di Monia Orazi
Da diversi giorni è girata voce in città che il consiglio comunale convocato per ieri pomeriggio alle 18, avrebbe approvato la variante urbanistica per poter insediare in alcuni lotti industriali industrie insalubri di prima e seconda classe, che comprendono una vasta gamma di attività, dai cementifici, passando per raffinerie, cartiere, produzione di sostanze chimiche, medicinali, gomma, gas, mangimi, materie plastiche, oli e resine. Il tam tam è girato anche su Facebook, con il Movimento Cinque Stelle che ha invitato i cittadini a partecipare. Ad inizio seduta i capigruppo di Matelica Insieme e Matelica RipartiAmo hanno annunciato, insieme al consigliere indipendente Adriano De Leo, l’uscita dall’aula in segno di protesta. Assenti dai banchi della maggioranza consigliere Venanzio Boldrini, il vicesindaco Mauro Canil e l’assessore Marcello Catena. A protestare con un vistoso cartello tra il pubblico è intervenuto Igino Colonnelli di Sel. “Ci sono da approvare diverse cose, un’ uscita così significa mancanza di responsabilità da parte delle minoranze. È demagogia la loro, noi non ci sottraiamo alla responsabilità del dibattito”. Per Massimo Montesi di Matelica Insieme: “La maggioranza affronta con grande leggerezza questioni così importanti, per cui non è sufficiente una variante urbanistica, ma occorre un progetto da esaminare”. Gli ha fatto eco Alessandro Casoni di Matelica RipartiAmo:“Chiediamo chiarezza, è legittima l’uscita dall’aula della minoranza,visto che su questo la stessa maggioranza non ha raggiunto il numero legale, vorrei sapere cosa pensa in merito il consigliere provinciale Patrizio Gagliardi”. Adriano De Leo ha definito sospetta la fretta della maggioranza, che ha utilizzato una prassi poco chiara. Nella proposta di delibera è stata inserita nel piano delle alienazioni beni comunali la vendita di 4 lotti nella zona industriale dei Cavalieri, per complessivi 31 mila metri quadrati a circa 35 euro al metro quadro. A questo si unisce alla caduta del divieto di insediarvi industrie insalubri di prima e seconda classe, attuato tramite variante urbanistica. Questa mattina ha presentato le dimissioni, ufficialmente per motivi familiari, l’assessore ai lavori pubblici Marcello Catena. Sarà sostituito da Sandra Branchesi. L’opposizione ha annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Moriremo di fame e di diritti (tranne i politici moralisti). Ci toccherà chiedere la carità e leccare il … a Germania e Francia per pagare le pensioni (anche le pensioni d’oro dei politici moralisti).
Non so nulla del caso in particolare, ma spesso è solo demagogia. Il territorio è pieno di industrie insalubri, nessuno ha mai fiatato. Ma ora fa “in” essere contro. La legge consente la realizzazione delle industrie insalubri a certe condizioni. Ma nessuno le vuole nel proprio trritorio. Industriali dell’alluminio, del riciclo, del pellame, degli animali, delle vernici, della plastica ecc ecc siete avvisati. Cominciate a pensare al trasloco in altre Nazioni
Da Alessandro Casoni, capogruppo di “Matelica RiparTiAmo”, riceviamo:
“Il Sindaco Sparvoli ha ingiustamente qualificato “demagogico e irresponsabile” il comportamento della minoranza che ha abbandonato ieri l’aula del consiglio comunale, per evidente mancanza del numero legale; farebbe bene il Sindaco a rivolgersi piuttosto ai suoi stessi consiglieri Boldrini e Gabrielli (quest’ultimo giunto in aula quasi alle h 19,00, ma ormai inutilmente) ed ai due assessori Catena e Canil (addirittura vice-Sindaco). Essi infatti erano tutti assenti, e se non sono convinti loro…, figurarsi noi. Come gruppi abbiamo fatto bene ad uscire: su temi così delicati (ipotesi produzione di prodotti chimici ad alto rischio in un’area PIP da 31mila metri quadrati) neppure siamo stati coinvolti in Commissione, ove avremmo potuto invitare tecnici specializzati per fugare ogni dubbio ed approfondire vari quesiti.
Sul tema della centrale a Biogas e su quello relativo alla possibile realizzazione di una fabbrica che tratterebbe sostanze chimiche ad alto rischio, sarei curioso di conoscere l’opinione dell’ex-Sindaco Patrizio Gagliardi, sia come ex-primo cittadino che ha favorito la lista di Sparvoli (suo ex vice ed assessore ai Lavori Pubblici), sia come consigliere provinciale eletto nel collegio Matelicese, sia come lavoratore nel settore della produzione vinicola.
