Ecco la lista dei ministri nominati dal professor Mario Monti per la guida del nuovo governo che succede a quello presieduto da Silvio Berlusconi. Nonostante le indiscrezioni dell’ultim’ora, non ci sono ministri “politici” all’interno dell’esecutivo (in pole c’erano l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e l’ex ministro Giuliano Amato): confermate invece le voci che volevano Corrado Passera allo Sviluppo Economico. Nel nuovo esecutivo ci sono tre donne, che occupano posti di rilievo, prendendo i dicasteri degli Interni, della Giustizia e del Lavoro.
Monti ha poi risposto così ad un giornalista che gli chiedeva lumi sulla nomina di Corrado Passera, che ha ricevuto il ministero dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture: “ha una lunga storia manageriale che racchiude esperienze nel mondo industriale, dei servizi e bancario. Ho considerato la sua storia come un’importante premessa e promessa di un’attività proficua senza che vi siano nelle sue nuove funzioni possibili intralci legati alla sua attività passata”.
Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Economia: Mario Monti
Ministro degli Esteri: Giulio Terzi di Santagata
Ministro degli Interni: Anna Maria Cancellieri
Ministro della Giustizia: Paola Severino
Ministro della Difesa: ammiraglio Giampaolo Di Paola
Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti: Corrado Passera
Ministro delle Politiche Agricoole: Mario Catania
Ministro dell’Ambiente: Corrado Clini
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con delega alle Pari Opportunità: Elsa Fornero.
Ministro della Salute: Renato Balduzzi
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: Francesco Profumo
Ministro dei Beni Culturali: Lorenzo Ornaghi
Antonio Catricalà, ex presidente Antitrust, sarà Sottosegretario unico alla Presidenza del Consiglio.
Questa la lista dei ministri senza portafoglio: Enzo Milanesi (Affari UE), Piero Gnudi (Turismo), Fabrizio Barca (Coesione), Piero Giarda (Rapporti con il Parlamento), Andrea Riccardi (Cooperazione ed Integrazione).
(redazione CM)
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Ad essere precisi, Letta e Amato non sono fuori x volontà di Monti, che anzi avrebbe gradito una maggiore presenza politica x blindare il suo mandato, ma per scelta dei partiti, che hanno mostrato ancora una volta tutta la loro irresponsabilità.
LE SPESE PUBBLICHE DEVI LEVà SENNO STIAMO PUNTO E A CAPO!!!!!!!!!!!
hanno aggiornato wikipedia prima di divulgare la lista? hihihi..
Il governo appena costituito è senza ombra di dubbio un esecutivo composto da figure “competenti” di alto profilo tecnico, professionale e culturale. Ma all’orizzonte abbiamo due problemi: i partiti, e l’Europa. Il primo problema riguarda i partiti che devono sostenere il governo: saranno in grado di sostenerlo fino in fondo approvando le pesanti riforme e i conseguenti sacrifici che l’Europa ci chiede? Riusciranno a superare l’orizzonte degli steccati dei loro orticelli? L’altro grosso problema è l’ ’Europa: un continente che oggi produce meno ricchezza di quanta ne consuma e che nel tempo diventerà il vero epicentro della crisi mondiale, come lo fu 15 anni fa l’Asia, dove si prendevano soldi in prestito a breve per investimenti a lungo termine, che ha attraversato una violentissima recessione per venirne poi fuori in maniera virtuosa. Finché non produrremo di più e consumeremo di meno, prendendo atto che siamo meno ricchi rispetto al passato, non ne verremo fuori. Il fatto che si consumi più di quel che si produce, da noi si è tradotto in debito pubblico ed eccessiva ricchezza privata. Berlusconi aveva sottolineato che non ci sono segnali di crisi perché gli italiani viaggiano, vanno in vacanza e vanno al ristorante. Il problema è che questo avviene mentre c’è un debito pubblico che se non viene frenato porrà non pochi problemi, tanto per fare un esempio, a pagare le pensioni degli italiani. Quello che occorre, quindi, è fare in modo che parte degli italiani sia meno ricca e lo Stato lo sia un po’ di più. Questo si ottiene facendo pagare più tasse (soprattutto a chi le evade), senza dimenticare l’equità sociale. Non va dimenticato, però, che la situazione è determinata da forze che vanno al di là di noi.
