di Roberto Cherubini
E’ domenica mattina e mi sono alzato molto presto con l’intenzione di fare un giro in una Macerata deserta, da fotografare.
Dopo una breve sosta per fotografare un campo di girasoli che mi “attira”..
…arrivo alle Fosse e parcheggio la mia Multipla a metano.
Ho intenzione di fare il giro delle mura fotografando i vari luoghi in favore di sole.
Mi fermo subito alla Rampa Zara che offre una bella veduta d’insieme..
..di fronte alla Rampa Zara la terrazza che si affaccia sul Conero offre un paesaggio mozzafiato..
.. è un luogo incantevole che offre un quadro preciso del paesaggio marchigiano.
Ci vedrei bene una terrazza-osservatorio, ma per ora hanno pensato solo di farci un bel parcheggio (nonostante ce ne siano diversi sempre vuoti).
Mi incammino luogo Viale Giacomo Leopardi e raggiungo un’insolita piazza Garibaldi.
Poche vetture, una luce particolare..
Garibaldi è sempre lì!!!
Molto bella anche la veduta di Corso Cavour dall’interno dei Cancelli (Porta Romana).
Continuo la mia passeggiata lungo il viale dei giardini.
..e raggiungo l’amico Don Chischiotte, anche lui intento a rimirare Macerata.
A pochi passi la curva di Porta Convitto..
Le mura di Viale Trieste risaltano grazie all’assenza di vetture parcheggiate.. centinaia di rondini svolazzano ovunque e sono ben visibili in tutte le foto.
Anche il “Distretto” ha un aspetto particolare…
Mi dirigo verso Piazza Mazzini..sempre molto bella…
..e mi avvio verso Piaggia della Torre…sono le 9,30 circa ed il “Lumacone” è regolarmente al suo posto;
qualche ora dopo qualche imbecille deciderà di dar sfogo alla sua ignoranza.
Fatico un po’ a percorrere le scalette perché la temperatura è molto alta, ma vengo premiato dalla veduta della Piazza della Libertà SENZA AUTO.
Da qualunque lato la si guardi è molto affascinante..
..e la Loggia dei Mercanti ne esalta la bellezza.
Percorro il Corso della Repubblica..
..ed arrivo in Piazza Vittorio Veneto
Fotografo gli ultimi angoli suggestivi..
..e soddisfatto di questo primo giro turistico della città me ne torno alle Fosse,
imbattendomi per strada su Piazza Strambi
Macerata è una città bellissima e spero che tanti maceratesi, guardando questi angoli, si rendano conto di questo.
L’accoglienza non è la nostra forza ma dobbiamo tutti capire che in un momento come questo la nostra forza può essere il turismo. Le amministrazioni che si sono succedute non hanno mai pensato al turismo come “strumento di vita” per tante famiglie e si sono fermati al “parlare”.
Mai un incentivo a chi voglia in qualche modo fare dell’accoglienza il suo lavoro (siamo la città in Italia con meno Bed & breakfast), mai una promozione turistica seria. Hanno addirittura accettato con una passività scandalosa che nello spot della Regione Marche con Dustin Hoffman NON CI SIA MACERATA(video dello spot)
Sogno degli amministratori che abbiano il coraggio di spendere gli enormi utili dell’APM per non aumentare la TARSU, per aumentare il trasporto pubblico e renderlo sostenibile.
Degli amministratori che abbiano il coraggio di chiudere il centro storico perché solo così potranno rivivere persone ed attività commerciali.
Degli amministratori che con coraggio scansino la lobby del mattone e capiscano che il nostro futuro è precisamente dall’altra parte e cioè nella riconquista di spazi di convivialità.
La crisi, che lo si voglia riconoscere o no, ancora deve tirare le somme e quando le tirerà saranno guai per tutti, soprattutto per chi non ha investito sulla persona e sulla natura ma su macchine e palazzi.
Svegliamoci in tempo ed iniziamo davvero una nuova storia.
***
NELLA CAMPAGNA MACERATESE (leggi l’articolo)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Macerata, soprattutto la mattina presto, ha davvero qualcosa di speciale. Complimenti per le foto!
Bravo Cherubini!!! Lei ha perfettamente ragione. Anni fa portai degli amici di Milano, che erano al mare con me, a vedere il Museo delle Carrozze e, con l’occasione, facemmo a piedi un giro molto simile al suo. Negli anni successivi molti loro amici sono venuti a visitare Macerata.
