Il sopralluogo di oggi al cantiere di via Roma
«Sono iniziati oggi i primi lavori, quelli relativi al livellamento del terreno asportandone una parte per realizzare lo spazio per posizionare le palificazioni. A seguire si procederà con lo scavo. Alla direzione lavori sarà fornito un sistema di controllo da remoto del cantiere mediante visore 3D, videochiamate e condivisione di immagini per ottimizzare la comunicazione tra direttore dei lavori e cantiere».
Così l’amministrazione comunale che oggi, con il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, ha effettuato un sopralluogo del sottopasso di via Roma. Nei giorni scorsi è stato validato il progetto esecutivo che, successivamente, è stato approvato dalla Giunta comunale con la formalizzazione della consegna del cantiere avvenuta l’8 maggio e lo stesso è stato allestito nei giorni successivi. Già tagliati gli alberi lungo la scarpata, che hanno cambiato lo skyline di via Roma.
L’intervento è stato inserito tra quelli strategici della Regione Marche. Il progetto – il cui importo dei lavori è di oltre 8 milioni di euro finanziati, per 7,5 milioni da parte del Pnc Sisma gestito dalla Struttura commissariale e la parte restante da Rfi – vede coinvolti il Comune di Macerata, la Provincia di Macerata, Rete Ferrovie Italiane, l’Ufficio speciale della ricostruzione della Regione Marche e l’Anas e permetterà di eliminare il passaggio a livello al chilometro 30+294 della linea Civitanova – Albacina che insiste nella nevralgica arteria del capoluogo.
«L’altezza del sottopasso sarà di 5 metri per permettere ai mezzi pesanti e di soccorso di percorrerlo – continua l’amministrazione – La sezione della carreggiata sarà quella del tipo “strada urbana di quartiere E” con larghezza complessiva utile di 12 metri: due corsie da 3,5 metri per trasporto pubblico locale, due banchine da 0,5 metri, un marciapiede da 1,5 metri e uno da 2,5 metri utilizzabile anche come pista ciclabile. Rispetto al progetto originario, è stata diminuita la pendenza longitudinale in modo da rendere più agevole la circolazione anche in condizioni metereologiche critiche. Oltre alla migliore tecnica costruttiva, i progettisti hanno riservato attenzioni particolari alla qualità dei materiali e all’aspetto estetico della galleria, che offrirà un ottimo biglietto da visita a tutti coloro che entreranno in città. Le varie fasi di lavorazione saranno concentrate soprattutto fuori dal tracciato stradale e, dunque, i disagi e le interferenze saranno minimi. Particolare attenzione sarà dedicata all’eliminazione delle polveri sottili e alla riduzione dei rumori con tecniche di abbattimento innovative in modo da attenuare i disagi per i residenti e la cittadinanza; la realizzazione del sottopasso eviterà anche l’emissione di circa 300 tonnellate di anidride carbonica all’anno. I lavori sulla sede ferroviaria – ricorda e conclude l’amministrazione – si svolgeranno tra l’8 giugno e il 20 luglio quando la tratta ferroviaria sarà interrotta».
Questi non hanno altro da fare che andare in giro a farsi le foto
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Questi se fanno un sedere dalla mattina alla sera per migliorare la nostra città, solo ammirazione.
Sarebbe interessante sapere in base a quali considerazioni si stima che ci saranno minori emissioni di CO2.
“…la realizzazione del sottopasso eviterà anche l’emissione di 300 tonnellate di anidride carbonica all’anno…” = ???????????????
Nei vari articoli si continua ad enfatizzare che il sottopasso è un’opera infrastrutturale GREEN perché ridurrebbe la CO2 ma se il calcolo si basa su presupposti errati allora meglio chiamarla GREEWASHING…..!!! Dato che l’inquinamento dell’aria deriva in maggioranza da emissioni di automezzi che nel caso di cui all’articolo sia senza come adesso che poi con il sottopasso realizzato il volume del traffico è lo stesso altrettanto è e sarà l’anidride carbonica presente; nell’ipotesi delle sbarre chiuse il presupposto errato è che tutte le auto ferme siano tenute a motore acceso, per esperienza personale quotidiana, anche se riferita al passaggio a livello N.1 di Civitanova Marche, posso affermare che almeno il 90% se non la totalità degli autoveicoli sono a motore spento in attesa della riapertura delle sbarre anche perché è presente segnalazione di spegnere il motore ed in caso contrario soggetto a sanzione oltre al fatto che è uno spreco inutile di carburante e questo sì di inquinamento.
Di solito in attesa del passaggio del treno gli automobilisti spengono il motore.
Nel mio precedente commento n.4 correggo GREEWASHING in GREENWASHING