Il vice presidente Mirko Sirolesi, il presidente Maria Francesca Tardella, il responsabile amministrativo Francesco Launo e il direttore sportivo Claudio Cicchi
di Filippo Ciccarelli
(foto servizio di Guido Picchio e Lucrezia Benfatto)
C’era (quasi) tutta la Maceratese a salutare la città, prima del rompete le righe, e anche tanto pubblico per salutare i ragazzi che hanno riportato la serie D in città dopo 3 anni di permanenza in Eccellenza. Grandi e bambini hanno potuto conoscere meglio i giocatori biancorossi, presentati uno ad uno dal collega Andrea Busiello, che ha anche rivelato più di un retroscena curioso e simpatico dello spogliatoio. I tifosi hanno dunque assistito al match amichevole concluso tra squadre miste, prima di pasteggiare con vino, panini con la porchetta e con una torta a tema preparata dal forno Valentini. E poteva essere una festa di sport anche in campo, se non fosse stato per il direttore di gara, il signor Piangiarelli della sezione di Macerata, che ha preso un clamoroso abbaglio nel momento decisivo della partita, condizionando il resto del match.
A pochi minuti dalla fine del primo tempo e sul punteggio di 2-1 per la squadra allenata da Pietro Vecchioni (i blu), Moreno Morbiducci finisce a terra simulando una botta in testa presa a seguito di un contrasto di gioco. La punizione battuta da questo giocatore classe ’61 – complice una barriera poco reattiva nell’opporsi alla conclusione – finisce in fondo al sacco e i blu aumentano ulteriormente il vantaggio. Morbiducci segnerà poi il 3-1, segnando la doppietta che lo consacrerà come capocannoniere della manifestazione; la Maceratese potrebbe fare un pensierino su questo attaccante che farà certamente comodo in serie D.
Il match ha preso una piega difficile per i rosa, e a poco è servito l’ingresso in campo del loro mister, Guido Di Fabio, autore di una pregevole prestazione sul centro-destra e dell’assist su punizione per il secondo gol della sua squadra. La cronaca: la partita si è aperta con Carfagna che ha perso l’imbattibilità sui calci di rigore ad opera del presidente Tardella (i maligni dicono che la prima tifosa biancorossa abbia incentivato il numero uno a non sforzarsi troppo previa consegna di un assegno) subito prima del calcio d’inizio.
Lo stesso Carfagna ha però avuto di rifarsi durante il match, segnando un gran gol di potenza e precisione per cui ha ricevuto i complimenti anche dai giocatori rosa, suoi avversari. Dall’altra parte Massetti si è improvvisato portiere, parando il cucchiaio di Roberta Giudici, attaccante della squadra rosa, che poi dichiarerà di “aver calciato piano per non fargli troppo male”. Tifosi e giocatori si sono affrontati in un clima di festa, anche se la vera svolta (in negativo) per i rosa è arrivata in seguito alla incomprensibile decisione di mister Di Fabio, che sull’1-1 ha sostituito il sottoscritto, impegnato da esterno basso di destra. Il risultato finale non lascia dubbi; i rosa sono crollati dietro e hanno finito per perdere 5-2. Il parziale sarebbe potuto essere meno pesante se il dottor Francesco Launo non avesse mancato una rete facile facile a metà della ripresa.
Il pallone, calciato dall’interno dell’area di rigore, è finito a lato e il direttore amministrativo della Maceratese nel post gara ammette il rammarico: “Non so proprio come ho fatto a sbagliare, era più difficile mandarla fuori che segnare”. Voci di corridoio dicono che il presidente Maria Francesca Tardella abbia anche comminato una squalifica di 3 giornate allo stesso Launo per essersi presentato con maglia e giacchetto della Juventus, società evidentemente indigesta per l’interista Mariella, che mal sopporta la vista dei colori bianconeri. Sul fronte opposto, evidente la soddisfazione del vicepresidente Mirko Sirolesi, in forza ai blu, che ha giocato una partita attenta in difesa senza disdegnare qualche discesa in avanti: compito reso più difficile nel secondo tempo, visto il mismatch con mister Di Fabio.
Durante e dopo la partita, a cui hanno assistito molte vecchie glorie della Maceratese degli anni ’60 e ’70, sono state spese parole importanti anche da Alferio Canesin, assessore allo sport, che ha detto di non avere particolari preoccupazioni per il campionato del prossimo anno: “Ci saranno match importanti all’Helvia Recina, e penso che i tifosi ospiti potranno assistere senza problemi nell’impianto cittadino”. Parole importanti, tanto più che il numero di derby tra marchigiani potrebbe essere davvero altissimo – tutto dipenderà da come saranno composti i gironi – ma è chiaro che la città pregusti il sapore di sfide contro squadre, tra le altre, come Ancona, Civitanovese, Recanatese, Sambenedettese e Vis Pesaro.
Per chiudere il resoconto semiserio di un lungo pomeriggio di festa, non possiamo che fare i complimenti alla società per il sintetico di Collevario. La struttura, punto di forza per il settore giovanile biancorosso, ha destato un’ottima impressione e sarà fondamentale per permettere alla società di programmare il futuro, qualcosa che alla Macerata calcistica manca davvero da troppo tempo.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Appoggio in pieno l’idea del festeggiamento di ieri da parte della Presidentessa, anche per cercare di dare una “svegliata” alla città, sicuramente se non ci fosse stata lei, neanche avremmo avuto il piacere di rivedere e salutare tutti!
Peccato per le poche presenze, ma lo sappiamo noi maceratesi siamo fatti così : ci lamentiamo che non c’è mai niente, poi quando si organizza qualcosa snobbiamo tutto…..
Complimenti a tutti gli organizzatori.
Quanto (poco) tempo c’è voluto per realizzare il campo in sintetico?? E quanto invece stiamo aspettando le altre strutture, dalle piscine al campo da hockey a uno spazio per il rugby? Complimenti alla Maceratese che ha dimostrato di sapere fare le cose e portarle a termine quando se le mette in testa!!
Mariella assessore allo sport!