E pensare che alcuni mesi fa certi politici facevano a gare nel dire quanto Macerata fosse brutta.
…è già troppo tardi…
[email protected][email protected]
Grazie, Roberto!
Questo è l’esempio che Macerata deve essere promossa da persone come Roberto che dedicano il proprio tempo con amore e competenza a questa città meravigliosa, cercando di valorizzarne ed esaltarne ogni singolo scorcio e particolare. Bisogna che le persone come Roberto riescano a creare un gruppo di lavoro e di pensiero superando tutte le barriere politiche ed ideologiche, pensando esclusivamente al bene comune e al rilancio della nostra città. Bravo Roberto hai dato un bell’esempio e una bella lezione ai tanti “professionisti per caso” che vogliono promuovere il nostro territorio senza averne le capacità ma solo con un’incarico avuto grazie alla “politica”.
Bravissimo Cherubini! Sottoscrivo! Bellissime foto anche grazie ai bellissimi soggetti!!
purtroppo e’ tanto bella quanto vuota.sembra un set cinematografico,un posto transennato in cui nessuno può entrare perché si facciano belle foto.
Nessuno dei commentatori si è accorto delle cosa più drammatica documentata dalle belle foto di Cherubini: NON C’E NESSUNO!
Sembrano immagini di quelle città morte dei film western. Ci si rende conto che una città completamente vuota di domenica, cosa che avviene tutto l’anno e non solo d’estate, è destinata a morire? Un centro storico non può sopravvivere solo coi pendolari dal lunedì al venerdì. I residenti del centro sono oramai se ben ricordo meno del 10% di tutti i residenti del Comune; la maggior parte degli appartamenti, ridotti in condizioni pietose e mai ristrutturati, affittati per anni a prezzi da strozzini agli studenti (che ora sono in calo), vengono oramai occupati solo da extracomunitari. Interi quartieri “storici” sono oramai abitati da prevalentemente da stranieri (la Cocolla, le Fosse, Via Mozzi) con ancora qualche vecchietto maceratese che deve rimanerci per forza.
Invece di agevolare in qualche modo le ristrutturazioni in centro storico, i politici degli uiltimi anni (e chi li ha fatti eleggere, il mitico “partito del mattone”) hanno preferito nuove lottizzazioni sempre più distanti dal centro.
Tutti contenti ii maceratesi però, tutti più ricchi, col macchinone da tirar fuori il sabato sera: fatevi un giro in centro dopo cena nei week end se volete vedere gli ultimi modelli dei SUV più costosi.
Ma la città muore, o forse è già morta.
Una città che non ha vocazione e tradizione turistica deve saper pubblicizzarare adeguatamente ogni evento, anche quelli apparentemente marginali; per esempio se arriva la Marcegaglia (oltre che Presidente di Confindustria anche proprietaria di una compagnia di tour operator) non la si manda con l’elicottero all’Abbadia di Fiastra ma si organizza la convention in Piazza nell’auditorium San Paolo (magari con breve visita a Palazzo Buonaccorsi) così da far confluire centinaia di industriali al centro con la conseguenza che, poi, anche i servizi giornalistici parlano indirettamente di Macerata.
@Tex Macerata e’ morta …ma non sepolta e la speranza di rivederla come trent’anni fa per me esiste ancora, per il resto condivido tutto.
e’ gia tardi
L’appassionato Cherubini ha un po’ romanzato il suo reportage amatoriale (a ben guardare le immagini sono state scattate in periodi e orari diversi dalla sua descrizione cronologica, inoltre, per la precisione, le rondini di cui fa menzione in realtà sono rondoni), tuttavia ciò che vuole significare è quasi sempre condivisibile, soprattutto quando sottolinea l’inaudita assenza di Macerata dallo spot con Dustin Hoffman. Avevo già visto lo spot e ritengo plausibili le critiche esplicite di Mina: prezzolare l’attore americano, catapultarlo in una terra di cui ignorava l’esistenza, costringerlo, dietro esagerato compenso, a declamare questo tale Leopardi in modo patetico, mi è sembrato inopportuno e poco credibile. Ma quello che non si può accettare (e qui concordo con Cherubini) è che Macerata e il suo meraviglioso territorio provinciale, lo Sferisterio, i castelli, le rocche siano stati incredibilmente omessi.
