Lo scorso novembre arrivò il no al crocifisso nelle aule scolastiche. La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, esaminando il ricorso presentato dalla signora Soile Lautsi, di Abano Teme, stabilì che l’esposizione del crocifisso in classe “e’ contraria al diritto dei genitori di educare i figli in linea con le loro convinzioni e con il diritto dei bambini alla libertà di religione” scatenando una serie di reazioni polemiche in tutta Italia.
Ora, invece, arriva il sì al crocifisso nella sala consiliare della Provincia di Macerata. Lo ha stabilito il Consiglio provinciale approvando, a maggioranza, una mozione presentata dal consigliere Enzo Marangoni (nella foto al centro) della Lega Nord. La mozione, che era stata presentata lo scorso mese di dicembre, è stata discussa e votata ieri sera a tarda ora, a conclusione della prima seduta consiliare del 2010. La mozione è stata indirettamente fatta propria anche dalla Giunta, attraverso il voto favorevole espresso in Consiglio dal presidente Franco Capponi. Formalmente, con la mozione, per altro, “Il Consiglio provinciale di Macerata – come si legge nel dispositivo – impegna la Giunta provinciale all’ostensione, nell’aula consiliare, del Crocifisso a simbolo dei valori laici propri della nostra Costituzione”.
Nella premessa dell’atto, approvato con 17 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti, si legge, tra l’altro: “In un luogo non di culto, come questo Consiglio Provinciale, il Crocifisso potrà ancora rivestire, per i credenti, i sopra accennati valori religiosi, ma per i credenti e non credenti la sua esposizione sarà giustificata ed assumerà un significato non discriminatorio sotto il profilo religioso, se esso è in grado di rappresentare e di richiamare in forma sintetica, immediatamente percettibile e intuibile (al pari di ogni simbolo), valori civilmente rilevanti, e segnatamente quei valori che soggiacciono ed ispirano il nostro ordine costituzionale, fondamento del nostro convivere civile. In tal senso il crocefisso potrà svolgere, anche in un orizzonte laico, diverso da quello religioso che gli è proprio, una funzione simbolica altamente stimolante, a prescindere dalla religione professata dai consiglieri”.
Oggi pomeriggio il presidente del consiglio provinciale Umberto Marcucci (nella foto in basso) assieme ai responsabili dell’ufficio affari istituzionali andrà a scegliere il crocifisso più adatto per la sala consiliare.
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Lo ripeto e mi ripeto. La regione Marche e con essa il centro italia, è ancora una regione dove qualcosa si può fare. Mettiamo in assoluta minoranza culturale e democratica questa specie di partito che risponde al nome di Lega Nord.
Di ulteriori croci non se ne sentiva il bisogno in quanto il Presidente Capponi ne ha già troppe e anche questa gli andava risparmiata.
Ci sono poveracci che si sono venduti tutto, magari pure indebitati, che attraversano l’africa, provando a sfuggire a predoni e banditi di tutte le fatte e una volta arrivati in Libia vengono nuovamente derubati, picchiati e spesso anche stuprati. Siano essi uomini che donne… alla fine di questo autentico girone dantesco riescono ad imbarcarsi su un natante di fortuna rincorsi dalla morte…e alla fine respinti in acqua che rifanno a ritroso tutto il girone dantesco, Libia, stupri, violenze e alla fine rimpatriati nel loro paese dove (nel caso erano fuggiti per motivi politici) vengono rinchiusi in carceri, torturati e uccisi.
Il Partito paladino di tutto questa “allegra” violenza è lo stesso che tramite il suo capogruppo in provincia si preoccupa di tutelare le nostre radici cristiane. E’ una autentica vergogna ! Non penso che Sua Eccellenza il vescovo Giuliodori si interessi del potere temporale maceratese, ma se così fosse, mi risulterebbe strano un appoggio all’asse Lega Nord – Pistarelli… ma se così fosse allora l’ipocrisia sarebbe la vera vincitrice della tornata elettorale maceratese.
Gianluca
Comportamenti catto-bigotti di un uomo che espone cartelli razzisti in ogni occasione.
Caro Marangoni, legga queste 5 righe…grazie
Il tuo Cristo è ebreo e la tua democrazia è greca.
La tua scrittura è latina e i tuoi numeri sono arabi.
La tua auto è giapponese e il tuo caffè è brasiliano.
Il tuo orologio è svizzero e il tuo walkman è coreano.
La tua pizza è italiana e la tua camicia hawaiana.
Le tue vacanze sono turche, tunisine o marocchine.
Cittadino del mondo, non rimproverare al tuo vicino di essere straniero.
