Da Raffaella Lupo, mamma di Diego, alunno della III classe della scuola Materna Agazzi in via Ventura a Macerata riceviamo:
«Non ho potuto assistere alla recita di Natale 2012 di mio figlio Diego. Non per impedimenti personali, ma a causa di una protesta, consistente nel rifiuto di dare corso alle attività extrascolastiche, messa in atto dal personale docente contro i tagli del Governo alla Scuola Pubblica. Mi sembra di aver capito che il dissenso delle insegnanti, oltre che genericamente indirizzato verso gli effetti deteriori dalla legge di stabilità 2013 sul sistema scolastico pubblico italiano, fosse concentrato in particolare sui sacrifici imposti agli istituti scolastici, privati di ulteriori 47,5 milioni di euro, originariamente destinati al finanziamento del cosiddetto “fondo di istituto” destinato alle attività a completamento della didattica, tra cui i lavori teatrali.
I bambini sono stati, comunque, preparati alla rappresentazione della natività, che si è svolta durante l’orario scolastico all’interno dell’ istituto, del tutto inidoneo all’accoglienza di genitori e parenti, i quali, altrimenti, sarebbero stati invitati a partecipare. Non è stato facile spiegare a un bambino di cinque anni e mezzo di non essere stata presente alla recita di Natale perché le maestre contestano le scelte del Governo, ma ci ho provato. Servendomi di concetti elementari, ho tentato di semplificare il meccanismo secondo cui le tasse pagate dai cittadini finanziano l’erogazione dei servizi pubblici. Gli ho detto anche che le sue insegnanti hanno voluto che la rappresentazione si svolgesse a porte chiuse e alle undici del mattino per far capire a tutti che: “I soldini che mamma e papà e i genitori dei suoi compagni avevano sottratto dallo stipendio, per destinarli alla sua scuola, sono andati a finire da un’altra parte”. La Commissione di Bilancio della Camera, in fase di approvazione della legge di stabilità si è, infatti, trovata a dover decidere quale settore sacrificare nella singolare contrapposizione tra Scuola e Difesa, finendo per respingere due emendamenti proposti per il blocco dell’acquisto di navi militari e aerei da guerra, piuttosto che approvare la sospensione dei tagli alla Scuola. Non nascondo il rammarico di non aver potuto immortalare in un video mio figlio, vestito da angelo o da pastore, recitare un messaggio di pace, soprattutto alla luce della vulnerabilità militare in cui il nostro Paese sembra versare, visto che il governo italiano, in controtendenza con i Paesi più sviluppati, all’opportunità di decurtazione delle spese militari, ha dovuto preferire la riduzione di spesa destinata alla Scuola Pubblica, mettendo a serio rischio il regolare funzionamento dell’istruzione pubblica italiana. La frustrazione dell’orgoglio materno, dovuta alla mancata partecipazione alla recita natalizia, cede volentieri il passo all’esigenza di manifestare pieno sostegno al corpo docente della Scuola Materna Agazzi, le cui posizioni, impopolari, ma coraggiose, non meritano di restare offuscate dall’inevitabile delusione di noi parenti».
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…….ma come si permettono !! …..
Purtroppo è proprio così, questo dimostra il senzo di appartenenza e di
rispetto per il lavoro che fanno e per i bambini che purtroppo dobbiamo affidargli !!!!!!!!!!
Insegnanti che avete 3 mesi di vacanza all’anno lavorate 5 giorni alla settimana 4-5 ore
al giorno con stipendi sicuri e nettamente superiori alla media dei lavoratori italiani.
Massimo rispetto per la professione importante che svolgete ma siete gli ultimi che dovete lamentarvi .
Indegne
Immagino che il Mnistero sia a conoscenza di questa protesta e … mi chiedo: perchè le insegnanti della scuola delle mie figlie non partecipano mai agli scioperi nazionali ma poi aderiscono a queste proteste? Forse, perchè in quel caso decurtano lo stipendio? E poi … noi cittadini che utilizziamo i servizi … tra cui la scuola….dovremmo protestare per primi contro i tagli… dovremmi protestare INSIEME agli insegnanti, invece ci ritroviamo a subire inutili proteste!!!
