In 190 per la prima del “Team Vannacci”.
C’erano i vertici locali della Lega
ma assente il gruppo di Anna Menghi

Da sinistra: Luca Paolorossi, sindaco di Filottrano, Luca Buldorini, vicepresidente della Provincia, Paolo Gattafoni, presidente del Cosmari, e Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata

di Luca Patrassi

Ristorante della Filarmonica sold out per la cena del club maceratese legato al generale Roberto Vannacci (diventato anche vicesegretario della Lega). A prendere l’iniziativa ieri sera sono stati “Luca e Luca”, il sindaco di Filottrano Luca Paolorossi e il vicepresidente della Provincia di Macerata Luca Buldorini che hanno presentato il “Team Vannacci Marca Libera Macerata”. Quasi 190 paganti, prenotazioni chiuse per mancanza di ulteriori posti.

C’era attesa anche per verificare la situazione in casa Lega dopo l’esplodere delle divisioni interne. C’erano state le tre sedute di Consiglio comunale saltate per mancanza del numero legale con protagonisti alcuni esponenti salviniani e tra questi il capogruppo Aldo Alessandrini, c’era stata la gaffe del presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani che ha dimenticato i microfoni accesi mentre parlava di alcuni colleghi di partito, c’è ancora la situazione anomala legata alla posizione di Anna Menghi che non è ancora chiaro se si ricandida o meno al consiglo regionale. Circa 190 i presenti, più facile partire dagli assenti: non c’erano, per altri impegni, la consigliera regionale Anna Menghi e – casualmente – tutti i componenti del suo gruppo. C’erano il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, il capogruppo comunale Aldo Alessandrini, il presidente del Consiglio Francesco Luciani e c’era anche la segretaria regionale Giorgia Latini.

L’intervento di Parcaroli

La questione delle liste dovrebbe essere definita in casa Lega entro la settimana prossima, si attende il rientro in Italia del vicepremier Salvini. Data per sicura, in quota Vannacci, la presenza in lista per le regionali dell’appignanese Luca Buldorini che, a proposito della sera di ieri, dice: «Ieri abbiamo acceso Macerata con la forza delle idee, con il coraggio di chi non ha paura di metterci la faccia e soprattutto con il cuore di chi ama la propria terra. Non era solo una cena. Era una dichiarazione d’intenti. Insieme scriveremo una nuova, bella pagina di storia».