Parte l’avventura dell’Aurora San Severino
I dilettanti più decoubertiniani
delle Marche

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Federico-Cardonari-Diana-Vissani-Alessandra-Zambetti

di Maurizio Verdenelli

Pierre de Fredy, barone di Coubertin è nato a San Severino Marche! O meglio, al ‘padre’ dei moderni Giochi olimpici sarebbe senz’altro piaciuto ‘a posteriori’ nascere lì, all’ombra della torre degli Smeducci, in provincia di Macerata in quel bellissimo lembo di terra che s’allunga verso l’Umbria. E per alloggio, il barone che predicava il dilettantismo puro (“Importante è partecipare, non vincere”) avrebbe preso volentieri il quartier generale -semmai esiste davvero- dell’Aurora Calcio militante per il secondo anno dopo la rifondazione, in Terza categoria.  “Siamo l’unica società e l’unica squadra a costo zero, fra tutti i dilettanti marchigiani: nessuno di noi, dirigenti, tecnici e giocatori, 25 ragazzi, percepisce una lira!” dice con giusto orgoglio Mario Cipolletta, segretario e rifondatore storico del club. E l’allenatore Federico Cardonari, vigile urbano e settempedano doc: “Anche da giocatore  militando nel Serralta e nella Settempeda, è stato per me sempre un onore indossare con dedizione la casacca della mia città. Senza chiedere nient’altro ad eccezione s’intende della stessa divisa e dei guanti da portiere. Mai ho voluto percepire neppure un rimborso spese, e così faccio ora da allenatore. I nostri ragazzi sono tutti di San Severino Marche e la nostra filosofia e quella di far scendere in campo gli ‘esclusi’, quelli che hanno fatto sempre la panchina nelle altre squadre, perchè per noi fare sport è un diritto sacrosanto di tutti i giovani. Anche così nascono anche le buone squadre, con l’esperienza man mano e il sacrificio: non è stato un caso che l’Aurora nell’ultima parte del campionato scorso abbia messo in fila 3 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta”.

Giampiero-Pelagalli-Diana-Vissani

A ‘parare’ i problemi, Cardonari ci ha fatto il callo, lui ottimo portiere anche del calcio a 5, padre di due “n.1” in erba Ricky, 11 anni e Denny, 6. Dopo aver rilevato mister Pierigè che ha guidato la navicella Aurora nella prima parte del campionato, ora prova a far abcora meglio di quell’ultimo splendido finale.
Decoubertiniana pura, anche la presidentessa Diana Vissani, ora sola al comando dopo l’abbandono dell’altro presidente, Benito Striglio -ora alla Settempeda come consulente per gli eventi- il quale al fatidico ‘vinceremo’ in cuor suo non aveva del tutto rinunciato. Una diarchia, anzi una triarchia (visto che un vice già c’è: Alfredo Lo Presti) che forse si ricostituirà se ad affiancare la tolentinate Vissani, verrà -come si sussurra-  la camerinese Alessandra Zampetti. Accanto a loro, presentando la squadra ieri sera, l’assessore comunale alle attività sportive, Giampiero Pelagalli che invita il cronista a scrivere che “L’Aurora sta operando molto bene nel sociale, a favore dei ragazzi di San Severino”. E promette, l’assessore ex calciatore, che per almeno 20′ scenderà in campo in un’amichevole coi colori dell’Aurora per testimoniare l’apprezzamento dell’amministrazione. “La vuole sapere una cosa?” dice la vulcanica e bellissima presidentessa che considera l’Aurora “la sua famiglia”. “La più bella soddisfazione l’ho avuta l’altro giorno dalla madre di un ragazzo che si era infortunato e per il quale mi ero subito attivata perchè avesse le migliori cure del caso. La signora mi ha detto: ‘Grazie! Ho capito che tu sei per tutti loro come una mamma’. Così ambisco ad essere. Senza lo spirito di gruppo, il sacrificio, l’armonia, la voglia di fare squadra non solo in campo, non si va lontano. Invece noi vogliamo fare molta strada, anche senza vincere necessariamente qualcosa”.

