(foto-servizio di Guido Picchio)
Un nuovo incendio ha interessato questa mattina intorno alle 11 la Orim, azienda che si occupa di smaltimento rifiuti con sede in via Concordia a Piediripa. Le fiamme si sono sviluppate all’interno della ditta dopo che una reazione chimica provocata probabilmente da un metallo ha acceso polveri di metalli non ferrosi. Nel giro di pochi minuti tutta l’area circostante la Orim è stata invasa da un fumo intenso accompagnato da un fortissimo cattivo odore che ha scatenato l’inevitabile preoccupazione dei residenti. Tra l’altro il materiale bruciato era particolarmente difficile da spegnere e le operazioni sono andate avanti fino alle 17. Le fiamme si sono estese anche ad un container contenente carta da riciclare, il quale è stato portato all’esterno dello stabilimento e spento con maggiore semplicità. L’intervento è stato comunque rapido ed efficace e ha bloccato l’evolversi del fenomeno.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e i tecnici dell’Arpam che hanno raccolto tutti gli elementi necessari per accertare la natura dei rifiuti andati a fuoco. Intanto l’aria è irrespirabile in tutta la frazione e i residenti sono piuttosto preoccupati per l’episodio.
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Ma posti come la Orim,come il CoSmaRi, non dovrebbero avere dei rilevatori ad una certa distanza che facciano un monitoraggio in tempo reale dell’aria circostante?Tipo quelli che ha (…ahem…) la raffineria di Falconara…
Ogni tanto alla Orim un incendio, cosa alquanto strana, fa pensare male
E’ veramente scandaloso il modo in cui veniamo trattati.
Abitando nelle immediate vicinanze già alle ore 10,00 si sentiva un odore acre di dubbia provenienza, poi, poco dopo si sono sentite le sirene dei vigili del fuoco.
Sentendo ancora questo forte odore e preoccupato della provenienza, telefono al numero delle emergenze dell’ARPAM (3351336885) per chiarimenti e mi viene risposto che stanno già sul posto e stanno risolvendo il problema. Alla mia domanda – ma è pericoloso per chi abita nelle vicinanze? – mi è stato risposto che è meglio stare in casa e con le finestre chiuse.
Allarmato della risposta, telefono ai Vigili del Fuoco (115) i quali mi rispondono la stessa cosa in quanto non sanno che materiale sta bruciando e mi consigliano di avvertire vicini e conoscenti telefonicamente per farli stare chiusi in casa.
Telefono alla Polizia Provinciale che ha sede nelle vicinanze dell’accaduto, ma addirittura loro non sanno nulla della vicenda.
Mi chiedo, ma per informare i cittadini se c’è un evento pericoloso ci dobbiamo pensare da soli?
Nella zona oltre a fabbriche esiste anche un centro urbano notevole con migliaglia di persone che, ignare dei fatti, continuano a vivere normalmente con finestre aperte e bambini che giocano all’aperto, gente che va al Centro Commerciale e gente che passeggia vista anche la gradevole temperatura.
Ma dove sono le istituzioni!!!!!!!!!!!!!!!!
Di Piediripa se ne fregano tutti; dobbiamo subire passivamente tutto quello che ci accade?
Sarà forse ora il caso di ribellarci a questi sopprusi?
Tengo a precisare e spero che quello che si è bruciato non sia nocivo e mi spiace anche per l’azienda dei danni subiti
Perfettamente d’accordo con te Paolo. In un azienda come quella che tratta prodotti come quelli il ripetersi di incendi vuol dire che o le procedure di sicurezza sono un optional e allora sarà bene per tutti che si chiuda quanto prima baracca oppure che dietro a tutto questo ci siano “pressioni” di un qualche tipo che chi di dovere dovrebbe indagare, con la massima sollecitudine.
Dato che alla ORIM ogni tanto capitano questi incendi e non e’ possibile metterci una pezza, potenziamo il sistema
di evaquazione dalle immediate vicinanze. marari un lupo che ulula. auuuuuuuuuuuuuu………
p.s. per chi non capisse il messaggio vorrei dire che e’ una provocazione.
vista la pericolosità dei materiali trattati dalla orim e dei frequenti incendi l’azienda o va spostata o chiusa
è nata prima la gallina, che l’uovo
Comunque nonostante non è nulla di grave,,,,,,DICONO,,,,,,, e sono passate circa 8 ore, qua ancora si sente un forte odore non proprio piacevole……..Ma, prendiamoci un po quello che ci danno!!!!!!!!! E visto il cattivo tempo, il centro commerciale è pieno; centinaia di persone a pochi metri dal danno, speriamo veramente che sia come DICONO.
COSA SI NASCONDE …DIETRO LE MURA DIPINTE….INNEGGIANTI LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E UNA SANA ECOLOGIA ??
LE AUTORITA’ PREPOSTE STANNO CONTROLLANDO SE IL TRATTAMENTO DI QUESTI RIFIUTI E’ A NORMA ?????
NOI CITTADINI DI PIEDIRIPA CI SENTIAMO PRESI IN GIRO ED ABBIAMO SERIAMENTE PAURA.
