“Lo strano silenzio
della Minitematica”

L'intervento di Maceratiamo

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Dall’Associazione Maceratiamo, riceviamo:
“E’ come quando si va a rubare o si mettono le corna al coniuge o comunque si fa qualcosa di cui non si è esattamente fieri: si procede in punta di piedi, evitando di farsi vedere e, una volta compiuto il misfatto, si torna al proprio posto come se nulla fosse. Sperando che nessuno si sia accorto della nostra assenza.
La minitematica è stata approvata definitivamente dal consiglio comunale e, a dispetto della caciara fatta prima di arrivare alla votazione, l’ultimo atto, quello fondamentale, è avvenuto nel più assoluto silenzio. Nessun comunicato ufficiale di qualche consigliere o partito, nessuna polemica neanche da parte di chi ha votato contro. Perfino la discussione di lunedì in consiglio è rimasta sotto tono, con il presidente Mari che ha dovuto ripetere l’invito a presentare gli interventi. In questa faccenda nessuno voleva metterci la faccia, tanto era… limpida. Solo l’impavido Borgiani ha avuto il coraggio di difendere l’indifendibile, peraltro sollecitato dallo specifico caso di “Villa Vatielli”. Ma, si sa, c’è sempre qualcuno che sfida il senso del ridicolo.
Intendiamoci: la decisione assunta dal consiglio è assolutamente regolare, nessuno ha commesso alcunché di illegale o anche solo di illegittimo. Ma è quanto meno curioso che un provvedimento che ha suscitato tante polemiche nelle fasi preparatorie, fino a far ventilare la possibilità che la giunta dovesse cadere, venga poi concluso in modo così blando. Una chiusura che, se non fosse per il numero di anni dai quali è in ballo la questione, si potrebbe definire quasi frettolosa.
Magari è proprio perché si è lavorato molto e bene nella fase preparatoria che alla fine non è rimasto niente da discutere. Forse…

Peccato che i dubbi che avevamo sollevato la settimana scorsa [https://www.cronachemaceratesi.it/?p=47451], sentiti professionisti qualificati, sembrano trovare ben più di un riscontro. Il rapporto di sostenibilità ambientale doveva essere discusso dal consiglio in fase di adozione della minitematica, ma è stato redatto solo successivamente, per cui il consiglio è stato espropriato di un suo preciso diritto/dovere. Una situazione che, dice qualche avvocato, è sufficiente per rendere la delibera impugnabile se non addirittura nulla.

Per non parlare dei riferimenti al protocollo Itaca che la provincia ha approvato con determinati parametri e che il comune ha “convertito” con una logica perlomeno contorta. Arbitrario? Probabilmente no, sarà formalmente inattaccabile, ma è certo che il tutto non brilla per trasparenza.
Così l’ultimo atto si è consumato sottovoce e con qualche acrobazia che lascia sinceramente perplessi. Chi si è dichiarato contrario e ha attaccato il sindaco colpevole di seguire logiche incomprensibili, poi ha votato a favore. Chi in commissione ha votato a favore, poi in consiglio si è astenuto. Chi da anni era il portabandiera di questo genere di interventi, ha cambiato casacca e ha gridato allo scempio; ma ha comunque evitato di votare contro.

Cercare una coerenza è cosa ben difficile da queste parti. Tanto più se si guarda al comportamento di quei gruppi da cui uno si aspetta una certa attenzione alla tutela dell’ambiente e del territorio. Il consigliere dei verdi ha tranquillamente votato a favore dei 280.000 mc di cemento inclusi nel provvedimento. Con un’unica eccezione, sinistra (si può ancora dire “sinistra”?) e liste civiche annesse, idem.

Una delibera che serve, in teoria, per correggere incongruenze ed errori porta una bella colata di cemento, inclusa la costruzione di fabbricati interamente nuovi anche in zone sottoposte a vincolo. Cemento che, aggiunto a quello previsto dal piano casa e da qualche altro intervento di questo genere, sarà sufficiente per decenni; nel frattempo continueremo ad essere circondati da capannoni vuoti e palazzi disabitati.

E nonostante l’impatto di questo provvedimento non sia esattamente “mini”, tutto passa in sordina, nessuno apre bocca, neanche per farsi le congratulazioni di rito. Del resto, se sono pochi quelli che hanno scoperto alcune delle assurdità contenute nella delibera, la larga maggioranza dei maceratesi ne ignora del tutto l’esistenza. Quindi è meglio non disturbarli.
Non sia mai che qualcuno scopra cosa stanno facendo in quel pezzetto di terra vicino a casa sua.


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