Ribadisco quanto detto nel commento all’articolo sottostante:
https://www.cronachemaceratesi.it/2011/11/15/se-la-politica-fallisce-ben-venga-il-tecnico/#comment-41967
Un governo Tecnico che guarda al futuro degli italiani, un Governo che ha più lustri avanti che dietro la schiena, un gGoverno che temporalmente ci porterà fino a metà di questo secolo…
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Monti Mario (1943) 68 anni (Laurea alla Bocconi)
Sant’Agata (1946) 65 anni
Cancellieri 67 anni (Laurea all Sapienza Roma)
Paola Severino 63 anni (la Sapienza Roma e docente LUISS)
Giampaolo Di Paola (1944) 67 anni
Corrado Passera (1954) solo 57 anni, ma non è un pò troppo giovane rispetto agli altri Ministri?? (laurea Bocconi) un BANCHIERE…. ma crisi economica-finanziaria mondiale di chi è colpa???????
Mario Catania (1952) 59 anni, altro giovane: avrà il permesso di fumare dai genitori? Avrà le chiavi di casa?
Corrado Clini (1947) 64 anni (già membro ENEA, quell’Ente che ha cercato in tutti i modi di spingere per il Nucleare)
Elsa Fornero (1948) 63 anni
Renato Balduzzi (1955) solo 56 anni un ragazzino: a questo i genitori non eprmetteranno di andare alle riunioni dei Ministri se si svolgono dopo cena…
Francesco Profumo (1953) 58 anni, un altro che non supera la soglia minima dei 60 Anni: ma non sarà un governo di sbarbatelli???
Lorenzo Ornaghi (1948) 63 anni
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L’età MEDIA è di circa 62 anni (SESSANTADUE ANNI E MEZZO, CIOE’ QUASI PENSIONATI) e visto che siamo a novembre 2011 tra poco sarà anche più alta.
Mica si pretendeva un governo di neolaureati alle prime esperienze…
Ma un governo un pochino più giovane, più o meno un governo SIMILE a quello degli altri Paesi occidentali, no?
Dobbiamo sempre distinguerci dal resto del Mondo facendo vedere che solo da noi le cariatidi e i bisnonni ancora sono al potere…
@ Cerasi
nessuno di noi può negare che abbiamo un grave problema di accesso dei giovani al lavoro prima e ad incarichi di responsabilità poi . E’ chiarissimo, e questo è fruttodi mollti fattori (la rigidità del mercato del lavoro, la mancanza di una cultura del merito, il nepotismo etc etc) Però adesso in questo momento non è la carta d’identità dei nostri ministri che ci interessa ma quello che riescono a fare per risolvere prolemi urgentissimi e gravissimi. Poi se i giovani non riescono a trovare spazio nella vita di tutti i giorni come fanno a mettere insieme una carriera che gli permette di essere selezionati in occasoni del genere ? Sarebbero dovuti andare a cercarli all’ estero ! Ma da questa situazione dobbiamo partire. Mi interessa più valutare se questo governo sarà in grado di creare le condizioni per permettere ai giovani di emergere piuttosto che di essere loro stessi dei giovani. Diamo una apertura di credito se no siamo proprio fregati !
certo che con il continuo innalzamento dell’età pensionabile…i “giovani” non saranno più tanto tali per quando potranno entrare nel mercato del lavoro..come se caste, ordini professionali, baronie varie non siano già di per sè un ostacolo immondo all’ingresso nel circuito produttivo del lavoro dei giovani..condannandoli di fatto ad lunghissimo precariato. Mi chiedo..ma se i giovani continuano a guadagnare cifre da fame pur lavorando, i pochi che ci riescono, e mantenendo i loro genitori in pensione, chi paga poi le loro di pensioni? ..ma che ce frega..oltre a questa di generazione giovanile fottiamo anche la prossima già che ci siamo..!
Senza dubbio un ottimo governo tecnico. Tanto di cappello al ns. Presidente della Repubblica, che, ha voluto fortemente il Dott. Monti.
