di Martina Brescia
«Dovrò dire ai miei di fare un’opposizione più forte» ha detto ieri sera Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, rivolgendosi al sindaco Romano Carancini nel corso del partecipato incontro che si è svolto all’Ostello Asilo Ricci di Macerata per presentare il suo libro “La prima politica è vivere”. Daniela Fabiani del Centro Nuova Cultura di Macerata che ha organizzato l’evento, ha introdotto l’incontro finalizzato a “riscoprire le ragioni della politica vera, una politica che sa dialogare e confrontarsi per il bene del Paese”. Il tema è molto attuale e può riguardare anche le riunioni del Consiglio Comunale, come sottolinea Marco Guzzini, consigliere comunale del Pdl: “La politica può diventare un luogo d’incontro, un luogo di dialogo con persone diverse e con idee diverse” e aggiunge “se ho stima dell’altro anche il modo di fare politica cambia, perché invece di attuare una politica di mera opposizione si può accogliere la ricchezza di chi hai davanti e, anche da una posizione di minoranza, si può rivestire un ruolo costruttivo avanzando proposte finalizzate al bene della città”. Il sindaco Romano Carancini si è trovato d’accordo con l’onorevole Lupi che “seppure su un altro fronte politico, stimo tantissimo perché è alla continua ricerca del dialogo”. Carancini ha inoltre consigliato la lettura di questo libro ai giovani, che oggi hanno una fortissima passione civile e possono trarre dall’esperienza di Lupi una spinta per attivarsi in politica attraverso il loro senso di protagonismo civile. Ha concluso dicendo “Il percorso di Lupi si avvicina molto al mio, entrambi abbiamo la passione e il desiderio di costruire qualcosa per il bene comune. C’è una sola cosa sulla quale non mi trovo per niente d’accordo con lui, sulla quale siamo profondamente diversi e non troveremo mai un punto d’incontro: lui è milanista e io juventino”.
Maurizio Lupi ha sottolineato l’importanza di “tornare al vero scopo della politica, ossia mettersi al servizio della comunità, perseguire il bene comune(…) dopo 17 anni di vita politica dove l’altro è il nemico. In questi anni si è costruito un bipolarismo cattivo, con una logica di questo genere, siamo tutti sconfitti, la politica per prima”. Il messaggio è quello di abbandonare le ormai abituali lotte politiche e instaurare un dialogo, una dialettica tra le forze in campo, che sia utile al bene comune, alla res publica. Maurizio Lupi invia questo messaggio non attraverso una retorica moralista, ma presentando quella che è stata la sua esperienza personale: il libro, infatti, “La prima politica è vivere” parla proprio della sua vita, del suo percorso di crescita politica e personale. Durante l’incontro l’onorevole ha toccato anche l’attualissimo tema del lavoro: “Monti nei giorni scorsi ha ironizzato dicendo che il posto fisso è monotono, ma in fondo ha detto una cosa vera perché al giorno d’oggi il lavoro non coincide con il posto fisso e noi non dobbiamo illudere i giovani che gli daremo il lavoro per legge perché commetteremmo un errore educativo”. “Nel 1983, io ero un ragazzo e, analogamente, il tasso di disoccupazione era al 9,9%, la disoccupazione giovanile al 32% e un giovane impiegava mediamente 22 mesi a trovare un impiego. Offerta e domanda non si incrociavano, e allora, due miei coetanei disoccupati hanno fatto in modo di far incontrare domanda e offerta e sono nati i centri di solidarietà”. Ricollegandosi alla battuta calcistica del sindaco Carancini, Lupi ha concluso con lo stesso finale del suo libro: “Se non c’è ironia, non c’è neanche umanità, e un po’ di ironia anche in politica dovrebbe esserci”.
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in questi ultimi tempi, la politica italiana ha dimostrato delle grandi lacune; litigi, scandali, corruzione, peculati e tanti altri fattori negativi. A mio parere (ripeto- a mio parere – per le persone più sensibili e dedite alla vita politica) leggere un libro incentrato sulla politica e per di più scritto da un politico, mi sembra proprio una cosa ….. inverosimile.
Se la politica fosse come e’ stata raccontata nei tre appassionati interventi, l’Italia sarebbe migliore.
Il contesto della serata ha dato la possibilità agli invitati di esprimersi liberamente facendo prevalere personalità e sensibilità.
Il giovane Consigliere Guzzini, in modo conciso e spigliato, ha dato una bella immagine della politica maceratese. Una bella serata che ha lasciato un segno del quale la nostra città ha veramente bisogno.