di Filippo Ciccarelli
“Erano circa le 22.20 di sabato. Ho sentito una botta tremenda, sembrava il terremoto. Poi ho sentito gridare “delinquenti!”, mi sono affacciata alla finestra ed ho chiamato immediatamente la polizia”. A parlare è una signora che risiede in Largo Affede, una piazzetta in cui confluiscono Piagga Floriani, Via Mozzi, Via del Convitto e Via Crispi, un minuscolo cuore del Centro Storico. La voce che ha sentito è quella di Paola Miliozzi, testimone dell’ennesimo atto di vandalismo che ha colpito una zona vessata da questo ed altri problemi. Due ragazzi provenienti da via Mozzi, uno dei quali di colore, si mettono a spingere e chissà come scardinano la colonna di marmo e mattoni che fa da sostegno alla ringhiera delle scalette di Piaggia Floriani. Il fracasso è tremendo, i mattoni ed i pezzi della fioriera si spargono per alcuni metri di distanza, arrivando ad occupare la sede stradale che collega Via Mozzi e Largo Affede, risultando così in un ostacolo per eventuali automobili e ciclomotori in transito, oltre che per i pedoni. A commettere il reato due adolescenti, “sicuramente minorenni, sui 16 anni”, sempre secondo la testimone oculare. I due si sarebbero poi dileguati salendo le scalette di Piaggia Floriani, diretti verso l’interno del centro.
La lunga notte di sabato scorso, però, era evidentemente destinata a non finire presto; otto ragazzi, intorno alle 23.30, intrattengono il vicinato con grida di vario genere. Una di loro prende di mira i tergicristalli delle auto parcheggiate proprio in largo Affede; ancora una volta le urla di una residente, affacciatasi a causa degli schiamazzi, fanno desistere dal malsano proposito l’autrice del gesto, una ragazza con i capelli lunghi fino alle spalle che indossava una maglietta bianca a righe scure. Storie come questa sono all’ordine del giorno, a volte capitano, come dimostrato dai fatti recenti, più volte in un giorno.
Come se non bastasse, nonostante l’intervento della polizia e dei vigili del fuoco che hanno provveduto a sgombrare la sede stradale dai detriti ed a mettere in sicurezza la parte finale della scalinata, ad oggi sono ancora presenti dei mattoni ed altro materiale (come evidenziato dalla foto) che potrebbero essere usati da qualsiasi vandalo di passaggio per il proprio divertimento.
E’ ancora Paola Miliozzi a raccontare le sue vicissitudini da residente esasperata, che ne ha viste di tutti i colori. Più di una volta è stata vittima di reati di vario genere; danneggiamenti, furti, vandalismi di diversa natura, per non parlare delle tante nottate passate insonni a causa degli schiamazzi. Nella notte tra il 20 ed il 21 febbraio 2009 le è stato divelto il tubo esterno dell’acqua, manomessa la serratura del portone, rotte le persiane delle finestre. Esattamente 2 mesi prima, nella notte tra il 20 ed il 21 dicembre 2008, il parabrezza della sua auto nuova venne preso di mira da dei vandali che, non contenti, rompono pure lo specchietto. Ed ancora, un furto nella sua casa di Vicolo dell’Abbondanza denunciato il 10 ottobre 2008. Lo stesso vicolo è stato teatro, nella notte tra il 17 e 18 marzo 2010, di un accoltellamento ai danni di un 25enne residente a Macerata. Il caso aveva destato scalpore ed aveva riacceso l’attenzione sulla situazione del Centro Storico (qui il primo articolo di Cronachemaceratesi; https://www.cronachemaceratesi.it/?p=18103).