CHI CI TUTELA???
Come successo anni fà, più volte, per le autorità (sindaco, prefetto ecc.) questo è normale, e la orim può rimanere .
Visto il ripetersi dei guai, l’unica soluzione è che gli abitanti e gli utenti di piediripa se ne vadano altrove.
o no?
Penso che la orim ssia un’industria insalubre e quindi sarebbe opportuno conoscere il piano di emergenza di evacuazione comunale in cordinamento con quello dell’azienda. Caro Massimiliano le cose scritte da te sembrano inverosimili.Purtroppo siamo nel 2012 e forse bisognerà far suonare le campane oppure una sirena tipo quelle delle dighe.
Oggi verso mezzogiorno sono passato davanti alla orim si vedevano fumi uscire dal capannone ed una puzza acre e pungente toglieva il respiro. Hanno proprio ragione a protestare gli abitanti dei popolosi quartieri residenziali di piediripa e san claudio. E’ veramente difficile abitare nei pressi di una industria insalubre e pericolosa. Non si comprende il motivo per cui le autorita’ preposte alla salute ed alla tutela dell’ambiente non fanno nulla per garantire la sicurezza dei cittadini. Si aspetta forse il danno irreparabile?
l’area in questione nacque come industriale, inspiegabilmente divenne POI commerciale e civile
Caro BIMBO, sembrano inverosimili, ma sono la pura realtà di quello che mi è stato risposto. Quando dal centralinista dei vigili del fuoco mi sono sentito dire che non sapendo cosa stesse bruciando ci dovevamo autoavvertire di rimanere chiusi in casa mi è crollato il mondo addosso e mi si è accesa una rabbia accecante. Ma è possibile che chi ci deve tutelare non glie ne frega nulla di noi cittadini?
Come può l’Italia riemergere dalla situazione Disastrosa attuale se ancora si cerca di negare, nascondere e ridimensionare le cose più evidenti soprattutto riguardanti la salute pubblica?
Ma vi siete chiesti come mai in questi ultimi tempi c’è un aumento esponenziale di malati di tumori nella nostra zona? Purtroppo questo lo può vedere meglio chi frequenta certi reparti dell’ospedale come il sottoscritto.
Dimenticavo anche che la maggior parte del fumo andava verso il magazzino dei cereali posto li a fianco ed in questo periodo con i silos pieni.
E i camion pieni di frutta dell’Oro della Terra parcheggiati a 20 mt. da li? Quella frutta domani mattina sarà nei banconi dei negozi.
Ma questi signori quanti santi protettori hanno? Normali cittadini per violazioni più insignificanti vedono la loro attivita stravolta dalla burocrazia e dalla magistratura, qui come i casi di Potenza Picena tutto a posto niente inquinamento anzi salubri areosol!
Chissà se il “nuovo” Comandante dei Vigili del Fuoco di Macerata Dott. Ing. Dino Poggiali, con un curriculum di tutto rispetto poichè proveniente dai comandi di Ravenna, Ancona, Rimini ecc. ove vi sono industrie a rischio incidente rilevante (Raffinerie…. ecc. ), possa almeno istruire il “suo Personale VV.F.” che al centralino del 115 diano risposte piu’ esaustive. Spero anche che la notizia dell’intervento sia pubblicata sul sito http://www.vigilfuoco.it.
Sarebbe interessante cercare di capire perchè in situazioni simili a questa, altrove in Europa, ci sono dei sistemi di monitoraggio costante dell’aria e ci sono pure dei sistemi anticendio automatici mentre da noi sembra sempre che siamo fermi al 1800 e l’unica indicazione certa che arriva dalle istituzioni è: “aiutati che dio ti aiuta”
Da noi scoppia un incendio di materiali presumibilmente nocivi, si levano colonne di fumo, ci vogliono ore per domare un incendio, la puzza ti si appiccica addosso, la popolazione (giustamente!!!) si preoccupa….
Poi arrivano sempre le Istituzioni e gli uffici preposti a dirci che non è successo nulla, che possiamo stare tranquilli, che è tutto a posto….
Negli ultimi 2 anni ci sono stati diversi incendi, di materiali pericolosi/nocivi/sospetti in Provincia, ma MAI è stato rilevato qualcosa di pericoloso o dannoso.
A questo punto mi chiedo: ma quelli che sono incaricati di verificare cosa e come (e SE) controllano, visto che dicono che non ci sono mai problemi per la salute pubblica???
Oppure evidentemente questi “controllori” hanno gli strumenti così “starati” per cui non rilevano nulla.
Sarebbe interessante inoltre sapere (in tante situiazioni come questa nella nostra Provincia) se vi sono delle procedure di evaquazione di emergenza previste, se sono mai state fatte delle simulazioni, chi è che eventualmente è a capo nella catena di comando per eventuali emergenze (e quindi è responsabille), se per caso abbiamo in zona un nucleo NBC per le emergenze
Le preoccupazioni del sig. Montecchiari sono serie e vanno prese nella dovuta considerazione dagli organi preposti al controllo ed alla vigilanza dei prodotti che poi finiscono nei nostri piatti. L’arpam ha verificato se vi e’ stata contaminazione dei ceriali che sono all’interno dei silos adiacenti alla zona in cui si e’ sviluppato l’incendio di rifiuti pericolosi e nocivi per la salute umana? Mi domando inoltre se un’industria insalubre di quel genere puo’ essere ubicata vicino ad aziende che commercializzano prodotti agroalimentari destinati all’alimentazione umana?
