di Matteo Zallocco
Non è ancora passata la burrasca per il divorzio con il Maestro Carignani (leggi l’articolo) in seguito al diverbio con il direttore artistico Pier Luigi Pizzi per la mancata sostituzione di un soprano che sullo Sferisterio Opera Festival incombe l’esame della gestione economica. Il consigliere di maggioranza Guido Garufi (Idv) ha infatti presentato una interrogazione al sindaco, in funzione di presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, per chiedere chiarezza su diverse situazioni e la copia dei contratti.
“Questo anche per cercare di evitare ulteriori passivi – dice a CM Guido Garufi – come quello dello scorso anno di cui i dati precisi e analitici non sono stati ancora resi pubblici. Ma soprattutto per rispondere ad una parte forte della città (imprenditori, agenzie turistiche , commercianti) che lamentano rispetto agli anni passati una scarsa affluenza di pubblico. L’indotto è calato sensibilmente e, ai fini del risparmio, non lavorano più allo Sferisterio diversi maceratesi, basti pensare che le comparse anni fa erano più di 100 ed ora sono scese a 12. Lo Sferisterio Opera Festival sembra non avere più una funzione sociale e politica, e quindi pubblica. Non ci si può immolare nella bellezza, bisognerebbe essere più pragmatici e interfacciarsi con la città che sta respingendo l’Opera. La Stagione lirica è chiamata a tornare ad essere popolare perchè i soldi sono del popolo. Le sperimentazioni appartengono a un segmento di nicchia e non rivestono una funzione pubblica. Non è certamente una recensione (ammesso che ce ne siano) di un giornale nazionale sulla qualità dell’Opera che può riabilitare il collasso sociale. Bisognerebbe anche interrogarsi per quale motivo un grande direttore d’orchestra come Carignani abbia lasciato Il ballo in maschera dopo essersi lamentato della qualità dei cantanti, facendo chiaramente capire che i costi per il cast sono stati sensibilmente ridotti. Bisogna comprendere perchè lo Sferisterio Opera Festival non dà lavoro come una volta e non attira più il pubblico”.
Nella sua interrogazione Garufi chiede informazioni sull’opera “Così fan tutte” che andrà in scena al teatro Lauro Rossi il 24 luglio (repliche 28-31 luglio). “E’ vero – si chiede il capogruppo dell’Idv – che la spesa per l’Associazione Sferisterio si aggira sui 500mila euro? E’ stato valutato da parte del Cda un preventivo di rientro considerando che dalla capienza del Lauro Rossi, fatta eccezione per i biglietti omaggio, si potrebbe tranquillamente ipotizzare in anticipo un rientro di 12-15mila euro al massimo? L’opera è contrattualizzata per altri sedi? E in caso affermativo – va avanti Garufi – quali sono per l’Associazione i rientri economici, per l’eventuale vendita di diritti o altri elementi contrattuali?”
Garufi interroga il sindaco anche sulle spese di sartoria (ora il Sof si appoggia alla Tirelli di Roma, ndr): “Sono state contattate sartorie locali in tempi utili per l’appalto delle Opere, in particolare per il Ballo in maschera e il Rigoletto al fine di produrre indotto lavorativo in città? A quanto ammonta l’uscita finanziaria per la sartoria?
L’interrogazione tocca anche altri argomenti: “Quali rapporti contrattuali sono intercorsi tra l’Associazione e il Teatro di Jesi che ha utilizzato la nostra Traviata di Svoboda, vincitrice del Premio Abbiati? E ancora: “Poichè la caratteristica peculiare dello Sferisterio, teatro all’aperto, consiste nella grandissima estensione del suo palcoscenico, qual è la filosofia che spinge a realizzare scenografie ridottissime, dunque eventualmente esportabili solo in piccoli Teatri al chiuso, anzichè ai grandi all’aperto come Taormina, Siviglia, Israele, Orange ecc. e qual è l’eventuale rientro economico e di immagine di tale gestione?”.