L’esecutivo, al di là dei giudizi di merito, è obiettivamente di valore. Più che un governo “tecnico” (contraddizione in termini, d’altronde), un vero governo politico, il primo davvero deberlusconizzato, con solo una figura (o due al massimo) che può addolcire la pillola al Pdl e al suo leader. Non mancano prodiani di ritorno e scelte per fare la riverenza un po’ al mondo clericale e un po’ a quello massonico. Anche il Pd non ha alcun vero ministro di riferimento ma la sua area culturale e gli ambienti amici sono ampiamente rappresentati e garantiti. Berlusconi e il Pdl, che non hanno avuto il coraggio di mantenere la linea (discutibile) del voto subito, dicano in parlamento un sì o un no chiaro e ne diano le ragioni. Se Pd e Pdl ora fanno parte della stessa maggioranza (benché tentino di nasconderlo pure a sé stessi) ma non stanno al governo, si occupino della politica nel parlamento e nel paese, ciascun partito con i suoi obiettivi strategici e le sue idee, perché, a vedere anche profilo e composizione del nuovo esecutivo, l’impressione è che i cosiddetti tecnici, dentro e dietro il governo, la politica non la vogliano commissariare, la vogliano proprio fare.
…..da domani:
Interventi sulle pensioni, liberalizzazioni, privatizzazioni, modifiche allo statuto dei lavoratori … al famoso articolo 18.
E oltre ad ingoiare rospi, si dovra anche difendere i banchieri, gli euroburocrati, la NATO e i professori dell’Università privata che formano il governo…
Buon appetito
http://www.finanzaonline.com
Sarà meglio andare a funghi durante il governo tecnico per tornare durante la campagna elettorale!
@ mario iesari
Non voglio entrare nel merito di quanto siano tecnici o quanto siano capaci i nuovi Ministri.
Dico solamente che questo è un Governo formato da persone che, per raggiunti limiti di età, saranno molto difficilmente capaci a studiare, progettare, immaginare, sognare qualcosa che vada oltre un orizzonte temporale di breve periodo.
Cioè faranno sicuramente (spero) qualcosa per “domani” ma non saranno in grado di ipotizzare quasi nulla per “dopodomani”, figuriamoci progettare qualcosa per la “settimana prossima”.
Mi era stato insegnato che una buona politica di Governo, che possa portare frutti lunghi e duraturi e che possa servire allo svilupo e al progresso di una Nazione doveva/deve essere un abile mix di progetti di breve-medio periodo (parafrasando: oggi) con progettualità di lungo (o addirittura di lunghissimo) periodo (parafrasando: la settimana prossima o addirittura il mese prossimo)
Purtropo in Italia, salvo rarissimi casi, siccome si votava ogni 3/4 anni (se andava bene) abbiamo avuto tutti Governi che hanno lavorato solo nel brevissimo/breve periodo a scopo elettorale (cioè essere rieletti) lasciando cadere tutte le ipotesi di lungo periodo (che non portavano voti -troppo in la nel tempo i frutti- e talvolta erano impopolari).
Qui mi sembra che il “progetto Monti” sia sostanzialmente uguale, se non peggiore dei progetti dei 100 Governi che lo hanno preceduto.
Sebbene lui speri di durare fino al 2013 fino all’altro ieri quasi TUTTI i Partiti invocavano un Governo Tecnico “con scadenza ravvicinata” che ci portasse fuori dalle paludi in cui ci trovavamo oggi, cambiase legge elettorale e poi si rivotasse.
Pertanto un governo (non dico di ventenni/trentenni, che mica sono tutti scemi ma almeno) di quarantenni/cinquantenni probabilmente avrebbe potuto mettere in cantiere anche progetti di lungo periodo (che li avrebbe coinvolti poichè ANCORA in vita) mentre un Governo di sessantenni di certo non ha una visione di qui a 20 anni, poichè per ovvi motivi di età, tra 20 anni molti non saranno più.
Secondo lei (visto che in passato non ci sono riusciti quando avevano 20 o 30 anni di meno di adesso): quanto potranno essere interessati a costruire un futuro che (oggi da sessantenni) andrà molto più in la della loro esistenza??.