L’Oro della Terra e la Cerealicola, sono le uova
Questa storia secondo me non è da prendere sottogamba.
A meno che l’ennesimo rogo non sia dovuto ad autocombustione e allora ci si dovrebbe chiedere che razza di robaccia viene stoccata e trattata alla Orim oppure c’è qualcuno gli incendi li appicca.
Non fa differenza se involontariamente o di proposito come comincio a pensare, i residenti sono stufi di stare all’erta ed improvvisarsi protettori civili fai da te.
Se alla Orim gli incendi sono accidentali, mi dispiace per chi ci lavora dentro, è anche ora passata che venga chiusa finché non saranno ristabiliti criteri di sicurezza adeguati.
Se i roghi non sono accidentali, ipotesi ancora più inquietante e non da scartare, significa che sul business dei rifiuti speciali e pericolosi qualcuno vuole entrare nel piatto.
E di solito quel qualcuno, vedasi storie analoghe su e giù per l’Italia, è senza scrupoli.
Le ipotesi sono solo tre, non che l’una sia più rassicurante dell’altra.
come al solito l’arpam interviene come al cosmari tutto a posto . questi dopo tutti questi scempi danno ancora permessi a gente che della salute della gente non importa pensano solo al profitto.
Tutti questi incendi puzzano, non dovrebbero succedere , le norme di sicurezza l’arpam le fà rispettare prima di farli riaprire di nuovo .se non vogliono spendere sulla sicurezza che cambino lavoro e l’arpam sia più severa .
PS il posto dove è situata questa azienda mi sembra quanto meno pericoloso ma nchi gli ha dato il permesso di fare questo lavoro proprio lì? sicuramente persone incompetenti.
MA COME è POSSIBILE CHE QUESTA AZIENDA CICLICAMENTE E DI CONTINUO SIA SOGGETTA A INCENDI????? MA CHE CACTUS DI SISTEMA ANTIINCENDIO HANNO??? MA CHI CONTROLLA???
IN ALTRI PAESI CIVILI, NON CERTO IN ITALIA, QUINDI, TALI AZIENDE VENGONO CHIUSE!!!! NON E’ POSSIBILE CHE I SISTEMI DI PREVENZIONE INCENDI SIANO COSI’ FALLACI, NO???
E PER FORTUNA CHE NON L’HANNO FATTA INGRANDIRE, SENNO’ SI RISCHIAVA UNA SORTA DI SEVESO!!
FOSSI UNO DEI TITOLARI DELLA DITTA MI VERGOGNEREI COME UN CANE, ANZI COME UN CRIMINALE!!! E POI PARLANO DI AZIENDA LEADER NEL SETTORE, CON PRIMARIE TECNOLOGIE??
MA CI FACCIANO IL PIACERE ED EMIGRINO NEL DESERTO, CHE E’ MEGLIO!!
La popolazione di Piediripa ha sacrosanta ragione!!!
Come hanno ragione gli abitanti di Passo del Bidollo di Colbuccaro per le puzze del Consmari, e quelli di Colbuccaro Alto per i ricetrasmettitori che potrebbero aver fatto diversi morti per tumore.
Forse dovrebbero cominciare a farsi fotografare con i forconi in mano e mandare la foto a Cronache Maceratesi e a qualche altro rappresentante democratico del popolo.
Quando si insidiò la Orim in quel punto era una zona industriale, (questa Ditta fa un lavoro preziosissimo) poi nello stesso punto,non siamo riusciti ad evitare altri insiedamenti di tutti i tipi. Tempo fa la Orim ha chiesto al Comune uno spazio fuori da Piediripa. Subito Comitati di Lotta per evitarlo. la nostra è diventata una società complessa, abbiamo ereditato un Paese industriale da chi sapeva creare posti di lavoro,queste nuove amminisrtazioni con la paura del VOTO, non riesco, anzi distruggono quanto abbiamo avuto. Vedasi la nuova zona industriale VALLEVERDE, senza strade di colleganento alla grande viabilità sono accettate solo fabbriche che emanano profumi all’anic, via la Giorgini. la musica è sempre la stessa,Macerata Città dei servizi (solo impiegati statali) sta andando al declineo. Nel 1979 rifiutarono una fabbrica di elettromedicali, al Prof. Murri e all’Ing. Fratalocchi, risposero sconvolgete l’equilibrio della “città dei servizi” la vocazione industriale e turistica è ancora molto lontana. La nostra battaglia politica sarà solo quella di creare nuovi posti di lavoro profumati e non. ivano tacconi capo gruppo Udc Comune di Macerata
si pero’ sig. Tacconi solo alla ORIM succede cosi’ frequenti questi incendi. non crede?
