Giro di vite sulle slot machine
Controlli in 17 Comuni della provincia

Elevate sanzioni per oltre 30mila euro

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I Carabinieri della Compagnia di Tolentino in questi ultimi giorni hanno affrontato una problematica molto sentita, specie nelle famiglie meno abbienti. Si tratta del gioco con le “slot machines”, sempre più spesso all’origine di una sorta di “ludodipendenza” che, oltre ad essere causa di conflitti famigliari, per le ovvie gravi conseguenze sulle condizioni economiche, frequentemente porta ad uno stato di prostrazione psicologica dalla quale si esce con enormi difficoltà.

Quindi, muovendo anche da alcune  avvisaglie che rendevano fondata la preoccupazione che in tale “trappola” stessero cadendo molti giovani minorenni, i militari hanno dato corso ad una serie di controlli in bar e sale giochi in quasi tutti i 17 Comuni sui quali è competente la Compagnia Carabinieri di Tolentino.

Il quadro emerso è sicuramente preoccupante e sintomatico di una forte tendenza del fenomeno ad espandersi. Infatti, l’esito dei controlli, se da un lato ha evidenziato un sostanziale rispetto delle prescrizioni tecniche e burocratiche (collegamenti e autorizzazioni), ha di contro messo in evidenza una diffusa e mal celata violazione del cosiddetto “contingentamento” (rapporto apparecchiature/superficie). La norma infatti, consente l’installazione nei pubblici esercizi di apparecchiature purché venga rispettato il numero massimo installabile all’interno dell’attività in relazione ai metri quadri della stessa e purché l’offerta di gioco non sia esclusiva; essa infatti deve prevedere anche altre apparecchiature, elettroniche, meccaniche o di abilità fisica, alternative alle “slot machines”.

Sostanzialmente sono state controllate 160 “slot machines” che, complessivamente, nell’ultimo biennio hanno sviluppato un volume di incassi di 28.146.750,00 euro, corrispondendo vincite per circa 21.183.000,00 euro. In totale le 160 slot hanno garantito un incasso di poco inferiore ai 7 milioni di euro, pari a oltre 43mila euro ognuna.; tale somma viene ripartita, in percentuali diverse, tra il Fisco, il proprietario degli apparecchi e, in misura minore, l’esercente (circa il 3% lordo). Da una proiezione statistica dei dati rilevati dall’attività svolta si evince che gli italiani disperdono, in queste “trita-soldi”, circa 1,8 miliardi di euro l’anno.

Nel corso dell’operazione dei carabinieri di Tolentino sono state elevate 26 contravvenzioni per un importo complessivo di 30mila euro circa che andrà ad rimpinguare le casse dei Comuni dove si trovano gli esercizi sanzionati.  E’ stata anche sequestrata una slot machine totalmente abusiva, in quanto: riproduceva il gioco del poker ed aveva delle percentuali di vincita assolutamente aleatorie; era ubicata nell’angusto sgabuzzino di un bar e gestita direttamente dall’esercente che, attraverso un telecomando, ricaricava la macchina dell’importo richiesto dal giocatore; era priva di autorizzazione e non era collegata alla rete telematica dell’A.A.M.S.; consentiva al fornitore dall’apparecchio e all’esercente che lo gestiva di incassare  le somme giocate (da cui venivano detratte solo le vincite) e di non versare nulla al Fisco.

Le infrazioni  rilevate e contestate hanno riguardato quasi esclusivamente la violazione del contingentamento, ovvero l’installazione regolare, ma in sovrannumero, di apparecchiature; ad esempio è stato accertato che in un bar, che per la tipologia di esercizio può avere al massimo quattro slot, ne erano installate ben sette. Complessivamente sono stati fatti rimuovere 21 apparecchi sul totale dei 160 controllati.

Presso le sale giochi controllate è stata invece sanzionata la mancata separazione delle slot dalle altre apparecchiature; in tali strutture infatti le slot devono essere collocate in aree separate, specificatamente dedicate, alle quali non possono accedere, permanere ed ovviamente giocare i minori degli anni 18.

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QUANDO ROVINARSI E’ UN GIOCO

Il nostro servizio sul Gap (Gioco d’azzardo patologico):

https://www.cronachemaceratesi.it/?p=46931



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