di Andrea Busiello
Tornano a chiedere giustizia con una nuova, vistosa azione di protesta Suor Albina (al secolo Carmela Lo Cantore), 77 anni, e Pierpaolo Melchionda, 44 anni, che questa mattina si sono incatenati a una panchina in piazza Cavour a Camerino, a due passi dalla statua di Papa Sisto V. Non era presente per motivi di salute la terza persona coinvolta nella vicenda, Suor Teresa.
A monte della storia ci sono un’ispezione eccelesiale e un’inchiesta della procura. Suor Albina era la priora del convento delle Carmelitane di Camerino, prima di esserne allontanata dopo che un’ispezione ecclesiale del 2005 aveva scoperto varie irregolarità, compresa la presenza di un uomo ospitato come custode nella struttura, Pierpaolo Melchionda.
Alcune religiose avevano sostenuto che la sua presenza era indispensabile, visto che il convento ospitava suore molto anziane.
Dall’ispezione, però, erano emersi anche ammanchi di denaro, sui quali era stata aperta un’inchiesta della magistratura. Quest’ultima, nel 2007, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo per truffa e circonvenzione di incapace. I processi penali si sono chiusi con le assoluzioni delle due suore e di Melchionda, mentre mercoledì è arrivata l’assoluzione anche per quanto riguarda la causa civile.
E la protesta di questa mattina è arrivata proprio a seguito dell’ennesima sentenza che ha visto assolti Suor Albina, Suor Teresa e Melchionda. Nei cartelli che hanno esposto, rivolti al vescovo Francesco Brugnaro, si leggeva “tre processi sempre assolti. Avete rovinato tre vite. Vergogna!” e ancora “Quando le vostre scuse? Quando i risarcimenti dei danni?”. “Io e la mia consorella” ha dichiarato Suor Albina “siamo state cacciate dell’Ordine e per questa vergognosa chiesa siamo tornate laiche. Poi siamo state denunciate e processate. Siamo state assolte! Tutto dura da anni, dal 2005. Terribili vicende giudiziarie dove ci hanno definite ladre, violente, pazze, truffatrici e prostitute. Quando i risarcimenti per i danni che abbiamo subito? E questo lo chiedo anche ai signori giudici che ci hanno sempre assolti. Suor Teresa oggi, purtroppo, per motivi di salute non è qui con noi a protestare, ma è come se lo fosse. Ha detto di riferire che è con noi sempre”.
Nella causa civile conclusasi mercoledì scorso, inerente la vendita di un terreno, Suor Albina se fosse stata condannata avrebbe dovuto pagare alla Chiesa un milione e duecentomila euro. Ma, come detto, è arrivata un’altra assoluzione e ora le due (ex) religiose e Melchionda tornano a chiedere giustizia, come fecero nel giugno del 2008, quando si incatenarono a due passi da piazza San Pietro a Roma. “Il Santo Padre” ha concluso Melchionda “ha sempre saputo tutto. In questi anni lo abbiamo informato molte volte di questo complotto ecclesiastico, ma mai ha dato risposta. E’ una vergogna”.
In merito alla vicenda ha espresso il suo punto di vista anche il vescovo di Camerino, Francesco Giovanni Brugnaro, chiamato direttamente in causa dalla protesta in piazza Cavour. Il vescovo, infatti, ha dichiarato di non conoscere quanto accaduto, in quanto i fatti si sono verificati quando lui ancora non era arrivato a Camerino.
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Il vescovo….un Ponzio Pilato moderno.
Con l’aggravante che 2000 anni fà agivano in base a notizie riportate oralmente ora “il vescovo” non va nemmeno a leggersi le carte nei processi in cui la sua “curia” è parte in causa.
“tre processi sempre assolti” allora affidiamoci ad un buon Studio di Avvocati facciamo una richiesta di risarcimento milionaria e ….buttiamo le catene che non servono a nulla.
Certo che il vescovo ci fa proprio una bella figura….
caro Ciclista e caro Gianfranco, prima di attaccare un ARCIVESCOVO e non un Vescovo, informatevi bene delle notizie.
1 al tempo della vicenda Mons. Brugnaro era un ambasciatore e non era a Camerino
2 il carmelo è sotto la governatura della santa sede e non dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, ed esattamente sotto il Cardinale RE
3 la Sig.ra Carmela non è una più una suora ma è una semplice laica come altre persone.
4 si il sig. Pierpaolo e la sig.ra Carmela non sanno neanche che a Camerino dal 2007 è cambiato il proprio Arcivescovo, e non è piu Mons. Fagiani Arcivescovo emerito che governava in quel periodo.
In conclusione Mons. Brugnaro non è un Pilato degli anni 2000, e ne uno che ci fà la propria bella figura.
Ben detto Piros, prima di dare giudizi sommari bisogna conoscere i fatti poi, non sempre la verità processuale coincide con quella reale. Credo che lei abbia fatto un passo nella direzione giusta. Comunque un intervento dell’autorità religiosa, anche in risposta alle accuse che gli sono state rivolte dai “tre assolti”, sarebbe sicuramente auspicabile.
Ben detto un corno!! Chi vi parla sa quello che dice del menefreghismo assurdo e bestiale di questa cara “madre” chiesa. E ne stanno facendo le spese troppi innocenti. E per la superficialità dei suoi seguaci bigotti che non lo sono perché credono, ma perché non hanno capito che il termine cristiano non è come una medaglia o una divisa ma una scelta che comporta l’ascolto di una Parola che se si conoscesse non si farebbero queste magre figure, per questo questi paladini difensori sono alla fine degli emeriti ruffiani che difendono l’esteriorità!