Macerata è già fuori tempo massimo, infatti, come già rilevato da altri commentatori, le foto non riportano presenza di essere umano.
Ecco, forse almeno in questo modo si capisce come la vogliono alcuni: vuota.
Le macchine …. eh si, sarebbe bella una città senza macchine. Ma magari ci saranno gli autobus, i tram, o altri comodi mezzi di trasporto che non siano …… i piedi!
Scrive Cherubini: “Fatico un po’ a percorrere le scalette perché la temperatura è molto alta, ma vengo premiato dalla veduta della Piazza della Libertà SENZA AUTO.”
Eh si, non c’è che dire, molto poetico ….. se vuole ritornare sulla più prosaica terra, pensi a me che le scalette le faccio con tutte le temperature (assicuro che anche a dicembre, quando tira un vento gelido di tramontana e magari piove a vento, non è il massimo) più volte al giorno, e non per ricevere il “premio” visuale da lui ricevuto, ma semplicemente per andare a lavorare, magari con qualche chilo di documenti nella borsa ……
Non ci siamo proprio: Macerata è una città sfavorita dalla natura ed affossata dalla propria classe dirigente, che ha blindato tutto il centro storico, frapponendo continui ostacoli all’accesso, ottenendo così di trasformarla in una di quelle città abbandonate che venivano utilizzate come set per i films western: deserta!
In una città così è impossibile vivere: senza parcheggi, senza mezzi alternativi di trasporto, mi spiegate come si riesce non dico a vivere decentemente, ma quanto meno a sopravvivere??
Vogliamo cacciare via i maceratesi? vogliamo fare sì che Macerata divenga mèta di gite turistiche nelle quali le guide dicano ai turisti: “Vedete? questa un tempo era Macerata!”?????
Pare proprio di si ……
il sig. golini ha perfettamente ragione’in giro si vedono anziani, stranieri o il vuoto totale! i maceratesi sono molto bravi a criticare il prossimo o per sentito dire o perchè ognuno si crede migliore del prossimo e poi per non dire le cattiverie che si inventano pur di infangare chi non resta simpatico! bella gente i maceratesi bella gente! macerata ha quello che si merita il vuoto perchè la gente è vuota ripeto sà solo criticare o infangare ma mai un idea costruttiva per i giovani che purtroppo si buttano tutti sulla maledetta droga perchè macerata è l’unica cosaa che offre a un giovane non cè neanche una discoteca è tutto blindato e la gente è quella che è!
Carro Roberto mi ha fatto molto piacere il tuo articolo, chiamiamolo così, perché anch’io amo Macerata, ci sono nato e vissuto e la porto malgrado tutto nel mio cuore anche se devo dire che con me è stata una Città che non ha mai ricambiato l’affetto che ho e porto per Lei. Oggi posso solo dire che mi auguro per Macerata un futuro migliore, un futuro che è solo nelle mani dei miei concittadini.
… la mancanza di persone può essere la precisa scelta dell’artista, per valorizzare lo spazio e i colori… e, parlare di Macerata come città morta è una mezza bugia… andate a farvi una passeggiatina di notte… certi spazi sono anche troppo affollati, troppo rumorosi, troppo incivilmente usati… troppo di tutto, meno che di controlli… vi è infatti assenza (o accondiscendenza) di controllo delle forze dell’ordine… non si incontra una pattuglia neanche a cercarla col lumicino… forse Macerata si è svegliata di botto… è diventata nottambula e permissiva… ma la potenza politica perché non si pronuncia in merito? non è sufficiente gloriarsi per qualche testata giornalistica per la visitina di qualche importante politico… ci vuole più chiarezza d’intenti e precise scelte per ripulirla dallo sfacelo notturno…
@ Spalvieri
Se per un pranzo di matrimonio lei scegliesse come capo chef un esperto in informatica che non sa nemmeno come si accendo i fornelli sarà difficile che poi il pranzo possa rispettare le sue aspettative.
Sul Turismo la questione è la stessa.
Abbiamo un Ministro che decantava le bellezze dell’Italia ma poi andava a fare le ferie all’estero.
Un Ministro dei Beni Culturali che ha lasciato affossare Pompei.
Un Assessore regionale siciliano che dice che, visto che gli abusivi tutistici esistono, si deve trovare il modo di fare una sanatoria.