Obama è diventato Presidente USA a 47 ANNI
Clinton è diventato Presidente USA a 46 ANNI
Wilson è diventato Primo Ministro in inghilterra a 48 ANNI
Thatcher è diventata Primo Ministro inglese a 50 ANNI
Blair è diventato Primo Ministro inglese a 44 ANNI
siamo passati dai bocchini alla Bocconi…
in riferimento al governo, tra le cose da fare urgenti oltra a dare fiducia i mercati come dicono tutti, io penso che non possiamo essere sottoposti alle regole dei mercati, ma dovrebbero i governi riuscire il controllare le regole degli stessi, le riforme , la semplificazione via tutta questa burograzia, e soprattutto dimezzare i costi dello STATO basta con i sacrifici sempre a noi, che produciamo non ne possaimo più, i sacrifici li facci lo stato che ci mangia più del 50% dell’introiti, faccia società spa ci metta dentro tutti i beni statali e lio metta sul mercato e ci copra i bot.
@ Ivano Rustichelli
..la sovranita monetaria se ne va con manovre speculative d’oltreoceano altro che …..
http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201111100904011010&chkAgenzie=PMFNW&sez=news&testo=&titolo=CRISI:%20Goldman%20Sachs%20ha%20innescato%20vendite%20Btp%20%28MF%29
@cerasi
Qui non siamo a discutere il fatto che il nostro paese sia terrribilmente invecchiato, che abbia perso la voglia di investire sul futuro e abbia sbarrato la porta alle nuove generazioni . Su questo siamo d’accordo , come credo sul fatto che il cambiamento di questa situazione richieda interventi in grado di incidere sulla cultura , la politica l’economia e tempi non brevi anche nella migliore delle ipotesi . Discutiamo sul fatto che, a mio parere , non può essere la età anagrafica un criterio rilevante su cui valutare questo governo per il fatto che appunto non poteva essere diversamente dato che è espressione, a seconda di alcuni migliore e di altri peggiore, appunto di un sistema che non vede gente mediamente giovane (diciamo i 40enni) occupare posizioni di rilievo. Sul fatto che un 60enne poi non riesca ad esprimere un progetto che guardi avanti nel tempo ; beh su quello francamente non sono d’accordo. Se fosse cosi dovremmo tutti pensare che Napolitano sia un esuberante trentenne.
È la Francia la vera minaccia all’euro. Ha poco da ridere Sarkosy. Il nuovo round della crisi finanziaria si concentra in Europa. È iniziato a maggio, con il programma di allentamento quantitativo varato dalla Fed nel settembre 2010, con cui ha acquistato 800 dei complessivi 1.360 miliardi di maggior debito federale del 2011.
Il debito americano arriva così al 100% del Pnl e salirà ancora, per toccare il 115% nel 2016. La politica di bilancio Usa non prevede correzioni: l’economia reale va sostenuta e le famiglie aiutate. L’allentamento quantitativo della Fed non è stato prorogato per via del timore di ulteriori aumenti dei prezzi delle commodity sui mercati internazionali, ma il tasso di sconto è stato tenuto fermo allo 0,25% ed è stato avviato il cosiddetto Twist, lo scambio tra titoli a breve con altri a lungo, al fine di mantenere basso il livello degli interessi anche su queste scadenze. Solo così possono ripartire gli investimenti produttivi.
Si è aperto così un vuoto di liquidità a livello globale, che ha penalizzato gli altri emittenti di debito pubblico: chi aveva risorse finanziarie disponibili grazie agli avanzi commerciali, come la Cina, è stato alla finestra. Il Giappone, che pure ha proseguito negli acquisti di titoli americani, ha dovuto contemporaneamente finanziare la ricostruzione dopo lo tsunami.
In Europa, le banche di Francia e Germania hanno proseguito la rinazionalizzazione dei crediti, iniziata a luglio 2010. A questo si aggiunga la sostanziale, anche se non formalmente dichiarata, chiusura del canale di finanziamento delle banche europee presso il sistema finanziario Usa: fino ad allora avevano preso il denaro negli Usa a un costo più basso rispetto a quello Bce.
