Piazza XX Settembre e il Varco sul mare
di Laura Boccanera
Sono 10 le varianti più importanti presentate e valutate da giunta e consiglio in 7 anni di amministrazione a guida Fabrizio Ciarapica, alcune rigettate (dopo una prima adozione) come quella sull’area ex Santini e ora tornata al centro dell’opinione pubblica dopo la proposta di acquisto dell’area sul lungomare sud da parte di un’azienda di Sasso Marconi (notizia svelata e approfondaita dall’avvocato Giuseppe Bommarito su CM) o come quella relativa alla realizzazione di una concessionaria d’auto in via Aldo Moro a due passi dalla foce del fiume Chienti, archiviata nel 2023 dopo essere stata approvata nel 2022. In questi anni invece diverse operazioni sono andate in porto tra quelle realizzate e quelle da realizzare sulla carta, ma con l’iter già avviato e con l’ok per l’adozione definitiva. Ma ancora più eclatanti sono quei progetti che alle variante non sono arrivati e che si sono arenati per strada a causa (o grazie) alle sollevazioni popolari.
Un momento della protesta contro il parcheggio al Varco sul mare
Tutto iniziò nel 2017 con le parole del neo eletto sindaco: «Spostare lo stadio è un sogno che ho, vorrei essere ricordato in futuro per le opere che compirò per Civitanova». L’ipotesi era quella di spostare il Polisportivo in zona palas e liberare così l’area dell’attuale stadio per strutture ricettive. Ma la proposta fece sobbalzare sulla sedia tifosi e civitanovesi con gli ultras che arrivarono fin sotto casa del sindaco a Cascinare e l’idea sfumò.
Si arrivò a raccolta firme e merchandising di protesta con le magliette del comitato “Amici del Varco” per protestare contro un altro progetto che fece capolino l’anno successivo, nel 2018 quando l’allora vicesindaco e assessore all’urbanistica Fausto Troiani, oggi presidente del Consiglio comunale, propose una rivoluzione parcheggi che aveva al centro dell’intero progetto un grosso park interrato a livello -1 sotto al Varco sul mare. Passa alla storia cittadina come progetto Strever dal costruttore che lo propose.
Il progetto dell’epoca per il Varco sul mare
Il sindaco cercò di ricucire anche con parte della sua maggioranza, contraria al progetto cercando di elencare le opere e il progetto di riqualificazione che soggiaceva al project financing che prevedeva di mettere tutti i parcheggi del centro a pagamento, realizzare il park interrato in cambio di una riqualificazione del centro: “La rambla civitanovese” ebbe a definirla Ciarapica. Anche qui dopo migliaia di firme di cittadini contrari il progetto non vide la luce, ma forse non è mai stato del tutto archiviato dal momento che proprio in questo periodo si è tornati a parlare di ipotesi di trasformare i parcheggi della città in aree sosta blu a pagamento, pre requisito che era proprio del progetto Strever e nuove ipotesi di park interrati si sono affacciate all’orizzonte nella progettualità di Unicam per l’area portuale. Tutto è solo teoria al momento visto che il Comune non ha una disponibilità tale di denaro per realizzare le opere. Ma non è escluso, appunto, l’interesse di privati che potrebbero tornare a proporre project financing. E comunque la delibera di indirizzo non è stata mai revocata, ma messa in ghiacciaia e congelata.
