di Beatrice Cammertoni
e Filippo Ciccarelli
Prezzi choc per la benzina dallo scorso novembre, con rincari più significativi soprattutto nei giorni delle feste. Un tempo guidare era un piacere, ora invece è un salasso. Lo sa bene chiunque si sia trovato di fronte ad un distributore di benzina negli ultimi mesi, anche nella nostra provincia. A gennaio la verde ha sfondato il muro degli 1.5 € per litro, si accorciano le differenze rispetto al diesel ed anche il gpl è ai massimi storici.
Da Villa Potenza a Piediripa, passando per Sforzacosta, i gestori maceratesi riproducono uno stesso scenario; abitudini che cambiano e lamentele dei clienti, minori guadagni per loro stessi.
A parità di incassi, infatti, si vende meno quantità di carburante e questo incide sui bilanci dei benzinai che, da contratto, vengono pagati al litro. Forse a Macerata manca la cultura dell’uso del mezzo di trasporto pubblico, ma è chiaro come nonostante negli ultimi anni i costi di gestione di un’automobile si siano fatti sempre più pesanti, ad oggi si continua a scegliere la macchina limitando piuttosto gli spostamenti.
Dicembre 2007, stazioni di servizio affollate da clienti che rischiano di rimanere a secco a causa dello sciopero degli autotrasportatori che ora è ricordato come “emergenza benzina”. Luglio 2008, prezzi alle stelle, con la verde che tocca picchi quali 1.585 € al litro, ed il diesel quasi allo stesso prezzo con 1.550 €/l. “Sembra esserci una ciclicità nell’andamento dei prezzi. Diciamo che nell’arco di due anni si toccano punte massime e minime per quel che riguarda il carburante” ci dice Sauro Salvucci della Q8 di Villa Potenza.
Qui il listino recita 1.354 €/l per il diesel e 1.493 €/l per la benzina. “Gli aumenti a ridosso delle feste sono ricorrenti, ma in quei giorni è normale che il consumatore sia meno attento. Ora cominciano le prime reazioni con lamentele, ma soprattutto sconforto e rassegnazione. Il nostro raggio d’azione è limitato dalla compagnia petrolifera, per questo non possiamo praticare sconti extra. Nel caso in cui la compagnia sia d’accordo con un ribasso deciso dal gestore, 1/3 dell’iniziativa ricade su di noi”.
A poca distanza incontriamo Antonino Bosco, nuovo arrivo alla stazione Shell di via Vittime delle Foibe, la bretella che collega la galleria Delle Fonti a Montanello.
Qui la verde costa 1.447 €/l, mentre il diesel è fermo a 1.329 €/l. Si ripropone lo stesso quadro: “tutti protestano per i prezzi troppo alti, ma ammettono di venire qui perché sanno che quelli che pratichiamo sono molto competitivi. Inoltre aiutiamo anche i clienti che fanno benzina al self service comprendendo il peso economico di un rifornimento”.
Benzina a 1.508 €/l e gasolio a 1.369 €/l all’IP di via Enrico Mattei, che collega Santa Lucia a via Roma.
Michele Pazzelli rivolge l’attenzione alla speculazione che sembra essere a monte dei recenti rincari: “Siamo anche noi gestori a rimetterci, perché veniamo pagati in base alla quantità di carburante e quindi ai litri venduti. Ci troviamo nella situazione di non poter prendere decisioni in merito alle riduzioni o agli sconti, ma i 6 centesimi che possiamo togliere grazie al “fai da te” nelle giornate di venerdì e sabato trovano riscontro in una clientela maggiore. Noi serviamo anche i clienti che viaggiano con gpl, e anche per questo carburante registriamo un picco quasi storico a 0.794 €/l”.
Dall’altra parte della strada c’è la Esso di Gianluca Tasselli, che propone la benzina a 1.506 €/l ed il diesel a 1.374 €/l : “ È chiaro che le lamentele che riceviamo sono rivolte ai petrolieri piuttosto che a noi. I clienti avvertono che le compagnie si approfittano della situazione. Nel 2008 ci fu un altro aumento spropositato del costo del carburante, ma almeno era riconducibile all’aumento del prezzo del barile di petrolio che era intorno ai 150$ al barile, mentre ora è vicino ai 90$. Come si spiega il listino di oggi? Ho notato che con gli sconti del self negli orari di chiusura, aumentati nel periodo festivo, c’è stata una maggiore affluenza di clienti, ma a gennaio si riscontra il solito calo fisiologico delle vendite”.
