di Filippo Ciccarelli
C’è una marea nera che avanza a chiazze su tutto il territorio provinciale, e ricopre colline, valichi, campi una volta coltivati. E’ quella dei pannelli fotovoltaici, che si sono insinuati pian piano nelle pieghe di un elefantiaco ed ingarbugliato sistema normativo, che rimbalza dalle direttive europee alle leggi statali, fino ai regolamenti delle Regioni, sempre più autonome per quel che riguarda la legislazione sull’urbanistica ed il profilo del territorio.
E’ accaduto così che in provincia di Macerata spuntassero, dal 2008, 63 impianti fotovoltaici che occupano una superficie complessiva di 141 ettari, tutti coperti da specchi neri e lucidi, una quantità equivalente a circa 200 campi da calcio. Questo dato, già grande se inserito nel contesto di una popolazione che tocca i 325.000 abitanti, è destinato a crescere: la Provincia ha infatti autorizzato 15 impianti che faranno lievitare il numero complessivo ad 88.
Per questo motivo l’Amministrazione guidata da Antonio Pettinari ha pensato di porre un freno, ed è andata a definire nel Piano territoriale di coordinamento (Ptc) delle aree agricole e paesaggistiche non idonee alla posa del fotovoltaico, con una delibera assunta dalla Giunta e che sarà presentata al prossimo Consiglio provinciale.
Da sinistra: l'assessore Alessandro Biagiola, il presidente Antonio Pettinari ed il dirigente Alberto Gigli
“I beni del creato sono preziosi, ed abbiamo il dovere di utilizzarli al meglio, ma anche di mantenerli integri per i nostri figli e nipoti” esordisce Pettinari “il solare è un’opportunità straordinaria in un Paese come l’Italia, ma purtroppo l’utilizzo di questa fonte, a nostro modo di vedere, non è stata assolutamente coerente. Sono stati utilizzati tanti terreni agricoli per mettere i pannelli fotovoltaici, ma la loro destinazione deve rimanere quella della coltivazione, per preservare tanto il patrimonio agroalimentare”.
Il Presidente sottolinea poi la peculiarità del territorio maceratese: “Abbiamo la fortuna di vivere in un contesto che ha pochissimi eguali in tutta Italia: la nostra provincia non ha un singolo appezzamento rimasto incolto, prende i colori dei campi a seconda delle stagioni, è un bellissimo giardino e vogliamo mantenere la situazione così com’è”.
La soluzione, per Antonio Pettinari, è quella di potenziare il fotovoltaico nelle aree dove questo si integra senza recare danno all’ambiente, cioè in quelle industriali, commerciali ed artigianali. “Ci siamo presi il nostro tempo per preparare una delibera che non possa essere contestata da chi ha interessi nel settore” conclude Pettinari “senza prendere provvedimenti spot privi però di efficacia pratica”. Alessandro Biagiola, assessore provinciale all’ambiente, punta l’attenzione sul ruolo degli incentivi: “Ormai quelli previsti dall’attuale normativa premiano il fotovoltaico integrativo rispetto a quello a terra, meno remunerativo. Stanno arrivando richieste per costruire serre fotovoltaiche, ma saremo molto vigili. Se la copertura fosse totale, è chiaro che non si potrebbe coltivare nulla all’interno di queste serre; chi pensa di aggirare la legge si sbaglia”.
A spiegare in concreto le novità è il dirigente dell’urbanistica, Alberto Gigli: “L’impianto della legislazione sull’energia poggia sulla norma statale 387 del 2003, dove il fotovoltaico può effettivamente essere posto essere in automatico nelle zone agricole, ma con alcune limitazioni che corrispondono ad esempio la biodiversità ed il paesaggio. La legislazione è materia anche degli enti regionali, e le Marche avevano predisposto già nel 1999 il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) con le rispettive zone di vincolo e tutela. Ma, visto che l’energia è considerata un’esigenza primaria per lo stato, il PPR poteva essere facilmente bypassato, interpretando la legge che effettivamente consentiva di installare il fotovoltaico anche nelle zone agricole. Successivamente la Regione ha emesso delle linee guida in cui spiega come debba essere interpretato il PPR. Noi non ci siamo inventati niente” prosegue Gigli “abbiamo semplicemente integrato questo piano con riferimento alla provincia di Macerata. Abbiamo aggiunto alcune aree non idonee all’installazione di pannelli, come i varchi fluviali, i corsi d’acqua, gli affacci costieri, i versanti, ed altri ancora”.
