di Martina Brescia
Situazione del centro storico nel mirino dei consiglieri comunali di minoranza Fabio Massimo Conti, Francesca D’Alessandro e Fabrizio Nascimbeni. “Pedonalizzazione, parcheggio di rampa Zara e parcheggi in piazza della Libertà – ha detto Conti – sono il prodotto di un atteggiamento che appare schizofrenico da parte dell’Amministrazione comunale, che boccia proposte serie finalizzate al benessere di questa città e poi propone cambiamenti che da soli non danno alcun miglioramento. Prima di procedere alla creazione di nuovi parcheggi, quindi, bisognerebbe ottimizzare quelli già esistenti e renderli fruibili 24 ore su 24, tenere sempre aperti gli ascensori, aumentare i servizi di videosorveglianza e anche l’illuminazione che nel parcheggio Sferisterio, ad esempio, renderebbe meno pericoloso l’accesso”.
“Queste migliorie – aggiunge Nascimbeni “potrebbero essere finanziate con i proventi dei parcheggi a pagamento, che finiscono nelle tasche dell’APM”.
Francesca D’Alessandro, capogruppo di Macerata è nel cuore, non è contraria in linea di massima con le proposte dell’Amministrazione, purché siano attuate con criterio: “Sembra che la nostra Amministrazione sia contro le famiglie, lo dimostrerebbe la scarsa considerazione dei residenti per le questioni riguardo i parcheggi o la pedonalizzazione, e un campanello d’allarme sarebbe proprio l’imminente chiusura della scuola Montessori (leggi l’articolo), un caso che ha riportato alla luce il problema di spopolamento del centro storico e la difficoltà di raggiungere il cuore della città proprio per problemi di parcheggi e viabilità”.
“In un momento come questo – ha concluso Fabrizio Nascimbeni – mi rendo come sia difficile amministrare una città. Ma proprio per questo è importante farlo con la massima serietà, parlare per esempio in questi termini di pedonalizzare Corso Matteotti o il centro in generale senza dare indicazioni precise rischia di renderci tutti tifosi pro o contro l’Amministrazione senza poter capir bene la situazione. Dal Comune di Macerata ci si aspetterebbe una comunicazione più chiara e trasparente su queste ma anche su situazioni di grande importanza come quelle legate all’edilizia e ai rifiuti. Basta con le armi di distrazione di massa!”
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dopo Ballesi siamo passati a “Fabio Massimo è nel cuore”???
ottimo! effettivamente non si capisce quale sia il progetto che l’amministrazione ha per il centtro storico; a parte quello di renderlo ulteriormente inaccessibile e scomodo
L’Amministrazione non sembra avere un’idea di centro storico che vada aldilà delle panchine. Non un progetto per utilizzare appieno il Palazzo degli Studi e neanche una piccola idea per i palazzi di corso Matteotti: Rotelli, Silvestri (Banca d’Italia), Ferri o dei diamanti etc..
Cari ragazzi a Macerata si pensa solo all’Università, all’Accademia e ai soliti musei dove poter raccogliere le ceneri di un bel centro morto. Nessuno provvederà mai ad alimentare il fuoco per mantenere vivo il centro.
Il problema è lo spopolamento, esattissimo. Voglio proprio vedere quando se ne renderanno conto e cominceranno a prendere provvedimenti seri per favorire nuovamente la residenzialità, a cominciare dalla politica degli affitti – che tradotto significa, tanto per cominciare, un controllo a tappeto con sonore multe per tutti quelli che affittano a nero. E poi si può continuare a lungo con altre misure di intervento; che vadano, ovviamente, al di là delle panchine (peraltro bruttarelle anzichenò…).
Uno dei motivi dello spopolamento del Centro è stata la scelta (oramai iniziata una ventina di anni fa) di aver voluto trasformare moltissime “normali” abitazioni in alloggi per studenti, dove si è intervenuti ristrutturando il ristrutturabile e cioè dividendo salotti (1 salotto = 2 camere da letto), ricavando da un bagno due mezzi bagni, riuscendo perfino a rimpicciolire la cucina (1 cucina = 1 cucinino e 1 camera da letto singola) al fine di poter stipare, intruppare, spingere e incalzare dentro ogni casa, PIU’ STUDENTI POSSIBILI (spesso con affitti al nero, mascherati da finti contratti di comodato)….
….. 3 o 4 studenti, se non 5, per abitazione ristrutturata-pro-studenti valevano (spessissimo in nero) all’epoca oltre Lit. 1.200.000/1.400.000 al mese (e gli studenti dovevano poi pagarsi tutto: luce, condominio, riscaldamento, ecc.)
Alla fine degli anni ’80 c’era a Macerata (ed a Camerino) la “colonia” dei greci e poi frotte di studenti provenienti da Lecce, Bari, Taranto nonchè avevamo studenti “residenti” provenienti da Ascoli, Ancona, San Benedetto e addirittura da Civitanova e Porto Potenza Picena per non parlare di Recanati….
….A quei tempi gli studenti “stranieri” venvano, in pellegrinaggio, a Macerata ad inizio luglio per cercare una casa per l’anno accademico successivo (novembre).
Quindi il massacrare/ristrutturare le case del Centro (ma non solo Corso Cavour, Corso Cairoli, addirittura c’erano studenti pigiati a Santa Croce, nei Quartieri Marche/Manzoni) aveva avuto una sua motivazione logica in quanto c’era una fortissima richiesta….
…Poi i tempi sono cambiati e molti studenti “da fuori” hanno scelto altre Università (i corsi di Laurea e le “sedi staccate” negli ultimi anni si sono moltiplicate esponenzialmente) ed anche INTELLIGENTEMENTE l’Università di Macerata ci ha messo del suo distaccando corsi un pò per mezza Provincia (ed anche fuori, Fermo, Ascoli)
Per cui ci siamo ritrovati un Centro con un fottio di alloggi-pro-studenti VUOTI….
Ma un alloggio-pro-studente (miniappartamento) oggi necessita di una radicale ristrutturazione poichè il cucinino+ stanza da letto deve essere ritrasformato in cucina, 2 camere da letto in una sala, ecc, ecc…..
…. E perchè dovrei spendere per acquistare un appartamento vecchio e mal diviso e quindi rimetterlo a posto (e che comunque, essendo in un edificio vecchio, avrà più bisogno quasi costante di cure, interventi e manutenzione) quando quasi ALLO STESSO PREZZO posso acquistare il nuovo????
Quindi in Centro, dove è stato possibile, è solo cambiata la tipologia degli affittuari: non più vagonate di studenti ma famiglie di extracomunitari (anche se, rispetto a prima, numericamente gli studenti erano di più e con un più alto potere di spesa).
Ora la soluzione potrebbe essere quella di spingere l’acquisto di appartamenti per giovani coppie, ma ci sarebbe da praticare sconti sull’acquisto e sulle forti ristrutturazioni.
Ma c’è la volontà e il denaro per farlo????