
Paolo Ranzuglia, il candidato sindaco di Maceratiamo alle scorse elezioni comunali
L’associazione Maceratiamo interviene sulla Minitematica:
Assistiamo da un po’ di tempo ad un balletto di cui si fa fatica a capire il senso: le trattative e gli scontri che, soprattutto nelle ultime settimane, si susseguono sulla questione della minitematica sono infatti di difficile interpretazione, sia per il contenuto estremamente tecnico sia perché non sempre è così chiaro quali siano gli interessi in gioco e i reali obiettivi dei vari protagonisti.
Un aspetto però ha catturato la nostra attenzione, l’aderenza degli interventi al protocollo ITACA. Si tratta di direttive che stabiliscono criteri costruttivi che comportano maggiore o minore efficienza energetica e sostenibilità ambientale a seconda del livello stabilito. Cioè, giusto per fare un esempio, una casa costruita rispettando il livello 4 del protocollo ITACA per riscaldarsi consuma meno rispetto ad una che rispetta il livello 2.
Lo scontro sul protocollo ITACA , almeno così sembra da ciò che è apparso sulla stampa, è tra il sindaco che vorrebbe applicare
un livello compreso tra 2,5 e 4, e la commissione edilizia che invece vuole mantenere il livello 2, già definito come standard nel Piano Energetico Ambientale Comunale.
La cosa strana è che di ITACA e dei suoi livelli non c’è traccia nelle delibere approvate dal Consiglio sull’argomento (n° 34 del 27/04/2009 e n° 86 del 10/11/2009) né negli altri documenti disponibili (
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/126391CMC0120/PRG/11).
Ci viene in aiuto la delibera di giunta n° 299 del 15/10/2010 che ha per oggetto <<Metodologia applicativa del “rapporto di sostenibilità ambientale” nell’ambito della variante urbanistica cd. “Minitematica”>>. Qui finalmente si parla di ITACA e si spiega perché: la minitematica deve stabilire il livello 2 per tutti gli interventi. Strano! Fino a pochi giorni fa il sindaco sosteneva l’opportunità di utilizzare criteri più elevati, ma evidentemente qualcosa è cambiato. O forse siamo noi a non aver capito bene l’oggetto del contendere. Così come non è assolutamente chiara la logica che sostiene questa scelta, una cosa degna di un azzeccagarbugli, ma si tratta di questioni molto tecniche che sarà necessario approfondire con persone più competenti.
In ogni caso, grazie a questa delibera, abbiamo capito che i riferimenti al protocollo ITACA sono contenuti nel “rapporto di sostenibilità ambientale”, un documento che, come recita la delibera stessa, è stato “redatto dalla U.O. Tutela dell’Ambiente, nel periodo intercorrente tra il 18.01.2010, data di richiesta integrazioni da parte della Provincia di Macerata ed il 16.06.2010, data di trasmissione delle integrazioni”. Un documento che, essendo stato redatto successivamente alla delibera di adozione, non è mai stato visto dal Consiglio comunale e non compare nella documentazione indicata sopra, ma che contiene disposizioni di una certa rilevanza. Una rilevanza dimostrata sia dal fatto che è stato appositamente richiesto dalla Provincia, sia dall’intensità dello scontro politico che ne è nato.
Ci sarebbe infine da chiedersi come può il Consiglio comunale approvare la delibera della minitematica stabilendo il rispetto del livello 2, mentre il parere della Provincia – basato sul rapporto di sostenibilità ambientale suddetto – richiede livelli superiori? Ma, ancora una volta, sarà forse necessario approfondire la questione con tecnici competenti.
Di una cosa siamo sicuri: come richiesto la settimana scorsa a mezzo stampa è necessaria una discussione pubblica su questo argomento per presentare gli interventi che si andranno a realizzare e spiegare ai cittadini le scelte fatte. Una richiesta ignorata dall’amministrazione comunale, nonostante l’impatto che avrà questa delibera, che di “mini” ha ben poco.
Restano invece aperte alcune domande:
1 – Il rapporto di sostenibilità ambientale deve essere discusso dal Consiglio comunale? Se sì, non sarebbe stato opportuno prepararlo per tempo e presentarlo già in sede di adozione?
2 – Se la Provincia ha approvato gli interventi proposti con livelli che arrivano a 4, è legittimo che il Comune proceda stabilendo un livello più basso?
3 – E’ necessario che la recente delibera n° 299 venga mandata in Provincia per spiegare i motivi per cui non si tiene conto delle loro indicazioni?
Vogliamo sperare che l’Amministrazione fornisca qualche risposta a queste che riteniamo domande legittime. Come abbiamo già detto, una nuova storia richiede nuovi metodi e la trasparenza è un criterio irrinunciabile per una buona gestione della cosa pubblica.
vorrei sapere perchè c’è tutta questa giusta attenzione sulla minitematica, ma nessun accenno al piano casa. Ricordo che la minitematica è si e no 1/6 del piano casa, lì non ci sono i costruttori? li non c’è il consumo del territorio. penso che purtroppo si chiuda la stalla quando le mucche sono scappate.
@Ransuglia
Tranquillo che, per chi deve, i conti quadrano sempre…
Se si è inventato il detto “la quadratura del cerchio” un motivo ci sarà stato: evidente che, per chi deve, il cerchio diventa un quadrato, un cubo, un rettangolo.. Possibilmente di destinazione edificatoria.
Ma un opposizione in consiglio comunale c’è? Non è possibile che non ci sia nessuno consigliere che abbia dei dubbi? Tutti zitti!
