entroterra maceratese e delle Comunità Montane sulla paradossale vicenda dell’elettrodotto che la Società Terna intende realizzare e far passare nelle Marche sulla linea Fano–Teramo. L’accordo tra la Regione e Terna fu “smascherato” qualche anno fa da alcuni nostri amministratori, preoccupati, i quali non erano stati fino ad allora consultati nè dalla Regione (alla faccia della concertazione) né dalle organizzazione rappresentative degli Enti Locali. Con una mia interrogazione riuscii a far ammettere alla Giunta le proprie responsabilità su di un parere favorevole superficiale e frettoloso che era stato rilasciato per il passaggio di tale linea di alta tensione, con i relativi grandissimi ingombranti tralicci e le relative sottostazioni, di cui una da ubicare sul territorio tra Caldarola e Belforte del Chienti.
Questa vicenda non è nuova per la Giunta Spacca: analogo comportamento silenzioso ed omissivo è stato adottato anche per il rigassificatore di Porto Recanati e per molti impianti a Biomasse e Biogas. Per fortuna le amministrazioni comunali e i comitati dei cittadini hanno chiesto chiarezza su tutte le procedure, sulla consistenza dell’elettrodotto e sul suo impatto sulla salute, sull’ambiente e sul turismo. Ritengo che l’azione e la tutela e la chiarezza intrapresa dalla Comunità Montana dei Monti Azzurri debba essere sostenuta soprattutto dalla Regione, dal suo Presidente e dagli Assessorati all’Energia e all’Ambiente. Per una trattativa eventuale con Terna, purtroppo, occorrono interlocutori molto forti. C’è il pericolo che i Comuni e le Comunità Montane siano lasciati soli nelle giuste rivendicazioni della propria dignità e della tutela dei propri territori e cittadini. Per questo motivo nel prossimo Consiglio regionale presenterò una mozione, spero congiuntamente agli altri Consiglieri di questa Provincia, per sollecitare l’intervento della Regione a sostegno dell’azione dei nostri amministratori locali.”
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
A causa di questi soggetti l’Italia non va avanti. Semplicemente ridicolo ed antieconomico x tutti.
Strano che proprio quando la LEGA NORD, col suo Consigliere Provinciale Zura Puntaroni, ha sollevato la questione appena da lui scovata, tutti si accodini dopo anni di omertosi silenzi.
BRAVO ZURA PUNTARONI e soprattutto un plauso alla LEGA NORD, che tanti sciocchi vorrebbero confinata solo al nord.
Meditiamo per la prossima scadenza elettorale.
plaudo a zura per l’impegno ma io sto in corsa contro dal 2010.
Non siamo noi del Sud a volere la Lega confinata al Nord. Sono loro che schifati dai terroni si tengono confinati al Nord e vorrebbero mettere il filo spinato sul confine. Il loro problema è che ancora non hanno deciso dove sia il confine. sanno che una volta individuato dovranno rinunciare all’appoggio di quelli che rimarranno loro malgrado dall’altra parte.
Le idee, in ogni caso, se sono buone, sono buone e quella di opporsi ad un elettrodotto probabilmente è buona, ma vorrei approfondire prima di esprimere un giudizio definitivo. C’è qualche favorevole in circolazione?
Per Francesco Massi
Caro Francesco, è possibile avere maggiori dettagli sul tracciato e sulle caratteristiche dell’elettrodotto, nonchè sulla tempistiche ipotizzate? Sarebbe anche interessante, per la giusta conoscenza della pubblica opinione, che venisse pubblicata la tua interrogazione e la risposta a suo tempo fornita dalla Giunta Regionale.
Di seguito il testo dell’interrogazione orale urgente al presidente della assemblea regionale presentata dal Consigliere Francesco Massi in data 15 ottobre 2009 con oggetto: Nuovo elettrodotto della società TERNA: Comune di Belforte del Chienti: preoccupazione dei residenti per gli effetti sulla salute causati dalla collocazione di una “Stazione” elettrica sul loro territorio comunale:
“Il sottoscritto consigliere regionale Francesco Massi, premesso che:
la società TERNA SPA deve realizzare l’elettrodotto ad alta tensione, da Fano a Teramo, che attraverserà anche la Provincia di Macerata ed in particolare il territorio del Comune di Belforte del Chienti con la collocazione di una “stazione” elettrica in tale comune;
nei prossimi giorni si riunirà la Commissione incaricata di esprimere tecnicamente la valutazione ambientale strategica (VAS) sul progetto che interessa il Comune di Belforte del Chienti;
il Comune di Belforte del Chienti e quelli limitrofi con le rispettive popolazioni stanno esprimendo legittime preoccupazioni per l’impatto che tale impianto può avere sulla salute dei residenti;
Interroga il Presidente della Giunta per conoscere:
se sono in corso o sono ultimati studi preventivi circa l’impatto e le conseguenze di tale struttura sulla salute pubblica.
se e come è stato verificato l’impatto paesaggistico di tale opera sul territorio del Comune di Belforte del Chienti e limitrofi.
se sono previste e in quale modalità agevolazioni, compensazioni ed incentivi per i singoli cittadini e per il Comune di Belforte del Chienti.