Caro Ivano Tacconi,
Ti ricordo che quando la Orim si è insediata, i silos della Cerealicola erano Già al loro posto così come le case dei residenti ( come quella della mia famiglia!).
Il lavoro “preziossissimo” della Orim (come da te definito ) è tale perchè sicuramente produce “redditi stellari” e non certo ambiente salubre per i cittadini.
In merito al fatto che la Orim abbia chiesto uno spazio fuori da piediripa era per espandersi e non certo per delocalizzare e comunque sempre vicino ad insediamenti abitativi.
Comunque se l’autorità locale (leggi comune e provincia) se ne infischia (e dico questo perchè avendo lavorato per tre anni per una nota azienda di antincendio, ho visto come per imprenditori che rientrano nella categoria dei comuni mortali i controlli siano molto accurati e severi, mentre pare che per chi mette a rischio la salute pubblica tutto diventi più permissivo ….. In virtu del “preziosissimo” lavoro svolto……) sicuramente i cittadini locali stanchi di questa situazione si rivolgeranno ad altre istituzioni……e certamente se ne ricorderanno nel prossimo periodo elettorale..
Luca Ramaccioni
Finalmente dopo prove e prove Cronache Maceratesi mi dà anche a me la possibilità di scrivere(è almeno la 3° volta che provo a registrarmi ed ora ce l’ho fatta). A parte questa sterile quanto inutile polemica (ma mi sembrava giusto condividerla), volevo esprimere il mio parere in merito. Io abito a Piediripa da 30 anni (il prossimo 24 settembre), la mia memoria per cui non è molto lontana, ma stando a quanto scritto dal mio vicino di casa Luca (che saluto), la cerealicola era già presente quando fu insediata la Orim. Ora premetto che non ho assolutamente nulla contro la Orim, in quanto non conosco l’azienda e le sue procedure di lavorazione dei materiali ed inoltre non posseggo le competenze per affermare se queste siano o meno procedure corrette, mi sorge una domanda: ” Chi è che ha autorizzato l’insediamento di una società che tratta smaltimento di rifiuti (in maggior parte tossici) a ridosso delle vasche dove si scarica il grano?
Colui che ha fatto questo dovrebbe spiegarci secondo quale criterio; non mi si dia come spiegazione il fatto che la zona è industriale(quando fino a 15 anni fa c’erano solo campagna intorno).
Io credo che il buon senso del padre di famiglia che dovrebbe (e sottolineo DOVREBBE) accompagnarci in ogni decisione della vita quotidiana (a prescindere dalle normative) avrebbe fatto si che in una situazione come questa la Orim si sarebbe insediata in una zona diversa da quella dove si trova adesso, proprio per il fatto che errori si possono commettere e in tal caso per ridurre il rischio e la gravità meno persone ci sono intorno meglio è, invece cosa si è fatto, la si è fatta costruire proprio in un bel centro con altre fabbriche e case intorno e poi ci si è fatto costruire un centro commerciale. La miopia della Politica o gli INTERESSI di qualcheduno?
Delle foto scattate ve ne è una dalla quale si vede benissimo che è stata scattata dalla Cerealicola, e si scorge sul pavimento dello stabile della orim un lago d’acqua probabilmente quella utilizzata per spegnere le “fiamme”, quell’acqua dove finisce? e i fumi/gas che si vedono uscire dove si posano(considerando che ieri pioveva pure). A meno di 5 metri da li cè la vasca dove si scarica il grano…..
Non voglio fare accuse e puntare il dito contro nessuno, ma perchè la ORIM ha creato un bunker (sembra ALCATRAZ) alleggerito da coloratissime quanto simpatiche e ambientaliste pitture artistiche?
Concludo con una riflessione: cari politici, non stiamo trattando della scoperta del bosone Higgs o della teoria della relatività, capisco che la programmazione urbanistica richieda riflessione e analisi di tutto rispetto, ma per il futuro METTIAMO DAVANTI PRIMA L’ITNERESSE DEI CITTADINI PIUTTOSTO CHE QUELLO DEI “QUATTRINI”.
Sig Tacconi ,quando Lei scrive -fa un lavoro preziosissimo-, sa di cosa sta parlando??? Sa che cosa tratta la ORIM??? Sa quale tipologia di rifiuti stocca???? Sa come li stocca???Sa quali sono i sistemi di sicurezza dell’azienda???La ORIM e’ un azienda molto piu’ insalubre -visti i precedenti- e sopratutto con un livello si sicurezza quantomeno discutibile del COSMARI per il quale per molto,ma molto meno hanno voluto far spegnere il camino.
Sig Tacconi se deve impegnarsi per una giusta causa lo faccia per la SMEA IL COSMARI LA SINTEGRA ,cioe’ le aziende pubbliche che sono attaccate ingiustamente su tutti i fronti. Le ricordo che il Cosmari bruciava R.S.U.,la ORIM …NON LO SANNO NEANCHE LORO!!!