@ paolo ranzuglia
hai ragione a porti quelle domande ed è vero che esigono risposte da “addetti ai lavori”, in questo spazio non credo sia opportuno addentrarmi nelle singole questioni che sono molto tecniche (quando vuoi le possiamo approfondire)
mi sembra però importante rimarcare la questione dei livelli del protocollo ITACA da stabilire per il significato “politico” che la scelta riveste; se cioè ci si vuole attenere ai livelli più bassi fissati dal regolamento edilizio da poco modificato (livello 2) o se si vuole dare un segnale di accelerazione di un processo virtuoso che a mio avviso dovrebbe interessare però tutti i futuri interventi consentiti dal PRG e non solo quelli previsti dalla “minitematica”.
Concludo intervenendo invece su di un caso riportato in altro articolo di CM : quello della villa Vitielli.
La prevista realizzazione di una nuova palazzina di ben quattro piani all’interno del parco di quella villa storica mi sembra un grave errore sotto molti aspetti;
parco e villa sono un unicum architettonico-ambientale che a mio avviso va tutelato e recuperato nel suo insieme, compreso il possibile futuro utilizzo;
collocare un nuovo edificio di grandi dimensioni a fianco di una villa storica significa comprometterne per sempre l’identità architettonica e culturale oltre che naturalmente paesaggistico-ambientale; meglio sarebbe pensare ad un utilizzo anche privato dell’edificio esistente magari richiedendo un uso pubblico per una buona parte del parco adeguatamente riqualificato nelle sue componenti botanico-vegetazionali
@ jack
C’è sempre qualcos’altro di cui occuparsi, magari anche più importante. Adesso ci occupiamo di questo, anche perché è in fase terminale (mai termine fu più azzeccato).
Se poi ci fosse qualcuno che nel frattempo si occupa d’altro sarebbe una gran bella sinergia.
@ miglioratore
Opposizione… Scusa ma mi sfugge il significato del termine.
Cari Paolo, Gianfranco, Riccardo, e per fortuna che la “variante al prg per modifiche di lieve entità”sia lieve nelle entità delle modifiche…….
Villa Vitielli, vi assicuro, è sì un caso emblematico ma leggendo le varianti in adozione fra le righe questo non rappresenta ne il primo ne l’ultimo …regalino contenuto nella minitematica.Indici o non indici, queste modifiche di lieve entità(????????) rappresentano l’ennesima caramella servita e ben confezionata, preparata dal negozietto comunale dietro l’angolo,pronto a dispensare beni per tutti i cittadini.Vediamo cosa accadrà la settimana prossima quando tutto passerà liscio come l’olio sotto gli occhi di tutti.
Spero di sbagliarmi…
Sarà davvero un tristissimo spettacolo, se davvero anche l’opposizione continuerà a soggiacere silente alle pie pratiche edilizie che da anni avvelenano e frustrano la bellezza della nostra città.
Voglio ringraziare una volta di più “CM” perché incarna, se non l’opposizione, senz’altro quell’opportunità necessarissima di risveglio della coscienza cittadina.
ma il “rapporto di sostenibilità ambientale” deve essere obbligatoriamente presentato al consiglio insieme al resto della documentazione PRIMA dell’adozione e PRIMA di mandare il tutto in provincia. il consiglio non puo’ deliberare se non ha tutti i documenti.
se davvero è stato chiesto agli uffici DOPO il consiglio qualcuno ha giocato sporco…
non sono un tecnico ma da uomo della strada, se i documenti non ci sono o non sono regolari, la delibera non può essere valida! C’è urgenza di un risposta chiara e precisa da parte dell’Amministrazione Comunale nonchè della Commissione. Non possono continuare ad eludere le nostre richieste
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=46544
Ne vale la trasparenza e la legalità del loro operato!
Vorrei chiedere a Filippo Davoli com’è andata la cena di ieri sera con Pistarelli…
Sulla minitematica Ranzuglia pone una questione politica reale e attuale (la commedia tra commissione-consiglio e giunta, sui livelli del protocollo ITACA da applicare). Una questione economica e politica che viene posta senza dover necessariamente rincorrere i semplicisti e suggestivi slogan “ambientalisti”, usati in altra parte di questo blog.
Fortuna che c’è Zecchini che stabilisce cosa è reale e attuale e cosa è, invece, da riferire a slogan ambientalisti.
Senza questi intellettuali, non sapremmo dove sbattere la testa, in effetti, noi poveri ed ignoranti cittadini.
@axel
Be! non si può negare che il successo di un pessimo film fù dovuto al suo titolo “sangue sull’asfalto”.
Allo stesso modo un titolo vuoto ma suggestivo come “cemento nel parco” è in grado di attirare su di se tutto l’interesse, facendo dimenticare l’importanza di una delibera lungamente discussa dal consiglio comunale, precedentemente esaminata e approvata a larga maggioranza nei consigli di quartiere.
Quindi se la ‘larga maggioranza’ ha deliberato una cosa assurda, bisogna stare zitti, sennò si enunciano solo ‘slogan ambientalisti’….
Ottimo ragionamento… tipico della classe politica che continua ad autocelebrarsi ed autoerigersi a paladina della verità assoluta… in barba all’interesse del cittadino.
p.s. non rivolto a Lei, boezio, l’opposizione che fa? Che pensa? Anche loro ‘lungamente’ ci penseranno su?
ma guarda un po’…
di solito c’è un discreto numero di consiglieri comunali che intervengono su queste colonne, mentre stavolta si registra un desolante “non pervenuto”
non sarà che evidenziare la mancanza di un documento nella delibera consiliare è un pochino scomodo?
non sarà che nessuno vuole rischiare di rendere invalida la delibera di adozione della minitematica?
poi se salta la minitematica come fanno gli amici degli amici?