Questa la trascrizione della discussione del 24 novembre 2009:
Presidente: L’ordine dei giorno reca l’interrogazione n. 1352 del Consigliere Massi. Ha la parola l’Assessore Amagliani,
Marco Amagliani: In relazione alle questioni poste dall’interrogazione è necessario preliminarmente inquadrare la situazione procedimentale da cui discende la scelta della collocazione di una stazione elettrica nel Comune di Belforte del Chienti. Con delibera del 27 giugno 2005 n. 800 la Giunta regionale ha stabilito di concorrere agli obiettivi di Sviluppo sostenibile nel setto¬re energetico e, in particolare, a quelli della Rete di trasmissione nazionale, sottoscrivendo con il gestore della stessa (ora Terna spa), Province, Comuni e Comunità montane della Regione Marche, un Protocollo d’intesa per gli interventi relativi al proprio territorio. La sottoscrizione dell’intesa è avvenuta in Ancona il 30 giugno 2005.
Il protocollo d’intesa è finalizzato ad applicare, attraverso una graduale sperimentazione, il processo di Valutazione ambientale strategica (VAS) agli interventi di sviluppo della RTN ricadenti nel territorio regionale e orientare le successive fasi che condurranno alla progettazione. Con la d.g.r.m. n. 689 del 25 giugno 2007 era stato individuato il corridoio preferenziale in cui prevedere la successiva individuazione delle fasce di fattibilità e collocare tracciati da sottoporre alle procedure di Valutazione di impatto ambientale. Il corridoio preferenziale è stato individuato in collaborazione con Terna attraverso una metodologia ripercorribile, che ha tenuto in considerazione, attraverso appositi criteri, le specifiche esigenze territoriali. Questo corre da nord a sud partendo da Fano fino al territorio di Ascoli Piceno. Sulla base della stessa delibera regionale nell’ambito del corridoio preferenziale deve essere individuata una fascia ottimale sulla quale poi Terna svilupperà i progetti della linea; per tale fase spetta alle Province un ruolo di coordinamento tra i vari Comuni interessati e Terna. La d.g.r.m. n. 689/2007 non prevede un ruolo attivo per la Regione in questa fase, che è demandata agli enti locali con il coordinamento provinciale. In questo quadro generale la Provincia di Macerata, con delibera di Giunta provinciale n. 373 del 4 settembre 2008 ha preso atto della d.g.r.m. n. 689/07, ed ha attivato una concertazione tra i diversi enti interessati in ambito provinciale e la società TERNA.
Nell’ambito di tale tavolo è stata operata la scelta di collocare una delle due stazioni elettriche nel Comune di Belforte del Chienti. Entrando nello specifico dell’interrogazione, per il quesito 1 che chiedeva se sono stati fatti studi preventivi per l’impatto di tale struttura sulla salute pubblica, la P.F. Sanità pubblica, competente in materia, comunica con nota prot. n. 652716/SAP del 16 novembre 2009 di aver provveduto a chiedere noti¬zie in merito alla Zona territoriale 9 di Macerata in quanto territorialmente competente. La stessa ha comunicato, per le vie brevi, di non aver notizie ufficiali in relazione alle previsioni progettuali relative alla collocazione di una stazione elettrica nel Comune di Belforte del Chienti da parte della Società Terna SpA e. Quindi al momento non sono né in corso né ultimati studi preventivi circa l’impatto e le potenziali conseguenze di tale struttura sulla salute pubblica. Non appena le strutture sanitarie competenti dovesse essere formalmente interessate sulle attività, saranno assicurate le necessarie risposte in merito alle problematiche evidenziate.
Da parte mia, comunque, m’impegno affinché la scelta sarà quella che coniuga la fattibilità tecnica dell’opera con la minimizzazione dei rischio per la salute pubblica. In fase di progettazione, se verrà effettuata la procedura di VIA, potranno essere approfondite le analisi, con le opportune modalità, per verificare l’impatto effettivo della stazione sulla popolazione.
