Non si placano le polemiche dopo che la direzione regionale del Pd ha reso noti i nomi degli eleggibili alla Camera e al Senato inseriti nella lista valida per le elezioni del 24 e 25 febbraio (leggi l’articolo).Se ieri più di cento militanti del partito hanno manifestato il loro malumore per l’esclusione di Mario Morgoni, ex sindaco di Potenza Picena dal Senato (leggi l’articolo), oggi sono i sostenitori di Andrea Marinelli, assessore di Recanati, riuniti nel comitato “Recanati per Andrea Marinelli” ad esprimere la loro contrarietà. Così quelle primarie che dovevano essere per definizione strumento di democrazia e partecipazione sembrano essersi trasformate ancora una volta in fonte di contrasti e di spaccature.
«Indignazione, sgomento e rabbia. Eccoli i tre sostantivi che ritraggono perfettamente il nostro stato d’animo – si legge nella nota del comitato – dopo aver appreso le decisioni della direzione Regionale del Partito in merito alla composizione delle liste che mortificano e umiliano in maniera sfacciata e palese il voto espresso dai tanti maceratesi che si sono recati alle urne per scegliersi i propri candidati. Una decisione che pilatescamente lascia una casella vuota al terzo posto da assegnare al Senato rimandando la decisione finale a Roma, proprio per nascondere la vergogna perpetrata. “Dopo quello sicuro e meritato di Irene Manzi alla Camera si decide per Macerata di assegnarne un altro blindato al Senato; ovvero il famigerato terzo occultato. Hanno concorso in sette nella nostra Provincia ed a vincere sono stati i giovani. Segno inequivocabile di come gli elettori si siano voluti pronunciare in modo forte e netto per il rinnovamento. “Esagerando però a quanto pare. Tutti troppo giovani perchè sotto i quarantanni. Insomma nessuno dei primi tre candidabili al Senato proprio in quella posizione sicura ed attualmente senza un nome. La direzione regionale ha deciso che il nome si decida a Roma pescando proprio tra gli ultimi arrivati visto che li in fondo alla classifica dei voti presi troviamo quelli con l’età giusta. Adesso dovremo andare a spiegare ai tantissimi maceratesi che, nel pieno delle festività natalizie, sono andati a votare per scegliersi i propri candidati, quanto poco peso abbia il loro voto. Quanta poca importanza la direzione regionale dia alla volontà democratica dei propri elettori. Queste primarie dovevano essere una festa della democrazia. La restituzione ai cittadini del diritto di poter incidere nella vita politica attiva. Abbiamo gioito e ci siamo inorgogliti tutti dinanzi alla scelta del Partito nazionale di allestire queste primarie. Ora siamo indignati per il modo scandaloso con il quale si viene meno alla volontà di noi tanti elettori. Dovevamo essere posti dinanzi alla novità rivoluzionaria e siamo scaduti nella logica delle spartizioni a tavolino di vecchio stampo. Come può Marinelli, secondo arrivato nella Provincia di Macerata, con duemila preferenze ricevute, essere inserito in una posizione tale da rischiare seriamente di scivolare fuori dall’elenco degli eleggibili? Come può essere esclusa addirittura dalla lista Alessia Scoccianti, giunta terza? Non c’erano altre soluzioni che la direzione regionale avrebbe potuto assumere per rispettare la volontà degli elettori? Per il rispetto che dovremmo al Partito a cui apparteniamo avremmo voluto rispondere no. Purtroppo le soluzioni c’erano ma non si sono volute percorrere. La più semplice di tutte sarebbe stata quella di spostare il secondo in quota Ancona, o uno tra Fermo e Ascoli, al Senato e Macerata avrebbe avuto il secondo nome eleggibile alla Camera rispettando pienamente la volontà degli elettori. “Sembrava che una di queste soluzioni potesse essere anche condivisa, ma purtroppo alla fine è arrivato il Metodo D’Hondt che ha posto fine anche alle ultime speranze. E’ scoppiata cosi l’apoteosi del calcolo e della spartizione a tavolino sino a riscendere a situazioni a dir poco grottesche. Cosi quando in direzione regionale il più accanito burocrate del gruppo veniva da qualcuno ripreso perchè con questa linea si veniva meno al rispetto della volontà dell’elettore, con sguardo stupito questi rispondeva che bisognava pensarci prima; bisognava starci con la testa. Colpa dunque dei votanti ignoranti del maceratese che si sono addirittura permessi di non votare gli anziani in lista, come se non sapessero che alla fine sarebbe arrivato comunque il Metodo D’Hondt».
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Come partecipante alle primarie parlamentari del PD nella provincia di Macerata non sono d’accordo neanchè un pò con il comunicato dei sostenitori di marinelli . Ritengo che i toni utilizzati siano assolutamente fuori luogo. “Indignazione, sgomento e rabbia” perchè qualcuno nella direzione regionale la pensa in maniera diversa da loro su un tema comunque controverso come quello di trovare una soluzione al fatto che gli eletti con maggior numero di voti nella nostra provincia non abbiano il requisito dell’età per partecipare alla corsa al senato ? cari amici ben altri sono i problemi per cui esprimere “indignazione, sgomento e rabbia” , mentre poco cambierà nel modo e nelle possibilità con cui saranno affrontati e risolti dal fatto che ci sia un eletto al senato che venga dalla provincia di macerata o di vattelapesca. Mentre invece molto più rilevante potrebbe essere l’impatto di un processo come quello messo in atto dal pd con le primarie per scegliere il candidato leader prima e il parlamentare poi. Un processo certamente imperfetto che non si adatta ad un sistema elettorale come quello attuale con le liste e le due camere. Che ci fossero dei problemi era scontato, enfatizzare questi problemi e queste difficoltà può solo ottenere il risultato che magari la prossima volta ci pensano due volte nel continuare questo percorso. Francamente non riesco a capire questa posizione , mi passa anche per la testa che guarda un pò la soluzione indicata dal comitato finirebbe per rendere più certa e meno rischiosa la elezione di Marinelli , ma vorrei evitare di percorrere questa strada che sa di vecchia politica. Un passo aventi è stato fatto per cambiare i vecchi riti della politica , puntare su quello che di positivo è accaduto piuttosto che sugli aspetti più controversi può meglio rispondere a mio parere ai desideri dei tanti cittadini che come me sono andati a votare solo qualche giorno fa.