Ciao laicità
Il crocifisso simbolo laico? Allora reciteremo la Marsigliese in processione? Ogni giorno è buono per imparare…
Quella del Crocifisso mi pare una polemica, costruita ad arte, per distogliere l’attenzione su cose più serie.
Tralasciando la ridicola giustificazione con cui si giustifica l’apposizione del simbolo religioso (perchè è un simbolo religioso e non certamente sociale o culturale) mi sembra che ci siano tutti gli ingredienti per innalzare steccati ideologici, parlarsi addosso, fare mille distinguo….
Tutti dietro al Crocifisso e intanto l’economia continua ad andare a rotoli, il Governo oramai ha il fiato corto perchè sono 2 anni che dice bugie e fregnacce, aumenta la disoccupazione, i servizi sono sempre peggiori, la povertà si sta estendendo a macchia d’olio….
Però inalberiamoci dietro al falso problema del Crocifisso….Va la la padano: queste tecniche di manipolazione dell’opinione pubblica venivano usate 40 anni fa.
Caro Roberto,
mi dissocio dalla tua definizione di “cattobigottismo”. Che è intrisa di razzismo all’incontrario, anche se forse non te ne accorgi.
Se fossi cattolico mi incazzerei davvero a vedere cotanto simbolo manipolato in modo tanto grezzo e greve.
La laicità è garanzia per tutti, innanzi tutto per i credenti e, sempre se fossi cattolico, dovrei poter distinguere dove siano i mercanti del tempio.
Nevvero Filippo?
Dimenticavo, volevo ricordare al sig. Marangoni che, a meno che uno non sia una foca, c’è sempre qualcuno più settentrionale che, indossando una cravatta verde, ti tratterà da terrone.
LOGICA per LOGICA
“Il Consiglio provinciale di Macerata impegna la Giunta provinciale all’ostensione, nell’aula consiliare, del crocifisso A SIMBOLO DEI VALORI LAICI propri della nostra Costituzione”.
Bene… Ergo si proponga anche che, per manifestare la solidarietà agli ebrei per l’orrore della Shoah, il consiglio provinciale esponga una svastica nella sua aula…
Andrea Ferroni…viva Aristotele!
Mi hai fatto sorridere ma ha tutte le ragioni del mondo!
COMUNICAZIONE PER IL SIG. GIANLUCA GELSOMINO:
La informo che ho consegnato all’ufficio legale della Lega Nord il suo commento a questo articolo insieme ai 6 ancor più gravi commenti da lei fatti in calce all’articolo pubblicato il 16.1.2010 dal titolo LA LEGA NORD: “ASILI NIDO E CASE POPOLARI, NON C’E’ POSTO PER GLI ITALIANI”. L’ufficio legale valuterà se procedere con denuncia querela nei suoi confronti ed anche nei confronti della lista civica provinciale della quale si è dichiarato fondatore e in nome della quale si è firmato.
Distinti saluti
Enzo Marangoni
Consigliere Provinciale e Comunale Recanati Lega Nord
Io invece non mi incazzo, caro Adelio.
Però mi rattristo: sia chiaro, non per il crocifisso che – appeso o non appeso – non subirà per questo un calo di gradimento (o sgradimento). Mi rattrista la povertà di un laicismo ridotto a battagliette infinitesime, guidato da intellettuali che non mancano di stracciarsi le vesti per questa pagliuzza e contemporaneamente però mancano l’appuntamento con la storia di fronte all’omologazione più sfrenata, al mercato più invadente, al cinismo più imperante. Certo, se penso ai colleghi intellettuali della letteratura, rimpiango Pasolini, capisco (anche se non giustifico) Pagnanelli, riesco ancora a invelenirmi pensando al grande tradimento del Gruppo ’63, alle dicotomie feroci non solo tra dire e fare ma anche tra dire e essere. Forse il piccolo crocifisso inchiodato al legno dà fastidio perché è solo quello che è. Di questi tempi, temo, non è poco.
*Comunicazione per il sig. Gianluca Gelsomino.
Al di là delle sue idee, a lei mando la mia solidarietà per l’intimidazione che tenta di farle il leghista. Le cose che scrive il signor Marangoni sono veramente tristi. Sono anche gravi, ma siccome sono infondate giuridicamente, sono soprattutto tristi.
Il potere dà alla testa in certi casi. Ma che idea c’è di democrazia in giro?
Beh… Almeno ora si spiega con discreta chiarezza come mai il signor Marangoni abbia potuto presentare una mozione così contraria alla laicità dello Stato: chi non la pensa come lui stia attento all’esprimere le sue opinioni (che di altro non si tratta!) sennò rischia la crocifissione con una querela. E comunque non è grave che lui l’abbia presentata: è grave che sia stata accolta!
