Rugby, Macerata travolge Camerino
con un perentorio 43-0

Una fase del match tra Macerata e Camerino

di Paolo Ortolani

Il rugby si sa, è un gioco dove da solo non puoi fare nulla anche se sei il più bravo e il più “forte del mondo”. Se non hai quattordici amici fidati che ti seguono e ti aiutano finisci prima o poi tra le grinfie degli avversari. Forse sarà stata la dimenticanza di questo principio fondamentale che non ha permesso ai giovani camerti di scendere in campo con la dovuta grinta e concentrazione. Macerata contro Camerino, sulla carta, dimostrava essere un incontro aperto a qualunque risultato. Il campo ha dato ragione ai maceratesi, in maniera chiara e indiscussa: punteggio 43 a 0 (sette mete di cui 4 trasformate) che non lascia adito a discussioni né a recriminazioni. Gli Amatori Macerata hanno fatto valere una mischia di alto livello e grande forza e potenza nelle fasi chiuse (ruck e maul). La strategia del coach camerte Giampaolo Ronconi è stata quella di spostare il gioco sulla trequarti, cosa che poi, all’atto pratico, è risultata troppo evanescente per risultare realmente pericolosa. “Buona la prestazione degli avanti che in mischia chiusa hanno retto alla grande – afferma Ronconi – anche se Macerata è stata superiore nel gioco aperto e nei raggruppamenti”. Il coach degli universitari è tornato, come avversario, sul terreno della sua squadra in cui ha militato per anni. “Ho ricevuto molti complimenti per il lavoro che sto facendo e per il gioco, lo spirito di gruppo e la correttezza che ho trasferito ai miei compagni di Camerino”. I camerti non si sono mai dati per vinti. Hanno giocato sempre a viso aperto, pronti a ripartire dopo ogni azione subita, con coraggio e determinazione ma senza mai raccogliere il giusto premio.