Ma le novità non finiscono qui: per quelle aree agricole che hanno altri vincoli previsti dal Ptc, non basterà più la relazione di un tecnico che ritenga superate le prescrizioni del Ptc per permettere la costruzioni del fotovoltaico a terra. “Con questa delibera” conclude Gigli “viene coinvolto anche un organo come il Consiglio comunale, che avrà la responsabilità di dichiarare se la costruzione di un nuovo impianto rispetterà la congruità della nuova struttura costruita all’interno del territorio comunale. In poche parole, il Comune potrà dichiarare che è possibile mantenere il fotovoltaico con l’indirizzo del Ptc seguendo alcuni criteri di mitigazione, ma si assume la responsabilità di certificare la conformità e la congruità”.
Ecco la classifica del consumo di suolo per l’utilizzo di fotovoltaico a terra su zona agricola: a Treia i pannelli coprono quasi 55 ettari, e rappresentano il 39% del totale provinciale.
Tra Pollenza e Tolentino c’è un impianto di 8 MwP, ma la sede legale dell’azienda è a Tolentino.
Comune | n.Impianti Autorizzati dalla Provincia dal 2008 al 2012 | Potenza MwP | n. Impianti realizzati | potenza impianti realizzati MwP | Superficie occupata impianti realizzatiHa |
Camerino | 3 | 0,891 | 1 | 0,099640 | 0,15 |
Castelraimondo | 4 | 2,9431 | 3 | 2,7433 | 4,11 |
Cessapalombo | 1 | 2,9124 | 1 | 2,9124 | 4,37 |
Cingoli | 6 | 11,3909 | 1 | 0,9369 | 1,41 |
Corridonia | 4 | 8,6117 | 3 | 7,7350 | 11,60 |
Fiastra | 2 | 1,5240 | 1 | 0,9990 | 1,50 |
Fiordimonte | 1 | 1,0000 | 1 | 1,0000 | 1,5 |
Loro Piceno | 3 | 4,3078 | 2 | 1,9278 | 2,89 |
Macerata | 5 | 3,4152 | 5 | 3,4152 | 5,12 |
Matelica | 2 | 2,2806 | 1 | 0,9936 | 1,49 |
Montefano | 1 | 0,8210 | 0 | 0,0000 | 0 |
Montelupone | 4 | 3,1722 | 4 | 3,1722 | 4,76 |
Monte San Giusto | 1 | 5,3600 | 1 | 5,3600 | 8,04 |
Morrovalle | 4 | 3,9760 | 3 | 2,5940 | 3,89 |
Petriolo | 3 | 3,0186 | 2 | 1,0922 | 1,64 |
Pievebovigliana | 1 | 0,1000 | 0 | 0,0000 | 0,00 |
Pievetorina | 1 | 0,1000 | 1 | 0,1000 | 0,15 |
Pollenza | 1 | 0,6500 | 1 | 0,6500 | 0,98 |
Potenza Picena | 4 | 3,4328 | 3 | 2,4339 | 3,65 |
Recanati | 5 | 1,3394 | 2 | 1,4984 | 2,25 |
San Severino M. | 11 | 8,9681 | 8 | 6,5039 | 9,76 |
Sant’Angelo in Pontano | 1 | 0,7728 | 0 | 0,0000 | 0,00 |
Sarnano | 1 | 0,099820 | 1 | 0,099820 | 0,15 |
Serrapetrona | 1 | 0,9968 | 1 | 0,9968 | 1,50 |
Serravalle del Chienti | 1 | 0,0562 | 1 | 0,0562 | 0,08 |
Tolentino(*) | 3 | 10,7457 | 2 | 10,265700 | 15,40 |
Treia | 14 | 36,4137 | 14 | 36,4137 | 54,62 |
Totale | 88 | 119,2997 | 63 | 93,9996 | 141,00 |
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ve ne siete accorti troppo tardi!!! intanto hanno rovinato le colline marchigiane
Povera Treia:Dolores Prato aveva scritto:”Giù la piazza non c’è nessuno”….di quegli orrendi pannelli solari ma fuori ce ne sono ben 14 impianti a coprire le splendide colline.Ma non si potrebbero piazzare sui tetti degli edifici o su capannoni! E’ proprio necessario massacrare così il territorio???Non c’è un’alternativa decorosa????