*Comunicazione per il signor Marangoni. Mi sa dare una definizione di “Laicità dello Stato”? Così, per intenderci…
*Comunicazione per Alessandro Savi: ma quando ci si avvicinerà, almeno un po’, alla repubblica dei filosofi? 🙂
L’avvicinamento alla repubblica dei filosofi lo sconsiglio: non per me, che ci guadagnerei se non altro in buonumore. Ma tutti quelli che “ci lavorano”, con la repubblica (non perché stipendiati, ci siamo capiti…), per quelli lì sarebbe una iattura; perché i filosofi veri, quando entrano nella stanza dei bottoni, non pontificano più. In compenso agiscono. E lo fanno con rettitudine, con interezza. Pertanto vengono sfiduciati in breve. Oppure direttamente eliminati. In genere, poi, i filosofi amano l’economia (strano, eh? Uno li penserebbe alienati negli arzigogoli speculativi tout court… e invece te li ritrovi, calcolatrici cerebrali, a fare i conti in tasca a chiunque: senza distinguo di bottega, perché i soldi – i filosofi lo sanno benissimo – non hanno cittadinanza né bandiera; sono soldi e basta; e chi li fa su poco filosoficamente… il filosofo lo stana ovunque). Ergo, il filosofo (non l’intellettuale, si badi bene, che col soldo e con la repubblica ci vive e ci mangia allegramente), il filosofo viene defenestrato dal piano nobile e l’errore non si va a commettere più. Ora, siccome alla vita dei filosofi ci tengo almeno quanto tengo poco alla loquela degli intellettuali e per niente al vittimismo dei poeti, preferisco tenermi i politici dediti ai massimi sistemi, contro i quali la voce sola e nuda dei filosofi, dal basso, sa ancora alzare – e con quanta precisione – gli strali migliori. Tutti i filosofi, quale che ne sia la scuola. E infatti tutti son debitamente trombati, nel caso punga loro la vaghezza di provarci.
Grazie Andrea,
la solidarietà è sempre una cosa che fa piacere ricevere. Questi violenti bulletti neofascisti puntano nell’isolare ed intimidire i loro detrattori, mentre sono loro che devono rimanere isolati, ecco perchè la solidarietà è una cosa oltre che carina, molto preziosa. Non so quale sarà la pena da espiare, se sarò mandato a Ventotene o altro, ma qualunque cosa sarà, la considererò un vanto da esibire con gli amici, con i figli e con le generazioni future.
Gianluca Gelsomino
Mi meraviglio di questa proposta riguardante il posizionamento di un Crocifisso nella sala del Consiglio Provinciale di Macerata. Come mai la cosa è sviggita in quarant’anni a tanti presidenti Democristiani succedutisi ? Quanti consiglieri cattolici hanno guardato il soffitto senza accorgersi di questa mancanza. Ci voleva proprio a Macerata un consigliere della Lega Nord a farci notare questa inconcruenza ? Nella sala consigliare del Comune di Macerata c’è sempre stato e non ha mai dato fastidio a nessuno, ricordo anche che la delibera per intitolare la città a Maria fu votata all’unanimità. Auspico che la cosa finisca qui anche perchè noi maceratesi tutti non siamo abituati a strumentalizzare simboli per noi tanto significativi e di rispetto.
Propongo per riaffermare la LAICITA’ dello Stato e la NON supremazia di una religione rispetto alle altre che vengano anche esposti almeno i simboli della altri grandi religioni mondiali: ebraica, mussulmana, induista.
Tutta la mia solidarietà a Gianluca Gelsomino.
Mi pare un pò patetica (da ultima spiaggia e attaccato alla canna del gas) l’uscita del consigliere della Lega Nord sulla denuncia-querela.
Vorrei soltanto ricordare al leghista che i vari esponenti della Lega, nel corso degli ultimi 10 anni, di fregnacce ne hanno dette e scritte così tante (a cominciare da Bossi che storpiava il Berlusconi in BerlusCAZ) da riempirci un’enciclopedia..
Anche io vorrei esprimere solidarietà a Gianluca Gelsomino e mi associo a chi dice che l’uscita di Enzo Marangoni è a dir poco PATETICA!!
Figuriamoci se adesso uno deve aver paura di poter parlare liberamente e dire quello che pensa.
Caro Enzo Marangoni se è stato eletto consigliere provinciale e comunale si prenda pure gli onori, eviti queste uscite infelici e vedrà che ci guadagna in immagine.