Nella prima parte dell’interrogazione il consigliere Garufi chiede chiarimenti sulla realizzazione di riprese televisive di alcune Opere della passata Stagione lirica: “Quale Società ha svolto questo lavoro e quanto è costato? Il titolare dei diritti sulla ripresa delle Opere è l’Associazione o qualcun altro? Se il titolare è l’Associazione a chi sono state vendute le riprese? A quanto ammontano eventuali introiti? E chi è il funzionario responsabile dei contratti?”
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era ora complimenti al sig.Garufi adesso attendiamo i veri numeri e vediamo quanto ci si rimette anche quest’anno
Già chiesto e richiesto, cosicchè si metterebero a tacere le tante voci cittadine….
Rendiamo pubblici i bilanci INTEGRALI dell’Associazione Sferisterio degli ultimi 5-8 anni…..
Bravo Guido! E se le risposte che (verranno?) sono quelle del sospetto che sollevano i tuoi quesiti implacabili, faccio ammenda sin d’ora del mio giudizio positivo del tutto estetico dell’anno scorso in difesa dei cartelloni difficili.
e…tutte le scenografie di Pizzi utilizzate, che fine fanno? Così, per curiosità.
Invece di autorizzare il palazzone sull’ex area molino Vignati, perchè il Comune non ha acquistato quell’immobile per mettervi in salvezza ed in mostra tutte le costose scenografie, i costumi, i cartelloni, la storia delle varie stagioni di spettacolo? Si sarebbero potute realizzare sponsorizzazioni pluriennali (i nuovi cento consorti!) per mettere in piedi un museo permanente, ove ricavare anche spazi per le prove, per la sartoria e per tutte le altre attività che ruotano intorno allo Sferisterio, ivi compresa una foresteria per gli operatori dello spettacolo, e via immaginando…. No, si è preferito invece favorire la speculazione edilizia del privato, nonostante l’impatto disastroso che esso avrà sulla viabilità est di accesso alla città. La miopia politica, ( speriamo solo quella!), ha tagliato alla radice la possibilità di dotare la città di una struttura strategica per la cultura. Questo malgoverno rende indegna Macerata della sua storia e gli preclude ogni prospettiva di crescita come capoluogo. Una volta c’erano cento consorti che donavano alla città opere straordinarie, poi sono arrivati amministratori improvvisati a distruggere tutto, anche la sopravvivenza del capoluogo. In cambio, però siamo la “città della Pace”, abbiamo l’assessore alla “non violenza”, consideriamo strategico l’effimero, come il costoso passaggio del giro d’Italia o una gara di pattini a rotelle. L’opposizione dove stava quando i lanzichenecchi compivano il sacco di Macerata? E i settanta colti sottoscrittori dello “storico” manifesto erano distratti o preferivano seguire la moda aspettando magari l’obolo riconoscente di una politica corruttrice della stessa sua funzione?
bravo guido Garufi è l’ora della chiarezza e della verità.
Bravo Guido Garufi, bisogno fare chiarezza e sopratutto è l’ora di chirire che i difensori del Teatro sono quelli che lottano per una gestione pubblica e nn personale, i veri nemici sono quelli che tacciono… tanto pagano i maceratesi. Facciamoci imprestare un po di soldi da Jesi che sta facendo i soldi con le nostre produzioni, mica scemi; e poi … e poi… e poi…e poi… i soldi vanno sempre agli stessi chiamati eccellenze…. che poi sono quelli che Sbilanciano: ROF, Sof (il parente povero) Muse, Teatro delle Marche, Amat, In Teatro, Form, e poi e poi… e poi arriva lui…
Per la Sartoria è sufficiente fare qualche visura per vedere chi è socio della stessa!!!
A Corridonia c’è una straordinaria sartoria che lavora in tutto il mondo…meno che a Macerata!!!!!
Visto che già avete escluso Macerata dal nome (SOF, Sferisterio Opera Festival), evitate anche la S di Sferisterio e chiamatelo POF (Pizzi Opera Festival).
Lo Sferisterio è un’opera unica al mondo che dovrebbe essere il volano della città ed invece da sempre è una vetrina per i direttori artistici.
L’Opera è in caduta libera da anni e solo gli amministratori maceratesi potevano pensare di trasinarla faticosamente anzichè magari renderla biennale ed avere più respiro per organizzarla.
