Sandro Sborgia, ex sindaco di Camerino
di Monia Orazi
Mancano i medici per coprire i turni a maggio nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Camerino e si rincorrono voci insistenti di un prossimo pensionamento del primario Giambattista Catalini: il capogruppo di minoranza di Camerino ed ex sindaco Sandro Sborgia lancia l’allarme sulla situazione sanitaria in città.
«Mi giungono notizie piuttosto preoccupanti sulla situazione che vive il reparto di chirurgia dell’ospedale di Camerino – dice Sborgia – l’unità operativa, che versa in una situazione di cronica carenza di personale medico, non avrebbe dirigenti medici sufficienti ad assicurare la copertura dei turni mensili di reperibilità. Fino ad oggi la funzionalità era garantire anche da un medico in servizio presso il distaccamento di San Severino Marche che, a quanto è dato sapere, non sarà più disponibile per il mese di maggio, quindi, i sanitari in servizio non sarebbero nella condizioni di assicurare la copertura del servizio. Ad aggravare la situazione le voci, sempre più insistenti, di un imminente pensionamento del primario Giambattista Catalini, stimato professionista, da vent’anni in servizio presso il nosocomio camerte e per ben undici anni capo dipartimento ospedaliero. Se ciò dovesse essere confermato la situazione sarebbe davvero critica».
Sborgia si rivolge direttamente all’assessore regionale alla Sanità e vicepresidente Filippo Saltamartini, chiedendogli di intervenire direttamente per salvaguardare un servizio essenziale: «Le difficoltà che attraversa l’ospedale di Camerino sembra siano totalmente sconosciute ai nostri rappresentanti locali. Proprio ieri a Camerino, si è riunito il consiglio comunale, ma nel corso della seduta consiliare né il sindaco Lucarelli, né tanto meno il consigliere regionale Pasqui hanno fatto parola della vicenda. Abbiamo oramai compreso chiaramente che l’argomento sanità non sembra proprio essere di loro interesse. Ciò nonostante, mi permetto di rivolgere un appello all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini affinché si faccia carico della vicenda e intervenga con gli strumenti a sua disposizione per scongiurare il rischio di un ulteriore ridimensionamento di tutta l’attività chirurgica. Il reparto di chirurgia dell’ospedale di Camerino è stato per anni punto dl riferimento regionale e va assolutamente salvaguardato. Non possiamo permetterci ulteriori perdite di servizi essenziali».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Stiamo pagando per una mala sanità dovuta a due motivi. Il primo è quello del famigerato sistema incostituzionale e discriminatorio decennale del numero chiuso in medicina. l’altro non da meno di aver consegnato la sanità pubblica alle regioni. Che oggi: ci ritroviamo con il meraviglioso sistema, che i malati invece di essere curati dai medici sono curati dai politici, basta pensare a quanti piani terapeutici con le le loro scadenze da ricordare.