Una coincidenza vera e propria quella delle dimissioni, in data odierna, dell’assessore ai Lavori Pubblici Marcello Catena; chiaramente saranno da conoscere i motivi della decisione, ma in ogni caso avevo notato da tempo un certo imbarazzo dell’ormai ex-assessore nel competere con l’arroganza decisionale del duo Sparvoli/Canil; una morsa dalla quale è riuscito a liberarsi, purtroppo con colpevole ritardo, ma in cui sono ancora del tutto incastrati gli altri membri della maggioranza, e con essi – purtroppo – l’intera Città.
La maggioranza Matelicese, in realtà, paga quella ambiguità politica che il sottoscritto, e la lista “Matelica RiparTiAmo” (che mi onoro di aver guidato nel 2009), hanno sempre denunciato. Accordi trasversali, appartenenze politiche mascherate, bugie politiche imperdonabili. Coerentemente queste critiche le abbiamo mosse anche nell’aula consiliare, fino ad oggi, e ne vado fiero. Il guaio politico è che in questa Città è stato tradito tutto l’elettorato moderato, ormai è distrutto, allo sbando e senza credibili punti di riferimento, confuso dalle mistificazioni di chi si è professato moderato solo per salire su comode slitte elettorali”.
Gianpaolo è stato un facile profeta? In effetti la risposta seguita all’accusa di demagogia da parte del Sindaco non fuga i dubbi.
Perché l’opposizione ha abbandonato l’aula? Sarebbe stato più corretto rimanere ed esprimere parere contrario motivandolo. Ma forse sarebbe stato chiedere troppo.
Tutte le volte che un’Amministrazione intende far realizzare un’industria insalubre, sia di centro destra, sia di centro sinistra, c’è sempre un’opposizione che si schiera contro, in nome della salute dei Cittadini.
Nelle aree urbanizzate no, nelle aree industriali no, in campagna no. Ma andatevene a f……. faticare.
Ma scusate … prima di tutte queste belle strutture puzzolenti e inquinanti … a Matelica non serviva una bella, nuova e fiammante viabilità esterna che ci mettesse in rapido accesso alle dorsali Fabriano-Ancona e Foligno-Civitanova Marche. Ma il traffico matelicese convulso e puzzolente sono solo io che lo vedo oppure qualcun altro conviene con me che esiste solo da noi ? Allora prima di tutta questa merda che vorrebbero portare a Matelica, prima, anche per agevolare l’economia delle industrie sane esistenti e l’interesse di nuove ed altrettanto sane, NON SAREBBE MEGLIO SPINGERE INSIEME AD ALTRI COMUNI COME FABRIANO C.REIMONDO FIUMINATA PIORACO SAN SEVERINO E CAMERINO PER FAR DECOLLARE QUESTO BENETTO RACCODO FABRIANO – SFERCIA.. CREANDO A MATELICA ALMENO DUE USCITE (ANCHE TRE — TOLENTINO NE HA 4) PER MIGLIORARE LA VIABILITA’.
Abbiamo barattato l’ospedale E.Mattei per una migliore viabilità ci hanno allargato la strada tra Cerreto e Matelica, questa volta pariamo il fianco a tanta MERDA che se non vado errato va a vantaggio di privati … e i Matelicesi non avranno nulla in cambio se non pochi posti di lavoro, a disposizione dei pochi “RACCOMANDATI”, neanche la possibilità di togliere traffico.
PENSO CHE COSI’ IN BASSO MATELICA NON SIA MAI CADUTA. MATELICA INSIEME AD ACQUALAGNA e SAN DONATO MILANESE LE CITTÀ DI ENRICO MATTEI.
SE NON SIAMO CAPACI DI IMPARARE DAI NOSTRI SBAGLI E DA CHI HA TRACCIATO LA STRADA DELLO SVILUPPO COME E.MATTEI – PER NOI NON C’E’ FUTURO.
Ma … per chi specula … su tutto questo … ma che gusto c’è a vivere in una città puzzolente, povera, sporca, con gente avvilita, oppure giulivamente e superficialmente felice. Meglio essere POVERI MA RICCHI DI SPIRITO tra POVERI. La VERA RICCHEZZA E QUELLA CHE ABBIAMO DENTRO. La differenza tra ricchezza e povertà l’ha sempre fatta la DIGNITÀ che c’è stata ancora una volta CALPESTATA. I NOSTRI PADRI DELL’ECONOMIA COME MATTEI E ARISTIDE MERLONI CI HANNO INSEGNATO CHE SENZA ETICA SOCIALE NON ESISTE ECONOMIA, QUESTI SIGNORI HANNO PORTATO SVILUPPO E L’HANNO CONDIVISO CON UN TERRITORIO – DA QUESTE BASI SONO NATI I MIGLIORI IMPRENDITORI – MA ANCHE I MIGLIORI POLITICI … A che punto siamo ora ? Michele Codoni 29/10/2012