E nel nostro piccolo (in Regione così come in Provincia ed in Città) da tropppi anni chi si è occupato di turismo sembra lo chef di cui sopra….
Su Hoffman:
Poteva anche andare bene quanto si è girato (anche con l’idiota taglio dello Sferisterio, taglio credo politicamente voluto, visto che è il miglior teatro che abbiamo in regione)
Solo che lo spot, poi, doveva essere veicolato sulle TV americane…
Cioè si sarebbero dovuti investire decine e decine e decine e decine di milioni di euro (che non avevamo).
Non avendoli pertanto lo spot non si sarebbe dovuto fare, optando per altri tipi di promozione….
Ma torniamo semrpe a monte: chi lavora nel turismo, a livello politico, spesso non ne capisce nulla (e quanto si appoggia a degli “esperti” probabilmente spesso questi esperti sono solo esperti nel far transitare denari pubblici nelle proprie tasche…)
in effetti vedo che ultimamente ci sono troppi scellerati che da un giorno all’altro si “ridefiniscono” sul turismo creando solo pasticci. Ha fatto un bel esempio il nostro lettore: non si può pretendere che un ex “scarpà” diventi il genio del turismo…
E’ A S S U R D O ! ! ! !
@mrfrenk
Non mi risulta che i nostri Assessori Regionale, Provinciale (quando sarà) o maceratese provengano dal mondo delle calzature…
Belle foto, ma purtroppo, più che una citta metafisica alla De Chirico sembra un agglomerato sottoposto al “rigor mortis”. Ve la ricordate la nostra borghesia arretrata degli anni 60 che voleva tenere lontana l’industria da Macerata perchè foriera dell’arrivo dei Comunisti? Ecco il risultato di scelte partite da allora. L’industria è fonte di denaro, di circolazione di persone, di idee e di giovani. Il modello pensato dai nostri parrucconi era quello del piccolo proprietario in città e del contadino che sta in campagna e lavora per lui. Complimenti per la lungimiranza. Il risultato è stato centrato anche se non in pieno: in città c’è il rimasto il padrone vecchio, con un bel palazzo che cade a pezzi perchè mancano i soldi per la manutenzione, mentre il contadino che lavorava per lui è andato altrove (mica è scemo).
Scusate per l’analisi tagliata con l’accetta.
Infatti non mi riferivo ai politici… A buon intenditore poche parole…
@mrfrenk
Evidentemente non sono un intenditore, visto che non ho capito a cosa si riferisse
Purtroppo per Macerata ed i maceratesi, ha ragione Alexis de Toqueville: il motivo di tanta arretratezza di questo paesotto risiede nelle scelte ‘illuminate’ della classe dirigente degli anni ’50/’60 che – mentre dedicava la città alla Madonna, auspice la stessa curia che, allora benevola e paternalista, oggi palesa tutta la sua arrogante e brutale prepotenza- di fatto tagliava fuori il paesotto da quei circuiti che altrove hanno dato benessere e modernità … oggi continuiamo sulla stessa via: altri sacerdoti (laici?) celebrano la stessa liturgia di isolamento e blindatura di un contenitore che peró – contraddicendo la sua stessa definizione – è già quasi completamente …. vuoto, e ‘contiene’ giusto i ricordi del tempo che fu, perchè la gente fugge altrove …..
Direi che i maceratesi dovrebbero maledire quella ‘classe dirigente’ con quanta più forza e voce hanno …..
quando ho letto il titolo dell’articolo “amici del deserto” ho pensato male…..
comunque a blindare Macerata sono stati Verdi e Comunisti,oltre ai residenti perbenisti e benpensanti.
Servono proposte oltre alle critiche.
Lu paese mia!
(Macerata de li vrugnulù)
Macerata, che nòme ! Che slargata
de còre a numinalla ! Su la vocca
te pare dorge a dilla: te travocca
la pasciò dell’anema veata !
Macerata, città più recercata
de Londra e de Parigi, è tanda còcca;
e la jènde che ‘rriga o che ce ‘bbocca
se tròa più che condenda e ‘ccommedata !
Non penzi per magnà, perché ci-aimo
certe vrugne più grosse de ‘n castellu:
con una ce pranzimo e ce cenimo.
Anzi, tand’anni fa ce statì un tale
che, cò ‘n’ossu de vrugna menzanèllu,
ce porze mette sù un confiscionale !
