Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli durante la puntata di Striscia
Studenti del Filelfo ancora nei capannoni dell’ex Quadrilatero, la promessa non mantenuta dal presidente della Provincia Sandro Parcaroli e la brutta figura a livello nazionale ai microfoni di Striscia la Notizia. A Tolentino in questi giorni non si parla d’altro, il sindaco Mauro Sclavi ha ribadito il suo stupore per la decisione della Provincia davanti alle telecamere di Canale 5. Ieri e oggi non ha voluto commentare. A intervenire sono i tre gruppi che compongono la sua maggioranza (Tolentino Civica e Solidale, Tolentino Popolare e Riformisti Tolentino) che attraverso una nota congiunta distribuiscono le colpe.
L’inviata di Striscia Chiara Squaglia davanti ai locali dell’ex Orfanotrofio
«Il servizio andato in onda sabato su Striscia la Notizia non fa che confermare quanto come gruppi di maggioranza, in maniera compatta rispetto alle chiacchiere della destra che ci descrivono come divisi, denunciammo nella conferenza stampa di luglio (leggi l’articolo). La scelta di non trovare una soluzione per gli studenti dei licei di Tolentino, non ha alcuna motivazione tecnica ma solo politica – scrivono – E allora a nostro avviso per recuperare la serietà in politica bisogna distinguere le responsabilità. È evidente che il presidente Parcaroli sia stato individuato dall’opinione pubblica come il principale responsabile, ma noi che abbiamo vissuto ogni situazione possiamo dire che non è l’unico responsabile della penalizzazione costante dei nostri ragazzi. Grandi responsabilità nell’attuazione di una strategia volta a penalizzare Tolentino e la sua amministrazione sono della Lega Provinciale guidata da Luca Buldorini, che insieme alla consigliera delegata all’istruzione Laura Sestili, si sono rivelati i veri nemici dello spostamento delle classi in centro storico per pura ripicca politica».
Giuseppe Pezzanesi con, tra gli altri, Luca Buldroni e Sandro Parcaroli, al raduno legista di Pontida
Lega che è anche il partito di Parcaroli e che dallo scorso agosto ha accolto nelle propria fila anche l’ex sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi. «Tutto parte da Tolentino – aggiungono le liste di maggioranza – Non può essere un caso che la Lega abbia accolto con tutti gli onori l’ex sindaco Pezzanesi che sin dal primo momento ha osteggiato questa soluzione, non perché credesse in un principio di sicurezza, ma per non essere ulteriormente sconfitto non avendo trovato una soluzione che sia una, negli anni successivi al terremoto, lasciando i ragazzi e i docenti in aule e spazi inadatti. Mentre Pezzanesi veniva esaltato nel raduno dei leghisti a Pontida, da Parcaroli, Buldorini e tutta la Lega regionale, provinciale e comunale, a Tolentino la nostra amministrazione apriva le porte di una struttura meravigliosa, a tanti cittadini che hanno potuto constatare di persona la bontà della nostra scelta. Tale struttura, fra l’altro, messa in sicurezza dai tecnici della Provincia».
Il riferimento ovviamente è ai locali dell’ex orfanotrofio che fino al sisma del 2016 ospitava i licei di Tolentino e dove – come ricordato dal sindaco Sclavi – sono stati effettuati lavori per quasi 300mila euro. «Invece che rispettare il voto popolare che ha contestato le scelte precedenti sulle scuole – conclude la maggioranza – si è voluto tutelare il disegno di Pezzanesi, che ha portato a non avere nemmeno una scuola ricostruita a Tolentino in 7 anni. La Provincia ha grandi colpe e ci fa pensare ormai che stia attuando una precisa strategia. Non dimentichiamo, però, coloro che non hanno accettato di perdere il potere dopo le scorse elezioni comunali, i quali hanno agito contro Tolentino e i suoi cittadini con ogni mezzo a disposizione».
(redazione CM)
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Brutte persone. Mi raccomando rieleggeteli.
Francesco Mariani, spero si riferisca ai politici della Lega. Perché sembra che governino solo per ostacolare le altre realtà. In verità, penso che in questo momento le liste civiche siano veramente le uniche che pensano al bene della città e non ad accaparrarsi il potere
Mi riferivo proprio si leghisti de noantri.