Un rendering del progetto Dubai per il porto presentato da Eurobuilding
Ma da Barcellona a Dubai, il passo è più breve del previsto e in maniera del tutto imprevista ed estemporanea e il 17 febbraio 2021 alla mail della nostra redazione arriva una lettera anonima con alcuni rendering elaborati da uno studio milanese e che mostrano grattacieli di 10 piani a due passi dalla banchina del porto. Passerà alla cronaca come “Progetto Dubai”, un nome di battesimo affibbiato proprio dalla ricostruzione di Cronache Maceratesi e odiato fin da subito dai proponenti. Il progetto presentato da Eurobuilding è diventato di pubblica conoscenza solo grazie proprio a quella mail anonima che ha annunciato che era pronto un accordo di programma invocando il dpr 509/1997 meglio conosciuto come decreto Burlando e che avrebbe previsto una privatizzazione dell’area portuale portando alberghi, residence e attività commerciali, verde e viali e lo spostamento della cantieristica a nord. Anche qui la cittadinanza insorse, raccolte firme, petizioni, sollevazioni popolari e alla fine il consiglio trovò uno “stratagemma” nel voto segreto del consiglio per non far pubblicare all’albo pretorio l’istanza di Eurobuilding ripescando poi un vecchio progetto Unicam per il porto (quello presentato recentemente) e affidato all’università di Camerino dall’ex sindaco Corvatta. Ovviamente Eurobuilding ha presentato ricorso prima al Tar che lo ha respinto. Pende al momento il ricorso al Consiglio di Stato.
Al vaglio del consiglio di Stato anche la variante così detta Amadori, quella da “infiocchettare meglio” (le parole del video fuori onda post consiglio comunale nel dialogo fra sindaco Ciarapica, Morresi e segretario comunale reso pubblico dall’allora candidata sindaca Silvia Squadroni) e che è stata rigettata dal consiglio comunale (dopo una prima approvazione) con la motivazione che bisognava verificare tutte le attività commerciali della città con uno studio specifico e in particolare le varianti commerciali della città. Studio di cui non si ha traccia. La Asil presenta richiesta di variante nel 2015 quando dopo aver acquisito le aree della Progetti Abruzzesi vicino al Cuore Adriatico doveva realizzare un hotel di 12mila metri quadrati. Ma presenta variante per dimezzare la superficie destinata a ricettività e realizzare gli altri 6 mila metri quadrati a terziario e commerciale. Nel 2019 la maggioranza la adotta, ma nel 2020 i dissapori in maggioranza portano a bocciare l’adozione definitiva. Da qui i ricorsi e anche la richiesta di risarcimento da parte della Asil pari a 2,2milioni di euro.
Lo screen della conversazione post consiglio nella quale si parla di “delibera di infiocchettare meglio”
E le richieste di risarcimento, come ha più volte ricordato anche in sede di votazione in consiglio comunale l’ex segretario comunale, le ha presentate anche Agriforest che al pari di Amadori ha una storia che inizia ben 10 anni prima rispetto all’adozione definitiva avvenuta a ridosso delle festività natalizie del 2023. Il proprietario di un’area al confine con Montecosaro, Rolando Scocco, presenta richiesta di variante nel 2011 per trasformare un’area agricola in produttiva, un totale di 14mila metri quadrati di sul e 31mila di superficie fondiaria. Nel 2012 prima delle elezioni amministrative l’ex sindaco Massimo Mobili aveva dato avvio all’iter, poi sconfessato dal sindaco subentrato alla guida del comune, Tommaso Corvatta, che comunica all’azienda che non era interesse dell’amministrazione portare avanti la variante. Agriforest ricorre al Tar e chiede un risarcimento danni. Dopo dieci anni una sentenza ha obbligato il consiglio comunale a decidere. E il consiglio Ciarapica bis ha approvato l’adozione della variante.
La zona di proprietà Agriforest al confine con Montecosaro
A giugno dello scorso anno è stata respinta la proposta di variante per realizzare un parcheggio e una concessionaria d’auto vicino al fiume Chienti. Una variante che era stata osteggiata anche dalla maggioranza in commissione tanto che alla fine il sindaco richiamandosi anche ai fatti alluvionali che avevano colpito la regione Marche ha espresso la contrarietà della maggioranza tutta a portare avanti il progetto con una bocciatura unanime al momento del voto, quello stesso voto che 6 mesi prima aveva visto invece la maggioranza votare a favore per 3400 metri quadrati di commerciale a pochi metri dal Chienti.
Il progetto per l’area Ceccotti
Impossibile non citare la variante delle varianti, quella che ha tenuto un’area centrale di Civitanova bloccata da 40 anni: l’area Ceccotti. Ripercorrerne la storia prevederebbe una troppo lunga parentesi che non è opportuna in questa sede, ma la ricostruzione delle alterne vicende è comunque stata ricostruita più volte. Citando solo l’iter consiliare lo scorso 22 novembre la maggioranza ha adottato la variante definitiva per l’area che prevede 13 mila metri quadrati di commerciale e 7 mila di residenziale.
