Il DG della Cingolana Giandomenico Giorgi
“Società che non onorano i rimborsi spese, presidenti prestanome… il sistema è marcio. Una regola su tutte: ogni giocatore a fine stagione deve firmare una liberatoria…”.
“Questo calcio è per i furbi e a queste condizioni io non ci sto: o si cambia o le persone oneste lasceranno per sempre questo mondo”. Mentre altrove impazza il mercato in casa della Cingolana si riflette sul sistema-calcio marchigiano. Il direttore generale Giandomenico Giorgi non è un tipo che la manda a dire e come un novello Don Chisciotte lancia la sua crociata all’indirizzo della Federazione, che la vorrebbe impegnata in una grande campagna moralizzatrice (con norme e regolamenti seri) in modo che certi ‘fattacci’ in futuro non si verifichino più. Quali ‘fattacci’? Società che non pagano regolarmente i rimborsi spese pattuiti con i propri tesserati ad inizio stagione, presidenti prestanome, squadre che si iscrivono ai campionati con assegni datati (o peggio scoperti) eccetera eccetera. “Noi facciamo un calcio pulito, e lo portiamo avanti con tanta fatica, ma sempre più spesso in questo mondo assistiamo a vicende raccapriccianti. La Federazione deve svegliarsi e legiferare norme serie, e solo il presidente Cellini lo può fare”. E fornisce un esempio: “Bisogna introdurre per giocatori l’obbligatorietà della liberatoria a fine stagione. Mi spiego meglio: se un giocatore ha percepito regolarmente i rimborsi spese deve firmare una liberatoria con la quale solleva la società da ogni impegno e se ciò non dovesse avvenire sempre quella società dovrà essere penalizzata e il suo presidente squalificato. E vedrete che se si farà così in Eccellenza e in altri campionati si spenderà molto meno”. Giorgi ammette di fare sempre più fatica ad allestire la squadra anche perchè altre società inflazionano il mercato alzando i rimborsi spese, rimborsi spese che poi puntualmente non onorano. E di esempi ce ne sono a volontà. “E’ un sistema sballato, che fa acqua, che consente ai furbi di andare avanti, ma su questo Cellini fa finta di niente, avalla queste situazioni, poi non lamentiamoci se gente onesta come Paci della Maceratese abbandona il calcio. Anche io sono tentato, e con me le persone serie che vogliono fare calcio con passione e onestà morale”. Il sasso è lanciato…
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da mo che il sistema è marcio…..
se l’hai capito solo ora …..
Chissà perchè il dirigente della cingolana non si lamenta del fatto che le squadre di calcio FANNO FATTURE DAGLI IMPORTI FASULLI, anche 1 a 10, facendo si che le aziende rubino soldi allo stato!!
E’ squallido che squadre come la cingolana, e in particolare è squallido il suo presidente Giandomenico Giorgi, si rendono prima complici di furti allo stato e poi condanni le altre società! Il bue che dice cornuto all’asino.
Non so se la questa squadra si comporta in questo modo (anche se mi resta difficile credere che non lo faccia) ma nelle migliore delle ipotesi è COMPLICE di questo schifo.
Tutti lo sanno, tutti stanno zitti, tutti sono schifosamente complici: calciatori, dirigenti, aziende sponsor, ecc… Nessuno fa niente. I coglioni di turno sono prima di tutto i tifosi, poi le altre persone che devono pagare più tasse per dare soldi ai calciatori (dato che non vengono pagate dalle aziende).
Anche per questo, il calcio (anche dilettantistico) è diventato un peso per la società.