di Enrico Maria Scattolini
TARDELLA SINONIMO DI LEADERSHIP (+++) Straordinaria continuità di primato in classifica per la presidentessa biancorossa. Abbastanza normale nello scorso campionato di respiro regionale. Sorprendente ed entusiasmante, invece, il vertice in solitudine di questo avvio in serie D. Ma legittimo perché la Maceratese ha vinto a pieni voti le tre partite successive al disgraziato debutto casalingo con l’Ancona: tutte e tre difficili perché un paio in trasferta (Vis Pesaro e Celano) e la terza all’Helvia Recina contro l’avversaria di sempre (Civitanovese). Eppure manca qualcosa…
…MANCANO TUTTI I GOL CHE I BIANCOROSSI avrebbero meritato di segnare in rapporto alle occasioni avute (-). In gran parte sprecati. Diversi a Pesaro, dove il migliore della Vis fu unanimamente giudicato il suo estremo difensore; tre contro la Civitanovese (traversa di Negro, lob a fil di palo di Melchiorri a portiere superato ed ancora conclusione bruciante del centravanti biancorosso a contatto diretto con Perozzi); tanti, ma davvero tanti, a Celano. Lo avrete appreso dalla cronaca, per cui non è il caso di scendere nei dettagli. Salvo ricordare i due conclusivi, incredibilmente sbagliati, uno dietro l’altro da Orta e Russo. Ci si potrebbe anche accontentarsi, dal momento che i conti alla fine tornano magnificamente. Ma questo spreco mi sembra eccessivo. Ed anche pericoloso per il futuro.
VERA GLORIA? Morgante, vice allenatore del Celano (Pierleoni, il titolare, in personale silenzio stampa), alla fine dell’incontro si presenta davanti ai cronisti e riconosce la bravura della Maceratese, che definisce addirittura “squadra migliore dell’Ancona”, affrontata sette giorni prima. Però maliziosamente aggiunge subito: ”D’altra parte noi stiamo completando solo ora la preparazione”, lasciando così spuntare qualche sospetto sulla reale caratura del successo dei biancorossi. Lo score dei suoi giocatori però lo smentisce, visto che i medesimi, nei precedenti impegni hanno pareggiato in casa (3-3) con la robusta Agnonese e successivamente nella trasferta di Jesi (2-2), che sette giorni dopo sarebbe riuscita a bloccare sul pari la favoritissima Ancona, in riva all’Adriatico. La risposta all’interrogativo è quindi positiva (+), al di là delle immancabili “gufate” di turno.
IL POLLICIONE DI MELCHIORRI Il match winner (+) si presenta in sala stampa con la solita cortesia. Però non nasconde una smorfia di dolore che decifro soltanto quando mi accorgo che sta zoppicando. “Ho un forte dolore al pollice del piede sinistro – spiega – Mi si è gonfiato e non so per quale motivo. Non mi sembra di aver ricevuto colpi”. Insieme facciamo i debiti scongiuri per allontanare qualsiasi problema riguardo all’immediato recupero dell’attaccante che, pur sempre bravissimo, solo con il Celano ha ritrovato la via del gol. Forse Melchiorri ha pagato la gran fatica della ripresa: spesso isolato in avanti nel gran caldo, a far reparto soltanto con le sue forze, con la sua generosità e straordinaria agilità. Tanto da essere sostituito nelle ultime battute da Orta, che però ha trovato il modo di sbagliare un gol fatto (-). Anche se dallo stesso propiziato.
I GIRI DI CICCHI INTORNO AL ….FITTOLO (DEL CENTROCAMPO) L’applauditissimo DS rompe il suo tradizionale riserbo sulle notizie di mercato – soprattutto con il sottoscritto – per annunciare l’acquisto del ventenne Edoardo Montanari, proveniente dal Teramo. Si tratterebbe di un esterno offensivo con un lontano passato biancorosso. Mi permetto di osservare come forse era (è) preferibile puntare su un interno di metà campo. Possibilmente esperto. Lui, Cicchi, risponde diplomaticamente con un elogio agli attuali centrocampisti e chiosa sull’assoluta necessità di potenziare il gruppo degli under (giustissimo). Di fronte alle mie insistenze, infine rilascia, a mezza bocca, la tanto sospirata dichiarazione: “Per il centrale ne riparleremo a dicembre” (+). Cioè alla riapertura delle liste di trasferimento. Ovviamente ci sarebbe da conoscere soprattutto il pensiero della dottoressa Tardella.
A PROPOSITO DI UNDER/1 E’ quasi certa (per non dire sicura) la convocazione di Marani nella Nazionale dilettanti di categoria (+). Magrini, il selezionatore, era presente a Pesaro, seduto proprio davanti alla tribuna stampa. Il portierino biancorosso (classe ’95), nella circostanza, ci mise del suo per farsi apprezzare dal tecnico e ripagare anche il gran coraggio di Di Fabio (+++), che lo confermò dopo lo scampolo d’esordio nel derby con l’Ancona.
A PROPOSITO DI UNDER /2 Nei giorni scorsi Tartabini (’95) è stato ceduto in prestito al Porto Potenza Picena (-). Sarà indubbiamente l’occasione per farsi le ossa. Tuttavia mi vengono spontanee un paio di considerazioni: (a) se c’è tanto bisogno di giovani in questo campionato nazionale dilettanti (vedi l’acquisto di Montanari), perché la Maceratese si è privata di uno dei più interessanti prodotti del suo rigenerato vivaio, per di più con una carta d’identità tale da consentire a Di Fabio diverse manovre/soluzioni in campo?; (b) ricordo male o Tartabini, che ha disputato con onore qualche partita nell’”Eccellenza” dello scorso anno, fu definito dal profondo conoscitore di calcio qual è Cicchi il “nuovo Tardelli” per la sua velocità e facilità di corsa? Non sarà mica già diventato un ex, dopo il recente infortunio?
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