Sarà un lento declino che porterà al definito stop tra qualche anno, siamo un po’ stanchi di ripianare i bilanci di stagioni pessime.
SVOBODA, De Hana, Deflò, Orlandi, Aimonino, Renzetti, Battistelli, Brockhaus, De Simone,Bartoletti Khun, Russel quelli insomma che ce l’hanno insegnato il teatro non quelli che ci cacciano dal nostro Teatro.
Una cosa che propio non capisco è perchè per anni e anni abbiamo pubblicizzato (in Italia e all’Estero) il cartellone dello Sferisterio come “Macerata Opera” e poi, d’improvviso, si trasformain SOF.
Ma qualcuno, prima di fare questo cambio (che ha reso inutili le pubblicità di quasi 20 anni di Macerata Opera), ha avuto l’uniltà di chiedere consiglio a quale esperto di marketing e comunicazione oppure si è fatto un pò così come viene, a membro di segugio….
MACERATA, SI SMUOVONO LE ACQUE….INIZIA IL COUNT-DOWN
Venerdì 01 Luglio 2011 19:45
A seguito dei fatti gravi segnalati da questo blog e riguardanti lo
Sferisterio di Macerata, si smuovono finalmente le acque e il
Consigliere Garufi chiede spiegazioni su varie questioni, non ultima
quella economico-finanziaria.
C’è malcontento nei commercianti e nel pubblico in genere, come si
è più volte ribadito. Questo succede quando le gestioni di un
delicato meccanismo come lo Sferisterio o qualunque altro Festival
o Fondazione lirica vengono interpretate in modo autoreferenziale, a
metà strada tra una proprietà privata e un luogo di sperimentazioni
a sfondo personalistico. Riteniamo che in questo ultimo
quinquennio il duo Pizzi-Gasparon abbia dato il meglio di sé e
che ora vi sia un evidente processo involutivo: spettacoli che si
ripetono senza più alcuna novità interessante, deficit che si
trascinano di anno in anno, cast modesti e a volte imbarazzanti,
continue discussioni e bagarre tra artisti, giochi di agenzia. Questo
clima tipico d’un fine-mandato , unito ai problemi sollevati ora in
sede politica, indica in modo evidente che è giunto il momento di
cambiare.
La vicenda Carignani, oltre a rappresentare motivo di vergogna per l’intera comunità maceratese, che in sostanza si assume la responsabilità della natura “traumatica” del rientro in Italia di un direttore che lavora felicemente all’estero da anni e che all’estero tornerà a lavorare felicemente, ha avuto il merito quanto meno di innescare un procedimento del tipo: “il re è nudo”, nel quale molti – ma non tutti ….. – cominciano a chiamare le cose con il loro nome.
Lo Sferisterio è diventato la sede di spettacoli deprimenti se non imbarazzanti (come non ricordare, per esempio, la seconda recita di “Forza del Destino” con il baritono smemorato, Carlo Guelfi, chiamato all’ultimo minuto solo perchè per due settimane di prove nelle quali Di Felice era palesemente indisposto nessuno della direzione artistica – composta da PIzzi, Gaspararon, e dai loro padreterni manutengoli maceratesi senza curriculum …. – aveva pensato ad un sostituto!), di scarsissima qualità artistica e, soprattutto, non è più un teatro lirico.
Un teatro lirico, infatti, è un teatro dove si fa opera lirica, cioè si canta e si suona.
Allo Sferisterio si fa tutto tranne che cantare e suonare. Le “scelte registiche” (oltre ad essere discutibili in sè, quando c’è dietro un’idea …..) sono sempre tali da prevalere sulle esigenze musicali, come se Pizzi – questa è l’impressione che si trae dall’assistenza anche a pochi minuti di prove – odiasse in realtà la musica e forse preferisca fare dei films o più semplicemente sia qui a Macerata a coronare il suo sogno inconfessabile di fare lo stilista, organizzando delle sfilate di costumi (con il fastidioso contorno di un’opera lirica, da attenuare il più possibile affinchè non dia fastidio).
