Il monte Croce di Monte Rotondo non ha più la sua croce, monumento della fede alto 4 metri che si ergeva sulla cima e gli dava il nome. A segnalarlo il nostro lettore Paolo Cruciani:
«Vi invio alcune foto scattate ieri dal monte Croce di Monte Rotondo (1926 m) nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, peccato che la croce sia caduta!
Ieri ho fatto un’escursione da Macereto diretto verso la Croce di Monte Rotondo, che si trova ad ovest di Monte Rotondo (2102 m), tra la Valle del Rio Sacro di Acquacanina a nord e la Val di Panico di Casali di Ussita a sud, che sovrasta il tratto sud della strada del Fargno.
Mi ricordavo della presenza di una grande croce dalla quale la toponomastica ha attribuito la denominazione al monte sul quale è posta, visibile da chilometri di distanza, punto di riferimento visivo per gli escursionisti, facile meta di escursioni nella parte nord-ovest della catena dei monti Sibillini, dove iniziano le prime cime sopra i 2000 metri.
Fino a qualche anno fa ho visto tale croce eretta da diverse località a ridosso dei monti Sibillini ma ieri, partendo dal Santuario di Macereto, a me ed ad un mio compagno di escursione, ci è mancato fin dai primi passi il riferimento della meta da raggiungere. Solo sulla vecchia indispensabile cartina dei sentieri era indicato il monte Croce di Monte Rotondo e la presenza dell’omonima grande croce a 1926 metri sul livello del mare. Siamo saliti fin sulla strada del Fargno, abbiamo preso l’ultimo tratto del sentiero dalla Forcella tra il monte Rotondo e la nostra meta, ma ancora la croce non era visibile. Arrivati alla vetta con la cartina dei sentieri ancora in mano, vista la mancanza del GPS, ci siamo trovati la croce sotto i nostri piedi, schiantata sul versante sud della montagna, completamente tagliata alla base.
Ipotizzo che la croce sia caduta da meno di un anno, probabilmente a causa delle intemperie, in particolare vento e neve, sicuramente l’ancoraggio alla base non era ormai in buono stato. Ora la croce, alta più di quattro metri e molto pesante, si trova sul versante sud, sopra la strada del Fargno, e in linea d’aria, sopra la frazione di Casali di Ussita. E’ rimasto qualche cavo legato alla croce ma non sembra più ancorato bene al terreno. Vista la mole e la struttura, non dovrebbe muoversi, ma considerando la pioggia e il peso della neve e del ghiaccio che dovrà sopportare, penso che dovrebbe almeno essere messa in sicurezza, se non si riuscisse a toglierla o ripristinarla, per non aprire il dibattito sulle tante strutture ormai abbandonate e fatiscenti che si trovano sui monti Sibillini. Comunque il pericolo maggiore deriva dal fatto che sul versante dove ormai giace la croce, passa la strada del Fargno, già molto frequantata in questi giorni da gente a piedi, in mountain-bike, in moto ed in auto, oltre al pericolo ancora maggiore dell’abitato di Casali di Ussita, 900 metri più sotto.
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Speriamo, che NON sia l’occasione propizia, per gli “scellerati” cultori e sostenitori dei riti satanici, che “vagano” sui Monti Sibillini, lasciando tracce del cavolo delle messe nere!!
Andrebbe messe una nuova croce esteticamente migliore. Vedi Medjugorje.
Assurdo che non se ne siano accorte le autorità competenti.La croce é da mettere SUBITO in sicurezza,e, eventualmente,si potrà pensare di ripristinarla…
Qui all’ apparenza sono stati ruggine e vento, al Vettore la vela di ghiccio e il vento stanno storcendo la struttura (andateci in inverno e capirere)…alla natura questi manufatti proprio non piacciono.
Oltre la messa in sicurezza della croce in questione (per evitare altri danni provocati dalla religione), procederei con la de-crocifissione delle vette.
La popolazione della frazione di Casali, che aveva installato la croce, venuta a conoscenza della caduta della stessa sta provvedendo a sostituire le parti danneggiate per poi rimetterla in piedi nei prossimi mesi estivi. Vista la mole del lavoro e la scarsità dei mezzi, si accettano volentieri eventuali aiuti.