E fò tar quale
che, cò lo ligno che je ce ‘vvanzò,
ce fece quattro sèdie e un credenzò !
(M. Affede – 26 settembre 1938)
Bhè…è da quer dì che me sendo ripete ste lamentele..
Macerata è cuscì..chi la vòle cotta..chi cruda, ‘a prima vista
mai nisciù che s’eccontenda…poi, vai a guardà fitto fitto…
Tutto sta vè a tutti..è lu masceratese che è fattu ccuscì..
vono…vrau…vellu…sicuramende, quilli passati
sò jiti tutti ‘n paradisu..Anghe perchè,
è tando che non ne traghetto unuuu….
Caronte
Il patrimonio storico–culturale è identità e ricerca e valorizzazione del proprio saper fare. La bellezza del paesaggio urbano è specchio dei rapporti sociali ed economici. Non può esserci buona vita sociale ed economica in una brutta città. Questa visione è sostenuta soprattutto da un filone di pensiero francese oggi rappresentato da Hugues de Varine, teorico e pratico dello sviluppo locale e del ruolo centrale nello stesso del patrimonio storico–culturale delle città. Il suo ultimo libro, tradotto in italiano, è significativamente intitolato: “Le radici del futuro” (Le racines du futur – in edizione italiana 2005 Clueb, Bologna). Non esiste futuro senza radici. Come non esiste futuro buono senza bellezza. La piazza della libertà a Macerata non nasce per caso ma come visione concreta di cosa è una città e di cosa è il buon governo. Non è un accidente; è una consapevole scelta.
Ovarb, enossam! = Bravo, massone!
Magari te ne ricordassi anche a proposito delle radici cristiane dell’Europa. Sarebbe proprio un segno di grande onestà intellettuale.
W Fermo e i fermani!
macerata senza i maceratesi sarebbe anche carina purtroppo ci vivono persone che si credono sempre migliori dell’altro criticandosi alle spalle e invece d’avanti ti sorride criticano senza sapere e ci mettono del suo in negativo praticamente un paesotto che fà provincia! civitanova recanati e addirittura tolentino sono piu sviluppati ma la provincia è macerata che scandalo e che schifo!
@enossam
scusi Sig.massone (bella Filippo),se neanche una persona colta come lei fa una proposta siamo messi male.Non ho capito se a lei Macerata va bene così com’e.Non ho neanche capito di quale consapevole scelta di libertà parla.
Consiglio.
NELLE PROSSIME FOTO,USANDO QUALCHE FOTOMONTAGGIO,INSERIREI QUALCHE ESSERE VIVENTE,NON NECESSARIAMENTE RAZZA UMANA.
SOLO QUALCHE ESSERE VIVENTE .
MI STUPISCE COME MAI COSI TANTA MAGNIFICENZA NON SIA VISITATA DA NESSUNO.
NELL’EVENTUALE CASO CHE QUALCHE STRANIERO RIESCA A LEGGERE QUESTO ARTICOLO DOVREBBE ESSERE INCORAGGIATO DALLA PRESENZA DI QUALCHE ESSERE VIVENTE.
Se ci si ferma alle foto, si ha l’impressione che Macerata sia un città piacevole. Il problema sono i maceratesi: la città è MORTA da anni ed il declino appare inarrestabile… senza nemmeno fare troppi chilometri, basta andare a Civitanova e fare due passi e poi fare lo stesso a Macerata. Ci sono poche attività commerciali, pochi locali validi per i giovani (e pensare che è anche sede universitaria….), la città si è chiusa in sè stessa. Il problema spesso, se non sempre, l’ho riscontrato nei maceratesi: abulici, apatici, raramente pronti a prendere l’iniziativa… in una parola: mosci! oggi ero in giro per le mura alle 19, quindi un orario in cui si suppone ci sia molto traffico e passeggio di persone, ed invece non c’era quasi nessuno… per assurdo ce n’era molto di più 20/30 anni fa… Sono arrivato a pensare che l’unica speranza che vedo potrà essere negli immigrati se magari portano un po’ di movimento e di iniziative nella vita sociale… altrimenti, Macerata sarà solo una città buona per dormirci.
Bravo Roberto! La città è bella. Il centro storico merita di essere valorizzato con una adeguata progettualità che punti nel tempo alla qualità dell’edilizia pubblica e privata, dei servizi, degli ambienti e degli eventi. Aumenterà l’interesse turistico e l’orgoglio dei maceratesi.