Ora siamo (quasi) tutti d’accordo che questa situazione vada cambiata.
Con chi?
Tornare al passato? Claudio Orazi?
Per carità: sarebbe solo una linea di continuità, vista l’origine professionale di Orazi ed il fatto che la primissima trasformazione dello Sferisterio in un “circo” ebbe luogo con lui.
CI VUOLE UN DIRETTORE ARTISTICO CHE SIA UN MUSICISTA DI VALORE E CHE FACCIA SI’ CHE LO SFERISTERIO TORNI AD ESSERE UN TEATRO LIRICO.
UN TEATRO DOVE IL DIRETTORE COMANDA ED IL REGISTA SI ADEGUA.
Non un teatro dove si caccia un direttore solo perchè ritiene – giustamente – che la compagnia non sia all’altezza.
A proposito: che bella figura che fa pure Callegari, pronto a dire il suo “obbedisco” ….. evidentemente, anche per questo erede di Von Karajan “pecunia non olet” ……
Non solo ciò che dici,ma se aggiungi che abbiamo in città un’accademia delle belle arti che laurea registi e scenografi:perché non facciamo una sorta di concorso tra gli studenti da Settembre per preparare le regie,le scenografie ed i costumi delle opere? ci sono fior fiore di professori,Brokhaus su tutti,che potrebbero scegliere la migliore ed aiutare i ragazzi nella realizzazione delle opere.L’opera lirica la fanno i cantanti ed i direttori.Perché un tempo venivano a cantare la Caballe’ ,Corelli e Del Monaco ed ora non possono venire Florez,la Bartoli o Alvarez?perché non possono venire Pappano o Welzer Most a dirigere un opera? basta dare i soldi ai direttoriartistici,registi,scenografi,coreografi e tutti gli aiutanti vari.Vi rendete conto il dannno che hanno provocato quest’anno questi signori?
i maceratesi hanno politicamente legittimato tutto ciò
I grandi cantanti/direttori non verranno mai chiamati a lavorare a Macerata per vari motivi tutti attribuibili all’attuale direttore artistico Pier Luigi Pizzi:
1) un motivo “culturale”, e cioè perchè Pizzi è convinto che lo spettacolo d’opera non vada ascoltato, ma vada “visto”: quindi, chi se ne frega se il cantante fa cagare, l’importante è lo “sfavillio” dei costumi, il fisico atletico delle comparse (che però a Macerata si arricchiscono sotto il nome di “mimi”), insomma, tutto ciò che si vede. Per Pizzi tutto ciò che produce musica (cantanti, coro, orchestra) è assolutamente secondario e soprattutto non deve dare intralcio. Dico Pizzi, ma lo stesso vale per Gasparon, che per di più è anche molto più ignorante di musica e quindi è logico che tante cose, semplicemente, non le sappia, e quindi se ne sbatte della musica;
2) un motivo “pratico”, e cioè perchè se Pizzi spende per i cantanti poi non può spendere per i costumi; se spende per il coro/orchestra poi non può spendere per gli onnipresenti (quanto inutili) “mimi”, quindi, visto che al coperta è corta, si spreca su cose che non stanno scritte sullo spartito (costumi, mimi, attrezzerie, trucco/parrucco, etc. etc.) e si “sparagna” sulla cosa più importante, cioè le voci;
3) un motivo “psicologico”: perchè alla fine le vere “star” di queste stagioni devono essere sempre loro, Pizzi e Gasparon, che non tollererebbero mai di essere oscurati, come avverrebbe di certo se alla ribalta comparisse un grande cantante: in tal caso il raffronto fra la prestazione canora ed il resto dello spettacolo metterebbe impietosamente in luce tutte le lacune dell’impianto registico. Essendo anche due personaggi molto egocentrici (soprattutto Gasparon, molto presuntuoso), è logico che tendono ad escludere qualsiasi cosa possa gettare un’ombra sulle loro immagini …..
Sono d’accordissimo sull’ipotesi di chiamare Brokhaus a lavorare allo Sferisterio: è un grandissimo regista lirico, cioè uno che lavora a servizio della musica (non a caso è tedesco!) ed ha prodotto dei grandissimi capolavori, a volte anche con pochi mezzi.