Questa decisione, che sarebbe stata motivata dall’esigenza di evitare la trasmissione sistemica delle crisi, ha concentrato le tensioni nell’area dell’euro, causando anche la crisi del nostro governo. La crisi non l’hanno fatta Bersani e Di Pietro…l’hanno fatta le banche e la finanza che sono andate al governo (Monti, Passera, Profumo ecc.) e cercheranno di recuperare con le tasse sulle PMI e sulle famiglie (con l’aiuto della sinistra e dei Sindacati) i soldi che hanno perso nel gioco speculativo a cui hanno partecipato e che hanno perso e che hanno perpretrato, come cinicamente racconta il prof. Paolo Barnard – nel racconto su ” Il piu’ Grande Crimine ” – YouTube – parte 1-2-3-4-5-6
E Di Pietro, Bersani e Casini che ci guadagnano…. pensano che gli italiani ” piu’ saranno poveri e piu’ voteranno a sinistra!!! ” Tutto qui!!
http://www.youtube.com/watch?v=DUu-tFS3CTg
@ mario iesari
Lui porta l’esempio del Presidente che, stavolta, è sembrato un razzo mentre in molte altre occasioni (soprattutto quando c’erano da firmare alcune leggi alquanto controverse) è sembrato più muoversi al rallentatore, anche un pò imbambolato…
Ma oltre il Presidente ce la Levi Moltalcini (potessi avere io alla sua età un cervello che andasse come il 30% di quello suo sarei felicissimo!!!) e molte altre persone che, in vecchiaia, hanno ancora un orizzonte temporale lunghissimo.. Ma sono tutte eccezioni, non la regola.
Altresì in Rete ci sono “smanettoni” di 75-80 anni che sanno usare il computer e decine di programmi cento volte meglio di me.. E ci sono pure “giiovani-dentro” che a 80 anni suonati si buttano con il paracadute… Ma anche qui siamo all’eccezione e non alla regola.
Uno che ha 70 anni potrà pure vedere il futuro in un orizzonte temporale più lungo della sua aspettativa di vita, ma anche qui: per un “vecchietto” che vede 20 anni avanti ce ne sono milioni che non lo fanno.
Ma il mio discorso è un pochino diverso.
Chi è che nel corso degli ultimi 20 o 30 anni ci ha portato al punto in cui siamo?
Io non voglio fingere che chi, in passato, non è stato in grado di anticipare il futuro (quando era ancora abbastanza giovane e quindi aveva un orizzonte temporale piuttosto lungo) oggi, che è più vecchio di 20 anni fa, improvvisamente (miracolo, miracolo!!!) illuminato da chissà quale stella riesca d’incanto non solo a risolvere i problemi di “domani” ma addirittura ad ipotizzare scenari futuri e progettare idee e soluzioni per il “mese prossimo”
Ciò significa volersi solo illudere perchè chi, ieri, non è stato capace di progettare per oggi è assai, assai, assai, molto difficile che, oggi, riesca a progettare per domani!
Poi ci saranno pure coloro che a 70 anni “vedono” ed immaginano come sarà il Mondo tra 30 o 40 anni e cercano oggi soluzioni per “dopodomani”…
Mi riesce però difficile credere che, per illuminazione dall’Alto, tutti questi “futuristi” siano tutti finiti dentro il Governo Monti….
Anche perchè se erano così “avanti” dove sono stati fino a ieri???
La lista dei ministri senza un approfondimento su ciò che hanno fatto e da dove vengono non serve a niente. Cos’è dobbiamo giudicarli dal nome?
Renato Balduzzi. CEIMS -> Fondazione CARIPLO, Compagnia di San
Paolo,Fondazione CRAL.
Corrado Clini: tramite GBEP -> EUBIA -> ENI.
Francesco Profumo : Ansaldo, Finmeccanica, Breda, Microsoft, Mototola, Telecom, Pirelli.
Giampaolo di Paola: made in N.A.T.O.
Mario Monti (interim economia) : Goldman Sachs
Mario Catania: made in UE.
Elsa Fornero: Compagnia San Paolo, Associazione Fondazioni e Casse di
Risparmio, Intesa San Paolo.
Paola Severino: Eni.
Corrado Passera: Mc Finsey, Poste, IntesaSanPaolo, etc etc. Credo ci sia poco da dire.
Giulio terzi di Sant’Agata: N.A.T.O.
Lorenzo Ornaghi: ACLI, Coop Bianche Lombarde.
Anna Maria Cancellieri: ENEL.
Catricala’: Telecom Italia.
Un governo simile fu detto “governo dei tecnocrati” ed esistette gia’ in Spagna ai tempi di Francisco Franco.
( fonte Google )