Se siete stanchi di essere portati in giro dai vecchi politicanti dell’apparato ora avete la possibilita’ di farli fuori. Oggi l’alternativa esiste. Si chiama FERMARE IL DECLINO. Per saperne di piu’ siete tutti invitati il 9/1/2013 alle ore 21.30 a Corridonia Via del Lavoro n. 47 (Z.I.). Ricordate: siamo nel XXI secolo, destra, sinistra, centro non esistono piu’!!! Noi siamo: AVANTI!
Io ci saro’!
Volete distruggere anche solo la speranza che qualcosa stia cambiando. Un mio amico parla di sindrome da analisi del voto e incontentabilità.
Cari amici e compagni questo è l’ultimo treno. O salite e ve la fate finita di piagnucolare o prendetene un altro….. se passa.
praticamente nel Pd ,chi si lamenta è sempre dalla parte del torto, come dire….su, non facciamo polemica…che fa tanto moda nel partito di Bersani
leggo sconcertato di elettori fanatici del PD che difendono a spada tratta la farsa delle primarie e penso che siano di bocca buona, di quelli che inghiottono tutto .
ma quale percorso democratico! è una porcata nella porcata della legge elettorale! ma svegliatevi e ci andate pure a pagare due euro per farvi scartare i candidati che avete votato, e che avete votato perchè li avete trovati lì…o li avete scelti voi quali candidare? quella sarebbe stata una vera scelta democratica! se vi mettevano l’ape maya contro il pulcino pio, pure quello votavate e ancora peggio difendavate la scelta perchè democratica!!!!!!!!!
Da persona mai tesserata ad un partito politico ed osservatore esterno constato ancora una volta il sempre oramai consueto modo di spartizione di poltrone (perche oramai di questo si tratta) a persone volute dal partito e non dai cittadini. Ho potuto constatare quindi ancora una volta che il giudizio degli elettori alle primarie viene disatteso. Non capisco questo accanimento contro il sig. Morgoni che a mio giudizio ha sempre operato con professionalità, ma forse i Renziani non sono ben accetti dai vertici del PD (alla faccia della finestra aperta da Bersani….). Ad ogni modo credo sia una ulteriore conferma a non votare alla prossima mandata elettorale questo partito ma affidandomi al nuovo che si affaccia.
@qualunquemente. Non fare polemiche dopo aver partecipato come canditato ad una elezione, non dovrebbe essere una moda, ma un dovere. Soprattutto se chi la fa, ha fatto parte da tempo del Partito e ne conosce i meccanismi. Altrimenti torniamo all’autolesionismo, quello si di moda nel PD.
“farsa delle primarie”? “porcata”? parli di fanatici del PD, ma tu non sei meno fanatico, se pretendi di togliere ogni valore ad un’operazione, che, nel bene e nel male, ha portato una ventata di novità nella politica.
E’ vero che quelli che hanno partecipato al voto, hanno trovato i nomi dei candidati già scritti, ma forse non sai che chiunque, rispettando certe regole, poteva candidarsi.
Mi ritrovo nel commento di @iesari.
Aggiungo che “tutti i partecipanti sapevano” che la Direzione regionale e quella Nazionale avrebbero dovuto obbligatoriamente “combinare” i risultati delle primarie su base provinciale ( scelta politica compiuta per favorire l’espressione territoriale) facendo i conti con alcuni elementi incontrovertibili:
1) la “porcata” Calderoli ( tutt’ora in vigore) prevede liste su base regionale;
2) l’età minima ( per legge) per i candidabili al senato è di 40 anni;
3) il rispetto della regola della garanzia minima di genere ( 33-40% minimo per genere);
4) la riserva di almeno il 10% dei posti in lista per le candidature decise dal PD nazionale (sulle quali si può discutere e dire il peggio che si vuole; però era un fatto ampiamente risaputo e mai nascosto dal PD nazionale neanche nei confronti all’opinione pubblica).
5) l’utilizzo del metodo “D’Hont”, già previsto dal regolamento per garantire la proporzionalità della rappresentanza territoriale ( ovviamente ci sono territori più popolosi della provincia di Macerata).
Trovo del tutto naturale che il Regolamento possa essere sconosciuto agli elettori visti anche i tempi con i quali si sono “dovute” tenere le primarie, ma trovo del tutto inaccettabile che i “concorrenti” partecipanti alle primarie, giovani e meno giovani, utilizzino la solita ed oramai trita polemica “anti apparato” con tanto di raccolte firme e “comitati” di sostegno per riguadagnare un posto in lista magari dopo non esserci riusciti attraverso il voto delle primarie.
Caso più unico che raro per la prima volta concordo con Ucchielli, dovevate pensarci prima! Indignazione, sgomento e rabbia sono i sentimenti che in molti hanno provato nella scelta dei candidati alle primarie caro Marinelli !!!!