di Laura Boccanera
<<I giardini pubblici sono diventati un campo rom>>, <<non possiamo più portare i nostri figli a giocare nel parco giochi, è sempre pieno di rifiuti ed escrementi umani>>. Sono esasperati i commercianti e residenti del lungomare sud e vie adiacenti a causa della ricomparsa di nomadi e rom che affollano, con l’inizio dell’estate anche il salotto buono della città. E il malessere comincia a farsi sentire per una presenza considerata spesso indecorosa: <<hanno anche loro i nostri diritti di stare dove vogliono, commenta un residente di Via Isonzo, però sull’igiene non si può transigere, usano i prati come bagni pubblici, si lavano nelle fontane, lasciano rifiuti in giro, così non va bene>>. <<E’ un problema che ogni anno si ripresenta – commenta un habituè di uno chalet che si affaccia direttamente sul parchetto giochi – vivono di espedienti, chiedono l’elemosina e anche i concessionari di spiaggia non sono tranquilli perchè arrivano in gruppo e compiono piccoli furti al bar>>. Ma a scatenare ancora di più l’indignazione è l’assenza di controlli: <<i Vigili si vedono solo per fare le multe – spiega un passante – noi li chiamiamo, ma non possono fare nulla, li cacciano e il giorno dopo tornano, non ci sono soluzioni>>. <<E poi si riempiono tutti la bocca con la bandiera blu – dice un commerciante – puoi avere tutte le bandiere del mondo, ma questo non è un bello spettacolo e una bella immagine per Civitanova>>.
Foto di Roberto Vives
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I parassiti devono essere trattati come tali, ovvero scacciati.
Che siano politici, rom o frequentatori di CM poco importa!
Non ho mai capito perché quasi sempre i nomadi sporchino in questo modo i luoghi che frequentano, attirando le antipatie anche di coloro che non sono né razzisti, né xenofobi, ma solo cittadini normali che si comportano civilmente.