Gruppo-Aurora-Calcio-San-Severino
Ma rivolta a Roberto Giannangeli, attaccante di nome del Camerino in 1° categoria, Diana gli annuncia: “Lunedì ti tesseremo!”. Giannangeli, che di interventi ortopedici per infortuni di gioco a 31 anni ne ha già collezionati quattro, prova a resistere, ma senza successo…In realtà la squadra, rispetto allo scorso anno, si è rinforzata notevolmente ‘pescando’ nella Settempeda e nel Serralta, il cui presidente Marco Crescenzi e il diesse Luigi Gheroni, hanno partecipato alla presentazione ufficiale ‘celebrata’ presso uno degli sponsor: “LK Ristoro” di Parolito, delle sorelle Laura e Catia Chiari (chef cocorum Alberto Vitali). “Rinforzarci è stato indispensabile, sempre a parametro… zero perchè da noi non si percepisce una lira, anzi un euro -afferma Cipolletta- Tutte le squadre lo hanno fatto e noi, dopo aver pagato inizialmente lo scotto la scorsa stagione quando siamo partiti in 44 e siamo arrivati in 18, vogliamo fare un campionato tranquillo”. Aggiunge il diesse Riccardo Romoli: “L’organico societario è stato completato rispetto alla stagione passata, coprendo tutte le funzioni richieste dall’attività agonistica: abbiamo, ad esempio, anche l’accompagnatore degli arbitri. Insomma spirito da dilettanti, ma impegno da professionisti”.

Mario-Cipolletta

Intanto lunedì 5, ore 21,15 sul sintetico del rettangolo di gioco “Tullio Leonori” di San Severino, l’Aurora misura la propria statura agonistica con una protagonista come la Robur Macerata nel girone N di Coppa Marche dove sono state sorteggiate anche Monte Milone ed Amatori Appignano. In attesa di Giannangeli (“con lui -dice il mister- faremmo un salto di qualità”), tra gli arancioneri contro la Robur avranno la possibilità di mettersi in mostra i nuovi arrivi: Denny Elisei, Giovanni Pieroni, Luca Bonifazi, tutti ex Settempeda, e dal Serralta Gabriele Agrifoglio e Matteo De Maria. La fascia del capitano, su indicazione del trainer e per acclamazione del gruppo, andrà ad Andrea Dialuce, una (giovane) vita da mediano.  Ed ora un’occhiata all’organico dell’ASD Aurora Calcio San Severino Marche. Dell’esecutivo, notevolmente sfoltito rispetto all’atto della costituzione, fanno parte Alfredo Lo Presti, vice presidente; Mario Cipolletta, segretario; Sandro Ranciaro, cassiere; affiancati dall’operoso Daniele Rocci; Riccardo Romoli, Gianluca Cappabianca, Luca Bonifazi in funzione oltretutto anche di giocatori; quindi adesioni di amici e genitori: Stefano Vignati, Antonio Cocchi e Rossano Romoli. Suddivisi per ruolo, la scelta consapevolmente è ricaduta sui portieri, Giampiero Rossimori, dal Serralta, Tommaso Valeri e mister Federico Cardorani; i difensori Lorenzo Calamante e Paciaroni, Gianluca Cappabianca, Riccardo Romoli e Vignati, Mauro Eclizietta, Luca Bonifazi, Denny Elisei e Qerim Kacbufi, entrambi sponda Settempeda; i centrocampisti David Bonifazi, Mattia Marconi, Alessandro Bussolotto, Simone Meschini, Riccardo Lambertucci, Andrea Dialuce e Gabriele Agrifoglio, quest’ultimi reduci dall’esperienza col Pioraco; gli attaccanti Diego e Giacomo Governatori; Marco Manasse, Francesco Morgana, Matteo De Maria, dal Serralta, Giovanni Pieroni dalla juniores della Settempeda ed il veterano Luca Crescentini. Dice ancora Cipolleta: “Ringraziamento di circostanza alle due maggiori realtà calcistiche cittadine Settempeda e Serralta, le quali hanno agevolato i rispettivi tesserati in esubero di usufruire di un’alternativa gradita e coinvolgente e comunque da non sottovalutare”. Tuttavia a proposito della sempre ventilata e mai abbandonata ipotesi di un’unione delle tre società calcistiche settempedane, per cui l’ex presidente Striglio avrebbe avuto un mandato esplorativo dal n.1 della Settempeda, Cardonari è lapidario: “Un’utopia”. Infine un’annotazione di rito per i preziosi mecenati che hanno investito generosamente nella nuova gestione. “A cominciare da Sergio Mandorlini patron della Nerea Acque -dice Diana Vissani- ed ancora tra i main sponsor, Rito Rocchetti, titolare della 2 R di Castelraimondo. Ed inoltre Novavetro, Annibaldi Marmi, La Casa della pasta e Rhutten di San Severino Marche. Grazie a loro e a tutti gli altru per aver creduto ai giovani di San Severino e allo sport davvero dillettantistico”.

 

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