Da laico con sensibilità ed educazione cattolica, tale iniziativa mi lascia indifferente. Non è un male, assolutamente, ma credo che ogni forma di “fondamentalismo”(in senso buono, ortodosso) non giovi sempre alla causa. Però il consiglio ha votato a favore, ne aveva le competenze ed i numeri hanno dato ragione. Nulla quaestio!
Dispiace registrare, però, soprattutto, che ancora una volta, una coalizione larga, plurale e moderata, venga macchiata(politicamente) da derive estremistiche di certi protagonisti politici. E’ ovvio che il Sig.Marangoni, oltre al poco buon senso, possieda dei pregiudizi nei riguardi della nostra lista civica “Una forza per cambiare”,probabilmente perchè ne soffre il dinamismo e le idee della lista del territorio, che magari egli stesso vorrebbe, vanamente, fare sue.
Comunque a titolo personale, Lei può inoltrare tutte le querele di questo mondo, è l’ennesima riprova che si rifugia dietro (velleitarie) soluzioni giustizialiste e tentazioni forcaiole, anzichè confrontarsi sul terreno politico. Inoltre, Gianluca Gelsomino, persona seria ed intelligente(a cui è rivolta tutta la mia stima e solidarietà) ha espresso un suo giudizio. Se poi Lei, sig.Marangoni, tira in ballo la lista(che non si è espressa con note ufficiali) è ovvio che Lei possiede obiettivi ben mirati(per suoi fini personali, forse o non so), che altro sono rispetto alla persona di Gianluca Gelsomino. Non si nasconda dietro un dito.
Dispiace registrare talune bassezze e chiedo scusa per l’intervento che poco si attiene al giudizio del tema in questione, ma mi è sembrato doveroso.
Fraternamente. Francesco
Solidarietà a Gelsomino.
“Non sono d’accordo con le tue idee ma sono pronto a dare la mia vita affinché tu possa esprimerle” (Voltaire).
Tutta la mia solidarietà a Gelsomino.
Cosa mi tocca leggere qua da Roma…che tristezza…
Il crocifisso è un simbolo religioso e non certo un simbolo di laicità. Voi che ne volete imporre la sua presenza in ogni dove rinunciate per lo meno a questi subdoli giochi linguistici che ricordano la neo-lingua orwelliana ed abbiate almeno il coraggio di definirvi per quello che siete: CLERICALI. Incredibile poi la pretesa di voler stabilire cosa esso dovrebbe significare per i non credenti.
Nelle varie sedi istituzionali, nelle scuole, nei tribunali esso è assolutamente fuori posto, come giustamente rimarcato dalla scontata ed inappuntabile sentenza emessa a novembre dalla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo.
Gianluca, sarai tutelato, non preoccuparti. Questa è la Lega nord, questo è un partito rappresentato in provincia da un assessore che si sta girando i pollici da diversi mesi(vedi ultimo numero di 57 comuni dove c’è il resoconto dell’attività di tutti gli assessorati meno quello ai servizi sociali), un partito che è costretto a pescare assessori che vivono fuori provincia perchè non ha nessuno all’altezza a Macerata. Marangoni…denuncia anche me adesso!!! Siete dei berlusconiani perfetti, sotto ogni punto di vista. Come scrisse Ammaniti: io non ho paura!!!!!!!!!
Ripeto: io non ho paura!!!
Tutta la mia solidarietà a Gelsomino e soprattutto ai tanti cattolici che vedono il simbolo della loro fede usato per bassi fini politici, per una manciata di voti…
Concordo con @Tarsi nel riconoscere l’arroganza di quanti, oltre a pensare di possedere la verità, affermano di sapere cosa significhi il crocifisso per i non credenti…
Per me il crocifisso, in un’aula consiliare, ricorda un uomo brutalmente ucciso da chi, in quegli anni, governava la sua nazione e voleva impedirgli di esprimere le sue opinioni e soprattutto le sue credenze religiose.
Diciamo quindi che rappresenta una specie di mònito a tutti i presenti….
Se Marangoni minaccia querele verso il sig Gelsomino per le affermazioni sopra riportate, allora, sappia che non solo le faccio mie, ma aggiungo anche che tale minaccia delinea in maniera inequivocabile il senso della libertà di espressione e di opinione che la Lega e i suoi accoliti dimostrano:
Denunci anche me, Marangoni, lo faccia, la prego!!!!
Sono così cattolici i leghisti che i loro capi si sono sposati con rito celtico, cioè…. pagano!!!