A Treia, viste le idee poco chiare degli amministratori in tema di ambiente stando ai fatti e ai modi di deliberare della giunta esposti nelle puntate precedenti https://www.cronachemaceratesi.it/2012/05/02/tutto-esaurito-per-la-magnalonga-di-treia/188882/, evidentemente l’eccessiva autorizzazione di impianti fotovoltaici a treia è forse stata falzata da suggerimenti politici che dalle vane speranze degli amministratori che sono stati incantati dalle facili entrate a titolo di indennizzo , i quali al loro volta hanno millantando la realizzazione di campi da calcio, palestre e campi di calcetto e quantaltro per far digerire alla cittadinanza questi laghetti elettronici . Un sacco di parole e promesse non mantenute , a quanto pare dalla cittadinanza inferocita e dagli stessi amministratori ( quelli che evidentemente contano di meno ) che ora sono con la coda tra le gambe .
In fondo la giunta di treia , logorata dai numerosi personalismi interni , è come il laboratorio marche definito da capponi cioè l’ inciucio con chiunque per (mantenere ) una poltrona .
In merito ai contenuti dell’articolo voglio ricordare che un anno fa il PD treiese ( ammesso che esistesse , allora come oggi )tuonava all’indirizzo di uno dei Candidati presidenti della provincia sulla materia di mega impianti fotovoltaici https://www.cronachemaceratesi.it/2011/05/06/fotovoltaico-il-pd-di-treia-contesta-capponi/66316/
Il PD treiese è rimasto sconcertato dall’affermazione del candidato presidente Franco Capponi (di Treia), quando nel faccia a faccia fra i candidati presidenti prganizzato proprio da Cronache Maceratesi il 18 aprile, presso l’ITC Gentili di Macerata, su precisa domanda su che cosa pensava del fotovoltaico in terreni agricoli, ha risposto che lui era stato sempre contrario e che sarà sempre contrario ai mega impianti.
A tale risposta molti hanno arricciato il naso e il PD di Treia per primo. Una risposta da campagna elettorale, molto lontana dalla realtà. Chi era presidente della Provincia nell’anno in cui Macerata ha battuto il record italiano per il rilascio di autorizzazioni per grandi impianti a terra e proprio Treia per tale scempio primeggiava in Provincia? Il PD è dell’avviso che chi era davvero contrario al fotovoltaico in terreni agricoli ed era presidente dell’ente che rilasciava le autorizzazioni, avrebbe dovuto dirlo pubblicamente in qualche occasione (non è mai accaduto) e mettere in evidenza le proprie idee con qualche manifestazione concreta. Ma questo nel caso di Capponi non è successo! Un presidente contrario al fotovoltaico selvaggio avrebbe dovuto evitare di rispondere, ai cittadini che protestavano per il deturpamento delle aree vicine alle abitazioni, che in fondo i laghi neri erano anche accettabili e che col tempo ci si abituava ad averli vicini. E’ accaduto anche questo! Documentabile!
sul resto del carlino del 6/5/2011 , in piena trance elettorale pidiellina , lo stesso candidato alla presidenza della provincia rispondeva alle accuse del PD treiese :
Il PD di treia dimostra l’assoluta ignoranza sia rispetto alla normativa che agli impianti realizzati.
Quanto a Treia le autorizzazioni rilasciate sono 12 (e non 20) per una potenza di 33 megawatt (e non 42), di cui 10 megawatt riguardano l’impianto di Chiesanuova. Non risponde a verità nemmeno il fatto che la provincia “abbia abbattuto il record italiano per il rilascio delle autorizzazioni”: infatti a livello provinciale i contributi più elevati in termini di potenza appartengono alle provincie di Lecce , Brindisi ,Ravenna, cuneo e Bolazano . In tema di autorizzazioni poi bisogna specificare che la provincia esegue solamente le procedure dettate dalla Regione. Quindi il pd si dovrebbe guardare l’ombelico perche la mancanza di una legge regionale, arrivata solo nell’autunno scorso, ha consentito la massima libertà. Che il sottoscritto pensasse che grandi superfici potessero causare notevoli impatti ambientali lo dimostra il fatto che la provincia ha approvato le linee guida per cercare di limitare le dimensioni degli impianti .
