Michele Quadraroli
Si svolgerà il 18 ottobre l’udienza preliminare per l’omicidio dell’84enne Maria Bianchi. L’imputato, Michele Quadraroli, figlio della vittima, 57 anni, è stato riconosciuto totalmente incapace di intendere e volere al momento del fatto ma in grado di partecipare al processo (la perizia è stata svolta dallo psichiatra Gianni Giuli). L’imputato attualmente si trova in una struttura ad hoc, in precedenza era stato in carcere a Montacuto e per un periodo ad Ascoli in osservazione psichiatrica). Ad assisterlo l’avvocato Laura Antonelli.
Il 57enne per diverso tempo aveva detto di non ricordare cosa fosse accaduto continuando a chiedere come stesse la madre. Il giorno del delitto i carabinieri suonarono alla sua casa in via Raffaello Sanzio 7, a San Severino, per fare un controllo e lui aprì la porta sporco di sangue. Ai militari disse che la madre era andata a fare la spesa e che non sapeva quando avrebbe fatto ritorno.
Invece la donna era morta, nel bagno. In un primo momento l’ipotesi era che l’uomo l’avesse uccisa con delle forbici, in realtà l’autopsia ha chiarito che con le forbici l’aveva soltanto ferita. La causa era invece lo schiacciamento del torace, e nel corso dell’autopsia erano state trovate diverse costole rotte. Quadraroli era stato arrestato e aveva trascorso diversi mesi in carcere sino a giugno quando il gip, letti gli esiti della perizia di Giuli, l’aveva scarcerato in favore di una struttura idonea per le cure.
(Gian. Gin.)
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