Massimo Ranieri questa sera allo Sferisterio
di Marco Ribechi (foto di Massimo Zanconi)
Massimo Ranieri torna a casa e fa innamorare lo Sferisterio. È stato l’ennesimo sold out con 2180 biglietti venduti quello andato in scena sul palco dell’arena maceratese, protagonista d’eccezione una delle più iconiche voci della canzone italiana, Massimo Ranieri con il suo spettacolo “Tutti i sogni ancora in volo”.
Più di 30 date negli ultimi due mesi per il cantante partenopeo che ha fortemente voluto anche la tappa di Sferisterio Live per riabbracciare il luogo che, oltre a vari concerti, lo ha visto anche regista d’opera con Cavalleria Rusticana e Pagliacci.
«È sempre una grande emozione salire su questo palco – dice Ranieri in apertura – qui molti anni fa ho trascorso oltre un mese, sono come a casa mia». Il titolo dello spettacolo, tratto da un verso del suo brano più famoso, è un vero è proprio invito a non rinunciare ai propri desideri, soprattutto in campo sentimentale, come spiegato a più riprese dallo stesso cantante. «Sono innamorato dell’amore – dirà l’artista in uno dei vari intermezzi – anzi farei l’amore con l’amore. Dal 1964, anno in cui sono salito per la prima volta su un palco, ho cantato più di 1.500 canzoni. Credo che un buon 95 per cento parlino d’amore perché, almeno secondo me, è l’unica cosa che conta».
Il penultimo degli appuntamenti musicali dello Sferisterio (a fine settembre la stagione si concluderà con il doppio evento Venditti/De Gregori) arriva dopo una serie di concerti che hanno intercettato i vari gusti di platee differenti. Dopo gli artisti delle nuove generazioni come Mr.Rain e Madame è di nuovo la bella voce in lingua italiana ad echeggiare nel colonnato dell’arena. Un misto tra recitazione e musica, con molti brani introdotti teatralmente dall’istrionico Ranieri, che nella sua lunga carriera si è diviso tra differenti ruoli artistici sempre con eguale consenso. I primi tre brani della serata sono Lasciami dove ti pare, la voce del silenzio e tutte le mie leggerezze. Così come nell’omonimo programma televisivo di Rai Uno, Ranieri mostra come l’interpretazione dei suoi brani non sia solo un vezzo ma il vero e proprio quid in più che gli permette, fin dai primi minuti, di stringere un legame indissolubile con la platea.
A sorreggerlo alle spalle ben 12 elementi (con un’intera sessione di fiati) a dimostrazione della sua alta caratura artistica e professionale. Il concerto prosegue con Vent’anni e La Vestaglia, malinconico pezzo che racconta di una relazione ormai stanca che attende solo l’inevitabile fine.
«Devo confessarvi che mai, nemmeno nei miei più grandi sogni, avrei immaginato una carriera così prolifica come quella che mi è toccata in sorte». Il pubblico applaude manifestando apprezzamento per le piccole confidenze, velate da sottile ironia, che l’artista concede nelle varie pause.
La mia mano a farfalla è in realtà una delle ultime poesie di Bruno Lauzi che, con humor nero, descriveva in questo modo il Parkinson da cui era affetto. Dopo il deserto anticipa il successo di Se bruciasse la città cantata in coro dalla platea. «All’uscita troverete un registro dove lasciare nome, cognome, indirizzo e numero di telefono. Quando avrò bisogno di un coro vi chiamerò uno per uno perché siete stati perfetti».
La notte continua rapida, La mia ragione, Erba di casa mia e poi uno degli ultimi pezzi incisi nel 2022 Asini. Il brano, tra i pochi non dedicato né all’amore né ai sogni, è in grado di far riflettere sulla difficile situazione attuale, piena di asini che volano e che affliggono le esistenze. «Voi siete degli eroi – dice Ranieri – al divano e al telecomando avete preferito uscire. Una volta era normale ma oggi si preferisce vedere l’ultima serie tv, che poi non è mai l’ultima e ci serve per commentarla sui social. Invece è molto meglio uscire, rischiare e magari scoprire che il mare è sempre là».