Anzi, è proprio uno scandalo che a Macerata lavori Gasparon e non lavori Brokhaus ……. anzi, non è neppure uno scandalo, è proprio un vero schifo!
@ Lirica senza registi
Io un nome ce l’avrei: Claudia Colombati.
Ha insegnato Storia della Musica qui a Macerata per lunghi anni, ora insegna a Roma. Ha fatto parte anche del Consiglio d’amministrazione del Comunale di Bologna (magari ne fa ancora parte, chissà…). Per la città di Macerata organizzò per molti anni una Rassegna invernale di concerti presso il teatro della Filarmonica (all’epoca il Comune partecipava attivamente… coprendo la spesa dei manifesti… nihil novi sub sole…), rassegna per la quale metteva gli studenti nella possibilità di imparare tutto quello che c’è dietro l’organizzazione di un evento (dall’ufficio stampa alla logistica, all’accoglienza, etc.). L’ho rivista su RAI EDUCATIONAL non più di due mesi fa. Se non erro parlava proprio di lirica.
Sarebbe un colpo gobbo. Sempre che accettasse…
L’unica cosa buona fatta da Garufi… però ‘sti numeri arriveranno poi???
@Filippo Davoli: ok per la Colombati, la conosco e so chi è, a condizione che non si porti pure lei il suo Gasparon …….. comunque mi sa che stiamo tutti sognando, perchè pare che la politica (evidentemente miope e sorda alla “communis opinio”) abbia riconfermato Pizzi per altri …. tre anni o stia per farlo!
Ma scusate ma tutto quello che è accaduto e sta ancora accadendo a Macerata per lo Sferisterio lo vogliamo chiamare per quello che è, cioè MERO PROVINCIALISMO
Qual’è quell’istituzione che da la direzione artistica ad una sola persona per oltre 5 anni cambiando, facendo e disfacendo il tutto (dal nome MacerataOpera, SOF POP ROCK etc.) lamentandosi poi che gli spettatori diminiscono, i cantanti o i direttori d’orchestra fuggono alle prime avvisaglie di “cagnare” quando poi il cerino (bilancio) rimane nelle mani degli amministratori=cittadini che devono poi ripianare le spese della stagione ? Oltretutto un addetto che lavora li potrebbe dire “beh in fin dei conti lavoro per un sacco di giorni, guadagno un sacco di soldi … NO nemmeno questo ! Anzi ma secondo me il problema principale è che cosa si vuol fare dello Sferisterio conosciuto nel MONDO per essere un’arena antica dove si fanno le OPERE LIRICHE e qui sta la questione. Un C.d.A. serio e capace avrebbe dovuto studiare la questione e d’accordo con TUTTI e sopratutto con la REGIONE MARCHE avrebbe dovuto impostare la cosa per rilanciare lo SFERISTERIO nel MONDO e no chiamare uno scenografo milanese “el ghe pensi mi” in palese conflitto d’interessi. Come mai la REGIONE MARCHE ha speso così tanti soldi in un’attore americano per propagandare l’immagine della nostra regione quando la nostra regione è famosa nel mondo primo per la musica (Rossini) e secondo per monumenti come lo Sferisterio. Maceratesi queste cose dovevate criticare, quanto è costato lo spot ? Chi è che l’ha pensato ? Oltretutto pare che con quella pubblicità molti vecchi americani verranno a passare le vacanze nella nostra regione (mah ?) quando è risaputo che con la recente crisi economica la ricchezza si è spostata o si sta spostando verso altri lidi (Cina,India,Russia etc.) ed invece di chiamare Dustin Offman non si poteva chiamare un personaggio lirico famosissimo come Placido Domingo che oltretutto in arena ci ha pure cantato ? (Tosca)
Auguriamoci (per il bene della città, del bel canto e dello Sferisterio) che a fine stagone lirica 2011 l’Associazione Sferisterio dimostri di avere gli attributi (e non sia sempre prona) e scelga di girare il necessario e indispensdabile corto documentario “Goodbye Pizzi & Gasparon”
