Francesco Luciani, presidente del Consiglio comunale
di Luca Patrassi
Forte del consenso dei capigruppo comunali (di maggioranza e di opposizione), il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani ha convocato un’altra assise cittadina senza all’ordine del giorno nemmeno l’odore di una delibera.
Solo il solito rituale di interrogazioni, mozioni e ordini del giorno che i politici di turno reputano di una urgenza assoluta visto che appunto a tale imperdibile discussione dedicano una seduta di Consiglio senza attendere la presenza di altri atti amministrativi. Non è la prima volta che viene convocata una seduta di Consiglio senza delibere, come dicevano i latini (per affermare però un concetto diverso) le cose ripetute giovano. Sicuramente non giovano alle casse comunali visto che le sedute di Consiglio hanno un costo visto i gettoni di presenza ai consiglieri comunali, l’impegno del personale dipendente, le diverse spese collegate. Il Consiglio è stato convocato per lunedì 23 e martedì 24.
Per inciso si viaggia a una media di quasi un paio di Consigli comunali al mese ed ecco cosa c’è di tanto indifferibile nel prossimo Consiglio comunale da non poter essere rinviato. Due le interrogazioni firmate dalla consigliera comunale del Gruppo misto Sabrina de Padova, una sui finanziamenti della struttura commissariale per l’adeguamento sismico dell’istituto San Giuseppe di Macerata e l’altra sulla variante per il campo da rugby a Villa Potenza. Poi c’è una terza interrogazione a firma del consigliere Dem Andrea Perticarari sulla pista di pattinaggio di Collevario. Si prosegue con le surroghe di due consiglieri di quartiere e l’ordine del giorno presentato dal consigliere Aldo Alessandrini della Lega Salvini Macerata e da altri consiglieri di maggioranza sul parcheggio Rampa Zara. L’ordine del giorno propone poi una mozione del consigliere Alberto Cicarè di Potere al Popolo sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Infine ancora la consigliera Sabrina De Padova, stavolta sotto veste di un ordine del giorno per “evitare la chiusura della piscina comunale in via San Giovanni Bosco”. Adesso, senza nulla togliere alla discussione, ma di Rampa Zara si parla di 50 anni e si poteva attendere un’altra settimana; mentre il riconoscimento dello Stato di Palestina – eventualmente votato con urgenza dall’assise biancorossa – forse si pensa possa risultare l’elemento di svolta in Medio Oriente.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Il giornalista è male informato. All’ordine del giorno quando si sono riuniti i capigruppo c’erano previste due delibere, che poi sono state ritirare dall’amministrazione una volta convocato il consiglio. Quindi la responsabilità è dell’amministrazione, eventualmente.
Quanto all’ironia sulla situazione in Palestina, forse i tanti giornalisti morti laggiù per raccontare quello che sta succedendo non se la potevano permettere. Qui a Macerata sì.
Tanto c’è Pantalone che paga e senza fare domande… Con tutto rispetto per i morti e per chi sopravvive in Palestina, ma che i politici maceratesi riconoscono o meno un ipotetico futuro Stato Palestinese conta e vale meno di zero.
Cosa c’entra la Palestina con il Comune di Macerata ??? Ridicoli !!!
Carissimo signor “Maalox” te invece cosa sei che commenti solo quello che ti fa comodo anzi sei costretto perché hai un contratto da rispettare… “…ottimo e abbondante signor generale…” prima di dire ridicoli agli altri datti una specchiata davanti a uno specchio molto robusto per non rompersi…