E’ seguita poi, sempre sulla stampa il 11/5/11 , una risposta dell’assessore regionale donati che rimproverava il governo berlusconi pdl che ha tardato a emanare delle linee guida per fotovoltaico e paesaggio . “ Questo fino al 2010, quando il governo ha finalmente emanato le linee guida tanto attese e la Regione Marche è stata la prima ad adottarle “ . L’articolo chiudeva anche con un mezzo rimprovero per l’utilizzo di dati “palesemente disomogenei “ e con l’invito a notare che “ a bolzano i record li hanno ottenuti non occupando i campi come accaduto a treia bensi su aree urbanizzate tutelando il paesaggio ”
Non so se poi ci sono stati altri seguiti , me ne scuso in tal caso . comunque è chiara la grossa cantonata presa dal PD ma non è ancora chiara l’ambigua posizione di Capponi in merito ai mega impianti fotovoltaici , compresi quelli della terra natale .
L’ultima novità che ci ha dato CM (perché dal comune non si sa mai nulla fino a una settimana prima se va bene ) nell’articolo sulla green economy è che a Treia si svolgerà un convegno di 3 giorni verso fine luglio dal titolo “La bellezza è ecologica – cultura e green economy contro la crisi “ organizzato da Symbola , fondazione presieduta dall’ ambientalista Ermete Realacci “ con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di sviluppo orientato alla qualità in cui si fondono tradizione, territorio, ma anche innovazione tecnologica, ricerca, design. In una sola parola, la soft economy: un’economia della qualità in grado di coniugare competitività e valorizzazione del capitale umano, crescita economica e rispetto dell’ambiente e dei diritti umani, produttività e coesione sociale.
Symbola è un movimento culturale la cui originalità sta nel mettere in rete soggetti diversi fra loro: personalità del mondo economico e imprenditoriale, della cittadinanza attiva, delle realtà territoriali ed istituzionali, del mondo della cultura. E’ la lobby delle qualità italiane che parla alla politica, all’economia e alle istituzioni per indirizzare lo sviluppo del Paese verso la qualità e la sostenibilità. “ (si legge sul sito )
è proprio curioso il titolo se si pensa che questa green economy a Treia ha portato proprio a una diminuzione della bellezza del proprio territorio (basta affacciarsi dalla palaustraa o a percorrere strade di campagna quali s.m piana, camporota , piangiano ecc ) . cose già dette nelle scorse puntate . speriamo almeno che tal evento non sia l’ ennesimo festival dell’ aria fritta (cit. Cerasi ) .
Il vero problema di questa presunta greeneconomi è che fino adesso ha visto solo la speculazione degli imprenditori del pannello del fotovoltaico ai danni dello stato (incentivi ) e ai danni dei cittadini (che pagano gli incentivi con gli aumenti delle bollette della luce ) -ciò spiega la corsa contro il tempo per ultimare gli impianti – mentre l’effettiva produzione energetica è costretta ad essere dispersa in quanto le linee elettrice della rete non sono ancora pronte per la distribuzione .
Cara e stimatissima -Eliana –
Domando –
Ma secondo lei la Provincia che mette un freno al fotovoltaico
selvaggio – non le da la stessa sensazione
che da il leggere sui pacchetti di sigarette la frase
” il fumo nuoce gravemente alla salute “. ????
In parole povere – forse quelle che avrebbe detto chi
non aveva peli sulla lingua –
Na pijata per c…o ????
grazie alla giunta provinciale per la sensibilità dimostrata, peccato però che come spesso succede, si chiude la stalla quando i buoi sono scappati…….
Come mai che solo Treia ne ha 14…? Prima fanno fare il danno alle campagne e poi ci ripensano…!!! Di chi è la colpa e… cosa c’è sotto ?