E’ ora di finirla con uno Sferisterio sfruttato da troppi anni dalla politica, che trasversalmente ne fa un uso personalistico e propagandistico, quando a pagare il conto salato che questi incapaci procurano sono sempre i cittadini maceratesi. Serve uno Sferisterio che procuri con il suo spettacolo, benessere, promozione e quindi ricaduta economica sul territorio. Per fare questo deve essere tolto di mano a questi politici incapaci che nominano altrettanti direttori o sovrintendenti incapaci che procurano gestioni fallimentari che noi cittadini dobbiamo puntualmente pagare. Una soluzione potrebbe essere fare un bando di gara internazionale per una gestione che oltre a proporre un programma di grande spessore artistico garantisca una sostenibilità economica, così che la nostra amministrazione comunale e provinciale invece di pagare le cazzate dei vari Pizzi & Gasparon si concentri sulle primarie necessità della città (piscine, palasport, posti letto per anziani, asili, case popolari per maceratesi che ne anno bisogno, ecc.). Se la politica non riesce a trovare la soluzione ad una gestione sostenibile allo Sferisterio allora è meglio chiuderlo, in questo momento i cittadini maceratesi non possono certamente permettersi ogni anno di pagare milioni di euro per lo Sferisterio e rinunciare ai servizi sociali primari.
@ Gianfranco
Non mi risulta che, per legge, si possano rifiutare di fornire le risposte richieste nell’interrogazione. Altrimenti scattano i carabinieri.
Dello Sferisterio se ne parla molto poco prima dell’inizio della stagione per poi pian piano dimenticarsene durante l’inverno.
La domanda da farsi è: la stagione lirica è una risorsa o un peso per Macerata?
Perché il nocciolo della questione è tutto qui.
Se è una risorsa allora vanno fatti investimenti sviluppando sia la qualità artistiche come riportato da acuni commenti precedenti, sia sviluppando ed incentivando professionalità collegate (sartoria, scenografie, luci ecc..) Questa via comporterebbe, come è intuitivo, un eborso economico elevato da parte di comune e provincia i cui frutti potranno essere raccolti solamente in futuro.
Se al ontrario è un peso, la stagione lirica va eliminata perché non sostenibile dalla nosra amministrazione.
Quello che si fa oggi èil classico compromeso: non si chiude ma ci si spende il minimo possibile. il risultato è sotto gli occhi di tutti: stagionisempre più scadenti, scomparsaquasi totale di melomani provenieni da fuori regione, e… soldi buttati.
Poi ognuno ha la sua soluzione: chi vuole fare una biennale, chi vuole una stagione più “spettacolare”, chi più “musicale”…
@ Filippo
Per rispondere risponderanno pure… Ma dipende che tipo di risposta daranno, se completa ed esauriente oppure se fumosa e vaga….
Se non erro le Associazioni (come appunto l’Associazione Sferisterio) NON hanno l’obbligo di divulgare i bilanci integrali, tanto che il Sindaco ha portato in visione a CM quelli “riassunti” (dove ovviamente ci si capisce molto poco)….. Per cui se si continua a girare (e rispondere genricamente) intorno ai “riassunti” è solo, a mio avviso, una presa in giro…
Non so se qualche Consigliere Comunale li abbia o gli verranno forniti quelli INTEGRALI degli ultimi 5-8 anni….
Ma se qualcuno li ha potrebbe gentilmente metterli a disposizione di tutti???
Lo Sferisterio crea indotto?????AHHHHHHHHHH
guardate qui http://www.sferisterio.it/informazioni/offerte-turistiche/
Sono d’accordo con Bimbo Triste perchè se continuiamo in questo modo piano piano le varie maestranze che LAVORANO allo Sferisterio dovranno prestare la loro opera gratuitamente. Biennalmente poi è improponibile se non altro per le masse artistiche che nell’anno vuoto non lavorano ed inoltre queste formazioni (vedi orchestra, coro etc.) gestionalmente “campano” con i soldi dello Sferisterio per cui togliere emolumenti maceratesi per un’anno significa automaticamente chiudere queste imprese.