Signor LUCKY, Le ricordo che nel mio periodo politico ho collaborato alla realizzazione del COSMARI poi della SMEA, il nostro obbiettivo era quello di togliere le DISCARICHE. quella storica della PIEVE è stata sopportata dei cittadini maceratesi per anni, anche se aveva una gestione perfetta era a ridosso della città.Certo che ci stiamo battendo da anni per il miglioramento di queste Aziende altrimenti vhe le abbiamo create a fare? L’accordo Smea – Cosmari dovrebbe essere vicino, poi i prossimi abbiettivi dovrebbero essere quelli delle nuove tecnologie, l’impianto del Csmari è da trasformare in un moderno termovalorizzatore affinchè la popolazione circostante si sicura e tranquilla su tutti i fronti basta vedere dove questi già operano. So benissimo che queste battaglie sono impopolari, tanti sono i politici di oggi che cavalcano vigliaccamente l’effimero: “la discarica nel terreno più lontano della mia città”Per la ORIM, il mio compito dovrebbe esse quello della difesa dei posti di lavoro e dell’imprenditoria. Per il resto ci sono organi campetenti come l’ARPAM -ASR marche3 aggiungo anche che abbiamo molto bisogno di una classe politica più responsabile e coraggiosa. LA GENTE VA DIFESA SOLO CON QUESTI OBBIETTIVI IL RESTO E’ PERDITA DI TEMPO.
Questo non toglie Sig. Ivano Tacconi che il principio basilare da rispettare è che la salute, la sicurezza e l’incolumità dei cittadini viene prima di tutto il resto. Il problema fa affrontato seriamente e con competenza.
Tutti gli organi prepeposti a cominciare dal Sindaco del Comune di Macerata, ARPAM, ASUR, POLIZIA PROVINCIALE, ECC. sono chiamati a vigilare e a controllare che le attività insalubri e pericolose non arrichino danni alla salute dei cittadini ed all’ambiente.
CARO SIG. TACCONI, E’ GIUSTO CHE LEI DIFENDA I POSTI DI LAVORO ED E’ ANCHE GIUSTO CHE DICA CHE “PER IL RESTO CI SONO GLI ORGANI COMPETENTI”,MA COME SI FA A FIDARSI DEGLI ORGANI COMPETENTI QUANDO QUESTI RISPONDONO AI CITTADINI COME ANNO RISPOSTO A ME?
LA POLIZIA PROVINCIALE ALLE 13,00 NON SAPEVA NULLA DELL’ACCADUTO.
PERCHE’ NON VIENE A PIEDIRIPA O SAN CLAUDIO A SPIEGARE ALLA POPOLAZIONE CHE PUO’ STARE TRANQUILLA E CHE NULLA DI GRAVE PUO’ SUCCEDERE?
DOVE ERA IL SINDACO CHE PER LEGGE DEVE TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA DEI CITTADINI?
SIG. TACCONI COME FACCIAMO A FIDARCI DI CHI DEVE CONTROLLARE?
LA MIA FAMIGLIA, COME MOLTE ALTRE DELLA ZONA E’ DAGLI ANNI 50 CHE ABITA IN QUESTO LUOGO, CI ABITANO I MIEI NONNI, I GENITORI ED I MIEI FIGLI, PIEDIRIPA E SAN CLAUDIO E’ PIENA DI GIOVANI COPPIE E DI BAMBINI NON SI PUO’ ACCETTARE CHE OGNI MESE SUCCEDI QUALCHE INCIDENTE. PER SUA INFORMAZIONE IO ABITO A 180 MT. DAL RECINTO DELL’AZIENDA DOVE E’ AVVENUTO L’INCIDENTE.
ASPETTIAMO CHE SUCCEDA L’IRREPARABILE PER MUOVERCI? NO SIG. TACCONI, NOI DI PIEDIRIPA E DI SAN CLAUDIO CI SIAMO STANCATI DI ESSERE LA RUOTA FINALE DEL CARRO DOVE VOI POLITICI STATE COMODAMENTE SEDUTI TRAINATI DA CHI SI FA UN MAZZO GRANDE TUTTA LA VITA PERCHE’ A PIEDIRIPA LA GENTE LAVORA E LAVORA SODO.
PERCHE’ SIG. TACCONI NON VIENE AD ABITARE A PIEDIRIPA O A SAN CLAUDIO COSI DA SORBETTARSI OLTRE AD INCIDENTI COME QUELLO IN OGGETTO, TUTTO IL TRAFFICO ESISTENTE E LE RELATIVE POLVERI SOTTILI?
SI E’ MAI INFORMATO SUI PRODOTTI TRATTATI DALLA DITTA IN QUESTIONE?
SE MAI DOVESSE SUCCEDERE UN INCIDENTE GRAVE, COSA POTREBBE SUCCEDERE ALL’INTERA ZONA? LE RICORDO CHE A POCHI METRI SONO ALLOCATI I SILOS DELLA CEREALICOLA DOVE SONO STIPATI CEREALI, CHE A POCHI METRI SONO PRESENTI DUE RIFORNIMENTI DI METANO E GPL, CHE A POCHI METRI E’ PRESENTE UN ASILO, UN CENTRO COMMERCIALE ED UN MULTISALA.