Le Vostre bellissime colline deturpate da bagliori e specchi,mah ricordavo spendidi paesaggi al mattino presto da Treia o Pollenza e il povero Pitino ,che bellezze.la scorsa estate bagliori e saette di luci,che brutture.Dietro il Potenza un impianto,ma le zone di rispetto dalle esondazioni dove sono finite?Treia Campione d’Italia e medaglia d’oro per il fotovoltaico provinciale,i ns poveri vecchi che pulivano sotto le querce,tagliavano i canneti,arginavano i canali,rafforzavano l’argine del Potenza,se tornassero quante ne avrebbero dette.Basta costruire,basta rovinare colline valli aiutiamo i custodi del territorio,basta con coloro che approfittano della fame di energia per i loro comodi.A Pettinari direi OK ADESSO BASTA LASCIATE LE NOSTRE CAMPAGNE IN PACE E NEL VERDE ,ABITATE E SEMPRE ACCOGLIENTI CON SERVIZI ADEGUATI E TROVEREMO L’ORO CON IL TURISMO.PETTINARI il futuro e’
VERDE .
Giunta: ERA ORA!!… anzi……!!!
Le colline all’agricoltura? Bene…..
Il pomodoro,viene dalla Cina.
Le fragole dalla Spagna.
I fagiolini dall’ Egitto.
Il grano dal Canada.
Il latte dalla Germania.
i kiwi Australia.
Gli asparagi dall’America.
Fanno bene se coltivano i pannelli solari.
E’ proprio vero chiudiamo la stalla quando i buoi sono usciti. Treia con le ultime amministrazioni ha conquistato l’ultimo posto tra i comuni provinciali per inerzia. Incapacità e inefficienza.
Oggi alla luce dei dati presentati dalla provincia è il primo comune per investimento su fotovoltaico a terra. Complimenti.
Questo succede quando si mescolano interessi di pochi la furbizia di qualche piccolo politico e l’incapacità di chi deve gestire il proprio territorio.
Anziché favorire il fotovoltaico sui capannoni industriali sui tetti degli edifici pubblici di non interesse storico/paesaggistico è stato rovinato, come meglio descritto da chi mi ha preceduto, il nostro territorio/ paesaggio agricolo. Giuda vendette nostro signore per pochi denari.
Le aziende locali che hanno saggiamente sostituito i tetti dei capannoni con moderni sistemi che prevedono anche il fotovoltaico sono costrette a disperdere l’energia prodotta nell’aria anche con grosse spese.
I proprietari dei fondi affittati pensando di avere un ricavo immediato; lasceranno, invece, agli eredi il debito per lo smantellamento di questi impiantì che fra ventenni saranno obsoleti e sicuramente superati dalla nuova tecnologia.
Il comune di Treia con i quattro soldi incassati ha depolverizzato alcune strade (per qualcuno nemmeno quelle giuste) strade che fra due anni torneranno con le stesse ataviche e perenni buche.
I tanto desiderati campetti sportivi per i giovani non si faranno mai. Ricordo che l’unico realizzato si trova a San Lorenzo di Treia scarsamente utilizzato.
Domani a Treia transiterà il giro d’Italia una scelta casuale non provocata dall’amministrazione che forse è stata l’ultima a saperlo ne tantomeno da qualche piccolo politico che vuol far credere chi sa cosa; è stata invece una scelta dell’organizzazione nazionale: ebbene Treia come accoglie questo evento con la chiusura maldestra delle eterne buche presenti sulle strade comunali.
La LUBE Volley è campione d’Italia: l’ Amministrazione treiese ha festeggiato con quattro bandiere: non meritavano i nostri campioni un manifesto di ringraziamento? Spesa massima € 100,00
Io invito i cittadini a partecipare ai nostri consigli comunali per farli rendere conto dell’incultura amministrativa che regna sia nella maggioranza che nella minoranza. Speriamo che le prossime amministrative i tanto decantati giovani diventino protagonisti a caccino a pedate coloro che ancora pensano di essere i padroni della trebbia
meglio tardi che mai….ahahhahaha
Legambiente che dice? A Passo Treja, lungo fiume Potenza, una ventina d’anni fa venne installata anche una turbina idraulica.
Pressapochismo,, sciatteria e inettitudine albergano sempre più spesso nei comuni . Molti amministratori non sarebbero nemmeno capaci di amministrare il proprio condominio, altro che i comuni..spesso ridotti a “navi senza nocchiero in gran tempesta”. Tra due anni si voterà: si faccia pulizia!