Negli anni ’80 fu chiesto al sindaco di una media città americana che l’aveva guidata da una crisi profondissima negli anni ’70 ad una vera e propria rinascita economica e sociale, quale era stato l’ingrediente principale di questa rinascita, su quali risorse aveva potuto contare. La sua risposta, semplice ed efficace, mi ha sempre colpito: ho fatto leva sulla città (“Have leveraged the city”). E’ nella città che ci sono le risorse intellettuali, professionali, imprenditoriali, finanziarie, necessarie per lo sviluppo, per affrontare i cambiamenti, per disegnare il nuovo volto della città.
Il politico vero e l’amministratore accorto non cerca di succhiare tali risorse per fare poi lui stesso le cose che i cittadini possono fare meglio, ma cerca di suscitare, esaltare, guidare queste energie. Egli cerca di elaborare la rotta comune e di far crescere il consenso sulla stessa; egli può battere il tempo. Ma poi solo se tutti e ognuno al proprio posto remano con ordine e convinzione la città va avanti. Non si crea sviluppo economico senza gli imprenditori, agenti primi dello sviluppo economico; non si edifica senza i costruttori; non si fa il nuovo stadio senza finanza privata e questa non si muove se lo studio non viene concepito come il centro di un progetto più complesso; non si abbellisce il panorama urbano senza la partecipazione dei cittadini; non si migliora la vita civile senza coinvolgere le persone di cultura; non si utilizzano in modo intelligente al servizio della città le nuove aree urbane liberate dal cambiamento delle attività, senza coinvolgere i grandi architetti ed urbanisti e i grandi finanziatori affidandole solo agli uffici comunali o agli architetti di partito o alle vuote casse pubbliche; non si ripensa la città senza pensiero. Non è questione di destra o di sinistra ma di cultura dello sviluppo e di comprensione dei tempi.
A proposito del commento di mffrenk: scusate se sono un po’ “tranchant”, ma in quel “ex scarpà” c’e’ tutta l’essenza di Macerata ed anche la causa delle sue disgrazie. C’è ne fossero stati di “scarpa'” a Macerata.
p.s. non sono uno scarpà e non ho nessun conflitto di interesse con il mondo della calzatura
@ alex
A me sembra, ma potrei sbagliare, che mrfrenk con la parola “scarpà” intenda riferirsi in maniera negativa allo stereotipo del calzaturierio (non solo marchigiano).
Questo stereotipo dello “scarpà” (in tono dispreguiativo e un pò razzista) è infatti duro a morire….
Presumo che mrfrenk, usando “scarpà”, intenda riferirsi a quel calzaturiero macchietta dei film all’italiana…
Quello che aveva poca cultura, l’auto di grossa cilindrata, il catenone d’oro al collo e che parlava il dialetto (stretto) della città di origine…
I figli ed i nipoti di questi “scarpà” (oramai quasi tutti in pensione, e con una cultura molto più profonda di quello che mrfrenk pensa per sentuito dire) sono, in molti casi, laureati in materie economiche, hanno frequentato master all’estero e quindi, presumibilmente, acculturati quanto mrfrenk, se non di più.
Ok,Ok Sig.enossam mi piace sopratutto quando dice dell’amministratore che deve convogliare e suscitare anziché succhiare le risorse della città,ma per risorse cosa si intende se non progetti,idee e proposte? io non ne ho letta alcuna in queste pagine.Ne butto un altra.Se invece di una statua ( che non ho mai visto) facessimo una fontana in piazza Vittorio Veneto con una bella vasca e permettessimo nei 10 giorni più caldi dell’anno (non uno di più ) al bar di mettere gli ombrelloni ed ai ragazzi di farvi il bagno? sara’ pure una stupidaggine,ma capisce cosa voglio dire?
il parcheggio resta il problema più grave.qualcuno tempo fa ha proposto di buttare giu qualche palazzo fatiscente per fare parcheggi.penso ci sia andato vicino perché la soluzione dovrebbe essere creare dei palazzi-parcheggio.Ora potrò dire cazzate,ma il palace,l’ex cinema Corso,il palazzo della Monache sotto l’ex UPIM non potrebbero diventare, dando degli incentivi ai proprietari,parcheggi?non si sono palazzi pubblici che si potrebbero sfruttare in questo senso?