SOTTO LE RIPORTO QUELLO CHE SECONDO IL SITO LENNTECH.IT SONO GLI EFFETTI DELLA POLVERE DI ALLUMINIO OGGETTO DELL’INCIDENTE.
Effetti sulla salute dell’alluminio
L’alluminio è uno dei metalli più ampiamente usati ed anche uno dei composti più frequentemente presenti nella crosta terrestre. A causa di cio’, l’alluminio è comunemente noto come composto innoquo. Tuttavia, quando qualcuno viene esposto ad elevate concentrazioni, cio’ può causare problemi di salute. La forma di alluminio solubile in acqua ha effetti nocivi, tali particelle sono chiamante ioni. Si trovano solitamente in una soluzione di alluminio insieme ad altri ioni, per esempio il cloruro di alluminio.
L’assunzione di alluminio può avvenire attraverso il cibo, attraverso la respirazione e tramite il contatto con la pelle. Un’assunzione continuata di concentrazioni significative di alluminio puo’ provocare seri effetti sulla salute, come:
– danneggiamento del sistema nervoso centrale
– demenza
– perdita della memoria
– indebolimento
– severo tremore
Le presone che lavorano nelle fabbriche dove si utilizza alluminio durante i processi di produzione possono riscontrare problemi ai polmoni quando respirano polvere di alluminio. L’alluminio può causare problemi ai pazienti di malattie renali quando entra nel corpo durante le dialisi renali.
L’inalazione di polvere di alluminio e di ossido di alluminio finemente divisa e è stata indicata come causa di danni polmoni e di fibrosi polmonare. Questo effetto, noto come malattia del rasoio, è complicato dalla presenza si silicio e di ossidi di ferro nell’aria inalata. Può anche essere implicato nella malattia dell’Alzheimer
Read more: http://www.lenntech.it/periodica/elementi/al.htm#ixzz21Wx7lwFc
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vedo che si seguita ad usare la parola “termovalorizzatore” come se chi la usa avesse scoperto l’America. I termovalorizzatori sono stabilimenti, i più inquinanti che esistono” bruciano tutto con la scusa di produrre energia. Se teniamo alla nostra salute dobbiamo riciclare il 00/00, come fa il comune di Vedelago ed altri comuni che sono all’avanguardia.
Caro bimbo, visto che conosci tanto bene il comandante e i vigili del fuoco di macerata , ma che sminuisci il loro lavoro, ho l’impressione che tu sia qualcuno tipo “la volpe che non riesce ad arrivare all’uva e dice che è acerba”.
Prima di fare certe affermazione, dovresti conoscere bene la situazione…
In riferimento a BIMBO il 22 luglio 2012 alle 21:43
Caro Bimbo non posso arrabbiarmi con te visto il nick name che hai usato,sei ancora piccolo.
Però conosci il nome del comandante dei vigili del fuoco di macerata,e il suo curriculum,e quindi il minimo armamento per sparare a zero su persone oneste che fanno il proprio lavoro lo possiedi.Sappi,che il centralinista dei vvf, ti ha dato una risposta saggia, alla quale non fossi stato un Bimbo,potevi arrivare da solo.Esiste inoltre una cosa chiamata:segreto d’ufficio.Quindi il povero centralinista,che è un essere umano come te,non è autorizzato a rivelare informazioni al primo pinco pallino che chiama(non me ne voglia per il pinco pallino).Inoltre i vigili del fuoco hanno fatto il loro dovere,cioè quello di spegnere l’incendio,purtroppo non hanno a disposizione bacchette magiche, perchè se no, fessi come sono(nel senso buono),le userebbero per il bene comune,anche il tuo,che gli sputi addosso,loro hanno giurato di aiutare tutti senza nessuna distinzione…
Sono il titolare della Orim e mi spiace per tutte le preoccupazioni che leggo nei commenti, ma in piena coscienza ed in massima realtà e lealtà debbo dire che in trent’anni di attività l’Azienda non ha mai provocato danni né inquinato l’ambiente né fatto ammalare le persone.
La mia squadra di tecnici altamente professionale e competente in materia, e ne abbiamo le prove, ha sempre permesso, nel pieno rispetto della legge, di rendere inefficaci ed inoffensivi i rari inconvenienti che si sono verificati nei nostri trent’anni di attività.
Le nostre procedure Certificate dal RINA (ISO 9001 – qualità, ISO 14001 – ambiente e OHSAS 18001 – sicurezza) ci permettono di prevenire la quasi totalità degli inconvenienti ma è evidente che alcuni di questi possono verificarsi. La mia meraviglia è comunque data da quanto leggo perché mi sembra strano che un incendio su 25-50 mq possa creare tutto questo scompiglio e questo allarme.
Il fatto che l’incendio si sia limitato a questa piccolissima superficie, su 20.000 mq di stabilimento, dovrebbe far riflettere e soprattutto dovrebbe dare la certezza che le metodiche operative e di stoccaggio dell’azienda sono perfettamente idonee a garantire la sicurezza e ridurre i rischi in qualsiasi tipo di frangente.