Nel 2020 si conclude anche l’iter per la riqualificazione dell’area dell’ex liceo Da Vinci che era di proprietà della provincia e che è stato venduto e acquisito dalla società che ha poi realizzato il supermercato Sì con te all’estremità nord di Fontespina. Nel 2020 il consiglio ratifica la variante urbanistica per consentire di tramutare l’area su cui sorse l’ex liceo con 2000 mq di direzionale e 2500 di commerciale.
Vedrà la piena cantierizzazione in quest’anno un’altra area che cambierà l’aspetto di Civitanova: l’area ex Sabatucci, lottizzazione che si estende su 20 ettari di terra compresi fra la stazione di servizio Vulcangas e via Oroboni sopra la provinciale 485 nel quartiere di Santa Maria Apparente. Qui i privati hanno aspettato quasi 50 anni.
L’area lottizzazione Cristallo a Costamartina
Non mancano progetti anche per Civitanova Alta: ha fatto discutere anche la proposta di variante per Palazzo Ciccolini, storico edificio del borgo alto che il consiglio comunale ha destinato ad alloggi residenziali. Sul progetto hanno pesato però i veti della Sovrintendenza per le operazioni edili di recupero che limitano non poco le possibilità. E oltretutto la progettualità era vincolata ai fondi del Pnrr, ma il comune, per assenza della documentazione della Sovrintendenza non è riuscita a presentare tutti i documenti in tempo entro la fine dell’anno scorso e il finanziamento è sfumato.
Un recente flash mob contro le lottizzazioni a Civitanova
E arriviamo alle ultime due lottizzazioni che in questo mese hanno provocato la sollevazione popolare dei cittadini e la conseguente raccolta firme: l’area ex Santini (di cui abbiamo largamente argomentato anche grazie all’approfondimento dell’avvocato Giuseppe Bommarito) e la lottizzazione Cristallo di proprietà di Germano Ercoli adottata definitivamente nell’ultimo Consiglio comunale utile prima di Natale. Il progetto anche qui invero risale al 2018 quando viene protocollato e presentato e dopo varie integrazioni del 2020 si formalizza in una proposta di trasformazione urbanistica in un’area di proprietà dell’imprenditore che si affaccia su Costamartina e che al momento è un campo coltivato. La superficie fondiaria prevista è di 9.325 mq, organizzata su un unico lotto, con ampi spazi per i parcheggi pubblici. Il verde pubblico è invece posizionato verso via Costa Martina e la lottizzazione residenziale. Il progetto prevede la realizzazione di 3.200 mq di superficie commerciale-direzionale, ripartita come segue: 2.450 mq di superficie commerciale e 750 mq di superficie a destinazione direzionale.
In cambio della variante il privato versa 501mila euro di oneri di urbanizzazione. Ma nel marzo 2022, in odor di elezioni e con i sommovimenti politici all’interno della maggioranza la variante non viene adottata in maniera definitiva dal momento che il passaggio in consiglio con una maggioranza spaccata avrebbe significato la bocciatura del progetto, per cui il punto viene ritirato. Contrari allora erano Fratelli d’Italia e anche parte della Lega. Arrivano le elezioni, Ciarapica viene confermato, cambia l’assetto del consiglio comunale e stavolta, quando il punto viene ripresentato a maggioranza passa grazie al dietrofront dei consiglieri di Fratelli d’Italia. Solo il capogruppo Pantella mantiene il punto e la posizione mentre i nuovi consiglieri (Crocetti eletto nella lista del sindaco e rappresentante il partito di Vittorio Sgarbi e poi passato in FdI, Nori eletto stavolta con Fdi mentre nel Ciarapica 1 era stato eletto con Vince Civitanova, Roberto Tiberi e Andrea Ruffini subentrato a Maria Luce Centioni dopo il ricorso al Tar) si distaccano dalla linea del partito senza fornire (né prima, né durante, né dopo) una spiegazione sulla giravolta e votano a favore. Idem farà la Lega che dal diniego iniziale è passata a votare sì. E se la variante ha spaccato FdI ha in realtà unito personalità di destra e sinistra nella raccolta firme contro le due lottizzazioni e che in poco tempo hanno cementato attorno agli organizzatori (fra cui ci sono anche ex consiglieri comunali di centrodestra) un forte dissenso popolare.