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/20-settembre-2009/anche-matrimonio-celtico-occasione-pontida-toscana-1601789435157.shtml
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2396921&yy=2009&mm=12&dd=09&title=calderoli_il_rito_pagano_e_tet
Caro Alessandro,
Non è che se li va a pescare fuori Provincia questo -automaticamente- significa che siano preparati, competenti o dotati di intelligenza….
non condivido affatto la decisione del consiglio provinciale.L’Italia è stato ed e’ un paese laico=profano e secolare,che non appartiene alla gerarchia o all’organizzazione della chiesa,che non ha carattere religioso,che è autonomo e non dipende dall’autorita’ della chiesa.
Lo stato laico riconosce l’uguaglianza di tutte le religioni senza privilegiarne nessuna.
Di fronte all’intolleranza all’incontrario (davvero buffa, la cosa…), mi piacerebbe che almeno vi fosse – a fianco delle consuete accuse alla Chiesa su Galileo, Giordano Bruno, etc. – il riconoscimento per essere stata quella che ha inventato l’Università e l’Ospedale civile, la sanità pubblica e gratuita per i non abbienti, per intendersi. Secoli di volontariato che proprio in quest’humus trovò le proprie ragioni e motivazioni, incarnando la laicità missionaria ben prima che sorgesse il concetto di “laicità” (da San Francesco a Madre Teresa, per intendersi).
L’Italia pagana era quella dell’Impero romano – che, verso extracomunitari, colonie e deboli non mi pare abbia mai incarnato il ruolo di crocerossa ante litteram… Anche se era la civiltà del diritto.
Quanto alla liberazione risorgimentale, è un acclamato dato di fatto che la fece la massoneria, con l’ausilio “sonante” (i fondi…) del Re d’Inghilterra, capo mondiale riconosciuto della massoneria. Non a caso, tanto Garibaldi quanto Cavour e Vittorio Emanuele II facevano parte della laicissima confraternita…
Che voglio dire con questo: che l’Italia pontificia fosse migliore di quella che abbiamo ereditato? Forse no. Però non usiamo due pesi e due misure, per cortesia: voi non amerete stare sotto le tonache, io parimenti non voglio nemmeno stare sotto i cappucci.
Messa così Filippo è difficile da ragionare. Quello che si contesta è soprattutto l’uso strumentale e violento che si fa del crocefisso. E comunque gli uomini del dubbio non hanno mai dato vita ad infamie come sono state le crociate e tutto il resto.
Caro Gianluca,
concordo sulla contestazione contro l’uso strumentale, oltretutto da una parte politica che solo una vista molto offuscata può sovrapporre al magistero della Chiesa. E comunque, quanto agli uomini del dubbio (che in altri ambiti sono stati anche quelli del pensero debole, contemporaneo ad un’azione fortissima di occupazione dei luoghi del sapere, dalle cattedre all’editoria, ai media. etc.), sei un po’ male informato; quanto meno, sei rimasto ad una storiografia oggi abbondantemente ridimensionata da tutti gli studiosi (sia di destra che di sinistra), specialmente a fronte delle fonti. Se vuoi, posso suggerirti una bella bibliografia chiarificatrice.
O lo Stato Italiano continua a mantenere il Vaticano o comincia ad aiutare i suoi cittadini. Cos’hai a casa Filippo il libro della verità? 🙂 No perchè nemmeno i vangeli sembra siano così esatti. Lo sai vero?
Prima di di rispondere al capogruppo della Lega Nord Enzo Marangoni ho voluto prendere qualche giorno di pausa evitando di replicare nell’immediatezza dei fatti. Ricordo a me stesso, prima che ad altri, che la libertà di espressione non può in nessun caso consentire l’ingiuria o la diffamazione, detto questo sottolineo la circostanza che nei commenti “incriminati” mi sono limitato ad esercitare, nel corso di un dibattito di natura politica, una critica forte, ma assolutamente lecita.
Il Dott. Marangoni ha ritenuto opportuno controbattere “informandomi” pubblicamente di aver inoltrato i miei commenti all’ufficio legale della lega nord “che valuterà se procedere con denuncia querela nei suoi confronti della lista provinciale della quale si è dichiarato fondatore e in nome della quale si è firmato.”.
Il senso di questa affermazione è di evidente contenuto intimidatorio, confido nell’intelligenza del Dott. Marangoni e nella sua capacità di fare ammenda rubricando il suo intervento in un eccesso di passione, rispetto al quale sono pronto sin da ora a stringere la mano al mio avversario, non sono tuttavia disposto a tollerare ulteriori atteggiamenti tesi a limitare la mia libertà di critica e ove ve ne fossero i presupposti non esiterei, in futuro, a tutelarmi nelle sedi opportune.