Vengono annualmente svolti corsi di formazione del personale, sia interni che presso istituzioni esterne, per permettere la formazione continua e per rendere più sicuro il nostro lavoro e per la sicurezza delle persone che vivono nelle vicinanze.
Avvengono frequentemente, e me ne dispiace, altri incendi anche in altre tipologie di fabbriche che distruggono tutto lo stabilimento e bruciano migliaia di tonnellate di prodotti, ma non noto da parte di nessuno un accanimento così aspro nei confronti di questi sfortunati imprenditori.
Noi abbiamo la certezza di avere una tecnologia molto avanzata e soprattutto di avere collaborazioni particolarmente qualificate, la nostra azienda è sempre aperta per chiunque voglia conoscere la nostra attività.
Ritengo che difficilmente riuscirò con questo intervento a tranquillizzare chi scrive, ma questa è la pura e semplice verità e quindi mi sentivo in dovere di comunicarla.
Caro Rosario, non metto in dubbio il lavoro dei VV.F e non lo sminuisco anzi lo elogio. E’ un lavoro pericolossimo e anche poco pagato. E non devo o voglio conoscere la situazione. Ho detto solo che se una persona come Massimiliano si sente rispondere: “che non sapendo cosa stesse bruciando si dovevano “autoavvertire” e rimanere chiusi in casa”. Visto che siamo nel 2012 e le tecnologie che ci sono non è che bisogna auto avvertirsi ma attuare un piano d’emergenza per avvisare la popolazione dei possibili pericoli. Visto che purtroppo non è il primo incidente che accade. Basterebbe solo informare preventivamente la popolazione con opuscoli e riunioni nonché installare sirene acustiche di allarme, con varie tipologie di suono: per il pre-allarme, l’emergenza vera, per il cessato-allarme. Infine integrare un sistema di informazione personalizzato attraverso l’invio di sms di allarme iscrivendosi alla sistema di allerta. Non si parla di fantascienza anzi…. Ripeto basterebbe vedere altre zone ove vi sono industrie “pericolose” e “copiare” i loro piani di emergenza comunali. Forse Lei caro Rosario abita in una zona tranquilla e può dormire sonni tranquilli ed a finestre aperte e non deve chiamare il 115 per chiedere un informazione su un incendio in corso di una “fabbrica vicina” e sentirsi dire…… vedi risposta di Massimiliano Montecchiari…
Solo che il nuovo Comandate (persona molto qualificata) possa far qualcosa per “migliorare e far attuare i piani di emergenza comunali” nella provincia di macerata
Per Rosario e Marino:
Non conosco il personalmente il Comandante … ho solo scritto dei dati sul suo curriculum che ho letto su: http://www.vigilfuoco.it/sitiVVF/macerata/notizia.aspx?codnews=13680&s=222
Macerata, nominato il nuovo Comandante dei Vigili del Fuoco della Provincia
Ha assunto in questi giorni il comando dei Vigili del Fuoco di Macerata il Dirigente ing. Dino Poggiali. Proveniente dalla sede di Rimini, il nuovo comandante ha prestato in precedenza servizio presso le sedi dei vigili del Fuoco di Ravenna, Pesaro e Ancona, nonché presso il Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Roma.
L’ing. Poggiali succede all’ing. Giorgio Alocci, Direttore Regionale, che ha retto temporaneamente la sede dal settembre di quest’anno, raggiungendo, pur nel poco tempo di permanenza, brillanti risultati.
Il nuovo comandante nell’assumere l’incarico si propone, con la collaborazione dell’intero staff dei vigili del fuoco della provincia, di rendere ancora più efficace e presente sul territorio il servizio reso alla popolazione dall’importante struttura, che si articola nelle sedi di Macerata, Civitanova Marche, Camerino, Tolentino, Visso ed Apiro, al fine di incrementare il livello di sicurezza e la protezione dai rischi, compiti istituzionali prioritari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
caro bimbo, posso assicurarti che anch’io vivo non troppo lontano dalla orim, e sui segnali acustici degli allarmi potresti aver ragione, ma pensa che kaos se avesse suonato domenica, quando poi in realtà non c’era bisogno, e speriamo non ce ne sia mai…quello che il centralinista ti ha risposto era solamente un consiglio, anche perchè davvero i vigili non sapevano cosa stesse bruciando…mio fratello era presente sul luogo e mi ha assicurato che hanno saputo di cosa si trattasse solo quando verso mezzogiorno sono arrivati i tecnici orim con le schede tecniche del prodotto, e che fino a quel momento sono solamente riusciuti a contenere l’incendio in quanto acqua e schiuma (che la orim possiede in abbondanza) non erano sufficienti per la totale estinzione delle fiamme.
è grazie anche a tutto lo staff orim che l’incendio è stato spento, e di sicuro se si fosse trattato di qualcosa di tossico o nocivo l’allarme sarebbe scattato immediato, ma la strumentazione dei vigili non ha mai rilevato niente del genere in tutto il corso dell’intervento.
speriamo che qualcosa del genere non succeda più, ma visto la miriade di sostanze che si trovano in giro, un nuovo incendio non mi meraviglierebbe.