Analogamente la verifica dell’impatto paesaggistico (quesito 2) potrà essere effettuata nelle successive fasi di progettazione. In relazione al quesito 3, che chiedeva se sono previste agevolazioni, compensazioni e incentivi per i singoli cittadini e per il Comune di Belforte del Chienti, non si è in grado di rispondere in quanto tali aspetti esulano dalle proprie competenze. Tuttavia, sulla base di quanto stabilito al punto 4, ultimo capoverso, della d.g.r.m. n. 689/2007, “Terna S.p.A. si impegna inoltre a valutare potenziali criticità derivanti sia dalle situazioni già segnalate dall’ARPAM e riassunte nel¬l’allegato “C” della citata deliberazione, sia dall’applicazione della metodologia di cui all’allegato “D”, e a studiarne la risoluzione, da realizzare non appena l’opera sarà autorizzata secondo una scala di priorità da concordare congiuntamente”. Tale ulteriore fase di verifica delle criticità è stata attivata con un incontro tenutosi il 29 settembre 2009 e dovrebbe portare all’eliminazione delle criticità esistenti quale compensazione rispetto alle nuove infrastrutture da realizzare. Noli è possibile, allo stato attuale, affermare se e in quale misura la risoluzione
Presidente: Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Massi.
Francesco Massi: Assessore, siccome prendo atto dell-a buona fede con cui ha illustrato la situazione, io voglio fare un ragionamento insieme a lei, per sottolineare che cosa? Che rimango abbastanza sbalordito del fatto che gli atti che lei ha citato risalgono tutti al 2007 e che riguardano in qualche modo il coinvolgimento della Provincia di Macerata. Ora dovrei rispondere se sono soddisfatto o no della sua risposta ufficiale, ma io non sono né soddisfatto né insoddisfatto, sono solo perplesso. Perché io le dico che sia il Comune di Belforte, sia le associazioni ambientaliste, sia la cittadinanza in generale di questo comune, ma anche di altri comuni dove passa l’elettrodotto, non sanno assolutamente nulla. La Provincia non ha mai informato nessuno e li a quanto pare c’è una sottostazione. Quindi gli interrogativi aumentano. Io per la mia formazione personale non mi sento di essere contrario all’elettrodotto, ci mancherebbe, ma un’opera di questo tipo, vista la pesantezza dell’installazione – si parla di 7- 8 tralicci in un comune di 1.000 abitanti, come altri passano ad esempio a Pollenza allarma un po’ tutti perché non c’è stato coinvolgimento degli Enti locali.
lo ho piena fiducia degli organi tecnici della Regione, della ASL, della Provincia, quelli che devono valutare l’impatto sulla salute e sull’ambiente, quindi ribadisco la fiducia nella loro professionalità e spero obiettività, ma chiedo alla Regione di farsi carico del coordinamento di queste politiche, soprattutto per quanto riguarda il possibile indennizzo alle popolazioni. Non è bello avere introno a casa un traliccio di quelle dimensioni ed una sottostazione! Pertanto chiedo alla Regione, di concedo con la Provincia e gli Enti locali, di attivare nei confronti di Terna Spa tutte quelle azioni possibili per indennizzare il peso che le popolazioni, diciamo magari solo a livello ambientale ambientale e non, mi auguro, a livello di salute, devono sopportare. Quindi è un sollecito che le faccio, Assessore, e torneremo su questa vicenda perché, ripeto, nella popolazione c’è un certo allarme.
Per Giuseppe Bommarito, in questo link si può avere un’idea di massima del tracciato:
http://www.noelettrodotto.it/noelettrodotto.it/LElettrodotto.html
Bisogna fare in modo di coinvolgere più cittadini possibili alle riunioni del 19/1 a San Ginesio e del 25/1 a San Severino. Ma non essendoci nessun manifesto in giro bisogna basarsi solo sul passaparola.
Il fallimento della vecchia politica. Invece di instaurare il dialogo preventivo con i cittadini, si decide senza voler nemmeno sentire chi in quelle zone ci abita. Nemmeno una campagna informativa.
L’elettrodotto serve? A cosa? Quanto costa? Chi paga? E’ meglio impiegare questo denaro per questa opera o incentivare l’autoproduzione casalinga di energia?
I terreni e le case limitrofe perderanno molto del loro valore, chi pagherà per questo?
I comuni dell’entroterra dovranno per forza di cose puntare molto sul turismo tipico dei famosi borghi più belli d’Italia nei prossimi anni. Che impatto avrà? Chi pagherà gli eventuali danni?