A riportare la leggerezza è Rose rosse, acclamata a gran voce dal pubblico e seguita da Di me di te e la strampalata Canzone con le ruote. Cambio di giacca, brillante di paillettes colorate, e parte l’evergreen Tu vuo’ fa’ l’americano di Renato Carosone che movimenta un po’ la serata con una session jazzistica utile anche per presentare i vari abilissimi polistrumentisti sul palco.
«I sogni possono essere anche piccoli – racconta Ranieri – ma perché buttarli via? Sogno di trovare parcheggio sotto casa, sogno che il Napoli vinca la Coppa Campioni. Sogno un paese in cui le persone amino la musica e il teatro allo stesso modo di come amano calcio e televisione. Sognare è come innamorarsi ancora, tutto sta a ricominciare». Così viene introdotto il brano più atteso, il più grande successo della carriera di Ranieri, Perdere l’amore. Le emozioni scorrono tra il pubblico che con la pelle d’oca canta a memoria praticamente l’intero brano mentre Ranieri, dopo circa due ore di concerto, dimostra un livello vocale invariato nei decenni, ancora in grado di salire in potenti acuti e ridiscendere dritto al cuore di chi ascolta.
Il pubblico si alza in una inevitabile standing ovation e, a sorpresa, scatta la sirena della polizia tra la sorpresa del pubblico. Ranieri riappare stile gangster dei tempi del proibizionismo americano per esibirsi in un altro brano del mitico Renato Carosone, Pigliate na pastiglia. Si continua nella musica napoletana per l’ultimo brivido con Anema e Core di Roberto Murolo che accompagna il pubblico verso l’uscita tra appalusi e sguardi soddisfatti. Ranieri è così riuscito a far innamorare lo Sferisterio che attende l’ultimo appuntamento prima della chiusura autunnale.
Massimo Ranieri tra il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore Riccardo Sacchi (Foto Ribechi)
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Concerto strepitoso!!! Un grande artista
Bravissimo anche ieri sera...
Adoroooo!
Grandioso Una bellissima serata Un vero artista
Bellissima serata GRANDE ARTISTA
Chapeau.. un Artista e null'altro da dire.. stupendo spettacolo, e bravissimi i musicisti che lo hanno accompagnato.
Cantanti cosi bravi oggi non esistono più mitico Ranieri
Non delude mai, emoziona sempre. Le sue canzoni come ha sottolineato ieri sera sul palco, parlano d'amore e l'amore fa girare il mondo. Sono cresciuta con le sue canzoni e ascoltarle ancora oggi , per un attimo sono lì con i miei ricordi .
Fantastico artista
Grandissimo! Artista completo e favoloso!!!
Grandioso
Splendida serata...vero Artista e grande voce...
Adorooooo
al di là delle canzoni che canta (de gustibus), ma a 72 anni calca ancora il palcoscenico con la carica di un ventenne.... e che gli vuoi dire? solo tanti, tanti complimenti!!
Grazie ad un altro grande napoletano ...per la bellissima serata...
È stato strepitoso, una voce così potente non l'avevo mai sentita dal vivo
Magica serata...Grazie
Eccezionale , oggi dove li trovi cantanti così .
Grande Massimo bellissima serata...eccezionale con la carica di un ventenne!!!!
Sempre bravissimo e meraviglioso Massimo
Lui bravissimo,ma tutti i musicisti eccezzionali,grande prova di professionalita',perfetti.
Macerata capitale artistica estate 2023
Favolosoooo!
Peccato non averlo visto
Grande
Mitico
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in Italia non ci sono altri artisti!!! ogni anno sempre lo stesso personaggio..