“La manifestazione delle donne
è una strumentalizzazione
della dignità femminile”

Deborah Pantana (Pdl) ha promosso un'iniziativa contro la mobilitazione

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TAVOLOCM

di Lucia Paciaroni

“Non crediamo che la dignità vada difesa sfilando in piazza, ma è necessario discutere nei luoghi istituzionali”. A dirlo è Deborah Pantana, consigliere comunale del Pdl, che oggi, all’hotel Claudiani, ha promosso un’iniziativa per parlare di donne e della mobilitazione nazionale che si terrà domani.

E’ intervenuta telefonicamente Olimpia Tarzia, consigliere regionale del Lazio, che ha raccontato l’episodio in cui è stata costretta ad abbandonare un convegno sulla riforma dei consultori per le proteste di alcuni contestatori, poi a parlare è stata Margherita Mencoboni, capogruppo Pdl di San Costanzo (PU), che ha definito “una strumentalizzazione della dignità femminile” la manifestazione. Concetto ribadito dalla senatrice Cinzia Bonfrisco.

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“Siamo qui per far valere i nostri diritti e doveri, in particolare nell’ambito delle violenze – ha detto Anna Carelli, presidente della commissione provinciale Pari Opportunità – Dobbiamo combattere insieme, non le une contro le altre. Vogliamo tutelare le necessità di tante donne e invito tutte a proteggere i diritti di ognuna di noi”.
“Abbiamo l’esigenza di far vedere che esistiamo e siamo vicine alle donne che tutti i giorni portano avanti la famiglia, la casa e il lavoro, alle donne che subiscono violenze – ha sottolineato la Pantana – E siamo vicine a quelle donne che domani non parteciperanno alla manifestazione come noi”.

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E’ stata l’occasione per ricordare un ordine del giorno della Pantana: “Abbiamo invitato l’amministrazione comunale ad aderire alla campagna “Salviamo Asia Bibi”, condannata a morte perché cristiana, così come è stato fatto per Sakineh. E’ stata condannata a morte per blasfemia in Pakistan. Per lei nessuno ha fatto niente, nessuno ha sollevato la questione. Anche nella nostra città ci sono situazioni particolari, di violenze in famiglia e sulle quali c’è un silenzio che non riusciamo a rompere”.
E di violenza si occupa Ivana Marchegiani, che fa parte del Forum anti violenza della Regione Marche: “Noi donne di destra ci dobbiamo contraddistinguere non andando in piazza, ma agendo concretamente”.
“Nella commissione ho portato la mia idea che le donne possono e devono esprimersi su tutti gli argomenti – ha affermato Angela Birrozzi, vice presidente della commissione provinciale Pari Opportunità – Non condanno chi va in piazza, ma ci svegliamo solo perché abbiamo visto quattro escort, quando la perdita dei valori, dell’identità e della cultura la viviamo da decenni. E’ riduttivo pensare che con una manifestazione possiamo fare qualcosa”.

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Tra gli interventi anche quello di Anna Rombini, segretaria provinciale de La Destra, Anna Corignali, consigliera di parità della Provincia di Macerata, Antonella Ricotta della Lega Nord e del consigliere regionale Francesco Acquaroli che ha definito la manifestazione “da condannare perché strumentalizza la donna per fini politici”. Al termine dell’incontro ha preso la parola Franco Capponi: “Quello di domani è un evento svilente per una donna, la sinistra è alla frutta e queste cose buttate in campo denunciano la loro incapacità di proporre cose serie”.

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