Se foste credenti, sapreste che il Signore dei vestiti e delle cariche non se ne fa proprio niente. Ecco perché la Chiesa diventa sempre meno credibile. Tu non puoi dire ad un innocente che ha ragione chi se ne lava le mani, che realmente se ne dissocia come se la cosa non gli riguardasse… quanti anni hanno passato nel convento quelle due donne? Ora che le hanno trattate da stracci e dimenticate, umiliate davanti al mondo intero che guarda con quanta crudeltà li lasciano morire nella loro “santa” indifferenza.
No, non hai capito niente! Non fare a gli altri quello che non vorresti fosse fatto a te! Il discorso evangelico non è uguale a quello umano e la giustizia ha un sigillo in più: la Misericordia. Siete spietati e il Signore si allontanerà da queste bestialità gridate tutti: a morte… e tirate le pietre… che ipocriti
Io sto assistendo direttamente ad un altro fatto in merito ad un consacrato che dopo 70 anni di dedizione senza indecenze e porcherie di alcun genere, lo stanno buttando via come uno straccio per aver fatto UNICAMENTE DEL BENE.
Caro Signore se tu fossi un cristiano vero, non ti sogneresti mai di banalizzare il dolore altrui. La verità è che di cristiani che ne sono rimasti pochissimi, la cosa che mi delude e che per la verità di questo messaggio ce ne sarebbero di frutti, ma non si coglieranno mai per colpa della vigliaccheria di coloro che obbediscono ciecamente, che pur vedendo l’ingiustizia, rimangono pilotati da comandanti che dall’alto fino ai Vescovi sono in realtà uomini senza cuore e senza fede, che credono che l’integrità appartenga solo a loro, che vedono la trave nell’occhio dell’altro, che usano pregiudizio e maldicenza perché malati dentro! Un vero Vescovo non avrebbe mai risposto così, senza prima indagare per vedere se poteva fare qualcosa e rendere giustizia è quello il suo dovere, non quello di essere scusato dai lecca lecca ignoranti.
Questo sarebbe un Pastore? No, perché scappa, e non si impiccia… pagherà questa omissione di soccorso.
E poi ci lamentiamo degli scandali? Ma c’è modo e modo di fare scandalo, anche questo è uno scandalo, anzi di più e un vanificare discorsi fatti per secoli, e diventa come un plagio mentale secolare, fare credere che esista la carità e l’amore, incitare al bene e alla comunione e poi quando è ora di concretizzare, non c’è più nessuno. Dove sta la diversità di non essere del mondo… rinnegando la sua stima e il suo prestigio, invece di essere di Dio, quando l’esempio primario è quello di coprire la verità e mettere a tacere chiunque pur di mantenere la legge condannata da Gesù per primo, fino al punto di uccidere perfino i figli suoi!
Un’altra mafia! Peggiore perché usano perfino Dio, vorrei tanto che finisse questo schifo di mondo, hanno ucciso perfino la speranza, sono rimaste solo belle parole, davanti a chi geme e muore, in nome di Dio!
Io sono suor Albina, ho letto i commenti.
rispondo dicendo che auguro a chi dice “non sempre la verità processuale coincide con quella reale”, di passare la stessa cosa che abbiamo passato noi, così sarei contenta di vedere se scriverebbe le stesse cose. Poi dico che purtroppo una gran fetta della nostra povera Chiesa è marcia (anche il Papa lo ha detto, si informi), sia nei suoi “Ministri” che, purtroppo, anche nei suoi laici. La Chiesa non è una squadra di calcio, dove i fedeli sono ultras spregioudicati e violenti, che difendono con mazze ed insulti i propri beniamini. purtroppo la Chisa è piena di bigotti bacia mani, che, o infilano la testa sotto terra per non ammettere le nefandezze dei loro “Pastori, o fanaticamente li difendono vergognosamente perdendo il lume della ragione, ancora peggio il lume della fede. Si informi informi veramente come sono andate le cose, forse dopo le verrebbe meno il desiderio di baciare le mani e difendere chi ha veramente fallito la propria missione di ministro di Cristo. grazie suor Albina
ho letto ora i commenti dei signori difensori del vescovo. Le realtà processuali non sono veritiere? le auguro di tutto cuore di passare ciò che abbiamo passato noi, così chissà se direbbe la stessa stipidaggine. purtroppo, quando certi esponenti sporchi della chiesa vengono smascherati, ci sono tanti fanatici nella nostra chiesa, che preferiscono o mettere la testa sotto terra come gli struzzi, per non ammettere la sporcizia che è emersa, o peggio difendere quella sporcizia divenendone consapevolmente (cosa vergognosa) o inconsapevolmente (per ignoranza) loro complici. Ripeto che: i bigotti sono anche peggio di chi difendono, perchè creano fanatismo e omertà che uccidono la nostra povera chiesa. marcio su marcio! cosa può creare ancora piu’ marcio, e la nostra chiesa è piena di falsi profeti accompagnati da bigotti bacia mani, che fanatici, agevolano e favoriscono le vergognose gesta di ipocriti sepolcri imbiancati, travestiti da ministri di Cristo. la Chisa non è una squadra di calcio e certi fedeli non dovrebbero essere degli spregiudicati ultras della vergogna.