Lo scorso dicembre ho avuto l’immenso piacere di assistere alla prima recita di Natale di mio figlio. Frequenta l’asilo nido, da adesso a recitare ci vorrà ancora qualche annetto, ma il solo vederlo vestito in tema natalizio è stata una gioia indescrivibile, e abbiamo passato delle ore assolutamente meravigliose. Posso capire l’indignazione, posso capire le difficoltà con cui il personale docente deve convivere ogni giorno, non credo che tutti gli insegnanti abbiano 3 mesi di vacanza e lavorino 4-5 ore al giorno, sono d’accordo sul fatto che è importante farsi sentire da chi di dovere. Ma privare mamme e papà, nonni, parenti, amici e soprattutto i bambini della loro festa di Natale è assolutamente fuori da ogni logica. La recita di Natale a porte chiuse vuol dire colpire tutto e tutti tranne il reale bersaglio della protesta. La prossima volta scioperate, incatenatevi davanti al ministero, fate tutto quello che volete, ma prima di andare a toccare una delle poche occasioni in cui genitori e figli possono stare insieme in una bellissima atmosfera pensateci non una, ma 100 volte.
..ce ne fossero di genitori così, sarebbe un bene per i figli e..per noi, insegnanti! grazie per la sua solidarietà e per la condivisione (..intelligenza).
Credo che i tagli alla scuola e in generale alla cultura siano la cartina di tornasole della pochezza, bassezza, ignoranza, indeguatezza e mediocrità (e non voglio usare insulti!!!) di una classe dirigente. Sulle future generazioni bisogna sempre e comunque investire. detto ciò, mi dà fastidio vedere insegnanti che protestano: guadagnano 1200 euro pulite circa, lavorano poche ore a settimana e d’estate passano 3 mesi a casa senza muovere un dito, con tanto di stipendio pagato e possibilità di fare anche un altro lavoro per arrotondare. Gli operai pagati 800 – 1000 euro al mese che lavorano in manovia non hanno tutta questa possibilità di scioperare e protestare, visto che ogni mattina alle 8 devono marcare il cartellino…. e mi fermo qua perchè se incitassi all’odio e alla violenza politica verrei bannato.
temo che qualche commentatore frettoloso
non abbia letto e magari inteso bene il senso dell’articolo
magistralmente scritto dalla Sig.ra Lupo..
Complimenti signora Lupo per il grande senso civico che ha dimostrato con questa sua lettera. Ha fofferto per non aver potuto vedere recitare suo figlio, ma è giustamente solidale con chi ha effettuato la protesta. In una società, come quella attuale, dove si è abituati a vedere sempre e solo il proprio tornaconto, questa è veramente una dimostrazione di stile. Vede signora Lupo, lei tiene veramente alla scuola e questo per suo figlio è piu’ importante della mancata visine della recita.Ce ne fossero di cittadini cosi’!!!!! ps. Non sono un insegnante , ma un nonno che spera nel futuro dei propri nipoti.
Volevo aggiungere che è comprensibile l’indignazione di alcuni nei confronti dei docenti, ma senza iniziative di questo tipo continueremo a vedere bambini e ragazzi, in pieno inverno, con il cappotto all’interno delle aule per evitare di morire di freddo!
Grande donna e grande articolo! Peccato per il piccolo Diego! Governo… VERGOGNA
Ed eccoci, ancora una volta, a denigrare gli insegnanti, tutti, indiscriminatamente e senza conoscere persone e realtà. Spesso ho scritto sui quotidiani locali per spezzare una lancia a favore di tanti docenti che, come me, ogni giorno, lavorano perchè credono in quello che fanno e non 4/5 ore al giorno, ma molte di più. E dei 3 mesi di vacanza…chiedetelo ad alcuni docenti che, tra esami e corsi di recupero, non sono neanche riusciti a godere di tutti i giorni di ferie. Apprezzo la forma di protesta delle insegnanti che non hanno mancato nel loro lavoro perchè mi sembra che abbiano fatto vivere ai propri alunni il momento magico del Natale: hanno escluso i genitori, per una forma di protesta contro la mancanza di finanziamenti alla Scuola, non perchè da anni non ci sono aumenti di stipendio. Mi sembra di capire che un altro motivo della mancata “apertura” della festa è motivata dalla impossibilità di far entrare genitori e parenti nella scuola per motivi di sicurezza: ce ne accorgiamo solo adesso? Un’ultima parola sullo sciopero degli insegnanti: personalmente non aderisco quasi mai agli scioperi solo perchè sono sterili e non portano a nulla: uno degli ultimi, contro la “riforma” Gelmini, ha visto scioperare il 90% degli insegnanti(me compresa)…conseguenze? Zero! Sciopero ad oltranza? Potrebbe funzionare ma saremmo precettati! Personalmente, quando credo in qualcosa, vado fino in fondo: lo scorso anno, ad esempio, ho fatto, detto e scritto tutto quello che era possibile sul dimensionamento scolastico, compreso partecipare ad un Consiglio comunale: con me c’erano un mamma della mia classe, l’allora Presidente del Consiglio di circolo e….nessun bravo cittadino a sostenere un pugno di persone che cercavano di difendere l’organizzazione della Scuola snaturata dalle decisioni prese. In ultimo, non mi lamento assolutamente, ho uno stipendio “sicuro”, non lavoro 4/5 ore al giorno ma molte di più, ma va bene così: come sempre, chiedo solo di avere i mezzi per poter lavorare bene per poter fare il mio lavoro con dignità e fare il bene questi nostri alunni che hanno la sola “colpa” di essere bambini in un brutto periodo! Grazie per la solidarietà che, spesso, anche i genitori manifestano: se insieme si lavora e non si rema contro, qualcosa di buono per le generazioni del futuro si può ancora fare!
