Macerata, stallo bipartisan:
il nodo dei candidati rinviato a gennaio.
Fioriscono le civiche con ex assessori

VERSO LE COMUNALI - Il sindaco Sandro Parcaroli riflette sulla candidatura bis e il centrodestra è in attesa di queste scelte. M5S, Avs e Strada Comune al momento giocano di squadra ma nessun passo avanti per ora. Flavio Corradini, presentando il lavoro dell’Officina delle idee nei giorni scorsi, ha detto che in questa fase non si fanno nomi. Nel Pd si guarda anche al mondo universitario

- caricamento letture
Parcaroli_ATO-3_Consiglio-Comunale_Interrogazione-Centro-Sotrico_FF-1-650x434

Il sindaco Sandro Parcaroli

di Luca Patrassi

Tra il centrodestra e il centrosinistra (almeno) un elemento di contatto c’è ed è quello legato ai tempi per l’ufficializzazione del candidato sindaco. Se il primo cittadino Sandro Parcaroli non nasconde la volontà di riflettere fino al termine dell’anno prima di accettare o meno la candidatura bis alla guida del Comune, anche nel centrosinistra c’è un punto fermo che è appunto quello di attendere gennaio per dare un volto al programma.

Del resto anche Flavio Corradini, presentando il lavoro dell’Officina delle idee nei giorni scorsi, ha detto che in questa fase non si parla di candidati e non lo faranno prima di gennaio. C’è come dire la vaga impressione che il centrosinistra voglia prima verificare se Parcaroli sarà o meno della corsa.

Corradini_Ilaria-Bucchi_Officina-Idee_FF-2-650x434

Flavio Corradini e Ilaria Bucchi all’Officina delle idee

Un conto, in effetti, è affrontare un sindaco uscente ed altro conto sarebbe affrontare qualcuno degli attuali assessori o altri esponenti di Fratelli d’Italia. Ad ogni buon conto il tavolo del centrosinistra ha svolto le sue brave sedute, più o meno spiritiche. Nel senso che si evocano nomi che non sembrano esistere. Il tavolo è unitario ma sulla carta.

Per ora giocano di squadra Movimento cinque stelle, Alleanza Verdi sinistra e Strada Comune-Potere al Popolo: anche da questo terzetto per ora nessun candidato ma veti già dichiarati nel nome del rinnovamento politico e anagrafico, vale a dire vanno bene tutti ma non quelli che abbiano già avuto ruoli amministrativi o contigui ai governanti e abbiano più di 30 anni. Insomma chiedono al Pd di far finta di non esistere, rinunciare a tutta la sua classe dirigente. Il Pd maceratese è irritato ma si reca silenziosamente e con rispetto alle riunioni con un gruppo che vede (a rotazione) presenti Narciso Ricotta, Ninfa Contigiani, Massimo Lanzavecchia e Giovanni Scoccianti.

Lattanzi-in-piazza-Mazzini-2-650x433

Michele Lattanzi

Poi ci sono gli esponenti di quella sinistra che ha cambiato sigle ma non i protagonisti. Una lista civica di sinistra-sinistra (i comunisti cari al centrodestra che balla) vede in movimento gli ex assessori comunali Michele Lattanzi e Alessandro Savi, l’Italia (resta) Viva con il consigliere comunale ex Psi, ex Pd Ulderico Orazi, poi c’è l’altro movimento di sinistra che fa riferimento alla ex assessora Stefania Monteverde e che partecipa attivamente al tavolo del centrosinistra.

Monteverde_Simonetti_Consiglio-Comunale_FF-24-650x434

Stefania Monteverde

Il terzetto Avs-M5S e Strada Comune aveva chiesto di illuminare il volto del candidato entro fine mese ma sembra che sia stato indotto a più miti consigli. L’energia costa, la luce è poca ed è meglio accendere quando il quadro è completato. Ovviamente c’è anche la lista civica fondata da Massimiliano Sport Bianchini e che ha ora come consigliere David Miliozzi: alle riunioni partecipa il primo mentre Miliozzi si aggrega ogni tanto. Ultima, ma non ultima, a scendere in campo è stata l’Officina delle Idee presentata dall’ex rettore di Unicam Flavio Corradini e partecipata da una serie di personaggi maceratesi, da Marco Sigona a Piergiuseppe Mariotti passando per Eleonora Sarti.

Carancini_Circolo-Della-Rosa_FF-16-650x434

Romano Carancini

Il candidato sindaco? Ad osservare le preferenze delle regionali a qualcuno era venuto in mente il nome del non eletto Romano Carancini ma il Pd è sempre il Pd e la prima stroncatura è arrivata dai Dem con la segretaria che ha allargato la portata del veto coinvolgendo anche Romano Mari. Non c’è un identikit del candidato tipo, ma ci sono una infinità di veti, eredità di antiche e mai sopite divisioni.

Si parla anche di un autorevole esponente di Unimc ma c’è il dubbio (come per Scajola) che sia un nome fatto a sua insaputa, fatto da chi è a digiuno di scienze politiche. Alla fine sarà un trentenne? Il tavolo del centrosinistra è unitario ma c’è l’impressione che, perdurando i veti annunciati, possa finire in frantumi. Per la gioia del centrodestra dove a quel punto qualcuno penserà perfino di poter vincere anche senza Parcaroli magari non ricordando che, almeno finora, chi non ha ricandidato il sindaco uscente ha sempre perso. Dalla caduta della Prima Repubblica ad oggi.

Articoli correlati



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X