Uno scenario sicuramente poco piacevole per chi, suo malgrado, vive nel centro cittadino. Ma ciò che è desolante è essere costretti a raccogliere le testimonianze di persone nate, cresciute e che hanno speso una vita nel cuore di Macerata le quali, tornando indietro, avrebbero venduto casa e lasciato quei vicoli e quelle vie che rendono Macerata così speciale. Perché la situazione, nel corso degli anni, è diventata sempre più insostenibile. Come si può dar torto a questa gente? Chi avrebbe voglia di non poter dormire, di non poter vivere tranquillamente nemmeno dentro casa propria e di dover costantemente mettere mano al portafoglio per riparare la propria abitazione, ripulirla dalla vernice spray che la deturpa o per rimettere a posto la propria auto, oggetto preferito da vandali annoiati e spesso ubriachi? Si è recentemente parlato di una Macerata al top per qualità della vita; sicuramente la nostra è una realtà da tutelare, migliore di tante altre. Ma la bellezza del paesaggio non è solamente rappresentata, ad esempio, dalla natura di Valleverde. Il biglietto da visita della città, il suo salotto buono, non possono essere continuamente deturpati da gente con nessun rispetto per la città ed evidentemente molto tempo libero. Le foto che corredano l’articolo testimoniano lo stato di alcune vie del centro, in particolare quelle interessate dai recenti fatti di cronaca, come largo Affede, via Del Convitto, via Mozzi, largo Aurispa e piaggia Floriani, oltre all’imbrattamento di alcune zone spesso frequentate dai turisti (i Cancelli di Piazza Annessione e le mura dei Giardini Diaz, dove tra l’altro si trova una delle fermate dell’ascensore che porta in via Mozzi e via Crescimbeni). In ballo non c’è solo una questione estetica, ma di vivibilità. E quando si subiscono continue vessazioni che scoraggiano anche la denuncia dell’ennesimo danneggiamento o disturbo della quiete pubblica, significa che il proverbiale segno è stato passato da un pezzo e che la vivibilità non è garantita.
I residenti auspicano al più presto un incontro col sindaco per esporre i problemi alla nuova amministrazione e porre rimedio ad una situazione stucchevole; recentemente sono stati quelli di corso Garibaldi a fare un esposto proprio contro gli schiamazzi e gli ingressi delle auto in una zona pedonale nonostante l’installazione dei pilomat. In tema di sicurezza e controllo del territorio, dal 10 maggio sono state installate telecamere in punti strategici della città, ma servirebbero anche maggiori controlli. Molto spesso il dibattito politico si è acceso riguardo alle cosiddette “ronde” e più volte è stato ribadito che non è giusto che i cittadini svolgano ruoli che non gli competono, magari spingendosi all’estremo di farsi “giustizia” da soli. E’ perciò opportuno che le istituzioni garantiscano la loro presenza e restituiscano la tranquillità che è un diritto dei cittadini, specialmente di quelli che si sono dimostrati fin troppo pazienti e non sono mai andati oltre le proteste civili e consentite, come per esempio esposti e raccolte di firme.
Non solo danneggiamenti e scritte sui muri; recentemente sono aumentati gli avvistamenti di ratti delle dimensioni più svariate e rimane l’annoso problema degli escrementi dei piccioni (notate, nella foto di Largo Aurispa, come il cartello che segnala il nome della piazzetta sia completamente ricoperto dal guano). Questo è un handicap non solo per la salute pubblica, ma anche per i commercianti e riguarda tutta la città, anche se a guardare le zone del centro l’evidenza del problema risalta in maniera eclatante.
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A mali estremi, estremi rimedi… Ci vuole una mano forte, e decisa. I vandali, (spesso vittime loro stessi della loro imbecillità) sono frutto del troppo permessivismo che noi adulti, o società abbiamo preteso!!! Questi ragazzi, già a 15 anni, hanno bruciato quasi tutte le tappe, non hanno punti di riferimento… molti genitori, incapaci, assenti, menefreghisti non sanno educare, quindi producono piccoli vandali che alla fine per provare delle emozioni o brividi, (come dicono loro)….mezzi ubriachi e mezzi drogati, danno sfogo al loro istinto animale più violento… lasciando il cervello nel wc. Non meravigliamoci, siamo noi che creiamo i piccoli mostri. Il problema si risolve solo con punizioni esemplari per gli imbecilli, e per chi li ha resi così, quindi per fare un esempio basterebbe una volta individuato i cretini far ripagare il triplo dei danni commessi , senza prigione o tribunali… Voi direte: ma se è nulla tenente? non c’è problema, obbligarlo a lavorare gratis per il comune o altro ente, finchè non ha saldato il triplo del danno!!! Vedete le cose se si vogliono risolvere, si risolvono, basta usare la mano forte!
