“Musica a tutto volume e vino
con la scusa dell’acqua pubblica”

MACERATA - I residenti di via Garibaldi tornano all'attacco dopo la festa di mercoledì sera a Palazzo Torri
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cancelli1-300x199Residenti di via  Garibaldi ancora sul piede di guerra per gli schiamazzi notturni. “Solo pochi giorni fa -scrivono –  un’assemblea di residenti del centro storico aveva, ancora una volta, sollevato i problemi di ordine pubblico e di vivibilità legati alla movida ed in particolare alle serate universitarie. E proprio mercoledi sera (1 giugno) gli abitanti di Palazzo Torri, rientrando a casa, si sono trovati all’interno della loro proprietà un’assembramento di giovani universitari intenti a far festa, con tanto di musica a tutto volume e bottiglioni di vino da 5 lt., con il falso pretesto di raccogliere consensi per il prossimo referendum. I bagordi andavano avanti già dal tardo pomeriggio ed alcuni residenti avevano più volte sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine chiedendo rispetto del quieto vivere, oltre che della legge. L’evento infatti si è svolto in modo del tutto abusivo, senza alcuna autorizzazione né da parte dei proprietari del palazzo Torri, né dell’Università, dalla quale gli organizzatori hanno sostenuto di essere appoggiati. Sono stati posizionati tavoli nell’ingresso del palazzo, accesa musica a tutto volume e affissi volantini su ogni parete, il tutto al pretestuoso scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla privatizzazione dell’acqua. Peccato che di acqua non ci fosse neanche l’ombra!! Solo vino, vino vino… Inutile dire che olezzo ci fosse all’interno dell’atrio in questione, come provavano i tanti bicchieri abbandonati in giro. All’arrivo degli abitanti del palazzo, che chiedevano quale tipo di autorizzazione fosse stata concessa per poter organizzare tale evento, è stato loro risposto che il permesso era stato dato dall’università, la quale aveva oltretutto concesso il pieno utilizzo dei locali presenti al piano terra, sostenendo che l’università è ente pubblico e quindi fruibile a qualsiasi ora del giorno e soprattutto della notte! A questo punto gli inquilini e la titolare dello stabile hanno, per l’ennesima volta, contattato le forze dell’ordine, prospettando l’imminente degenerazione della situazione, dovuta alla presenza di soggetti in evidente stato di ebbrezza, alcuni dei quali non erano neanche in grado di comporre un discorso… Ma accortisi che l’arrivo dei carabinieri era imminente, gli organizzatori hanno smantellato all’istante tavoli e bevande, essendo coscienti del fatto che stavano occupando una proprietà privata senza alcuna autorizzazione. Certo gli abitanti del palazzo si sarebbero aspettati sostegno e aiuto da parte dei sopraggiunti carabinieri e polizia, ma sono rimasti oltremodo sconcertati quando si sono trovati obbligati a rimanere chiusi all’interno dell’atrio, su disposizione delle forze dell’ordine, dalle quali sono stati oltretutto trattati alla stregua di quanti erano palesemente fuori legge: urla, parole inappropriate, in alcuni casi anche bestemmie, per finire con l’essere fisicamente cacciati dalla via (accompagnati con uno spintone), da chi non era più in grado di far fronte alla situazione venutasi a creare. Sarebbe bastato un po’ di “polso” per ripristinare la tranquillità, adottando comportamenti differenziati per coloro che chiedevano il rispetto della legge e per coloro che invece erano stati colti in flagranza di reato (la violazione di proprietà privata esiste ancora!!).

Il Magnifico Rettore Lacchè è  a conoscenza delle altrettanto magnifiche manifestazioni organizzate abusivamente dai suoi studenti, per i quali si prodiga tanto a pubblicizzare l’Università di Macerata?  Avrà veramente concesso a questi soggetti di utilizzare i locali dell’ente accademico, magari senza saper che unico scopo è quello di potervisi ubriacare ed urinare in ogni angolo? Considerando che i cosiddetti “studenti” non erano neanche in possesso delle chiavi dei locali, il dubbio sorge spontanteo…!  Ancora una volta gli abitanti del centro storico subiscono questo tipo di degrado e di affronto e chiedono una decisa presa di coscienza da parte delle istituzioni, anche e soprattutto universitarie, relativamente a questi episodi, non isolati ma anzi troppo ricorrenti.  Il Sindaco Carancini ed i competenti assessori quanto pensano ancor adir pendere in giro coloro che manifestano questo tipo di situazioni? Per quanto tempo pensano di fare orecchie da mercante? Perché non si sono presentati all’assemblea del 27 maggio (al contrario di alcuni membri dell’amministrazione)? Avrebbero capito al volo la gravità del fenomeno. Forse non avevano l’interesse a presentarsi, sindaco in primis. O forse qualcuno è riuscito a reprimere l’interesse che alcuni potevano avere a partecipare all’incontro cittadino…  Malgrado tutto però la sala dell’hotel Claudiani era piena, mancavano solo i diretti interessati. Ma non potranno sfuggire a lungo alle loro responsabilità! Fare il Sindaco non significa solo partecipare agli eventi sportivi e farsi fotografare in occasioni di manifestazioni civili! Quando penserà di poter garantire la tranquillità diurna e notturna agli abitanti di questa via? Siamo aperti ad un confronto ad un confronto con il Rettore Lacchè, per fargli comprendere quali problemi creano alcuni studenti maceratesi, ai quali viene magari concesso di utilizzare locali accademici…”



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