Angelica Sabbatini
di Luca Patrassi
Il centrodestra, con Angelica Sabbatini, fa notare di aver ricevuto a Porto Recanati la maggioranza dei voti e dal Comune il primo cittadino Andrea Michelini al governo con una coalizione di sinistra (Pd all’opposizione) replica seccamente.
Sabbatini, candidatasi come indipendente nelle fila della Lega, ha firmato un intervento con la sua lettura del voto regionale appena andato in archivio. «Una cosa è certa, con il 57,94% del consenso Porto Recanati è centrodestra. Questo quello che più conta oltre le preferenze di ognuno, oltre i personalismi. Sono molto orgogliosa di aver contribuito a questo risultato con oltre 340 preferenze considerati i circa 15 voti personali annullati». Si parte subito con l’attacco al sindaco di Porto Recanati: «A nulla sono valsi i suoi tentativi di screditare tutta la coalizione. Michelini, a campagna elettorale aperta, ha addirittura ospitato impropriamente il candidato Ricci nella sala consiliare del Palazzo comunale con tanto di documentazione fotografica sulla pagina Facebook istituzionale come a dire che la città tutta era con Ricci. Un fatto di assoluta gravità istituzionale che solo per un forte senso di responsabilità non abbiamo denunciato alle autorità competenti».
Citazione anche per Marinelli candidato nelle fila del Pd: «A nulla è servito l’improvviso interessamento del candidato recanatese Marinelli ai problemi della nostra costa così come la conferenza del Riccetti assessore in favore del candidato Bisonni che in citta ha registrato 18 preferenze. Non è servito neanche il veleno dell’ultimo consiglio comunale convocato pochi giorni prima delle elezioni e utilizzato per denigrarmi durante le “comunicazioni del sindaco” senza possibilità di contradditorio. Infatti Michelini, in assise, rivolgendosi all’affidamento dei lavori per la realizzazione della scogliera a Scossicci, aveva sostenuto che fossi salita sul “carro del vincitore”. Lo dice proprio lui che solo salendo su quel carro ancora riesce ad onorarsi di governare la nostra città. Che solo grazie al lavoro dei suoi predecessori riesce a vantarsi dei fondi ingenti ricevuti per la tutela della nostra costa e per tanto altro. Ne è esempio la Casa delle Arti ancora inutilizzata. Nello stesso Consiglio comunale il sindaco ha sostenuto che a Porto Recanati sono mancati ulteriori fondi favorendo così altre città ma è una bugia».
Il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini
L’analisi del voto Lega: «Ringrazio i vertici della Lega, in particolar modo Giorgia Latini per avermi voluta in lista. A Porto Recanati abbiamo raggiunto una delle più alte percentuali della provincia. 672 il totale dei miei voti validi. Alla prima esperienza in ambito regionale, senza essere iscritta al partito e con una campagna elettorale condotta insieme a candidati molto più blasonati di me, questo risultato mi rende orgogliosa e sinceramente grata ai cittadini di Porto Recanati e agli elettori della provincia. Per quanto mi riguarda, è l’inizio di un percorso che ci dovrà portare, uniti, all’importante appuntamento elettorale del 2027».
Da Sabbatini al sindaco Michelini, cambio di rotta: «Non serviva un commento “a freddo” di Sabbatini per capire che le recenti elezioni sono state una sorta di primarie interne del centrodestra. D’altro canto era matematicamente impossibile che, attingendo allo stesso bacino di voti, i numeri potessero consentire un’elezione in Consiglio Regionale. Quello che invece non ci saremmo mai aspettati è quanto l’ambizione di carriera e l’ossessione verso l’avversario possano obnubilare le menti e far emergere la vera indole di un politico. Ed è stato così che dopo Sabbatini accalorata in Consiglio comunale a difesa delle classe più deboli, dei diversamente abili, di chi insomma non puo’ giustamente essere lasciato indietro, abbiamo conosciuto la sua sosia orgogliosamente leghista, la sostenitrice convinta di un partito che, tra le sue “punte di diamante” vede quel Vannacci che vorrebbe classi separate per i disabili. Singolare risulta anche la sua interpretazione del risultato sancito dalle urne, il “cambio di cavallo” dall’Udc alla Lega vede quest’ultima in caduta libera nelle Marche e Marconi (storico esponente Udc) eletto in consiglio nel suo stesso collegio. A volte la coerenza paga».
Il risvolto politico e amministrativo nella lettura di Michelini: «Per sottolineare un risultato che non c’è abbiamo anche assistito al goffo tentativo di polarizzare il panorama politico portorecanatese (centro-destra contro centro sinistra) ma tutti sanno che le cose da noi sono molto più complesse, non fosse altro per il fatto che il maggior partito del centro-sinistra da noi è all’opposizione. Infine la missione impossibile: attribuire alla Lega e al Centrodestra tutti i meriti e alla giunta Michelini tutti i demeriti».
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