Ovviamente parlare di salute è superfluo…tutti dovrebbero avere il diritto di vivere distanti dagli elettrodotti. Che facciamo spostiamo le case? O facciamo finta che pochi metri siano sufficienti?
Ricordo che questo sarebbe il secondo elettrodotto, mi sembra che il debito al progresso sia stato già pagato da questa gente.
Infine: era obbligatorio sentire preventivamente i cittadini come ho letto? Se sì, perché non è stato fatto? Di chi è la responsabilità?
A parte che, visto il suo ruolo di Consigliere, il dott. Massi avrebbe potuto cercarseli gli atti ed essere meno “sbalordito” che fossero del 2007, mi inquieta la sua dichiarazione finale: “Pertanto chiedo alla Regione […], di attivare nei confronti di Terna Spa tutte quelle azioni possibili per indennizzare il peso che le popolazioni, diciamo magari solo a livello ambientale ambientale e non, mi auguro, a livello di salute, devono sopportare.” In che senso? L’elettrodotto va bene a patto che si rimborsino i cittadini? Deturpiamo pure il paesaggio dei marchigiani o “ammazziamoli”, basta che poi li risarciamo? Mah…mi associo al discorso di ipno che ha illustrato alla perfezione il centro del problema.
Sarà l’ennsimo cavallo di battaglia di politici e non, eroi con cavalli di scopa e scudi di cartone, populisti e demagoghi sempre pronti a sfruttare l’ignoranza e l’interesse particolare di pochi a discapito di tanti. Propongo di tornare all’età della pietra dove sicuramente tra qualche decina di anni torneremo in Italia quando moriremo di fame e di diritti e dove i finti eroi avranno vitalizi e privilegi per loro, per i propri familiari, amici e amanti. Gli altri invece, i creduloni, si daranno all’accattonaggio e malediranno i tempi in cui appoggiavano i “furbetti demagoghi” e in cui si diceva NO a tutto: Rigassificatori, Termovalorizzatori, Centralli a biomasse, Elettrodotti, Terza corsia autostrada, Tav, Antenne cellulari ecc..ecc…ecc…
@pigi: l’ignoranza e l’interesse particolare di pochi a discapito di tanti direi che li sfruttano quelli che ti mettono sotto il sedere di tutto senza nemmeno informarti, ma sono punti di vista, per carità…
E’ proprio vero che l’ignoranza è una brutta bestia!
Vi invito ad iscrivervi a questo gruppo, dove a breve verrà inserito ulteriore materiale http://www.facebook.com/groups/510633858977324/
Inoltre vi invito a partecipare a questo convegno http://www.facebook.com/events/234734706661598/
ma vi pare possibile che di un’opera cosi impattante e di dubbia utilità, se non per qualcuno, la cittadinanza ne sia venuta a conoscenza da una settimana o poco più.
mi chiedo dove siano i politici quando devono argomentare su questioni realmente importanti, se dobbiamo vederli sono in occasioni in cui si fanno belli e staparlano della bellezza della ns campagna, dello sviluppo di un turismo rurale e di qualità , vedi la rassegna dei Borghi più belli d’italia a San Ginesio del 2011 ( non sono mancati nè Spacca nè Pettinari ), della salvaguardia del ns ambiante come patrimonio per i ns figli e poi approvano il passaggio dell’ elettrodotto da 380 della TERNA!
Basta con questa gente!!
comunque a chi fosse interessato permuto casolare ristrutturato in spendita posizione collinare, con ampia corte, molto panoramico , peccato che sia sotto l’ elettrodotto!!!
pigi78 il territorio non è un asino , i luoghi non sono bestie da soma .. gli abitanti non possono solamente subire certe scelte ma devono partecipare ed influinzare certe decisioni se no resteremo all’oscuro delle ricchezze dei nostri territori. Per esempio l’elettrodotto non potrebbe passare sotto la superstrada?? invece di deturpare il nostro già maltrattato paesaggio?
cite><a title=”Leggi tutti i commenti di pigi78″ href=”../../../../../?author=4593″ rel=”nofollow”>pigi78 il territorio non è un asino , i luoghi non sono</a></cite><cite><a title=”Leggi tutti i commenti di pigi78″ href=”../../../../../?author=4593″ rel=”nofollow”> bestie da soma .. gli abitanti non possono solamente subire certe scelte ma devono partecipare ed influinzare certe decisioni se no </a></cite>resteremo all’oscuro delle ricchezze dei nostri territori. Per esempio l’elettrodotto non potrebbe passare sotto la superstrada?? invece di deturpare il nostro già maltrattato paesaggio?