Il problema degli imbecilli e incivili che vanno facendo casino per le vie del Centro cittadino è storia antica.
Già negli anni ’90 le vie intorno al Tartaruga (ed anche Corso Cavour), la notte, erano zona franca dove poteva accadere di tutto.
Chi faceva i bisogni nei portoni, chi si divertiva a suonare i campanelli, fino alla gara nel rompere gli specchietti delle autovetture o lasciare qualche geroglifico sulle fiancate (tanto che molti residenti preferivano lasciare l’auto lungo le mura, si rischiava di meno)
Ed anche in Corso Cavour qualcuno, più volte, a tarda notte si era divertito a sfasciare le fioriere, fare pipì, suonare i campanelli.
Nonostante i controlli (per un peiodo attorno al Tartaruga erano posizionate anche guardie private) se anche c’era qualche “giorno di calma” la settimana successiva si ricominciava da capo.
Sono stati presentati esposti, i residenti si sono lungamente lamentati, sono state fatte anche raccolte di firme ma con pochi effetti pratici.
Ovviamente non si può blindare la città ma non si può nemmeno lasciare i teppisti (perchè altro non sono che teppistelli -e non chiamiamo in causa il “disagio sociale” perchè in questo caso è dire una corbelleria-) facciano i loro comodi.
Qualche centinaio di ore di servizio sociale (pulire i cessi, asfaltare le strade, togliere le erbacce, ecc) potrebbe essere un buon deterrene
Servizi sociali?…una settimana a Montacuto proprio no?…
condivido in tutto bufalo, è ora di finirla, questa gente deve iniziare ad aver paura delle conseguenze di ciò che fa! ma per far questo servono leggi toste (es. Inghilterra), processi brevi ed efficaci, e più potere in mano alle forze dell’ordine, le quali troppo spesso non intervengono adeguatamente per paura di essere denunciati ma ci rendiamo conto? alle 4 porte ogni settimana c’è almeno una rissa (spesso escono fuori pure le lame), e i carabinieri sono a un tiro di schioppo, ci avete mai pensato?
faccio notare anche che sotto le finestre degli uffici della municipale i ragazzini sono tornati a dorgarsi come testimoniano siringhe e tracce di sangue ma evidentement ele priorità dei nostri cari vigili urbani sono altre…
me so’ rotto le palle
stà città casca a pezzi
ci fanno un culo tanto se entriamo con l’auto (per lavoro) in centro – e mi sta bene chiudere il centro al traffico… non fraintendete – ma nessuno controlla le strade, non ci sono pattuglie la sera o nei punti “caldi”, il comune preferisce continuare a ridipingere i sotto passaggi invece di metterci una bella telecamera (vedi Perugia), ecc… ecc…
tutti se ne fregano, tutti fanno meno del minimo richiesto, nessuno controlla e nel palazzo si litiga per le solite poltrone….
e non prendiamocela sempre e solo con gli extra comunitari, gli stronzi non hanno nazionalità definite.
ci credo che il sindaco ha detto che vuole un taglio netto con il passato.
in passto (10-15 anni fa) non eravamo ridotti così male….
Servono le pattuglie, non c’è niente da fare. Non una che deve coprire a momenti fino a Tolentino; se ne levano cinque dal servizio di giorno, anche di vigili intendo, e li si mette a pattugliare il centro e la periferia dove ci sono le maggiori criticità. Con una pattuglia le telecamere non sono sufficienti, posto che comunque sono ancora poche ma almeno un passo è stato fatto.
il tenore di questo articolo e del conseguente dibattito è sconcertante, frasi da inquisizione medievale per ragazzate che da sempre vengono fatte e che se aumentano, aumentano per motivi ben determinati: innanzitutto per colpa dell’intolleranza di molti residenti in centro storico, per colpa dei quali sono stati via via chiusi (o limitati nel loro esercizio) locali su locali e poco niente viene fatto (sia dai privati che dalle istituzioni) a livello di iniziative culturali nel dopocena (concerti, reading, presentazioni di libri etc.). Così ci si ritrova a bere ammassati come cani sotto le logge (venanzetti, maracuja o caffè centrale che sia), cosa volete che produca tutto questo?