La delibera della Provincia della Provincia di Macerata e’ come dice GIGLI: ” Noi non ci siamo inventati niente” prosegue Gigli “abbiamo semplicemente integrato questo piano con riferimento alla provincia di Macerata. Abbiamo aggiunto alcune aree non idonee all’installazione di pannelli, come i varchi fluviali, i corsi d’acqua, gli affacci costieri, i versanti, ed altri ancora” insomma un atto dovuto in base al regolamento emanato nel 2011 dalla Regione e Macerata e’ una delle ultime Province Marchigiane ad adottare una delibera che trasferisce su mappa le prescrizioni della Regione Marche.
L’unico regolamento innovativo l’avevamo approvato nel 2009, solo dopo tre mesi dal nostro insediamento in Provincia, ma mancava la delega Legislativa e quindi non aveva la forza di impedire l’installazione fotovoltaica a terra…erano linee guida sulle dimensioni degli impianti, sulla mitigaziione, sul rispetto della maglia poderale e che molti proponenti hanno rispettato in questa provincia. Come sempre accade le raccomandazioni non tutti le apprezzano ed aalcuni non hanno tenuto conto dei nostri suggerimenti. Agli eroi del travestimento, Emiliano Fratini e Mario Pierini voglio precisare, soprattutto rispondendo alle loro allusioni meschine, che tutti gli impianti della Provincia di Macerata sono stati autorizzati legittimamente e che i tecnici della Provincia sono seri e preparati e hanno fatto rispettare alla lettera le prescrizioni contenute nei Decreti Nazionali e nelle Leggi regionali. Non c’e’ la possibilità per il Presidente o l’assessore di bloccare nulla e nemmeno partecipare alle conferenze di servizio. Ricordo anche che il regolamento ora approvato e fuori tempo massimo in quanto il 5° conto energia già esclude praticamente , attraverso il sostanziale azzeramento dell’incentivo tale possibilità. Nel 2010, nel 2011 e fino ad oggi invece, se si voleva, qualcosa si poteva fare dato che e’ passato quasi un anno. Il fotovoltaico a terra e sui tetti e’ una delle strategie europee per raggiungere gli obiettivi fissati da Europa 2020 ( 17 % entro il 2020) per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili e tutta la materia e’ regolata da Direttiee UE, Leggi e decreti Nazionali, Leggi Regionali. Tutto il volume di investimenti cosi descritto, come l’eolico, le biomasse, l’idroelettrico, la geotermia vengono incluse nella cosiddetta Economia Verde o Green Economy. Treia ha diversi impianti fotovoltaici, alcuni ben fatti altri meno ma nessuno poteva ostacolarli, devo pero’ rammentare che Treia ha anche il record di impianti sui tetti, nonche’ fatto impianti su diversi edifici pubblici con la formula dello scambio sul posto. Non ho mai ricevuto pressioni o chiesto a qualcuno di non applicare le leggi e per questo sono molto sereno……anzi devo dire che ricordo una sola volta ho avuto una raccomandazione per far accelerare una pratica e proprio dall’allora assessore Pettinari….era una pratica di 8 ettari, molto vicina a Treia ed il proponente era un suo amico dell’UDC… Se conoscessi i vostri veri nomi potrei farvi vedere anche gli sms che ricevetti dal proponente e dagli altri….. La pratica venne pero’ stoppata perche parzialmente era in area di rispetto fluviale, la ditta rifece il progetto e l’impianto e’ oggi molto visibile!!!
Un Consiglio: se si e’ giovani e capaci non ci si puo’ nascondere dietro dei finti nomi, bisogna lottare per le proprie idee ( se si hanno idee), confrontarsi, veder che si sono raggiunti degli obiettivi attuando le proprie teorie e non tirare il sasso e nascondersi la mano o la generazione che verrà sarà peggiore di quella che criticate o altrimenti si e’ ???……..si e’ ……………..??? (la risposta datevela da solI)
ALL’AMICO FIORE NEI CAMPI :personalmente vorrei mangiare prodotti fatti in Italia,se vicino casa anche meglio.Per il prodotto estero,nessun problema alla vendita ma controlli sul prodotto e sulla loro etichetta(pesticidi e personale).I fagiolini verdi della Coop che vengono dall’Africa in aereo io non li compro soprattutto fuori stagione.Il grano dal canada,Kazakistane altri siamo quasi costretti visto il poco grano duro italiano e di scarsa qualita’.Per il latte le vecchie politiche agricole ci hanno massacrato,ma mandavamo in Europa degli anziani quando i Francesi mandavano i giovani delle cooperative.Il Capponi potrebbe parlare di questo e spiegare a tutti anche coloro che non votano il suo partito il perche’l’agricoltura e il ns mangiare e’ messo male.Fotovoltaico energia green potrebbero servire per aumentare il reddito degli agricoltori,e i tetti non il terreno coltivabile avrebbero una doppia funzione.