Bhè, sono proprio le esperienze che ci toccano da vicino, quelle che ci fanno capire come sta cambiando lo stato sociale. Trovo giusto manifestare il dissenso per i tagli, certo è che si poteva evitare di farlo in uno dei pochi momenti in cui genitori e nonni possono condividere qualche bel momento scolastico con i piccoli.
il 2013 sarà l’anno del fiscal compact. Ad aprile sarà necessaria un’altra finanziaria, perchè con il Salva Stato di fine anno siamo coperti fino a marzo. Cioè hanno fatto una finanziaria che coprirà 3 mesi di governo!!! Ma come stiamo messi…
Oggi i tagli toccano la scuola … domani toccheranno la sanità, poi gli altri servizi! e quindi via a privatizzazioni, vendita di immobili, liberalizzazioni…. Dobbiamo stare attenti perchè ciò che ci attende in futuro non sarà una cosa bella.
Le politiche neoliberari e neoclassiche si stanno facendo sentire e l’Europa, così come è stata ideata, è basata su tali politiche. L’Italia si deve adeguare a ciò. Sistema monetario Euro e fiscal compact sono le armi che utilizzano per questa guerra. Il loro solo obiettivo è la stabilità dei prezzi ottenuta con l’equilibrio dei mercati finanziari. Se questo obiettivo lo devono raggiungere e MANTENERE con tagli, austerità e disoccupazione a loro non interessa. L’economia reale, quella di cui viviamo tutti i giorni, alle elite finanziarie non interessa.
Però che ci vogliamo fare… l’Europa ce lo chiede!
Ancora un’altra occasione per denigrare il Pubblico Impiego. Gli insegnanti che hanno “3 mesi di ferie”. Ma chi ha detto che gli insegnanti vogliono “3 mesi di ferie”?. Gli insegnanti vogliono, come tutti, uno stipendio adeguato al ruolo che ricoprono. Magari che gli permetta di arrivare alla 4 settimana. Vogliono i fondi per espletare dignitosamente le attività didattiche, comprese le spese per la sicurezza degli edifici scolastici. Vogliono essere retribuiti per “TUTTE” le ore che svolgono nelle loro attività extra orario scolastico. Queste ore, svolte GRATUITAMENTE nel corso dell’anno, compensano AMPIAMENTE qualunque periodo di disponibilità. Questa retorica sul Pubblico Impiego è diventata insopportabile. Chi parla non sa niente. NIENTE. Parla (e scrive) per sentito dire.
Ma possibile che ancora non si è capito che il “buco nero” della spesa pubblica è rappresentato dagli Enti Territoriali? Il Federalismo ha moltiplicato i centri di spesa, amplificando e non riducendo la spesa pubblica. E a fronte di tutto ciò si sono ridotti i controlli.
Gli insegnanti che lavorano poco, che godono di 3 mesi di ferie, che guadagnano una tombola, sono quelli che hanno insegnato a tutti coloro che credono a questa favola. Al sottoscritto hanno insegnato prof. che lavoravano e lavorano dalla mattina alla sera, avevano e hanno solo un mese di ferie, in alcuni casi avevano 2 cattedre (2 ore macerata e 3 cingoli) e guadagnano circa 1500 € mensili. LAUREATI. Quanto e meglio un idraulico diplomatosi al professionale di San Severino!