Il Pdl e la città perduta:
“A questa provincia
serve un capoluogo”

Pistarelli: "Dobbiamo riconquistare Macerata". Cambi: “Speriamo che da domani Udc voglia dire umiliati da Capponi”

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Carlo Cambi, Fabio Pistarelli, Gianni Menghi e Silvano Iommi

 

di Lucia Paciaroni

“Il ruolo di Macerata capoluogo: idee e proposte”. Questo il tema dell’incontro organizzato in serata dal Pdl all’hotel Claudiani, “una riflessione sulla nostra città, un contributo al programma” ha spiegato il coordinatore comunale Fabio Pistarelli.

Ad intervenire sono stati Gianni Menghi, vice coordinatore, il giornalista e scrittore Carlo Cambi e l’architetto – urbanista Silvano Iommi.


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L'intervento di Deborah Pantana

 

“Macerata non ha saputo usare la sua vocazione e sotto i colpi della competitività, ha perso un ruolo apicale – ha continuato Pistarelli – Tanti gli esempi che si possono fare, pensiamo alla perdita della Banca d’Italia, così come del centro direzionale dell’ex Cassa di risparmio della Provincia di Macerata. E ancora, il centro storico che, invece di dimostrare la sua attrattività, ha perso pezzi importanti”. E sottolinea: “Dobbiamo riconquistare Macerata e dare alla Provincia una voce forte. Il territorio è forte solo se tale è il suo portavoce”.

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Fabio Pistarelli

Pistarelli ha poi spiegato: “Perché l’intero territorio è marginale? Perché marginale è il suo capoluogo e la sua politica, che si è contraddistinta per le clamorose occasioni perse. La nostra coalizione ora è più forte di prima, il candidato del centro sinistra, che nemmeno nomino, mi dà un senso di ripudio e la sinistra perderà anche i suoi consensi perché non è stata capace di indicare un candidato proprio, prendendo una forza politica che era all’opposto”.

“Non possiamo esercitare il ruolo di capoluogo se non facciamo, finalmente, una svolta politica, amministrativa e culturale degli assetti del potere” ha ribadito Menghi.

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Carlo Cambi

Ha ripercorso la storia di Macerata Silvano Iommi, soffermandosi su quella “carica magnetica che si era formata, che attraeva e restituiva politica, cultura, industria e produttività”. “E’ scomparsa una parola chiave su Macerata, quella di capoluogo”. Un’altra parola chiave da recuperare, secondo Iommi, è quella della “qualità”, e ha aggiunto: “Abbiamo bisogno di un secondo ponte sul Chienti, di interventi di Provincia, Regione e Stato e di tornare a programmare e progettare. E ancora, del collegamento via Mattei – Pieve e Pieve – superstrada, del recupero della funzione civile di queste nuove città spontanee che sono mostri senza forme, come a Casette Verdini”.

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Silvano Iommi

Carlo Cambi ha parlato di una città che “non guarda alla sua vocazione e agli sbocchi sul mercato”: “L’Università di Macerata rappresenta una pia illusione, è l’unica che ha facoltà che non centrano nulla con le potenzialità economiche della città – ha detto – Per lo Sferisterio il massimo del turismo sono i pullman che partono dal mare e la stagione lirica si è ridotta ad un weekend di gorgheggi. Non viene in mente che la città deve avere, per esempio, un conservatorio, un liceo musicale?”.

Nella terra dei “geni della creatività”, citando da Leopardi a Iginio Straffi, continua Cambi “non c’è un corso per sceneggiatori, all’Accademia di Belle Arti non esiste un corso per disegnatori di cartoni”. E conclude: “Macerata ha un problema di approvvigionamento di energia e manca la capacità di fare connessioni territoriali. Bisogna valorizzare la mobilità urbana, il centro commerciale naturale rappresenta un’ esigenza imprescindibile e quindi stop agli ipermercati”. E Cambi chiude il suo discorso con una battuta: “Speriamo che da domani Udc voglia dire umiliati da Capponi”.

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Riccardo Sacchi

Diversi gli interventi da parte dei partecipanti, tra cui quelli dei consiglieri Riccardo Sacchi e Deborah Pantana. Sacchi è intervenuto sullo Sferisterio illustrando la modifica dello statuto che sarà oggetto della riunione di lunedì prossimo: “Un’associazione non è adeguata per la gestione della stagione lirica ed è necessario un approccio manageriale”.

“In otto mesi in Provincia abbiamo parlato del liceo musicale, che volevamo a Macerata, della nuova viabilità e di un sistema turistico basato su Macerata città capoluogo e da queste idee possiamo ricominciare con la nostra politica del fare” ha concluso la Pantana.



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