Macerata è una città molto bella e con un potenziale enorme. Tutte le persone che ho portato, anche solo per un pomeriggio, ne rimangono affascinati….
Macerata è però la città dei paradossi (ne cito solo alcuni tra i più evidenti ai miei occhi di 27 enne): si affittano le case agli studenti fuori sede che però vengono considerati al pari dei peggiori delinquenti, non c’è mai nulla per i ragazzi e se un locale mette la musica a mezzanotte si trova due volanti della polizia, ci sono zone in cui lo spaccio e la tossicodipendenza avvengono alla luce del sole, tutti lo sanno e nessuno dice nulla…ancora…vengono stanziati milioni di euro per lo sferisterio, ma non ci sono 6000 euro (trovati in tutta fretta) per il cinema all’aperto o per altre attività culturali e soprattutto…Macerata è la città dove è possibile deturpare un monumento (il lumacone delle scalette), decapitarlo, permettere che la testa cada in terra provocando rumore…e tutto ciò senza che nessuno se ne accorga!!!
Ok la situazione non è poi così tragica…però si potrebbe fare un pochino di più…
dirò altre stupidaggini: il palace,l’ex cinema corso,il palazzo delle Monache sotto l’ex UPIM,non possono diventare palazzi-parcheggio.Non ci sono palazzi pubblici che potrebbero essere sfruttati in questo senso?
Caro Stefano,
il Palace non doveva diventare lo spaccio dei fallimenti (come invece è tristemente avvenuto); le Monachette non devono diventare un parcheggio, ma nemmeno un albergo (come si vocifera): sarebbe atroce sventrare quel convento, che è nel cuore e nella storia dei maceratesi, oltre che ricco di arte. Possibile che la Sovrintendenza, nel caso le voci abbiano riscontri reali, non abbia nulla da dire in proposito?
Quanto alla piscina in Piazza Vittorio Veneto, sanerebbe forse almeno in parte il fastidio di tutti di fronte al fatto che il capoluogo non abbia ancora una sola piscina comunale degna di questo nome (nel senso che la bagnarola di Viale Don Bosco non lo è; e credo che a nessuno verrebbe voglia di mettersi in costume lì, con tutto quel traffico a ridosso).
Quanto alle proposte che nessuno fa, eccomi: tanto per dirne una (ma se ne potrebbero dire tante altre, e tutte fattibili con pochissime o nulle risorse economiche), visto che abbiamo scuole e associazioni musicali tra l’altro ben finanziate (rispetto ad altre, se non altro…), che ci vorrebbe a chieder loro di mettere negli angoli caratteristici della città, o sotto gli archi, nelle piazzette, formazioni in duo o in trio o in quartetto a suonare durante le sere estive? In Germania e in Austria lo fanno da decenni e sempre con ottimi riscontri. Là ci sono gli studenti del Conservatorio che si mettono volontariamente a frutto, perché sono tutte occasioni di uscita dal guscio, opportunità comunque importanti.
Ma qui, caro Stefano, no: qui c’è il moloch dello Sferisterio. E intorno, nel resto della città, la fa da padrone un criterio allotrio, rispetto alla cultura: il risparmio delle casse comunali (no, per lo Sferisterio il discorso non vale, chissà perché).
Il criterio è in sé sacrosanto ed opportuno; ma va affiancato ad una programmazione, allo sviluppo di un discorso. Altrimenti si finisce per dare cittadinanza solamente a chi ha un mecenate alle spalle: in taluni casi, l’operazione risparmio dà risultati splendidi, in altri però non è detto che vada così.
Quanto agli “scarpà”, a dispetto della loro presunta ignoranza di modi, hanno dimostrato di saper amare la loro terra molto più dei nostri educatissimi imprenditori edili.
Complimenti all’amico Cherubini! Ti ho rubato le foto ed ho realizzato un video che ho caricato sia su FC che su YT, spero che sia di tuo gradimento.
Valentini! Ma sono cose che si fanno??
Filippo sai com’e’ ho la fissa della fruibilità della città.Un giorno parlando in periodo pre-elettorale
con l’ex assessore Bianchini mi ha detto che lui avrebbe fatto il parcheggio sotto Piazza della Libertà.Gli ho risposto o.k. allora non c’e’ più problema siamo tutti contenti:commercianti,residenti,fotografi e maceratesi tutti.