Aiutare le persone anziane a fare la spesa e valorizzare le produzioni agroalimentari locali. Sono gli obiettivi del progetto “Facciamo spesa insieme”, che riprende e sviluppa l’idea di filiera corta per i prodotti di settore agroalimentare nel suo complesso favorendo il contatto fra produttori locali certificati, i soci dei Centri sociali anziani e le realtà associative territoriali. L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Macerata, dal coordinamento provinciale dell’Ancescao-Associazione nazionale centri sociali comitati anziani e orti di Macerata, dall’associazione Omphalos-Rete onlus, dal Centro agroalimentare di Macerata e dall’Area vasta dell’Azienda sanitaria unica regionale. Il progetto, illustrato dall’assessore Alessandro Savi alla Giunta provinciale, che lo ha approvato nella prima seduta di giugno, sarà attivato in via sperimentale per sei mesi con i Centri sociali anziani che aderiscono all’Ancescao. Inizialmente nelle sedi di Macerata, Civitanova Marche, Corridonia, Porto Recanati, Tolentino. Successivamente sarà esteso ai sodalizi di tutta la provincia, con l’obiettivo di coinvolgere anche le famiglie degli anziani. L’iniziativa sarà organizzata con la collaborazione delle sedi locali dell’associazione Omphalos-Rete onlus. I prodotti della filiera corta degli agricoltori e degli allevatori saranno prelevati, nel Centro agroalimentare di Piediripa di Macerata, dai volontari della Omphalos per conto dei soci dei Centri sociali anziani dell’Ancescao. Saranno portati o a casa degli anziani o nei Centri sociali stessi, con una frequenza settimanale o quindicinale a seconda del tipo di ordinazioni. Il servizio sarà completamente gratuito.
Nella prima fase di attuazione del progetto, i prodotti che si potranno ordinare, ad un prezzo equo, saranno le carni e quelli a più lunga conservazione, come olio, vino, legumi, farine. La qualità e la certificazione sanitaria dei prodotti sarà garantita dai controlli dell’Asur. L’Ancescao si occuperà di monitorare continuamente le necessità degli anziani. Il Centro agroalimentare, che sta sviluppando un piano di riqualificazione e di rinnovamento del mercato ortofrutticolo per migliorare l’offerta dei prodotti freschi al consumatore, metterà a disposizione lo spazio per la creazione di un punto di riferimento e di appoggio per la realizzazione del progetto. Oltre alla consegna dei prodotti, la Omphalos sta studiando l’applicazione di ricette della tradizione ai prodotti con l’obiettivo di preparare delle porzioni predefinite per due persone. Una volta superata la fase sperimentale, sarà attivato un sito Internet dove i Centri sociali per gli anziani e i soci potranno ordinare direttamente i prodotti.
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Altra iniziativa molto interessante
Mi domando…perche’ non cominciare anche con le mense scolastiche,ospedaliere,,,la filiera corta è una risposta alla crisi attuale ed aiuta i produttori locali (prodotti biologici spero)
Perche’ non cominciare a ragionare seriamente anche sull’energie alternative?
Perche’ non cominciare ad installare pannelli solari negli edifici pubblici,inserirli anche obbligatoriamente nei nuovi edifici ecc.
Mi domando perche’ non utilizziamo il sole?Siamo nel mediterraneo…abbiamo tutto il sole che vogliamo,perfino la Germania utilizza l’energia solare!
Perche’ non ci svegliamo?
eh, già, perché?
Perchè (per chi ha già le mani in pasta) è più conveniente fare gli inceneritori, le centrali nucleari, smerciare alimenti pieni di conservanti e additivi….
Cristina ci pensi: se questi devono cambiare “modelo” speculativo poi sono costretti a fare le cose bene e non potrebero più essere ricchi sfondati.
Quindi meglio, molto meglio (per loro), che nulla cambi: perchè dover spendere oggi 10 per una centrale solare (che mi darà domani, quando io ormai sarà morto, 10) se con il carbone io spendo 1 e incasso 100???
A questi della salute e dell’ambiente non interessa nulla… Siamo pieni di casi in Italia di aziende che hanno lasciato CONSAPEVOLMENTE ammalare gli operai, che hanno immesso sul mercato cibi scadenti, che hanno inquinato fiumi e laghi, che con la “monnezza” (e la criminalità organizzata) ci si sono aricchiti: questi non cambiano, gli frega nulla se tu muori, basta che loro siano sempre più ricchi!!!
caro Gianfranco,il perche’ lo conosco…comunque va sempre bene ribadire ma…anche dare concretamente l’esempio!Non mi piace usare il “ma anche” perche’ mi ricorda qualcuno che non mi è mai piaciuto….Gli operai?questo paese si è scordato di loro..vengo da una famiglia di operai ,le mie origini sono contadine.Hanno depenalizzato alcune reati…sicurezza nei luoghi di lavoro…pochi lo sanno…non lo rendono pubblico.Parliamo di terzo mondo come se fosse un qualcosa di diverso da noi..non credo proprio.Almeno gran parte di questi paesi(peru,ecuador,bolivia…)hanno alzato la testa!!
Noi siamo entrati in un sonno profondo però ci facciamo chiamare paese democratico