Dott. Capponi in questa Italia le colpe sono sempre degli altri le poche cose fatte bene invece di chi se le appropria, Comunque nessuno insinua nulla e tantomeno in modo meschino.
Nessuno ha affermato l’incapacità dei tecnici della provincia che io personalmente nemmeno conosco.
Io mi sono attenuto ai fatti. Treia è senza dubbio il primo comune della provincia di macerata con maggior superficie agricola investita in fotovoltaico
gli investimenti sono stati fatti quando Lei era presidente della Provincia nonché supervisore, come risulta tutt’ora dell’amministrazione comunale di Treia.
Anche Lei ha realizzato un discreto impianto a S. Maria In Piana in un bellissimo versante.
Non mi pare che Treia nel proprio piano regolatore abbia previsto integrazioni o suggerimenti par la realizzazione del fotovoltaico sui nuovi capannoni. Né tantomeno si è prodigata a divulgare la cultura di tale installazione.
L’amministrazione attuale ha realizzato il fotovoltaico sul tetto della nuova ala del cimitero aggiungendo una bruttura su un’altra bruttura; mente sembrava più logico realizzare l’impianto sul tetto delle scuole del capoluogo e di passo Treia e su altri edifici pubblici non a valenza storica , approfittando di migliorare, altresì la struttura del tetto dal punto di vista del risparmio energetico ottenendo contemporaneamente altri vantaggi ( la spesa dell’energia elettrica per i cimitero è poca cosa ed è ripagata dalle rispettive tariffe. I tetti delle scuole hanno una superficie del tetto nettamente superiore e il costo elevato dell’energia elettrica è a totale carico del comune).
Altri comuni della provincia ne hanno realizzati pochissimi. Questi sono fatti no meschine insinuazioni.
cordialmente
Mr. Capponi, ma è possibile che tutto il bene in terra sia avvenuto con la sua presidenza in un solo anno di governo ? La smetta di utilizzare ogni questione per sostenere l’impossibile. Capisco che le roda il fatto di non essere più il Presidente della Provincia, ma non esageri. Interiorizzi la caduta dalla poltrona e guardi oltre, altrimenti le servirà uno psicologo a tempo pieno. Ogni volta che la leggo il concetto “quando c’ero io…..” emerge sempre ed è proprio fastidioso, mi creda.
@zibibbo
Nelle cose vale sempre il confronto…anche se avessimo fatto poco..non e’ mai confrontabile con il nulla dei suoi amici al governo oggi. Ora potra’ leggere le delibere…sono on-line …di quanto fatto da noi in un anno con quello fatto dai suoi amici. Personalmente non mi esporrei nei commenti neanche in forma anonima!!
Quanto allo psicologo penso che gia’ firmarsi in quel modo dovrebbe farla riflettere!!!
E’ possibile confrontarsi con calma,senza agitarsi?.Quello che ormai e’ fatto e’ fatto ,miglioriamo il futuro.
perchè il signor Franco Capponi si è arrabbiato cosi tanto???? perchè ha detto : “Quanto allo psicologo penso che gia’ firmarsi in quel modo dovrebbe farla riflettere”,uno che si firma zibibbo è matto???? non lo so,io penso solo che la gente di treia,veda sotto ai propri occhi,che il territorio è pieno di fotovoltaico e come mai c’è ne sono cosi tanti solo a treia(c’è ne sono anche in altri comuni capiamoci)……come mai???? come mai???? chi ha firmato tutte le autorizzazioni??? chi era presidente della provincia????? e chi era perchè non ha sollevato questo problema???? tanti cari saluti e non vi arrabbiate la vita è breve e nessuno può comandare su nessuno!!!!