Per Massimiliano …. elenco tutti le attività presenti nelle vicinanze…
La Orim SpA si trova in via D. Concordia 65 nel comune di Macerata. L’area dello stabilimento è identificata all’Agenzia del Territorio di Macerata al foglio 100 p.lle 355 e 16 parziale.
Nel raggio di 1 km dall’area dell’impianto Orim SpA sono stati individuate le seguenti attività:
– n. 1 torrefazione del caffè
– n. 6 aziende meccaniche o metalmeccaniche
– n. 1 azienda rottamazione veicoli
– n. 3 aziende gestione rifiuti
– n. 1 azienda movimento terra
– n. 1 calzaturificio
– n. 5 mobilifici o aziende del legno
– n. 2 aziende lavorazione del marmo e/o manufatti in cemento
– n. 2 distributori carburante
– n. 9 officine e carrozzerie auto e/o moto
– n. 3 aziende lavorazione della frutta e/o cereali e/o florovivaistica
– n. 2 ditte di autotrasporti
– n. 4 attività artigianali varie
– n. 1 laboratorio geotecnico
– n. 5 uffici pubblici (tra cui Uff. Ambiente-Urbanistica e Servizi Sociali della Prov. di Macerata,
Motorizzazione Civile, Ufficio Smistamento corrispondenza e pacchi delle Poste)
– n. 3 banche
– n. 1 scuola pubblica ed 1 privata
– n. 3 centri di ritrovo
– n. 38 attività commerciali varie di distribuzione all’ingrosso e/o dettaglio
– n. 2 impianti sportivi e/o ricreativi
– n. 1 superstrada
– n. 1 corso d’acqua denominato fiume Chienti
– n. 1 pubblica fognatura con collegamento all’impianto di Sarrocciano
– n. 1 rete distributiva di metano
– n. 1 rete distributiva dell’acquedotto comunale di Macerata
Oltre a quanto sopra sono presenti altresì aree rurali ancora non urbanizzate nonché attività commerciali di vario tipo tra le quali un Centro Commerciale alla distanza di circa 500 mt.
Recanati, li 22 settembre 2011
era solo una precisazione… Ma come la Orim ce ne sono altre di aziende in provincia di macerata
@ marino
Esiste inoltre una cosa chiamata:segreto d’ufficio.Quindi il povero centralinista,che è un essere umano come te,non è autorizzato a rivelare informazioni al primo pinco pallino che chiama(non me ne voglia per il pinco pallino)
Se c’è un’emergenza (ambientale, chimica, militare, ecc.) e chi viene contattato dalla popolazione lo sa, ma non dice nulla, credo che vada in galera direttamente, senza passare dal via..
tanto rumore per nulla! osservate le foto scattate, nessuno è in tenuta da attacco chimico
@ maxp
Mi sembra che il fuonzionario dei vigili del fuoco indossi l’autoprotettore..!!!
Caro Bimbo, lo so benissimo quante e quali industrie ci sono in zona perché e’ una vita che ci abito, ma volevo solo precisare che ci sono insediamenti come i silos o il metano che a fronte di un grande incendio come possono reagire? E se c’è un problema chimico a tutte le persone che girano al centro commerciale o ai bambini dell’asilo o a noi residenti che gli facciamo? Lei mi sembra che stia a Recanati, vorrei vedere a parti inverse come si comportava o cosa provava davanti a questi problemi che gli amministratori pubblici ci anno creato.
Non serve uno scienziato per capire che gli insediamenti produttivi non devono stare nelle vicinanze dell’abitato o dei servizi pubblici
Non me ne voglia il Sig. Mancini che forte delle autorizzazioni e delle certificazioni in suo possesso svolge in modo eccellente il suo ammirabile lavoro di imprenditore, ma capite anche noi che abitiamo nelle vicinanze, come ci possiamo sentire tranquilli?
e chi te l’ha detto che è un funzionario bimbo?!cmq, vorrei vedere te se riesci a respirare in un luogo chiuso, con l’aria resa irrespirabile dal fumo,dalle polveri e dal calore…proteggere le vie respiratorie è la prassi quotidiana, anche negli incendi all’aperto…
a Gianfranco Cerasi
L’autorizzazione ad avvertire la popolazione deve venire da l’alto,in scala gerarchica fino al prefetto che è il responsabile della sicurezza dei cittadini.In galera senza passare dal via ci va chi fa un cosidetto procurato allarme,accentuando la gravità della situazione all’utente.Il centralinista te l’ho ripeto ha fatto il suo dovere,scommetto che con il 112 e il 113 non vi permettete tali alzate di ingegno.Bravo bimbo che sa tutto su i pompieri,arruolato ad honorem, e al suo amico maxp per la tenuta da attacco chimico.
@ marino
Ci fosse un allarme chimico o ambientale (e il Prefetto è fuori sede, impedito, irrintracciabile, ecc.) non credo che se un qualsiasi dipendente pubblico sappia di questo allarme (e non dica nulla, non faccia nulla, non avverta la popolazione) possa poi giustificarsi dietrio al “segreto di ufficio” oppure “ma deve essere ilPrefetto che deve fare l’ordinanza di pericolo”