di Cristina Grieco
Si è tenuta stamattina un’udienza straordinaria per la prosecuzione del processo apertosi in seguito al crollo della galleria di Fontescodella finalizzato ad accertare se vi siano o meno delle responsabilità in capo a quanti si sono occupati, a diverso titolo, dei lavori per la realizzazione dell’opera. Il processo che veniva da numerosi rinvii a causa della mancanza delle necessarie competenze in capo ai giudici onorari a trattare la questione e l’incompatibilità dei giudici togati che avevano già assolto ruoli diversi in fasi precedenti del medesimo procedimento, oggi è potuto riprendere dinanzi al nuovo Giudice togato la dottoressa Maupoil.
Durante l’udienza, che si è prolungata da stamattina alle dieci fino a pomeriggio inoltrato, sono stati ascoltati numerosi testimoni tra cui gli ingegneri Ferranti e Fornarelli, che al momento del fatto era dirigente dei lavori pubblici del Comune di Macerata, due tecnici dell’ASUR, il titolare della ditta appaltatrice e i tre consulenti tecnici degli imputati i quali hanno sostenuto che si sarebbe trattato di un evento assolutamente imprevedibile e straordinario e che nessuna negligenza, imprudenza o imperizia sarebbe in alcun modo attribuibile agli imputati.
I Consulenti hanno infatti chiarito che la voragine sarebbe stata causata da una bolla d’aria di origine ignota, la cui esistenza sarebbe stata verificabile solo attraverso un monitoraggio diretto reso impossibile dalla collocazione della stessa ubicata proprio sotto la tribuna del campo da baseball che, lo si ricorda, a seguito del crollo oltre ad aver subito ingenti danni era stato soggetto ad un provvedimento del Comune di Macerata che per diversi mesi ne ha proibito l’accesso per motivi di sicurezza. Il processo è stato rinviato al prossimo 15 ottobre quando vi sarà l’audizione di un altro consulente tecnico e si procederà con l’esame degli stessi imputati. Non verranno sentiti i consulenti della Pubblica Accusa in quanto il giudice ha disposto la diretta acquisizione delle relazioni peritali al fascicolo del processo.
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Ma se la bolla d’aria “aliena” (visto che sembrerebbe essere di origina ignota) era posizionata proprio sotto la tribuna chissà perchè, per anni, la tribuna alle partite era sempre gremita… ma non è mai sporofondata?
Perchè la Galleria di chiama delle fonti?
Non è che in quella zona ci sono molte falde acquifere e che magari, forse, presumibilmente la bolla d’aria (casualmenmte d’origine ignota) non c’azzecca nulla??
Senza, eventualmente, l’evento (che ha detta dei tecnici “di parte” sembra che fosse) assolutamente imprevedibile e straordinario e che nessuna negligenza, imprudenza o imperizia sarebbe in alcun modo attribuibile agli imputati: la Galleria sarebbe mai stata realizzata???
Cioè visto che, involontariamente, l’evento -forse- imprevedibile ha permesso di aggiungere ulteriori ingenti finanziamenti a quelli iniziali….
……senza quella sfigastissima bolla ingota (e senza successivi ulteriori fondi) con i fondi originari la “Galleria delle Fonti” si sarebbe comunque realizzata????
Una bolla d’aria…… una scoreggia?????
Quando c’è stato il crollo la galleria si è inondata di acqua e liquami di fogna…..
Non si è trattato quindi una scoreggia imprevedibile ma la normale conseguenza di un accumulo di scarichi di fogne incotrollati.
I tecnici sanno bene che tutte le fogne della zona scaricavano e continuano a scaricare in maniera caotica e incotrollabile proprio sotto il campo di baseball.
Ma se anche adesso quando ci passo,ho paura che cadi perchè come si dice in marchigian “fraceta”sempre bagnata all’interno