Sentenza di ineleggibilità
Gentilucci non è più sindaco
“Mi rivolgerò alla Corte Europea”

E' arrivata oggi la notifica della Prefettura all'ormai ex primo cittadino di Pieve Torina, protagonista della vicenda giudiziaria che portò alle nuove elezioni provinciali

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Luigi Gentilucci

di Alessandra Pierini

Luigi Gentilucci non è più sindaco di Pieve Torina. La Prefettura di Macerata gli  ha notificato questa mattina una sentenza della Corte di Cassazione che ne ha decretato l’ineleggibilità alla carica di Sindaco. La sentenza comporta l’immediata decadenza degli assessori e del consiglio mentre le funzioni del Sindaco, in base a quanto previsto dal testo Unico degli Enti Locali,   saranno svolte dal vice sindaco fino a nuove elezioni. Il  Tribunale di Camerino aveva respinto il ricorso presentato dai consiglieri Alessio Marchetti, Giuseppe Iori, Luca Buratti e Palmiro Bassotti eletti nella lista di minoranza “Oggi e domani” perché fosse dichiarata l’ineleggibilità di Gentilucci, nel 2009 aveva vinto le elezioni. La presunta condizione di ineleggibilità era legata all’incarico rivestito da Gentilucci al momento delle votazione, come amministratore unico della Seap. Il Tribunale di Camerino aveva riconosciuto la validità delle dimissioni non protocollate dall’ufficio competente ma la Cassazione ha preso una decisione differente. «Rispetto la sentenza – spiega Luigi Gentilucci – ma non la condivido perchè viziata da un errore fondamentale. Non c’è atto a me riconducibile tra quelli effettuati dalla Seap in seguito alle mie dimissioni non protocollate ma comunque accolte. Rimango allibito ma andremo avanti e ci rivolgeremo alla Corte Europea. Evidentemente  – conclude ironico – stiamo pagando dazio ». Gentilucci fa riferimento alla travagliata vicenda che lo ha portato a rivolgersi al Consiglio di Stato quando la L.A.M. (Lega delle Autonomie Municipali), lista che lo aveva candidato alle elezioni provinciali del 2009 non fu ammessa alla competizione elettorale per un vizio di forma nella presentazione delle liste. Ad un anno dall’elezione di Franco Capponi, candidato della coalizione di centro destra, il Consiglio di Stato si pronunciò a favore di Gentilucci con il conseguente commissariamento dell’ente provinciale fino alle nuove elezioni di maggio 2011 che lo vide ancora tra i candidati alla presidenza.



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