«Suo figlio ha investito una donna,
è stato arrestato e servono 3mila euro»
Anziana riesce a sventare la truffa

TREIA - Nel pomeriggio un uomo ha chiamato la 76enne fingendosi un carabiniere e chiedendo soldi per un fantomatico avvocato. Il figlio: «Abbiamo il numero del cellulare e andremo a fare denuncia. E' un reato odioso, si approfittano delle persone più fragili. Mia mamma è stata sveglia, ma spesso per agitazione e panico riescono ad ottenere ciò che vogliono»

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truffa-telefonodi Laura Boccanera

«Suo figlio ha avuto un incidente, ha investito una donna ed è stato arrestato. L’avvocato per tirarlo fuori ha bisogno di 3.000 euro». Il copione è sempre lo stesso, questa volta per fortuna la sagacia della vittima ha sventato l’ennesimo tentativo di truffa ai danni di anziani.

Ci hanno provato anche oggi pomeriggio a Treia chiamando Giuliana, 76 anni e mamma di Massimo Lancioni. Il figlio era stato a pranzo dai genitori e verso le 13.30 se n’è andato. Attorno alle 14 la donna riceve la chiamata al numero fisso. Dall’altro capo della cornetta una voce dice di essere un carabiniere e racconta che il figlio ha avuto un incidente, ha investito una donna che è finita in ospedale e che per questo è stato arrestato. La donna va comprensibilmente in panico, chiede ragguagli: il copione è verosimile perché i truffatori conoscono bene abitudini, spostamenti, nomi di familiari e addirittura lo stato di salute del marito della donna.

Il finto carabiniere chiede 3000 euro per l’avvocato e un numero di cellulare per farla contattare (così da impedire all’anziana di telefonare davvero il figlio tenendola impegnata nella conversazione).

A raccontare la storia è il figlio, avvisato dalla madre dopo aver mangiato la foglia: «Avevano tutti i nostri dati, il nome di mia figlia, sapevano che più o meno a quell’ora potevo effettivamente essere a Chiesanuova di Treia per rientrare a casa – racconta Lancioni – Mia mamma alla richiesta dei soldi ha detto di non averne e loro hanno abbassato le richieste a 1000 euro. Poi mia madre ha chiesto di parlare con me e il complice del finto carabiniere le ha passato un uomo che piangeva e urlava “mamma aiutami”. A quel punto ha riconosciuto che non ero io visto che la mia voce è inconfondibile e li ha affrontati». L’anziana li smaschera e dice loro che sono degli impostori e a quel punto i truffatori chiudono la conversazione. «Abbiamo il numero del cellulare da cui hanno chiamato e andremo a fare denuncia – ha concluso il figlio della vittima – è un reato odioso, si approfittano delle persone più fragili. Mia mamma è stata sveglia, ma spesso per agitazione e panico riescono ad ottenere ciò che vogliono».



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