Fiordomo dopo la tragedia di Recanati
“Non lasciateci in balìa dei delinquenti”

Il Sindaco chiede l'intervento del Governo e delle istituzioni. Il coordinamento Sel di Recanati denuncia: "Emergenza malavitosa senza precedenti"
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Il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo

Dopo i tragici fatti di cronaca avvenuti nei giorni scorsi a Recanati, il sindaco Francesco Fiordomo interviene su Facebook per chiedere attenzione da parte delle istituzioni e dalle autorità di pubblica sicurezza.

«Paura. Preoccupazione. Indignazione. Amarezza. Rabbia. Voglia di vendetta. Sono i sentimenti che i cittadini recanatesi provano in questo periodo caratterizzato da furti e rapine sempre più frequenti, in ogni ora del giorno e della notte, nell’ultima vicenda che ha riempito le cronache nazionali che si è conclusa in modo drammatico. “Ha fatto bene ad ammazzarlo! E’ ora di farla finita, di dire basta!”. Sono queste le frasi che stiamo ascoltando. A Recanati, come nelle altre località del territorio che vivono la stessa problematica. Le Istituzioni devono dare risposte forti, immediate, concrete. Subito. Quello che ho detto nei giorni scorsi al Prefetto, al Vice Prefetto, al Comandante Provinciale dei Carabinieri e a tutti gli addetti alla sicurezza lo ripeto anche su Facebook. Se vogliamo preservare la tenuta sociale di questo territorio, se vogliamo conservarlo come un’isola felice, se non vogliamo che arrivino i soliti demagoghi, approfittatori e sciacalli della politica piccola piccola, è tempo di agire e dare risposte. Il Sindaco si fa interprete della paura, del disorientamento, dell’indignazione e della rabbia sollecitando chi di dovere. Il Sindaco esprime solidarietà alle famiglie che vedono violata la proprietà, che vivono l’incubo di una casa messa a soqquadro, che subiscono assalti criminali: sono loro vicino come Sindaco ma prima ancora come Francesco, cittadino recanatese, che condivide le stesse preoccupazioni, le stesse paure ed a volte la stessa rabbia. Il Sindaco purtroppo non dirige Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, la cui organizzazione è indipendente. Questo sia chiaro. Perché chi pensa che il Sindaco abbia potere nel disporre servizi e pattuglie di Carabinieri e Polizia non è bene informato. Il Sindaco si rapporta con il Prefetto quale autorità di Governo locale, gli rappresenta le problematiche, ragiona con lui su come affrontarle poi il livello decisionale non lo vede più protagonista. Cosa possiamo fare come rappresentanti della comunità recanatese? O meglio cosa abbiamo fatto? Abbiamo istallato un sistema di videosorveglianza con 10 telecamere nel centro storico e stiamo valutando il potenziamento anche per i vari quartieri con il coinvolgimento dei privati. I nostri Vigili Urbani in questo periodo articolano i servizi su tre turni pattugliando le vie della città anche nelle ore serali. Ci stiamo coordinando con la Vigilanza Privata per integrare gli interventi. Collaboriamo con l’Associazione dei Carabinieri in congedo. Abbiamo stretto maggiormente il rapporto con quartieri, associazioni di volontariato, parrocchie, Caritas, Ircer per monitorare la situazione del disagio e dare risposte più efficaci. L’ordine pubblico però deve essere garantito dallo Stato. I tagli degli ultimi anni hanno prodotto effetti micidiali, è innegabile, ma se non vogliamo il Far West bisogna subito invertire la tendenza. Lo Stato batta un colpo! Non possiamo essere in balia dei delinquenti. Non possiamo sentirci insicuri o in trappola nelle nostre case».

rapina_cdaricciola-2-300x199Sulla questione interviene anche il coordinamento di Sinistra Ecologia e Libertà di Recanati: 

«La sicurezza non è un’emergenza è un dirittto del cittadino, sempre, e non giustifica affatto comportamenti da Far West. Qualcuno dice che si é “oltrepassato ogni limite” a Recanati , un territorio di oltre 20.000 abitanti , la cui pubblica sicurezza é affidata a una piccola caserma con un piccolo organico di Carabinieri. Anche qui è successo che qualcuno sia arrivato , purtroppo, a farsi giustizia da solo.

Sia ben inteso noi condanniamo ogni forma di violenza e non potremmo mai tollerare il giustizialismo fai da te, talvolta falsamente mascherato da “legittima difesa”. Ci sembrano inoltre patetici i commenti innocentisti o colpevolisti nei confronti di chi ha subito comunque un dramma personale e ,talvolta la stupidità umana ,si riduce a tifo da stadio come se invece di persone o drammi personali ci fossero tifoserie opposte di fronte ad un match di calcio.I segnali del “malessere”  ci sono da tempo e di fronte ad un emergenza malavitosa senza precedenti che va dall’hinterland alla costa il Governo e le Istituzioni sovracomunali non hanno ancora dato risposte adeguate. Anzi più si moltiplicano gli episodi e più le risposte dello Stato languono.

Gli episodi da far west con scorribande di malviventi tra la popolazione inerme e la giustizia fai-da-te sono conseguenze di una grave sottovalutazione del fenomeno, a Recanati come altrove. Occorre ripartire da un ragionamento serio.Le Marche non sono una regione libera da infiltrazioni della cosiddetta criminalità organizzata , anzi le organizzazioni malavitose  sia esse gestite da Italiani che da delinquenti di origine non Italiana ( che non hanno niente a che fare con la maggioranza delle persone oneste delle comunità straniere qui residenti)  si muovono sempre più indisturbatamente. Ciò che però salta di più all’occhio è l’aumento esponenziale della disuguaglianza sociale , del razzismo, delle differenze di classe. Aumenta enormemente il divario tra ricchi e poveri . Le risposte, da parte del Governo , quello di Berlusconi prima e di quello Monti ora sono inadeguate:  il taglio delle pensioni, una politica industriale e di rilancio delle attività inesistente, l’attacco senza precedenti ai lavoratori dipendenti,  la mancanza di politiche di integrazione, un’istruzione pubblica a pezzi, tagli economici al personale e ai mezzi delle Forze dell’Ordine non contribuiscono alla crescita sociale del nostro Paese e della nostra Comunità Locale. Tra gli effetti  più deleteri di queste politiche di “distruzione” del Welfare c’è anche la  mancanza di” copertura” e/ o vigilanza del territorio, la mancanza di prevenzione e l’assenza di un  lavoro di “intelligence”; si fa solo ordinaria amministrazione, se va bene! Non ci servono le pattuglie che sfrecciano in tutte le strade per un giorno o gli elicotteri sopra la testa per fare “scena” .

Tutto ciò perchè le politiche sociali, il welfare , e la pubblica sicurezza (che non sono le spese militari) sono antieconomiche per il governo Berlusconi prima come per il Governo Monti adesso.Il dato è oggettivo, incontestabile.Così non può più andare avanti , la Questura, la Prefettura, le Istituzioni Regionali e Provinciali devono dare risposte per evitare un 2012 ,che.già si prevede duro,durissimo, un anno horribilis dal punto di vista sociale e che potrebbe essere macchiato di altro sangue. Recanati non é un territorio di serie B rispetto a Macerata,Civitanova, Tolentino o Porto Recanati, chiediamo tutela, rispetto, prevenzione.Al pari di altri!»



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