In questa vicenda sul nuovo elettrodotto, è triste rilevare che ancora oggi, e nonostante sia emerso quanto sia stata condotta malamente la gestione a livello politico regionale e provinciale rispetto la direttiva europea 42 /2001 e le leggi interne dello Stato in tema di valutazione integrata ( laddove prescrive che il pubblico, la popolazione , le imprese , tutti i soggetti interessati ad opere di così notevole impatto ambientale , dev’essere adeguatamente informata preventivamente per poter partecipare all’iter decisionale ) nel dibattito che ora si è aperto tra la Società Terna , i vertici politici locali e di rappresentanza territoriale nei confronti della cittadinanza, manca un elemento per un’approfondita trattazione e che sta a monte di ogni discussione sulla necessarietà dell’opera in termini di fabbisogno energetico per le Marche così come è stata motivata dalla Società Terna, e cioè quanto incida invece su questa la dimensione sovranazionale europea con la realizzazione di un corridoio adriatico di trasmissione di energia elettrica, attraverso il Piano della stessa Società Terna stilato nel 2008 , in cui prevede l’Interconnessione Italia-Balcani ( insieme a quella Italia-Francia e Italia- Slovenia ) attraverso un collegamento sottomarino per trasporto di corrente continua e per il quale sono stati già sottoscritti a partire dal 2007, accordi con singoli Paesi del Sud Est Europa che si affacciano sull’altra sponda dell’Adtriatico: Montenegro, Albania, Croazia. Paesi questi ultimi due che , uno, la Croazia ha già fatto ingresso nella UE- ufficialmente a partire dal 1° luglio 2013 – l’Albania appena soddisfatte le condizioni d’ingresso richieste dalla UE.
In questo quadro operativo a medio termine predisposto dalla Società Terna, a noi interessa infatti in quanto si inserisce la nostra Regione Marche col collegamento sottomarino verso la Croazia ( Spalato) e la regione Puglia con l’Albania, in cantiere per il 2014-2015, in quanto Paesi dell’area est del Mediterraneo individuati come di nuova produzione elettrica derivante da fonti idriche e da lignite, con chiara perciò necessità funzionale a questi accordi , quella di realizzazione di opere di trasmissione elettrica ad altissima tensione sul nostro territorio regionale.
Solo sotto questa luce infatti, della realizzazione del c.d. “ hub elettrico “del Mediterraneo in cui l’Italia partecipa allo sviluppo di infrastrutture elettriche come paese membro dell’Europa, è concepibile ancora oggi voler portare avanti da parte della società Terna la realizzazione dell’elettrodotto nella nostra regione ,quando già rispetto i dati nel rapporto produzione/fabbisogno del 2007 questi indicavano sì un deficit energetico per le Marche di 54,5 % , ma per la Puglia un surplus di 88,8% e pertanto non giustificabile per questa la necessità di un ulteriore approvvigionamento elettrico che invece è previsto attraverso la futura interconnessione con L’Albania, e quando, i dati attuali rispetto al 2007 per le Marche da un lato hanno registrato una flessione del 4,83 % sul fabbisogno energetico regionale, dall’altro la riduzione del deficit di energia elettrica per l’attivazione nel territorio di impianti fotovoltaici per 789 MW come indicato dai rilevi GSE , 23 febbraio 2012.
E’ su tale risvolto non ancora adeguatamente dibattuto, che confido perciò verrà posta al convegno odierno a San Severini Marche la dovuta attenzione di tutti i partecipanti, fra cui la sottoscritta in veste di cittadina e candidata al Senato nella Lista MIR, per la Provincia di Macerata.
Due sole righe per riferire che al Convegno di stasera a San Severino ,le mie aspettative sono state soddisfatte dall’intervento dell’Ingegnere Maccari quale esponente di un Comitato civico, l’unico a portare a conoscenza dei presenti quanto da me sopra anticipato e così concludendo: a chi serve realmente l’opera?
I SOLITI TROMBONI: ma Francesco Massi almeno lo sa del parco eolico, che stanno allestendo nel comune di
Serrapetrona ? Oppure essendo il comune di soli 2000 abitanti, se ne possono fregare, visto la quantità
limitata di voti che ne dertiva? Una montagna sarà interamente coperta di pale eoliche e nessuno che abbia
detto una sola parola. Questa è vigliaccheria, ed ancora un volta, se ne strafregano, e prendono per il culo
le persone. (18 ettari di montagna coperti di mostri, e saranno molti di più)