“Sono cambiate le abitudini dei nostri clienti” ci dice Enza Polci dell’Agip di via Nazionale a Sforzacosta. Con una benzina che viaggia intorno ai 1.543 €/l ed il diesel a 1.402 €/l, la situazione è pressoché identica a quelle delle altre stazioni di servizio.
“Prima si prendeva la macchina anche solo per il piacere di uscire, oggi invece dev’esserci una vera e propria necessità. Ricordo di nonni che portavano i nipotini in giro con la macchina e che oggi scelgono la passeggiata. Si lamentano loro ma ci lamentiamo anche noi, già questi primi 20 giorni di gennaio si rivelano molto meno produttivi rispetto a quelli dello scorso anno; abbiamo venduto già 7000 litri in meno ma con gli stessi incassi. Quindi per la compagnia c’è un guadagno perché le entrate sono invariate ma si risparmia carburante. Per noi che siamo pagati al litro, invece, c’è un’evidente perdita”.
Nel viavai di clienti che affollano il distributore Erg di via Velluti a Piediripa, dove la benzina costa 1.472 €/l ed il gasolio 1.328 €/l, Cristina Bevilacqua commenta così le reazioni dei clienti ai rincari degli ultimi tempi: “si lamentano, altroché se si lamentano. È una cosa continua… chi può sceglie di passare al metano o all’impianto gpl. Il diesel è ancora una buona opzione, ma con questi prezzi la vendita di benzina è letteralmente crollata, anche oltre il normale calo di gennaio”.
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le associazioni dei consumatori dove sono?
Anche loro pensano a Ruby? oramai gli italiani sono in balia del loro destino!
no sig.Romagnoli, le associazioni non pensano a Ruby.
E’ il governo che è preso dall’uragano ruby e non si accorge di questo problema, come di tanti altri.
I telegiornali rai, ai tempi di Prodi,ad ogni aumento della benzina tuonavano contro il governo, ora non piu’ eppure ricordo che a qual tempo il governo intervenne con una detassazione sulla benzina…..
Accise, Iva, costi aggiunti e io pago!!!! Ad ogni modo e’ il modo piu’ infimo di applicare le tasse…..
Ma secondo voi il prezzo della benzina ,e degli altri carburanti, nei prossimi anni avrà un trend in aumento , oppure uno in riduzione ? Basta pensare alla domanda sempre maggiore che arriverà dai paesi in via di sviluppo (cina etc). Per cui forse il governo , ma anche le associazioni , dovrebbero spingere e “motivare” le aziende a fare auto sempre più efficenti , che consumano meno (o magari che non consumano affatto derivati dal petrolio). Certo se vendo benzina posso rimpiangere i giorni in cui i nonni portavano i nipoti a fare un giro in auto.. però alla fine se vanno a fare una passeggiata non è poi cosi male (per tutti gli altri)
qualsiasi governo detassa i carburanti, CI PRENDE IN GIRO!! il prezzo è libero e le compagnie petrolifere fanno quello che vogliono….quindi se si effettua una detassazione di qualsiasi importo, entro breve tempo la compagnia petrolifera aumenta i prezzi e ci ritroviamo a pagare come prima ma con lo svantaggio che paghiamo qualche altra imposta per compensare la detassazione fatta!
NEL COMUNE DI MACERATA CI SONO BEN 20 STAZIONI DI SERVIZIO E TRA BREVE SARANNO 21,FOLLIAAAA!! I COMUNI SI DEVO DOTARE DI UN PIANO CARBURANTI IN CUI SI DEFINISCO LE CHIUSURE DELLE STAZIONI DI SERVIZIO NON “REGOLARI” ED EVENTUALI NUOVE APERTURE….INVECE A MACERATA E IN MOLTI ALTRI COMUNI, ESISTE ANARCHIA TOTALE(per favorire le compagnie petrolifere che foraggiano gli amministratori) E LA GUERRA DEI POVERI(benzinai che fanno la fame)!
AI “non mi piace” CHIEDO CHE CI DIANO LA SOLUZIONE….VISTO CHE SONO COSI’ SACCENTI!
la benzina a 1,50 sarebbe un problema?????
ma piantatela! la benzina deve costare almeno il doppio
quando non si riuscirà più a pagare il pieno allora la gente comincerà a andare a piedi e a prendere il bus e staremo tutti meglio