le telecamere ora sembrano la panacea di tutti i mali, ma sono solamente una spesa inutile, di soldi e di privacy: se si dipingono i sottopassaggi di giallo, proprio dove ogni giorno passano centinaia di ragazzini usciti da scuola, cosa volete che succeda? che nessuno ci scriva un “Ti amo pucci pucci?”… i graffiti sono grandi opere d’arte (es. Inghilterra, visto che la citate sempre), utilizziamoli per abbellire i sottopassi, dove questo è stato fatto di scritte orribili non se ne vedono più….
bravo Palazzini!
sia che dipenda dal disagio giovanile, sia che dipenda dalla mancanza di telecamere penso che non dobbiamo preoccuparci perché gli assessori comunali sono ben forniti delle giuste deleghe:
Politiche di integrazione sociale, cooperazione e sviluppo
Nonviolenza
Partecipazione e decentramento
Politiche giovanili
Comunicazione
Servizi sociali
Piccole cose (manutenzioni, riqualificazione spazi verdi e parchi)
Centro storico
Sicurezza
Gentile sig. Palazzini,
le rispondo brevemente dicendo che ogni opinione è lecita, secondo me, quindi ben venga la sua, diametralmente opposta dalla mia. Innanzi tutto nessun residente del centro è andato a distruggere auto e case di quelle persone che invece prendono Macerata per un tiro a segno, comprese le proprietà degli stessi residenti del centro. Di che intolleranza parla? Lei è a conoscenza che per poter parcheggiare nel centro si spedono sui 65 € l’anno e la stragrande maggioranza delle volte il posto è occupato da chi non ne ha titolo (non è residente e nemmeno paga) ? Le pare giusto stare a spendere ogni volta per rimettere a posto cose che dei vandali rompono? Vandali che, a mio avviso lei giustifica in modo becero; la colpa sarebbe dei sottopassaggi dipinti di giallo se le persone scrivono sui muri. Lo stesso argomento di chi sosteneva, mezzo secolo addietro, che le donne vestite con le minigonne si andassero a cercare gli stupri. Le sarei grato poi se mi indicasse dove ha visto immagini di sottopassaggi nelle foto, o addirittura graffiti. Le dirò che personalmente io apprezzo molto i graffiti di via Mugnoz, ben diversi dalle scritte che deturpano il centro storico.
Ma ben vengano i “reading” come ora va di moda chiamarli, ben vengano le rappresentazioni teatrali in dialetto alla Terrazza dei Popoli, ben venga tutto questo! Non credo che troverà residenti che si oppongano.
Mi limito a citare parzialmente Ricucci; è proprio vero che è facile fare… con il sedere degli altri!
Il bellissimo murales per via Mugnoz, dell’Accademia, fatto nel 1984 e mai “ripreso” (visto che si sta abbondantemente scolorendo) è stato deturpato, dai soliti imbecilli, che ci sono nadati a scrivere sopra.
Però quando si parla di danneggiamenti, pisciate dentro i portoni e altre attività simili per cortesia non chiamiamo in causa il “disagio sociale” perchè è solo riempirsi la bocca di corbellerie….
@ CERASI
OTTIMA IDEA! I SERVIZI SOCIALI OLTRE A SERVIRE DA “LEZIONE” HANNO ANCHE IL VANTAGGIO DI ESSERE UTILI PER IL BENE COMUNE E NON SONO SOLO UN COSTO PER LO STATO(A DIFFERENZA DELLA SETTIMANA A MONTACUTO)! VISTO CHE, COME ABBIAMO VISTO QUALCHE GIORNO FA, I GIARDINIERI COMUNALI NON HANNO TEMPO DI TAGLIARE L’ERBA IN TUTTI GLI ANGOLI DI VERDE PUBBLICO DELLA CITTà, POTREBBE ESSERE IN EFFETTI UNA BUONISSIMA IDEA FARLO FARE A QUESTI “SIGNORI”!