È morto Paolo Bontempi,
l’uomo che portò la musica
nelle case di tutti

Paolo Bontempi

Si è spento in silenzio, lasciando però un’eco destinata a durare nel tempo. A 93 anni, nella sua Montelupone, è morto Paolo Bontempi, l’uomo che ha trasformato un sogno artigiano in una delle più straordinarie avventure industriali legate alla musica e al gioco educativo. Ingegnere, visionario, imprenditore dal respiro internazionale, è stato il volto e il motore della Bontempi, marchio che ha segnato l’infanzia di intere generazioni, portando la musica nelle case di milioni di bambini in tutto il mondo.

La storia inizia nel 1937, quando il padre Egisto apre una piccola bottega di fisarmoniche. Ma è Paolo, diversi anni dopo, a compiere il salto decisivo: intuire che la musica non è solo spettacolo o professione, ma anche educazione, crescita, gioco. Nascono così strumenti semplici, colorati, immediati, pensati per i più piccoli, capaci di avvicinarli al suono in modo naturale. La Bontempi diventa l’unica azienda al mondo, in quel momento, capace di riprodurre praticamente tutti gli strumenti musicali esistenti in versione giocattolo. Un primato accompagnato da accordi esclusivi di altissimo profilo, come quello con la Walt Disney, che porta nei negozi strumenti ispirati a Topolino e i suoi amici, seguiti poi da licenze come Warner Bros e Barbie.

Icona assoluta resta la tastierina Bontempi: nata come strumento ad aria, con un piccolo motorino che faceva vibrare lamelle metalliche, diventerà elettronica, anticipando i tempi e rivoluzionando il mercato del giocattolo musicale. Tra gli anni Settanta e Ottanta l’azienda vive il suo periodo d’oro. La Bontempi è tra le prime in Italia ad adottare tecnologie avanzate nella lavorazione della plastica, diventando un punto di riferimento industriale e formativo.

Nel 2023 Paolo Bontempi riceve il Premio Mugellini, un premio che suggella una vita spesa per la musica e per l’educazione delle nuove generazioni.