E proprio negli ultimi giorni una nuova operazione è finita all’attenzione dell’opposizione: si tratta di una variante “per la realizzazione di un’area polifunzionale per anziani” che insiste nella zona del parco del Castellaro, vicino al poliambulatorio. L’annuncio è stato dato dall’amministrazione parlando di una cessione di area gratuita da parte del privato. Dopo alcuni accertamenti, secondo il Pd in realtà, i vantaggi dell’operazione sarebbero tutti sbilanciati verso il privato: infatti per il piano del parco del Castellaro in caso di edificazione del lotto per il quale i privati avevano diritto a costruire era comunque obbligatoria la cessione dell’area verde su cui insistono poi di fatto vincoli sia idrogeologici che paesaggistici. E in realtà con l’adozione della delibera cambiano le metrature edificabili. Mentre prima il privato, in caso di costruzione avrebbe dovuto cedere 65mila mq di area, adesso la cessione è stata ridotta a 58.900 mq e potrà costruire su una superficie più che raddoppiata che passa da una superficie fondiaria di 4376 a una di 10.870.
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Si potrebbero anche ricordare Villa Eugenia e la ” voce ” di un ipotetica casa di riposo da costruire (anno 2021) vendendo Villa Letizia, qualche protesta per un’antenna poi spostata ed ultimamente degli esasperati abitanti che mai ricevuti hanno protestato in piazza per problemi di parcheggio. Però c’è da dire che abbiamo un sindaco che sì, sposta Consigli di Stato, Tar, Procure, Conte dei Conti ma che soprattutto ha quel piccolo fastidiuccio che gli procurano i cittadini e la sua maggioranza spesso in disaccordo. Ma chi se ne frega, una bella sgrullata di spalle e alla fine vediamo chi e cosa scivola dalle spalle. Sarebbe veramente interessante uno di quei sondaggi tanto di moda per vedere la sua percentuale di probabilità di essere rieletto se si rivotasse oggi o domani o fra un mese, un anno. Peccato che nel peggiore dei casi non potrebbe ripresentarsi alle prossime e quante ne dovremo ancora vedere o sentire fino allora. Una piccola nota all’articolo purtroppo sono costretto a farla: manca una nuova foto, fresca di flash .
https://www.cronachemaceratesi.it/2021/05/01/villa-letizia-verso-la-vendita-nuova-e-moderna-struttura-con-un-partenariato-pubblico-privato/1522596/
Vomitevole!
E nonostante tutto è stato rieletto. Dopo non ci lamentiamo.
CASPITA!! SONO SORPRESO CHE L’ARTICOLO SIA A FIRMA CM. IL TONO DI SEMPLICE CRONACA LOCALE SCONTRA CON QUELLI DELLE VARIE EPOCHE.
NON FOSSI DI CITANO’ PENSEREI CHE QUESTA AMMINISTRAZIONE HA PASSATO GLI ULTIMI 6/7 ANNI A SPARARNE UNA DOPO L’ALTRA. E’ PROPRIO COSI’. E NE VEDREMO ANCORA DELLE BELLE PRIMA DEL FINE-MANDATO. INTANTO CIARAPI’ VA A ESINE, CHISSA’ COSA NE PENSANO I NOSTRI GEMELLATI? FORTUNA CARASSA’ CHE ASFALTA TUTTO…
Tentativi maldestri e grossolani di cementificare, tantissimi soldi in ballo…. Fa piacere vedere la cittadinanza vigile e attenta, tanti persone di destra hanno firmato per bloccare queste iniziative. Confido nell’onesta’ e nell’amore per la citta’ di alcuni consiglieri di Fratelli d’italia, FERMATELI!!!!